giovedì 15 marzo 2007

il Riformista Lettere 15.3.07
notiziole
di Pierluigi Panza
Caro direttore, cari amici del “Riformista”, gentile Livia Profeti, in merito all'articolo da voi pubblicato “Sofri, Heidegger e la bella addormentata intellettualità italiana”, all'interno del quale vengo citato come intellettuale che «nega» o «minimizza» il «filonazismo di Heidegger», faccio presente che io non ho mai scritto in termini di «presunto» filonazismo, come voi riprendete evidentemente dall'articolo di Sofri su “la Repubblica”. Il termine «presunto», in quella che è una semplice notiziola sul libro di Fedier - e non una mia valutazione sul pensiero di Heidegger - apparsa sul “Corriere della Sera” il 26 gennaio 2007, non contiene mai il termine «presunto» e non «minimizza» mai il pensiero di Heidegger: dice che 11 studiosi coordinati da Fedier lo fanno. Resto a disposizione eventualmente per argomentare sull'argomento se siete interessati. Grazie per l'attenzione. Un caro saluto
(segnalato da Paolo Izzo)

Prendiamo volentieri atto di quanto scrive oggi Pierluigi Panza, che nega d'aver mai usato il termine «presunto», ma - per completezza dell'informazione - siamo obbligati a pubblicare qui di seguito, dagli archivi del quotidiano di via Solferino, il suo testo apparso sul Corsera appunto il 26 gennaio e al quale egli fa riferimento. Noi il termine «presunto» però ce lo troviamo... Mah!
Corriere della Sera 26.1.2007 pag. 49
Il libro controverso
Heidegger difeso dall'accusa di hitlerismo
Fedier smonta le tesi di Faye che ne facevano un sodale del Führer
di Pierluigi Panza
Dopo lunghe controversie è uscito ieri, in Francia, «Heidegger á plus forte raison», il libro in cui, sotto la direzione di Francois Fedier, undici studiosi cercano di smontare l'accusa di filonazismo rivolta al filosofo tedesco Martin Heidegger (1889-1976). Un'accusa espressa soprattutto in due libri: «Heidegger e il nazismo» di Victor Farias (Einaudi, 1987) e «Heidegger, l'introduzione del nazismo nella filosofia» di Emmanuel Faye (2005). In questo libro, Faye aveva accusato studiosi come Fedier, che ha consacrato la vita a tradurre Heidegger, di essere dei «negazionisti». Il clamore delle accuse aveva suscitato prese di posizione sdegnate in tutta Europa, ma anche le difese di grandi storici come Pierre Vidal-Naquet e Jean-Pierre Vernant. I diritti di «Heidegger á plus forte raison», pubblicato ieri da Fayard, erano stati inizialmente acquistati da Gallimard, che poi si era rifiutato di pubblicarlo. Secondo alcuni perché aveva subito pressioni, secondo Gallimard a causa di un «passaggio in cui Fédier difendeva Beaufret, amico di Heidegger accusato di "negazionismo"». Fédier, per evitare fraintendimenti, aveva già modificato il passaggio. Claude Durand, direttore di Fayard, ha ripreso il libro in mano ed ha invece deciso di pubblicarlo. Nelle 536 pagine del libro coordinato da Fédier si replica punto per punto alle tesi di Faye contro il presunto filonazismo dell'autore di «Essere e Tempo». Le accuse vengono definite dal gruppo di undici specialisti «approssimative» e piene di «controsensi ed errori».

«non c'è peggior sordo...»
oggi il manifesto propone Gadamer: allievo di Heidegger, aderì al nazismo, divenne professore di filosofia nel 1937, mentre i nazisti e i fascisti soffocavano la democrazia spagnola, ottenne la cattedra a Lipsia nel 1939, mentre i tedeschi aggredivano la Polonia e il mondo... visse poi 102 anni... studiò Platone... il quale fu all'origine di quasi tutto questo...
il manifesto 15.3.07
Il contributo di Gadamer all'esperienza della verità
Mentre si inaugura oggi a Roma un convegno dedicato al filosofo tedesco, esce dal Mulino la monografia che gli ha dedicato Donatella Di Cesare, secondo la quale tutto il pensiero di Gadamer ruota intorno a Platone in quanto maestro del dialogo
di Enrico Redaelli
qui

l’Unità Lettere 15.3.07
Sapete che vi dico? Io mi sono «sbattezzata»
qui

«ponti d'oro...!»
Repubblica 15.3.07

"Il Prc sbaglia sul Papa" militante cattolico lascia
qui

il quotidiano di Mauro ha un nuovo - davvero prestigioso! - collaboratore:
Repubblica 15.3.07
I filosofi del papa
«...la religione che non è razionalizzabile non può essere, in fondo, neppure dogmatica»
di Joseph Ratzinger
qui (segnalato da Noemi Ghetti)

L'espresso 15.3.07

Quell'istinto chiamato morale
Più il mondo si globalizza e più si rafforzano e si moltiplicano criteri e principi etici separati
di Eugenio Scalfari
qui (segnalato da Franco Pantalei)

L'espresso 15.3.07
Fassino addio svolto a sinistra
"Un'impresa comune è sull'orlo della fine". Il capo della minoranza vede vicina la scissione. E già pensa al cantiere di Bertinotti
colloquio con Fabio Mussi


Edoardo Sanguineti
tutti i giorni alle 18 a Damasco
su Radio Tre
oggi ha parlato di Freud di Foucault eccetera(!)
e ieri aveva parlato di Marx , di Hegel, della Sinistra hegeliana...
Le trasmissioni di Damasco restano disponibili qui
(segnalazione di Noemi Ghetti)


ma la biografia di un pensatore... allora... conta qualcosa o no?

citato al Mercoledì:
Repubblica 12.3.07
Mircea Eliade, il genio
Cento anni fa nasceva uno dei più grandi studiosi del fenomeno religioso
di Franco Volpi
qui


Tra i manifestanti di sabato 10 a Roma si è visto un cartellone che riproduceva la pubblicità di left con l’immagine del Che cui era stata aggiunta la didascalia “TI DICO CHE IL PADRE È MASTELLA” . Il Corriere della Sera ne ha pubblicato per due volte la foto accompagnandola con il commento - piuttosto pesante - del guardasigilli. Il logo del settimanale era stato eliminato, e neanche il Corsera coglieva il nesso.
(segnalazione di Paolo Izzo; citato al mercoledì)

La registrazione - sul sito di Repubblica - di un incontro con Simone Cristicchi che ha avuto luogo il 14 us, dal titolo L’amore dei folli. In studio a Roma: Simone Cristicchi e Tommaso Losavio, psichiatra. In studio a Milano: Angelo Cocchi, psichiatra. In collegamento, Luigi Cancrini, psichiatra, Vanda Di Nella, psichiatra, Comunità "Progetto Giuseppina". Conducono Laura Pertici e Silvia Garroni.
In due parti, qui e qui .
(segnalazione di Gianni)