giovedì 8 gennaio 2015

OGGI ALLE ORE 18 CON LA FNSI
L'ANPI DI ROMA PARTECIPA
ALLA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA FARNESE
Ordine nazionale dei giornalisti, Se Non Ora Quando, Articolo 21, Acli, Arci, European Alternatives, Libera informazione, Ossigeno, Associazione Stampa Romana, Ordine dei giornalisti del Lazio, Sindacato giornalisti della Calabria, #giornaLista, Stampa Libera e Indipendente, giornalistitalia.it, Unci Nazionale, Sindacato cronisti romani, Ast, portale dell'ebraismo italiano www.moked.it e di Pagine Ebraiche, Usigrai, Fiom, Mediacoop, Carteinregola (Laboratorio di 130 comitati e associazioni di RomaMetropolitana), Verdi Europei - Green Italia nazionali e Verdi di Roma, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, redazione del Giornale Radio Sociale, Forum nazionale del terzo settore, Vannino Chiti sen. Pd, Movimento Federalista Europeo (MFE) di Roma, ClubMediaItalie, Uisp, Cdr Mondadori, Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano, Liberacittadinanza. 




da “Segnalazioni del 4 gennaio:
La Stampa 4.1.15
La religione uccide
di Ulrich Beck
 
Se vogliamo comprendere la religione nel mondo moderno dobbiamo capire il paradosso della globalizzazione della religione. La religione non è solo incidentalmente globale nella sua espansione, un sottoprodotto della globalizzazione di strutture più potenti come i mass media, il capitalismo e lo Stato moderno. Piuttosto la formazione e la diffusione globale della religione in generale, e delle religioni monoteiste in particolare, è una caratteristica essenziale che definisce quelle religioni fin dai loro inizi. In effetti, alcune religioni sono «attori globali» da più di duemila anni. Pertanto, al fine di comprendere il gioco del meta-potere che ridefinisce il potere nell’era globale, dobbiamo prendere in considerazione, oltre al capitale globale, ai movimenti della società civile, ai protagonisti statali e alle organizzazioni internazionali, il ruolo delle religioni come forze modernizzanti o anti-modernizzanti nella società mondiale post-secolare.
Per la religione un postulato è assoluto: la Fede - a suo confronto tutte le altre differenze sociali e contrapposizioni non sono importanti. Il Nuovo Testamento dice: «Tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio». Questa uguaglianza, questo annullamento dei confini che separano le persone, i gruppi, le società, le culture è il fondamento sociale delle religioni (cristiane). Un’ulteriore conseguenza, tuttavia, è questa: una nuova fondamentale distinzione gerarchica è stabilita nel mondo con lo stesso valore assoluto delle distinzioni politiche e sociali che sono state annullate: la distinzione tra credenti e non credenti. Ai non credenti (sempre secondo la logica di questa dualità) vengono negate l’uguaglianza e la dignità di esseri umani. Le religioni possono costruire ponti tra le persone dove esistono gerarchie e frontiere; allo stesso tempo aprire nuove voragini determinate dalla fede là dove prima non ve n’erano.
Fu Paolo, un ebreo ellenizzato che, più di ogni altra figura nel movimento nato attorno a Gesù, trasformò il cristianesimo da setta ebraica a forza religiosa globale con una visione universalistica. Fu lui ad abbattere i muri: «Non c’è né ebreo né greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina». L’universalismo umanitario dei credenti si basa sulla identificazione con Dio - e su una demonizzazione degli avversari di Dio che, come erano soliti dire Paolo e Lutero, sono «servi di Satana». Questa ambivalenza tra tolleranza e violenza può essere suddivisa in tre elementi: le religioni del mondo A) rovesciano le gerarchie prestabilite e di conseguenza i confini tra nazioni e gruppi etnici; sono in grado di farlo, nella misura in cui B) creano un universalismo religioso di fronte a cui tutte le barriere nazionali e sociali diventano meno importanti; simultaneamente, si manifesta il pericolo che C) alle barriere etniche, nazionali e di classe si sostituiscano quelle tra i credenti nella vera fede da un lato e i credenti nella fede sbagliata e i non credenti dall’altra. Questo è il timore che si sta diffondendo: che il rovescio della medaglia del fallimento della secolarizzazione sia la minaccia di un nuovo secolo buio. La religione uccide.
Traduzione di Carla Reschia
la didascalia nell'immagine: "Guerra dice a Religione: Dove sarei senza di te?"
Repubblica 8.1.15
Sergio Staino
“Piango l’amico Georges uomo libero contro i dogmi”
intervista di Raffaella De Santis

su spogli

Repubblica 8.1.15
La stampa in trincea.
Nella strage delle matite i giovani fanatici giustiziano i vecchi libertini
di Michele Serra


