mercoledì 1 aprile 2015

CITATI.
I REPRINT DI "SEGNALAZIONI"
EUGENIO SCALFARI








 
Repubblica 14.9.12
Eugenio Scalfari "Giornali, libri e amori la mia vita di Narciso consapevole"
Intervista al fondatore di "Repubblica" in occasione dell'uscita del "Meridiano" in cui sono raccolti una serie di articoli e le sue opere più importanti
Intervista di Antonio Gnoli
qui
si ringrazia Claudio Corvino
 
Eugenio Scalfari nel suo celebre articolo
comparso su Repubblica il 23 ottobre 2005 (disponibile integralmente qui):

«Ho sentito l'altra sera il nostro telepredicatore nazionale esaltare l'innocenza dei bambini, il loro candore, la loro innata bontà. L'età dell' oro insomma. Ma è falso. E' un falso luogo comune. Il bambino è certamente innocente, ha mangiato soltanto i frutti dell' albero della vita e non ancora quelli della conoscenza. Né sa che cosa sia il peccato. Ma la bontà dei bambini non esiste. La predominante necessità d'ogni bambino è quella di conquistare il suo territorio, attirare su di sé l'attenzione di tutti, vincere tutte le gare, appropriarsi di tutto ciò che desidera. Togliendolo agli altri. Vincendo sugli altri. Sottomettendo gli altri. Questo è l'istinto primordiale, innato, esclusivo. E spetta a chi li educa insegnare a contenere l'istinto primordiale, a rispettare gli altri, la roba degli altri e addirittura a condividere la propria con gli altri. Questa disponibilità non è affatto innata ma indotta. Dalla cultura, dall' insegnamento degli adulti. E infine, poiché quell' istinto primordiale ci accompagna fino alla morte, educare e al bisogno limitarlo, spetta alle leggi sulle quali si fonda la Città terrena. I cui fondatori e reggitori si imposero sugli altri con la violenza della scaltrezza o con quella della forza per acquistare il potere ed esercitarlo. Nessuno è stato ed è esente da questo peccato originario, fondato sull' unico diritto innato: la sopravvivenza dell' ente e il dispiegarsi della sua potenza»

Questo articolo di Eugenio Scalfari venne anche citato e commentato da Giulia Ingrao nel suo articolo dal titolo”Amore amico della guerra? Luogo comune dai tempi di Platone e della Bibbia” che apparve pochi giorni dopo su Liberazione, il 30 ottobre 2005, disponibile integralmente qui

SCALFARI, SOI-DISANT NEO-ILLUMINISTA MA IN REALTÀ CLERICO-FASCISTA, HA SEMPRE CONFERMATO LA COERENZA DI UNA VITA, FIN DALL'ADOLESCENZA: NELL'IMMAGINE A SINISTRA EUGENIO SCALFARI IN DIVISA DA AVANGUARDISTA FASCISTA, A 17 ANNI, CON LA MADRE IPER-CATTOLICA

«Ho appreso, dagli articoli che scrivevano sulla vita di Scalfari, che aveva passato l’infanzia con la madre cattolica; ho visto una sua foto con la divisa di giovane fascista; aveva 17 anni. Negli stessi anni, io correvo per i viottoli di montagna tirandomi dietro il fratellino, più piccolo di me, per avvertire i partigiani dell’arrivo delle squadre naziste e fasciste. Due adolescenze diverse.»

su LEFT 22, 30/5/2008 in “Il bisogno di idee nuove” di Massimo Fagioli
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«Ricordo quanto scritto da Eugenio Scalfari (...) ovvero che il bambino nasce cattivo e cerca sempre di sopraffare gli altri (...) crede al peccato originale e non ha mai pensato che sono favole. Forse è stato condizionato da una strana alleanza tra la Bibbia e il pensiero greco che, con parole diverse, dicono la stessa cosa: o l’uomo nasce cattivo come Caino per il peccato originale, o ha un animale dentro di sé. Non si è liberato delle favole della Bibbia o della mitologia. L’enigma della Sfinge non è stato risolto, l’uomo non ha trovato la sua identità.»
su LEFT 2006 ed. L'asino d'oro (LEFT 17, 5/5/2006) in “Freud, un imbecille!” di Massimo Fagioli
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«Hanno sempre detto e insinuato che irrazionale è sinonimo di pazzia. Soltanto la ragione può controllarla (...) lo disse Eugenio Scalfari mesi fa perché il bambino nascerebbe cattivo; cioè quella che chiamano natura umana è cattiva, lo dice anche la Bibbia: siamo tutti figli di Caino… Credo che l’irrazionale può non essere follia. O, meglio, è la follia dei non normali, dei non razionali.»
su LEFT 2006 ed. L'asino d'oro (LEFT 9, 10/3/2006) in “Nati per essere umani” di Massimo Fagioli
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«Allora non hanno capito che in principio c’è la pulsione (la Forza), c’è vitalità e immagine (il Pensiero). Freud e Scalfari dicono che in principio c’è la parola e la ragione: è un pensiero oppressivo. "Quel minuscolo re del creato… ha il riflesso di luce divina. La chiama ragione ma se ne serve per vivere più bestialmente di tutte le bestie"».
su LEFT 2007 ed. L'asino d'oro (LEFT 29, 20/7/2007) in “Per essere... diventare di sinistra” di Massimo Fagioli «Scalfari non conosce la pulsione di annullamento, non conosce la teoria della nascita e l’identità umana come capacità di immaginare. Ma poi il pensiero cattivo: e se la conoscesse? E se avesse visto, quarant’anni fa, Istinto di morte e conoscenza?»su LEFT 2007 ed. L'asino d'oro (LEFT 7, 16/2/2007) in “Spinoza e il partito democratico” di Massimo Fagioli 

