domenica 8 dicembre 2013

















«Ma la rivoluzione lavora con metodo, va fino al fondo delle cose. Sta ancora attraversando il purgatorio... quando la rivoluzione avrà condotto a termine il suo lavoro preparatorio, l'Europa balzerà dal suo seggio e griderà: Ben scavato, vecchia talpa!»


✱ Federico Masini questo pomeriggio è intervenuto a L'Arena su Rai 1
da domani sarà disponibile la registrazione della trasmissione
segnalazione di Franco Pantalei

SULLA STAMPA DI OGGI:
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l’Unità 8.12.13
Civati
In autostop l’ultimo scatto: «Prodi? Vorrei il suo voto»
di Davide Madeddu
 
su spogli
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GOVERNO
Pochi mesi al governo poi al voto con Barca
Dei tre candidati alla segreteria, Civati è quello più distante dal governo Letta. Da deputato non ne ha votato la fiducia e se diventerà segretario, questa la sua promessa, non gli garantirà lunga vita. Per Civati il governo è il frutto amaro di una stagione nata male con la sconfitta alle politiche di febbraio e finita peggio col tradimento dei 101 parlamentari democratici contro Prodi candidato alla Presidenza della Repubblica. A suo giudizio Letta dovrebbe avere davanti a sé i mesi contati. Quelli indispensabili a rimettere un po’ in ordine i conti, ma soprattutto a fare una nuova legge elettorale. Poi tutti al voto per restituire ai cittadini il potere di decidere del proprio futuro. Invece «se vincono Renzi e Cuperlo il governo Letta durerà tantissimo». E se diventerà segretario, e quindi ci saranno le elezioni, candiderà Fabrizio Barca come premier.

DIRITTI
Parità per tutti e difesa della 194
Il Pd di Civati si batterà per introdurre in Italia «il matrimonio egualitario, le unioni civili per coppie omo ed eterosessuali, l’adozione per i single e per le coppie gay». Il principio a cui legare le scelte concrete è cioè «autodeterminazione». E quindi si deve avere il diritto di avere cure anche quando non è garantito il risultato. Il riferimento è alle staminali su cui la ricerca non va fermata «entro i limiti e i controlli della legge». Da qui il superamento della legge 40 sull’utilizzo degli embrioni. «Vogliamo impegnarci a promuovere il testamento biologico» scrive, per riconoscere a tutti il diritto di «scegliere autonomamente quando e come l’accanimento terapeutico debba fermarsi». Sulla legge 194 punta a una reale applicazione che ora viene messa in discussione dallo «smantellamento dei consultori» e dall’«aumento vertiginoso dell’obiezione di coscienza».

LAVORO
Reddito minimo e stop al precariato
Due i presupposti su cui si basa la proposta di Civati: la centralità del lavoro e il sostegno alle imprese che investono. Dà l’idea di diminuire le tasse sui redditi da lavoro, alleggerendo al contempo gli altri oneri fiscali e contributivi che pesano sul lavoro stabile. Così da una parte si aumenta la busta paga del lavoratore e dall’altra si fa calare il suo costo per l’impresa. Il principio è che «il lavoro flessibile e discontinuo deve costare più di quello stabile. Altrimenti significa precarietà». Per i giovani in cerca di occupazione ci sarà il «contratto unico d’inserimento» con una durata minima e massima. Civati propone anche un reddito minimo di almeno 400 euro al mese (circa 20 miliardi l’anno) e un sussidio di disoccupazione che sostenga la persona nel suo percorso formativo spingendola poi a ricollocarsi nel mondo del lavoro.