il Fatto 8.1.15
Il mitra seppellisce più di una risata
di Alessandro Robecchi

A quella scemenza della risata che vi seppellirà non ci ho mai creduto molto, perché poi, come si vede, un paio di kalashnikov ti seppelliscono di più. Ma è proprio in questo “mitra contro matite” che si misura tutta la follia di ieri, morte contro disegnini, e il fatto che coi disegnini – con la satira – si possono dire cose enormi, e vere. Facevano quello, a Charlie Hebdo, e lo facevano con la tigna e la cattiveria che ci vogliono. Se si guardano le copertine degli ultimi anni, Charlie non ha risparmiato nessuno, dal pisello di Hollande alla tristezza di Allah, disgustato di essere amato da dei coglioni come gli integralisti che ieri hanno sparato. E poi c’è qualcosa di più e di peggio, perché la satira è la più libera delle nostre libertà e attaccando quella attacchi tutte le altre. Ridere di qualcosa rimane la cosa più eversiva che esista, malamente tollerata in democrazia, figurarsi presso soldati invasati che dicono di aver dio dallo loro parte. Ridere, e far ridere, necessita intelligenza, senso critico, capacità di rivelare l’assurdo anche dove nessuno lo vede, opinioni, libertà totale. Sono queste cose i veri nemici di chi ha sparato ieri a Parigi, e sono queste cose che alla fine, se le praticheremo con costanza, ci salveranno da loro. Matite contro mitra.

Repubblica 8.1.15
L’amaca
di Michele Serra

AVREI voluto lasciare vuoto questo cubicolo di carta, oggi, in segno di lutto, e di sconsolata impotenza. Ma poi ho pensato che il terrorismo ha un nemico invincibile, e questo nemico è la normalità delle nostre vite quotidiane. Le abitudini, i gesti utili e quelli inutili, le banali incombenze, il lavoro, la lettura, la scrittura, lo scambio di parole, insomma quella fitta e potentissima trama sociale che il terrorismo intende squarciare, senza mai riuscirci del tutto. Il suo obiettivo è renderci diversi da ciò che siamo: o più spaventati o più cattivi o più disorientati. Se invece riusciamo — in caso di terrorismo — a rimanere uguali a noi stessi, allora non possiamo che vincere, come un fiume enorme e pacifico che sommerge ogni asperità malevola. Mio compito è scrivere ogni giorno e questo voglio e devo fare. Immagino anche a Parigi — come accadde a Londra dopo le stragi islamiste nel metrò — lo sbandamento, lo sgomento, un breve annaspare nel panico, e poi la città che ricomincia a macinare la sua giornata, semmai con una punta di convinzione e di orgoglio in più. Ognuno di noi — non solamente i vignettisti satirici — è un potenziale bersaglio, di bomba o di raffica. Ma siamo talmente tanti, e talmente vivi e indaffarati, che fermarci è impossibile, come fermare il tempo che scorre.

Corriere 8.1.15
Il Corano e la tradizione
Quel divieto di mostrare il Profeta
di Roberto Tottoli

su spogli

Il Sole 8.1.15
La satira, le religioni e il lato sacro del profano
Perché in principio era il ridere, il ridere era presso Dio
di Armando Torno

su spogli

Il Sole 8.1.15
Stragi, persone e idee
Houellebecq, Soumission e l’urgenza di una scelta
di Armando Massarenti

su spogli

il Fatto 8.1.15
Tra voto e realtà
Ue, la marea razzista e i jihadisti dentro casa
di Sal. Can.

su spogli

La Stampa 8.1.15
Onu, Palestina accederà alla Corte Penale il 1 aprile
Lo ha annunciato il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon. Potrà così depositare le denunce per “crimini di guerra” contro lo Stato di Israele
di Maurizio Molinari

qui
Le vignette di Charlie Hebdo in uno slide show del Sole, qui















il Fatto 8.1.15
Le 146 sedi dem di Roma
Circoli veri e tessere false: il marcio del Pd Capitale
di Antonello Caporale

su spogli
Repubblica 8.1.15
Un renziano

“Il Consiglio regionale guidato da un imputato” Polemica in Calabria
su spogli









Corriere 8.1.15
Tiziano Renzi
«Il papà del leader e la società fallita? È stato il governo a pagare il debito»

su spogli
il Fatto 8.1.15
Un’altra manina
Il governo paga 230mila euro per i debiti di papà Renzi
Fidi Toscana salda parte del mutuo della Chil Post e viene rimborsata dal Tesoro
“Un uso indecente dei soldi pubblici a fini familiari da parte del premier”
di Davide Vecchi

su spogli

Corriere 8.1.15
Il costoso peso dell’illegalità diffusa nell’Italia che non si riesce a risanare
di Corrado Stajano

su spogli







da La Stampa di oggi:
Matteo Renzi nel suo intervento all’assemblea del Pd: «Se vogliamo continuare a farci del male per altri dieci giorni sulla delega fiscale parlando della “manina”, si sappia che quella manina è la mia»