Il Foglio 29.5.08
Ero giovane, fascista e felice
Intervista di Pietrangelo Buttafuoco a Eugenio Scalfari
Il fondatore si racconta (con spirito e una punta d'orgoglio)

(alcuni stralci qui qui e qui)

Repubblica 25.11.03
Scalfari e Galimberti
Sul nuovo numero di Micromega: i lumi la ragione i dittatori

qui

Repubblica 3.11..08
Nel peccato originale la coscienza dell'uomo
di Eugenio Scalfari

E POI, DA "SEGNALAZIONI", NELL'APRILE 2011: IL "MISTERO" DELLA COPERTINA CAMBIATA:














QUI A SINISTRA: la copertina del nuovo libro di Eugenio Scalfari, come appariva fino a pochi giorni fa su webster.it e su libreriauniversitaria.it, qui
Poi hanno cambiato idea...(?!) Ed ecco che poi Affaritaliani e tutti gli altri siti successivamente hanno pubblicato invece la copertina che vedi qui di seguito: un particolare dall'Apollo e Dafne del Bernini (Defne cerca di sfuggire ad Apollo che la vuole stuprare e viene trasformata in albero):











Affaritaliani.it 3.5.11
Il "filosofo" Eugenio Scalfari "scosso" da Eros...
In uscita per Einaudi "Scuote l'anima mia Eros", il nuovo libro del giornalista-filosofo Eugenio Scalfari, in cui racconta passioni, rimpianti e slanci. "Il protagonista di questa storia fatta di cadute e di vittorie è Eros, signore degli uomini e degli dèi, fonte inesausta di tutti i desideri. Questo libro è il racconto di uno scontro che avviene in ogni attimo della nostra vita tra le passioni e la ragione; il racconto dell'innocenza perduta, delle trasgressioni, della brama egoistica del potere e la generosità verso gli altri, dell'amore romantico e di quello libertino".
qui segnalazione di Gianni

SCALFARI TRAE IL SUO TITOLO DA UN FRAMMENTO DI SAFFO (612-580 a.c.), NELLA TRADUZIONE ITALIANA DI SALVATORE QUASIMODO (1901-1968):

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
m
cfr. Lirici greci. Testo greco a fronte, traduzione di Saklvatore Quasimodo (1940), in Mondadori, Oscar classici moderni (2004), pp 341.










Repubblica 6.5.11
Eugenio Scalfari
La potenza di Eros tra istinti e ragione
Nel suo nuovo libro "Scuote l'anima mia Eros" lo scrittore e giornalista riflette su desiderio e condizione umana
di Antonio Gnoli


Repubblica 6.5.11
L'anticipazione. Un brano tratto dalla prima parte del nuovo libro del fondatore di "Repubblica"
La storia di un viaggiatore nella caverna di psiche
Il lascito della modernità è rimasto incompiuto perché ha aperto una strada che porta a una terra incognita
di Eugenio Scalfari








e, con sommo sprezzo del ridicolo...
l’Espresso 6.5.11
Scalfari, innamorato dell’amore
una intervista (non firmata... ?!?) di tre pagine...
qui




Come documentiamo qui sopra l'immagine della copertina del nuovo libro di Scalfari che avrebbe dovuto essere quella di Amore e Psiche di Antonio Canova (...) è stata poi cambiata, ma ancora, sul sito web di Repubblica, l'immagine che correda l'anticipazione segnalata qui sopra dal cartaceo del quotidiano del 6.5 è proprio quella di Amore e Psiche e non come appare sulla nuova copertina quella di Apollo e Dafne del Bernini che in effetti rappresenta una storia del tutto differente...









 
...e anche nel paginone dell'edizione cartacea che contiene gli articoli segnalati qui sopra, appariva l'immagine di Amore e Psiche...
Il Giornale 8.5.11
Il bunga-bunga di Scalfari fra Platone e bigamia
di Alessandro Gnocchi






 
LEFT 23.5.08
Scalfari. Eugenenetica di un reazionario
di Livia Profeti
disponibile qui

Il primo numero del quotidiano La Repubblica fondato e diretto da Eugenio Scalfari
uscì nelle edicole il 14 gennaio 1976 (sic !)











 
Repubblica 21.9.12
Esce il libro che raccoglie i colloqui del Cardinale con il fondatore di “Repubblica”
Martini, Scalfari e Mancuso
Conversazioni filosofiche
di Roberto Esposito

su spogli

Venerdì di Repubblica 21.9.12
Incontro con Io
Scalfari come Ulisse, sempre in viaggio tra giornalismo e filosofia
La politica: "quando con Berlinguer e Visentini anticipavamo il governo Monti". La fede: "da Martini mi divideva l'idea che Cristo fosse Dio". La cultura: "con Nietzsche inizia il tramonto della modernità". Un Meridiano celebra il fondatore di Repubblica. Prossimo libro? "su Adamo"
di Leopoldo Fabiani

qui