mercoledì 3 marzo 2004

cattolici:
intervista ad un esperto di diavoli...

Alto Adige 3.3.04
Il caso
«Il diavolo c'è davvero. Ecco come si muove»
Di PIERANGELO GIOVANETTI


«Il diavolo esiste davvero ed è molto intelligente. Si mostra con manifestazioni le più strane: rumori anormali, freddo immediato, malefici, sensazioni insolite che prendono tutta una famiglia, ossessioni, incubi ricorrenti. Ma non è il solo modo per manifestarsi. In Trentino sono molto diffuse anche le pratiche di magia nera e occultismo. Ci sono fior fori di professionisti, avvocati, medici, che le praticano per fare lo sgambetto a qualche concorrente».
Di esoterismo e demonologia s´è sempre occupato don Renato Tisot, tanto che l´arcivescovo gli ha più volte chiesto di fare l´esorcista. «Gli ho detto di no perché sono già fin troppo preso, ma seguo da vicino questi fenomeni. E soprattutto aiuto le persone che ci sono dentro a liberarsene», dice don Tisot. «Assisto a sedute di esorcismo, e devo dire che sono molto dolorose. Anche di dolore fisico, finché il demonio non abbandona la persona di cui si è impadronito».
L´arcivescovo Bressan domenica ha messo in guardia i trentini: "Attenti che il diavolo c´è, non sottovalutatelo". Don Tisot, ma come si manifesta il demonio?
«Non pensiamo che il diavolo si presenti con i corni e con la forca. È troppo intelligente. S´insinua in forme più subdole, per esempio con certe ideologie accattivanti, certe pratiche, certe distorsioni antievangeliche, che addolciscono ogni cosa e fanno diventare indulgenti verso noi stessi e che legittimano tutto, come ha messo in guardia molto bene l´arcivescovo. Certo, non dobbiamo sempre dare la colpa al diavolo per ogni cosa. C´è infatti la libertà dell´uomo. Il maligno però è il tentatore per eccellenza».
Il diavolo ha delle forme visibili con cui esercita la sua tentazione?
«Certamente. Pensiamo a tutta la diffusione delle pratiche di occultismo ed esoterismo diffusissime oggi anche in Trentino. C´è una varietà di tipologie: dall´evocazione dei morti, alle formule magiche, agli oroscopi, alle fatture, alle stregonerie. Il 20% dei trentini ne sono coinvolti. Una volta non era così ostentato da noi, ma adesso pratiche esoteriche di questo tipo si sono diffuse anche in Trentino».
Lei è a conoscenza anche della pratica di messe nere?
«Sì, certo. Anche se in forme circoscritte. Molto più diffusa è la pratica della magia, il ricorso alle fatture. Ci sono librerie cattoliche che espongono libri di esoterismo, perché - si giustificano - la richiesta è altissima. So di avvocati, medici, che cercano di togliere di mezzo qualche concorrente sgradito, praticando fatture e magia nera. La magia è un farsi dominare dal diavolo».
Ma il diavolo si "fa vivo" anche nella normalità della vita quotidiana?
«Altroché. Ci sono persone vessate dal diavolo, è una specie di mobbing che subiscono. Ci sono persone che hanno subìto malefici, che poi sono i sacramentali del demonio. Certi comportamenti non sono dettati solo da cattiveria umana. C´è lo zampino del maligno dietro. E poi ci sono vere e proprie "stranezze" che appaiono nella vita di una persona, e che sono il segno che il diavolo è in azione».
Quali sono queste "stranezze" che indicano la presenza del diavolo?
«Sono incubi che non ti danno più pace, pensieri ricorrenti, ossessioni. C´è una grande sofferenza dietro questo. Poi ci sono anche fenomeni "atipici". Di colpo in una famiglia accade quello che prima non era mai successo. Si ripetono rumori strani, sensazioni inconsuete, freddi immediati, stranezze che succedono non ad uno solo ma a tutta la famiglia».
Cosa consiglia in questi casi?
«Da me si rivolgono persone con questi problemi. La prima cosa che consiglio è di rivolgersi ad un medico, ad uno psicologo. Molte volte, però, queste ossessioni non si manifestano di fronte allo psicanalista. Si evidenziano solo in presenza del sacro, del religioso. È quella la conferma dell´azione del diavolo. Lì allora inizio subito con invocazioni, benedizioni, formule di comando al maligno di lasciare l´anima di cui si è impossessato. Sono forme di esorcismi minori. Ma a volte bisogna ricorrere all´esorcismo vero e proprio».
Lei ha mai preso parte a queste sedute di esorcismo?
«Sì, è una cosa crudele, che rompe il cuore. Hai di fronte una personalità veramente devastata dal demonio. Presenta dolori immensi, anche nel corpo. Spesso parlano lingue strane, esprimono una forza straordinaria. Per tenere una donna ci sono voluti quattro uomini corpulenti, tanta forza sprigionava. A volte ci vogliono più sedute, perché una sola non basta».
A parte questi casi di possessione diabolica, nelle altre situazioni cosa consiglia a chi si rivolge da lei?
«In alcuni casi bastano semplici benedizioni e formule liberatorie, a volte è sufficiente la confessione che aiuta la persona a liberarsi di un peso che ha nell´animo. A volte cerco di risvegliare la persona, di farle prendere coscienza del male che agisce. L´importante è rendersi conto di questo. Non sottovalutarlo. Il ricorso all´occultismo avviene anche perché come Chiesa non teniamo sufficientemente in considerazione la paura dell´uomo. E non trovando nel sacro la risposta, rifugge nel magico, nell´occulto, e quindi nel diabolico».