Corriere 8.1.15
Il leader alla sinistra: la manina era la mia
La sfida alla minoranza sul decreto fiscale. E sul Quirinale: impostiamo insieme il metodo, gennaio è un bivio

di Monica Guerzoni
su spogli

il Fatto 8.1.15
Sul 3% Renzi ricatta i ministri
Rivendica: “La manina è la mia”
Pier Luigi Bersani: “Così chi ha di più potrà evadere di più”
di Wa. Ma.

su spogli










Repubblica 8.1.15
E all’assemblea dei deputati pd scatta il “processo” a Matteo
di Goffredo De Marchis

su spogli
Repubblica 8.1.15
Mariastella Gelmini
“Il Quirinale si sblocca se il leader pd rispetta i patti”
intervista di C. L.

su spogli

Repubblica 8.1.15
Cesare Damiano, minoranza Pd
“Sbagliato non rimediare subito il rinvio alimenta il dubbio”
intervista di T Ci.

su spogli

Repubblica 8.1.15
Ora per il Colle Renzi deve trattare con la minoranza del suo partito
Berlusconi resta il suo principale alleato, ma il caso Salva-Silvio porta il premier a un’intesa prima con i dem
di Stefano Folli

su spogli

il Fatto 8.1.15
Benvenuti tra noi
Anche a “Repubblica” sorge un sospetto

Il testo che segue è parte di un editoriale pubblicato da un importante giornale italiano, ieri. E non è Il Fatto Quotidiano: “Il problema non sono i dubbi o i sospetti. La vera questione sono gli interrogativi senza risposta che alimentano quei dubbi e quei sospetti. Le forme con cui il decreto fiscale è stato approvato e il suo contenuto stanno lasciando sul terreno troppe risposte inevase. Troppe le eccezioni e troppe le opacità. A cominciare da quella soglia del tre per cento che – se fosse confermata – di fatto concederebbe a Silvio Berlusconi di aggirare la legge Severino e tornare alla politica attiva. Anche ieri il presidente del Consiglio ha fatto poco per diradare le nubi. Da quattro giorni non si riesce a capire chi ha deciso di inserire quella norma e chi l’ha concretamente scritta. Un classico balletto dello scaricabarile che soprattutto tra sabato e domenica ha reso la vicenda ancor più nebulosa”. L’autore è Claudio Tito, capo del servizio politico di Repubblica, che viene accolto con soddisfazione tra quelli che s’accorgono che Renzi non è il Nazareno, ma il contraente del Patto del Nazareno con l’ex Cavaliere.
l’articolo di Claudio Tito citato è integralmente su “Segnalazioni” alla data di ieri
il Fatto 8.1.15
Il magistrato Rodolfo Sabelli (Anm)
La Salva B.? “Norma ingiusta e retroattiva”
di Luca De Carolis

su spogli








il Fatto 8.1.15
Tutte le balle del governo sulla norma salva-evasori
Il testo non è pubblicato sul sito dell’esecutivo
Delrio e il premier dicono che c’è stata discussione, ma il decreto è piovuto dall’alto già pronto
di Stefano Feltri

su spogli
il Fatto 8.1.15
Il libera tutti
Quelli che aspettano il condono
di Carlo Di Foggia

su spogli
il Fatto 8.1.15
Nessuna soglia
In Germania e Stati Uniti chi fa il furbo va in galera
CON UN INTERVENTO su alcuni quotidiani locali, ieri il pm di Trento Pasquale Profiti ha parlato dell'allargarsi di uno “spread di legalità tra noi e i paesi economicamente sviluppati”. Una metafora calzante dal momento che, nel giro del mondo alla ricerca dei delitti e delle pene per l'evasione fiscale, il decreto “Salva Berlusconi”, che cerca di alzare al 3% la soglia di non punibilità, si pone in netto contrasto. In Germania non è riconosciuta alcuna soglia e si è perseguibili a qualsiasi livello di evasione, che ci sia il dolo eventuale o che si tratti di omessa o fallace dichiarazione. Si rischiano comunque sanzioni e il carcere da 1 a 5 anni. E mentre in Italia rischierebbe il carcere solo chi evade più di 150.000 euro, nella terra della Merkel 50.000 euro di evasione sono considerati un caso “large scale”, su larga scala. Altro confronto per contrasto è quello con gli Stati Uniti dove “qualsiasi persona che tenti volontariamente, in qualsiasi modo, di eludere o aggirare qualsiasi tassa imposta, è colpevole di un crimine. Multato fino a 100.00 dollari (500.000 per le società) o condannato al carcere fino a 5 anni














il Fatto 8.1.15
Italicum, gli emendamenti sono 18 mila
di Sara Nicoli

su spogli
il Fatto 8.1.15
Metodo Matteo: le leggi se le scrive da solo (e male)
di Wanda Marra

