sabato 6 marzo 2004

i "giovani-adulti"

una segnalazione di Daniele Balduzzi

Repubbica, edizione di Roma 6.3.04
L'INDAGINE
Gli operatori di Salute mentale
Post-adolescenti sono in crisi i giovani-adulti
Colpiti 16 ragazzi su mille, ma il dato non tiene conto del sommerso
di CECILIA GENTILE


Li chiamano "giovani-adulti". Sono i post adolescenti dai 18 ai 26 anni, categoria ad alto rischio psicologico, spesso inconsapevole dei propri disturbi. «Ne soffrono 16 ragazzi su 1000 - racconta Andrea Gaddini, responsabile del dipartimento di Salute mentale dell'Agenzia di Sanità pubblica del Lazio - ma il dato non tiene conto del sommerso, fotografa solo i pazienti passati per i centri di salute mentale delle Asl». Nel 2002, per esempio, gli utenti sono stati 4082, 1945 uomini e 2137 donne.
«Invece - continua Gaddini - proprio in questa fascia d'età è importante intervenire, per prevenire tempestivamente il manifestarsi di disturbi più gravi». Per favorire l'accesso ai servizi pubblici, il Coordinamento degli operatori delle Asl impegnato in questo settore ha prodotto la prima "Guida ai servizi per giovani adulti". L'assessorato alle Politiche sociali ne ha stampate 10.000 copie che verranno distribuite a tutti i medici di base perché sappiano indirizzare i giovani pazienti.
I giovani tra i 18 e i 26 anni sono il 12% dell'utenza complessiva dei centri di salute mentale. Le diagnosi vanno dalla lieve depressione alla schizofrenia e ai disturbi della personalità, che rappresentano il 12% delle patologie. «Il 75% dei disturbi psichici si manifesta prima dei 24 anni - spiega Paolo Paolozza, della Asl RmE - Percentuale che conferma l'importanza del lavoro preventivo».
Nei servizi per giovani adulti delle Asl, cinque in tutta Roma, gli approcci sono diversificati: si va dalla consultazione con quattro-cinque incontri, alla psicoterapia breve che dura da sei mesi ad un anno, alle terapie di gruppo, al sostegno farmacologico. I sintomi del disagio: isolamento, incidenti ripetuti, comportamenti trasgressivi, guida in stato d'ebbrezza o abuso di sostanze stupefacenti, atteggiamenti antisociali.