PARTITO E RIFORME
Decisioni dalla base e Mattarellum
È una piramide rovesciata il Pd di Civati: la base decide, il vertice esegue. Lo definisce il «partito delle possibilità» e prevede «un deciso cambio della dirigenza che ci ha portato lontani dal progetto originario e a continui fallimenti». È prevista la partecipazione alle discussioni e alla decisioni anche ai non iscritti. In più però Civati prevede un potere decisionale allargato a tutti i cittadini, infatti i gruppi dirigenti «a ogni livello» andranno eletti con le primarie. Propone però anche le «doparie» cioè consultazioni periodiche sulle scelte politiche. Gli organismi dovranno essere assai più snelli e sono vietati i doppi incarichi.
Sulle riforme ha sostenuto la mobilitazione in difesa della Costituzione (promossa da Rodotà e altri), ma chiede la diminuzione dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto.
La sua legge elettorale è il Mattarellum.
il Fatto 8.12.13
Pantheon
Gramsci 2.0, la sinistra schizofrenica
di Daniela Ranieri

il Fatto 8.12.13
Matteo, uno nessuno e (forse) un milione di voti
Ha fatto il boy scout ed è cresciuto nella Margherita
Eletto con preferenze assicurate da Comunione e liberazione e dalla Compagnia delle Opere
È stato a pranzo con Berlusconi, a cena con Davide Serra. Ora vuole la guida del Pd
di Wanda Marra e Davide Vecchi

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La Stampa 8.12.13
Lo staff di Bersani
E gli irriducibili del “Tortello magico” liberano già le stanze
di Fabio Martini

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Repubblica 8.12.13
Il cantautore al seggio sull’Appennino: poco entusiasmo, ma uno spera sempre che qualcosa cambi
Guccini: Prodi mi ha convinto io vado, fermiamo il suicidio
di Marco Marozzi
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il Fatto 8.12.13
In piazza l’11 e il 12 Maurizio Landini, Fiom
“Zanonato e Letta fanno fuggire le imprese migliori”
intervista di Salvatore Cannavò

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l’Unità 8.12.13
Gustavo Zagrebelsky
«Queste liste di proscrizione inaccettabili in democrazia»
intervista di A. C.

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il Fatto 8.12.13
L’autogol di Beppe: giornalisti resi martiri
di Andrea Scanzi

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La Stampa 8.12.13
Forza Italia e il feeling con Grillo negli attacchi a governo e Colle
Napolitano è il nemico comune, le elezioni anticipate l’obiettivo Ed entrambi insistono: a casa i deputati di Pd e Sel “illegittimi”
di Ugo Magri

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Corriere 8.12.13
Paolo Flores d’Arcais, in un recentissimo numero di Micromega
La Costituzione e quell’uso strumentale che la minaccia
di Ernesto Galli della Loggia

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Repubblica 8.12.13
“Schiaffo dalla Consulta ma lo Stato deve sopravvivere e il Parlamento è legittimo”
Zagrebelsky: si poteva far rivivere il Mattarellum
intervista di Liana Milella

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Repubblica 8.12.13
Dario Fo: Beppe è uno di sinistra sbagliato accostarlo a Berlusconi
intervista di Matteo Pucciarelli

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Repubblica 8.12.13
Tutto è in ordine, ma niente a posto
di Eugenio Scalfari

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Repubblica 8.12.13
Berlusconi vuole un accordo subito “L’importante è il bipolarismo”
“E il governo non metta mano alla riforma del voto”
di Carmelo Lopapa

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Corriere 8.12.13
Lo psichiatra riapre il caso Preiti
«Era lucido e non viveva isolato»
di Fiorenza Sarzanini

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Corriere 8.12.13
Prato, la fuga in avanti di Rossi non aiuterà la comunità cinese
di Dario Di Vico

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l’Unità 8.12.13
La nuova strada della sinistra
di Michele Ciliberto

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l’Unità 8.12.13
La Nobel Gbowee: «Per onorare Mandela seguiamo il suo esempio»
intervista di Umberto De Giovannangeli

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Repubblica 8.12.13
Madiba, quell’eroe imperfetto ultima icona anti-globalizzazione
Così Mandela entra nella galleria dei miti immortali
di Vittorio Zucconi

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l’Unità 8.12.13
Hollande vuole la Festa della laicità. E senza velo
Sarà il 9 dicembre
In Parlamento i 15 articoli. L’azione nelle scuole. La protesta degli islamici
di Anna Tito