su spogli














Corriere 8.1.15
Disoccupazione
Crescono gli «under 25» che hanno perso o cercano un impiego. L’Istat: tasso record al 43,9% In Germania livello generale al minimo storico, pari al 6,5%. In Italia a novembre era del 13,4%
di Francesco Di Frischia

su spogli
Repubblica 8.1.15
Europa in deflazione in Italia record storico della disoccupazione
Eurostat certifica un calo dello 0,2% a dicembre Un giovane sotto i 25 anni su due è senza lavoro
di Luisa Grion

su spogli

il Fatto 8.1.15
Disoccupati, l’ottimismo renziano non produce effetti
I senza lavoro al 13,4%, è record
Giovani under 24 senza lavoro al 43,9%
L’Europa scopre la deflazione da petrolio
di Stefano Feltri

su spogli

il Fatto 8.1.15
Il pessimo tempismo del Jobs Act
I consulenti del lavoro: si applica anche agli statali
La sinistra Pd torna all’attacco

su spogli

il Fatto 8.1.15
Il mercato è di sinistra
Come Tsipras seduce il Financial Times
 
A volte gli opposti si toccano: il Financial Times dedica grande spazio a un’intervista a George Stathakis, il ministro ombra dello Sviluppo economico. Con un taglio tutt’altro che ostile. Anzi. Stathakis annuncia che il partito di sinistra Syriza guidato da Alexis Tsipras vuole “rendere la vita più facile per il business, aiutarli rimuovendo i problemi con la burocrazia di cui si lamentano” e promette di colpire gli “oligarchi”, liberalizzando settori oggi in mano a pochi amici della politica. Il quadro per il Financial Times non è poi così male: se il 25 gennaio Syriza conquisterà il governo, infliggerà le eventuali perdite sul debito alla troika (cioè le istituzioni europee e gli Stati, inclusa l’Italia, che le hanno finanziate) mentre per combattere lo sclerotizzato capitalismo di relazione locale userà la leva della concorrenza e della liberalizzazione. Al FT sono felici. 
m

 








Corriere 8.1.15
Il grande gioco diplomatico tra Pechino e i talebani
di Guido Santevecchi

su spogli
m

 








Repubblica 8.1.15
Pianeti
Non siamo più soli, nello spazio altre otto Terre
Acqua, rocce, luce. E una distanza dal loro sole compatibile con la vita Ecco come la sonda Keplero ha scoperto nuovi mondi
di Dennis Overbye

su spogli

mercoledì 7 gennaio 2015

Oltre a "Segnalazioni" che apre con esso la sua home page (qui sopra) fin dal ricevimento del Comunicato stampa di EditorialeNovanta, a mezzogiorno di oggi, subito rilanciandolo anche su Facebook, successivamente hanno ripreso quel medesimo comunicato anche Lettera 43 (QUI) e Carlo Patrignani su Formiche.net (QUI)








La Stampa TuttoScienze 7.1.15
2015 l’anno della luce, per decisione dell’Onu
È questo l’anno che svelerà tutti i poteri della luce
di Gabriele Beccaria

su spogli
m

 






Pericolo! Tutti alla larga dalle chiese!
Corriere 7.1.15
Verona, 60 intossicati a messa
Quattro in camera iperbarica in gravi condizioni

qui
nell'immagine: "Caro dio, fai morire tutti! Amen" 



Repubblica 7.1.15
Diffamazione, bavaglio alla stampa
Sparisce la reclusione per i giornalisti ma in cambio la nuova legge prevede multe da migliaia di euro, rettifiche senza diritto di replica, “oblio” che cancellerà i fatti
Scatta una raccolta di firme contro
di Liana Milella

su spogli
 












La Stampa 7.1.15
Già prima di Natale la trattativa per inserire il salva-Berlusconi
di Fabio Martini

qui
La Stampa 7.1.15
A rischio la sintonia con il Paese
di Federico Geremicca

qui

Corriere 7.1.15
È stato presidente della Corte costituzionale
«Devo dire con sincerità che una cosa del genere non l’avevo mai vista»
L’ex ministro della Giustizia Flick: chi ha responsabilità politiche non può ignorare quello che fa
intervista di Dino Martirano

su spogli

Repubblica 7.1.15
Gli errori del premier
Il sospetto di un accordo sottobanco rischia di condizionare la corsa al Colle di indispettire l’opinione pubblica e irritare molti del Pd
di Claudio Tito

su spogli

La Stampa 7.1.15
Cacciari: “Matteo è più debole. Un errore la sua retromarcia”
Il filosofo: il patto del Nazareno è la sua unica salvezza
«Renzi sta vivendo un indebolimento fisiologico».
intervista di Francesca Schianchi

su spogli

il Fatto 7.1.15
Soluzione 3 per cento
Renzi prende B. per il Colle: SalvaSilvio con salvacondotto il 20 febbraio
La norma (forse) modificata dopo il voto sul Quirinale
Il governo fa filtrare una modifica: franchigia per le somme evase all’1,5 per cento
Così però l’ex Cavaliere si salva lo stesso
Palazzo Chigi cerca di coprire le tracce: Ci pensa Del Rio
di Carlo Di Foggia e Stefano Feltri

su spogli

Repubblica 7.1.15
Il retroscena
Così il governo votò su un testo fantasma
E Delrio in consiglio dei ministri “sequestrò” il vecchio testo senza il 19-bis
di Goffredo De Marchis e Liana Milella

su spogli











il Fatto 7.1.15
La minoranza dem a Matteo: “I sospetti aumentano”

RIFORME, legge elettorale, Quirinale: l’accidentato sentiero al termine del quale il governo potrà uscire rafforzato o indebolito, subisce un fragoroso scossone a causa del caso della norma salva-Berlusconi e dalla decisione di Matteo Renzi di rimettere mano al decreto fiscale il 20 febbraio. “Una scelta sbagliata, che alimenta sospetti sula partita per il Quirinale”, attacca la minoranza Pd che oggi, nella riunione tra il premier e i deputati Dem sul ddl riforme, non esiterà ad andare allo scontro e ad attaccare quel patto del Nazareno mai digerito. Il nuovo redde rationem rischia di complicare non poco anche i progetti del premier per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
Quello che avrà luogo oggi alle 16 tra Renzi e i deputati Dem, sarà un faccia a faccia schietto, come peraltro auspicato da Francesco Boccia pochi giorni fa. Troppi i nodi da sciogliere, i punti sui quali le distanze tra il premier e la minoranza Pd restano notevoli. “Sbaglia Matteo Renzi a difendere la modica quantità per evasori e truffatori. E sbaglia a rinviare a febbraio: sembra un favore a Berlusconi”. Lo scrive su Twitter il senatore della minoranza Pd Corradino Mineo.
Repubblica 7.1.15
Minoranza Pd all’attacco contro il Giglio magico: abbiamo Verdini in casa
Sotto accusa per il salva-Silvio il sottosegretario Lotti e la ex comandante dei vigili di Firenze Manzione
di Goffredo De Marchis

su spogli

La Stampa 7.1.15
Fassina: “Così si complica il clima. E sul Colle serve una figura politica”
intervista di Carlo Bertini

su spogli

Corriere 7.1.15
«Ora si decide la vita del Pd e della legislatura»
Boccia: evitiamo furbizia e arroganza o l’epilogo sarà chiaro. I capilista vanno cancellati
intervista di Monica Guerzoni

su spogli



















Corriere 7.1.15
I dubbi sulla legge elettorale
La scomparsa dell’opposizione
di Angelo Panebianco

qui
Corriere 7.1.15
Italicum in Aula, 17 mila emendamenti
La mina del voto che può frenare l’iter
di Dino Martirano

su spogli

Repubblica 7.1.15
Italicum al Senato, il premier lo blinda
“Chi vince, vince e governa per un quinquennio. Dopo anni di parole ci siamo davvero” Ma i peones dem, la Lega e settori di Forza Italia minacciano di bloccare la riforma del voto
di Giovanna Casadio

su spogli













il Fatto 7.1.15
Il capitalismo dell’era Renzi: tutti rottamati fuorché i vecchi
Dentiera selvaggia
Da Bazoli a Del Vecchio passando per De Benedetti, sono gli over 80 ad aver spazzato via la generazione di mezzo. E ora regnano incontrastati
di Giorgio Meletti

su spogli
il Fatto 7.1.15
Decreto SalvaIlva
Un salvacondotto incostituzionale
di Bruno Tinti

magistrato
su spogli

Repubblica 7.1.15
Ilva, parte il salvataggio. Ma il decreto solleva molti dubbi

su spogli








il Fatto 7.1.15
Assessori e inquilini: 50mila famiglie rischiano lo sfratto
Gli amministratori delle grandi città al governo: ripristinare la proroga
Il Sunia: gli aiuti per i morosi non risolvono il problema e i soldi sono in ritardo
di Valeria Pacelli

su spogli
Repubblica 7.1.15
Sfratti, cresce l’allarme Milano, Roma e Napoli “Il blocco va prorogato”
Appello degli assessori delle città metropolitane rischiano di perdere casa fino a 50 mila famiglie
di Luisa Grion

su spogli
La Stampa 7.1.15
Rifiuti, a carico degli onesti anche i costi anti evasione
di Beppe Minello

su spogli

il Fatto 7.1.15
Raccontano balle
Vigili P. A. e malattie: i numeri a vanvera
18,11 la media dei giorni nel privato