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l’Unità 8.12.13
Germania
I giovani del Spd bocciano la Grande coalizione

Il congresso degli «Jungsozialisten» (Jusos), l’associazione giovanile del partito socialdemocratico, ha bocciato ieri a maggioranza nel suo congresso di Norimberga la decisione della Spd di entrare nel governo di Grosse Koalition. Secondo i giovani socialisti, all’accordo di governo manca una base solida su come finanziare gli investimenti futuri previsti. Inoltre con l’alleanza con la Cdu/Csu di Angela Merkel ritengono impossibile un cambiamento di rotta politica. Prima del voto il presidente della Spd, Sigmar Gabriel, in un appassionato discorso aveva inutilmente tentato di convincere i giovani Jusos assicurando di «non voler attendere quattro anni» per migliorare le condizioni di vita dei tedeschi.

il Fatto 8.12.13
Palestina. L’esercito israeliano uccide un 14enne
È stato ucciso davanti a una scuola del campo profughi di al-Jalazun, a Ramallah, il 14enne colpito a morte dall’esercito israeliano. Secondo i testimoni citati dall’agenzia palestinese Maan, nell’area non erano in corso scontri. Per i familiari del ragazzo, il giovane è stato “giustiziato”. LaPresse

Repubblica 8.12.13
Le cicatrici della storia
di Ian Buruma

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l’Unità 8.12.13
Salviamo i libri di Sanguineti
A rischio la biblioteca che il poeta donò a Genova
Il figlio Federico lancia l’allarme: 40mila volumi che attendono ancora una sistemazione definitiva nell’ex Hotel Colombia, una struttura in degrado
di Federico Sanguineti

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l’Unità 8.12.13
Pompei, il ministro Bray minaccia le dimissioni
di Luca Del Fra

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il Fatto 8.12.13
Crotone
Il relitto del Sud che ospita solo i disperati
di Antonello Caporale

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La Stampa 8.12.13
Leggere “Il Principe” a Teheran
Studiato anche nell’Iran che scopre realismo e soft power
di Roberto Toscano

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La Stampa 8.12.13
Ma messer Niccolò non si definirebbe “machiavellico”
di Massimiliano Panarari
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La Stampa 8.12.13
Uno storico decritta tre lettere di Vettori al Segretario fiorentino
“Altro che profeta del cinismo La sua vera colpa fu l’idealismo”
di Alberto Mattioli
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Corriere La Lettura 8.12.13
La nostalgia di Prospero
Tutti in calesse nel nome di Gramsci

Smascherata l’ennesima congiura mediatica dei poteri forti. Il libro nero della società civile di Michele Prospero (Editori Internazionali Riuniti, pp. 143, € 12,50), denuncia una trama volta a sabotare, con la campagna anticasta, il progetto «di fare del Pd un partito strutturato». L’antipolitica grillina e le proposte di riforma istituzionale, scrive l’autore, fanno parte della stessa «ondata di regressione». E l’unico rimedio è tornare al partito teorizzato da Gramsci, «il moderno Principe come risposta alle illusioni della personalizzazione del potere». Un po’ come combattere lo smog rilanciando la locomozione animale.

Corriere La Lettura 8.12.13
Basaglia, Br e altri misteri friulani

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Corriere La Lettura 8.12.13
Guerra aerea, invenzione italiana

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Corriere La Lettura 8.12.13
Tra i 64 prigionieri di Guantanamo
Il detenuto pesa 32 chili

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Corriere La Lettura 8.12.13
Il Novecento in una tovaglia
Li ospiti di casa Borgese a Milano lasciavano con un lapis sul lino i loro nomi
Le firme di 718 protagonisti del secolo
E c’è Mussolini accanto a Turati
di Corrado Stajano

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Repubblica 8.12.13
Io & Freud

Ma quanto è triste questa psicoanalisi
di Norman Mailer

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Repubblica 8.12.13
Uno scrittore senza romanzo
di Irene Bignardi

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Repubblica 8.12.13
E l’ebreo errante si ritrovò a destra
di Gad Lerner
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