IL CASO dei vigili urbani di Roma malati la notte di Capodanno ha scatenato la caccia ai dati che incastrano i “fannulloni” del pubblico impiego. La Cgia di Mestre, però, ha deciso - come di consueto di sabato - di andare in controtendenza: Secondo l’Inps nel 2012 (ultimo anno con dati a disposizione) i giorni di malattia medi registrati tra i lavoratori statali sono stati 16,72; nel settore privato, invece, gli stessi hanno toccato i 18,11 giorni. In realtà l’Inps ha già dato i numeri del 2013 (che non confermano queste stime) e peraltro specifica che per i lavoratori privati non considera “autonomi, colf, badanti, impiegati dell'industria e i dirigenti”. Cioè circa 13 milioni di lavoratori. 
m

 





Corriere 7.1.14
Gli affari di coppia di Raffaella Paita, la renziana che sfida Cofferati
Alle primarie del Pd per la Liguria, tra conflitti di interesse, larghe intese, e un sistema di potere nel quale le cosche della ‘ndrangheta sono sempre riuscite a infiltrarsi
di Manuele Bonaccorsi

qui
Repubblica 7.1.15
Liguria, la destra fa campagna alle primarie Pd
Esponenti di Forza Italia e del Ncd fanno il tifo per la renziana Paita
di Ava Zunino

su spogli
Corriere 7.1.15
A Roma prima separazione facile, ma il divorzio resta lungo
Bisogna sempre aspettare tre anni
di Alessandra Arachi

qui
m

 









Corriere 7.1.15
Bimbo nato da una coppia di donne
I giudici: «Sono mamme entrambe». Il primo sì a due madri
Concepito in Spagna con l’eterologa, le due sono divorziate
La Corte d’Appello di Torino: «L’interesse prevalente è la tutela giuridica del minore»
di Luigi Ferrarella

qui
m

 




Corriere 7.1.15
Marco Pannella e i ricoveri in ospedale
di Marco Righetti

I continui scioperi della fame per i più diversi motivi, volutamente avviati da Marco Pannella, lo portano frequentemente a ricoveri più o meno lunghi nei nostri ospedali per curarlo o «per prudenza». A me sembra che questi ricoveri avvengano quando il nome di Pannella comincia a latitare dalle cronache giornalistiche e che lui cerchi di ricordarci che esiste. Ma chi paga le spese di ricovero e di cura? Senza contare che un letto in meno è a disposizione dei veri malati.




l’Espresso 6.1.15
Emma Bonino: "Laici di tutto il mondo, unitevi contro l'intolleranza"
Per contrastare i semi dell'odio che invadono un'Europa debole con i razzisti e impotente con i dittatori è necessario coltivare il laicismo
Unica arma contro i talebani di ogni credo
intervista di Wlodek Goldkorn

qui

Corriere 7.1.15
Alla vigilia
Tsipras: «La mia Grecia non danneggerà l’Europa»
Il leader di Syriza assicura che Atene rispetterà gli impegni con l’Europa, ma puntando sulla crescita e sulla cancellazione della maggior parte del debito pubblico
di Alexis Tsipras

qui
Corriere 7.1.15
Il debito estero tedesco fu dimezzato in seguito all’accordo del 1953 tra Berlino e i Paesi creditori.
«La cancelliera è forte. Via il debito ellenico? Non è come nel 1953»
intervista di M. S. Na.

su spogli

il Fatto 7.1.15
Voto in Grecia
Competizione tra ferri vecchi
di Fabio Scacciavillani

su spogli

il Fatto 7.1.15
C’è sinistra in Grecia e Spagna, ma noi la chiamiamo “estrema”
di Alessandro Robecchi

su spogli



















Repubblica 7.1.15
Onu, Palestina accederà alla Corte penale internazionale il 1 aprile
Israele minaccia ritorsioni. Già bloccato trasferimento a Anp di circa 100 milioni di dazi doganali

qui
m

 












il Fatto 7.1.15
Violenze sessuali nell’Esercito, Obama sfida il congresso
Il tema non piace ai conservatori che tengono in pugno il Senato
Ieri la cerimonia di insediamento
di Giampiero Gramaglia

su spogli
Corriere 7.1.15
I guru di Harvard e il ripudio per soldi della nuova Sanità (inventata da loro)
di Massimo Gaggi

su spogli
La Stampa 7.1.15
Belgio, niente eutanasia per lo stupratore
In carcere da 30 anni, aveva chiesto e ottenuto di morire, poi la marcia indietro

qui
m

 








La Stampa 7.1.15
Germania al buio contro Pegida: “Saremo il Muro anti-razzisti”
Gli islamofobi riempiono le piazze, municipi e chiese spengono le luci
di Tonia Mastrobuoni

su spogli
m

 






La Stampa 7.1.15
La repressione silenziosa contro i leader del movimento degli ombrelli
Hong Kong, arrestati con una telefonata
di Ilaria Maria Sala

su spogli
m

 










Corriere 7.1.15
Michel Houellebecq
I Lumi spenti di un continente rimasto senza forze
di Gian Arturo Ferrari

su spogli
Repubblica 7.1.15
“Non odio l’Islam descrivo la fine dell’Occidente”
L’ateismo perde, è troppo triste
Noi rimarremo una parentesi nel cammino dell’umanità
Ieri Michel Houellebecq si è difeso dalle accuse alla tv francese, mentre esce il suo romanzo “Sottomissione”
di Anais Ginori

su spogli
Corriere 7.1.15
La rivoluzione religiosa del presidente egiziano
risponde Sergio Romano

su spogli

il Fatto 7.1.15
La tortura e le ragioni di Stato
risponde Furio Colombo

su spogli
m

 

La Stampa TuttoScienze 7.1.15
Dal babbuino alla metafisica: le radici animali dello spirito
di Maurilio Orbecchi

su spogli
m

 












Corriere 7.1.15
Ci salverà la matematica
I numeri come strumento di libertà (e amore)
Cosa ci ha lasciato Alan Turing, oltre al computer
di Luca Mastrantonio

su spogli
m

 









Corriere 7.1.15
Alighieri e gli antichi, l’idea della monarchia universale

Il destino imperiale della libertà
Catone e Cesare secondo Dante
di Luciano Canfora

su spogli

Luciano Canfora nel 1998 diede alle stampe per Sellerio:
"Un ribelle in cerca di libertà. Profilo di Palmiro Togliatti"
Lo proponeva così:
«Dal ritratto umano e filosofico di un uomo politico protagonista del Novecento italiano, emerge un combattivo sostenitore della liberazione umana in linea con una tradizione schiettamente illuminista» (sic!).

Il Sole Domenica 21.9.14
Epistolari
Togliatti lettera per lettera
Un volume edito da Einaudi raccoglie una nutrita silloge di lettere scritte e ricevute dal leader comunista dal 1944 al 1964
Incompleto il carteggio con Ambrogio Donini
di Luciano Canfora

su questa pagina di "Spogli"
ANCORA IL 15 AGOSTO DI QUEST'ANNO, IL PROF. LUCIANO CANFORA INTERVISTATO AL GR 2 IN OCCASIONE DELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PALMIRO TOGLIATTI, ESPRIMEVA LA SUA INCONDIZIONATA AMMIRAZIONE PER IL FONDATORE DEL CATTO-COMUNISMO ITALIANO E TRADITORE DI ANTONIO GRAMSCI, ESPLICITAMENTE ANCHE IN MATERIA DI INSERIMENTO DEL CONCORDATO CLERICO-FASCISTA DI MUSSOLINI NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA (L'ARTICOLO 7) E DI AMNISTIA DEI CRIMINALI FASCISTI, TORTURATORI E ASSASSINI DI PARTIGIANI, CHE "IL MIGLIORE" LIBERÒ DALLE GALERE DELL'ITALIA LIBERATA...
ASCOLTA LA BREVE REGISTRAZIONE QUI DI SEGUITO:

si ringrazia Giacomo Mutti
A proposito del “togliattismo” di Luciano Canfora ascolta anche il dibattito che segue:
«Togliatti editore di Gramsci. Dibattito con Luciano Canfora e Giuseppe Vacca»
Milano 2 maggio 2006

qui
Su Giuseppe Vacca e i “marxisti ratzingheriani" cfr la nostra pagina:
GRAMSCI TOGLIATTI E I "MARXISTI RATZINGERIANI"
disponibile qui

martedì 6 gennaio 2015
















Repubblica 6.1.15 
La messa è finita: nelle chiese in disuso nascono bar e teatri
Aumentano gli edifici ecclesiastici sconsacrati in Europa
Alcuni si trasformano in abitazioni, altri in palestre e librerie
di Marco Ansaldo

su spogli
ALTRE IMMAGINI QUI
VEDI ANCHE IL WALL STREET JOURNAL SEGNALATO QUI SI SEGUITO ALLA DATA DI IERI















Repubblica 6.1.15
Se l’Italia resta sospesa nel limbo costituziuonale
di Stefano Rodotà

su spogli

Corriere 6.1.15
E infine anche Renzi si arrese ai 40 anni
di Luca Mastrantonio

su spogli

Corriere 6.1.15
«Salva Berlusconi», scontro in Aula
di Francesco Di Frischia

su spogli
Corriere 6.1.15
«Così hanno stravolto il decreto»
L’ex presidente della Consulta Gallo: hanno cambiato il testo a Palazzo Chigi
Gallo, il capo del team tecnico dell’Economia: norma sbagliata, tenuti all’oscuro
di Dino Martirano

su spogli

il Fatto 6.1.15
Coppi, il legale del Caimano ammette “Renzi usa il salva-Berlusconi del 3 per cento per il Quirinale”
B. “Matteo mi ha chiamato per gli auguri il 24 dicembre sera”. Subito dopo aver infilato l’articolo-regalo
di Carlo Tecce

su spogli









il Fatto 6.1.15
Lotti e Manzione, manine del Giglio magico
I due fedelissimi del premier sono gli unici che possono aver infilato la salva Berlusconi nel decreto fiscale
di Davide Vecchi

su spogli
il Fatto 6.1.15
Condanna Mediaset
“Così la norma può salvare Berlusconi”
di Gianni Barbacetto

su spogli

Repubblica 6.1.15
L’intesa Renzi-Berlusconi sembra adesso fragile e lo scenario politico è totalmente cambiato
La partita del Colle ora si complica e il leader è più debole
Cambia poco se la vicenda del decreto è una cospirazione o un pasticcio
In un attimo ha ripreso vita la minoranza pd e Grillo è uscito dal letargo
di Stefano Folli

su spogli





Repubblica 6.1.15
Gianni Cuperlo
“Se Matteo vuole eliminare i sospetti modifichi il decreto e lo vari subito”
“Agganciare la riforma al voto sul Quirinale alimenta la tesi di un collegamento tra vicende distinte”
intervista di Giavanna Casadio

su spogli

Corriere 6.1.15
Fisco e Quirinale, sospetti da fugare subito
di Antonio Polito

su spogli

Corriere 6.1.15
Un pasticcio che può avere ripercussioni sul Quirinale
di Massimo Franco

su spogli

il Fatto 6.1.15
Dal salva-banche a B: modifiche ad personam
Nel decreto incriminato, tante le aggiunte in extremis che sembrano scritte su misura per gli istituti di credito e i grandi gruppi finanziari
di Carlo Di Foggia

su spogli
La Stampa 6.1.15
Pd spaccato sull’impianto delle norme fiscali
di Carlo Bertini

su spogli
Corriere 6.1.15
Quando la franchigia di punibilità diventa soglia di abuso
di Luigi Ferrarella

su spogli






Corriere 6.1.15
Così Buzzi orientava i voti alle Europee
Mafia Capitale, la lettera spedita a tutti i soci della coop: «Votate per Giovannelli e Zingaretti»
Una copia trovata a casa del boss di ‘ndrangheta arrestato a Roma. Il ruolo dell’ex Br La Maestra
di Fiorenza Sarzanini

su spogli
Repubblica 6.1.15
“Se Buzzi canta i boss l’ammazzano”
Mafia Capitale, nelle intercettazioni successive all’arresto le minacce degli intermediari con la ‘ndrangheta Confermati i legami con i clan. Il capo della “29 giugno” ai suoi: “Adesso che sono in carcere non mettetevi a litigare”
di Maria Elena Vincenzi

su spogli









Corriere 6.1.15
Atene-Madrid, le due sinistre unite nella lotta (all’austerity)
Gli orizzonti aperti dalla possibile vittoria di Siryza e Podemos
di Andrea Nicastro

su spogli
Corriere 6.1.15
L’Europa ostaggio delle urne di Atene
di Paolo Macry

su spogli













Corriere 6.1.15
Non solo economia e commerci, ora la Cina ci sfida sul numero dei siti Unesco
di Paolo Conti

su spogli
Repubblica 6.1.15
Arresti e purghe nelle università, stampa censurata
Così Xi Jinping vuole bloccare l’influenza occidentale sul Paese
Cina, il ritorno dei maoisti “Riscopriamo Marx e Lenin”
di Giampaolo Visetti

su spogli













Corriere 6.1.15
Europa e Islam intesa feconda?
E se l’islam si adattasse alle libertà dell’Occidente?
Mi piacerebbe pensare che ciò implichi un adattamento alla libertà di pensiero
di Emmanuel Carrère

su spogli
m

 








Corriere 6.1.15
Contro-cortei in tutta la Germania per dire no al razzismo
Cresce la reazione alle marce di Pegida a Dresda. E a Colonia si spengono le luci del Duomo
di Maria Serena Natale

su spogli
m

 











La Stampa 6.1.15
Il Maimonide dimezzato si ricompone a Gerusalemme
Preziosa copia quattrocentesca di un testo del filosofo ebreo spagnolo, smembrata da due secoli, dopo lunghe peripezie torna in mostra nella sua interezza: grazie alla collaborazione tra Israele e Vaticano
di Maurizio Molinari

su spogli
nell'immagine La statua di Mosè Maimonide (Moshe ben Maimon, Cordova, 1138 – Il Cairo, 12 dicembre 1204) a Cordova
Corriere 6.1.15
Ebrei censiti per tassarli
Si pensava che a Roma fossero 16 mila ma superavano di poco i 4 mila nel 1733
di Paolo Mieli

su spogli

















Repubblica 6.1.15
“Dr Livingstone, I suppose” Ma il grande esploratore fu aiutato da un re africano
La leggenda del missionario vittoriano ridimensionata da uno studio: “Sopravvisse solo grazie a una tribù locale”
di Enrico Franceschini

su spogli
m

 















La Stampa 6.1.15
La nipote di Picasso vende opere per 290 milioni di dollari

su spogli