venerdì 19 maggio 2006

Liberazione 19.5.06
Riflessioni dopo gli attacchi dei vescovi e il nuovo discorso del papa
Le ingerenze dì Bertìnottì e l'idea cristiana dì "Stato etico"
Di Piero Sansonetti

(per leggere l'articolo clicca sul titolo. Testo ricevuto da Giorgio Valentini)
VENERDÌ POMERIGGIO A ROMA:

A 28 anni dalla chiusura dei manicomi: quale psichiatria per la sinistra?

Rilanciare una psichiatria pubblica di qualità: una sfida importante!

Incontro dibattito su psichiatria, scienza e politica
il giorno 19 maggio alle ore 15,30 a Roma
presso il teatro Colosseo, Via Capo d’Africa, 7- Roma

Presiede: Pino Galeota

Coordina: Elena Canali

Intervengono:
Maura Cossutta Luisa Laurelli Antonello Falomi

Partecipano:
Luigi Attenasio (Psichiatria Democratica), Nina Cenci (Cittadinanzattiva), Marina Cornacchia (ARESAM), M. Dario (SR-Psichiatra), Paolo Fiori Nastro (Docente Cl. Psichiatrica Università di Roma “La Sapienza”), Giuseppina Gabriele (DG ASL RMD), Daniela Pezzi (Presidente Consulta Cittadina Permanente per la Salute Mentale), Aldo Santese (CGIL Medici)

Riaprire un dibattito a sinistra, far emergere idee e prassi in grado di rispondere all’offensiva della destra che prospetta esclusivamente soluzioni di custodia del paziente psichiatrico, delegando alle case di cura private tale compito, svilendo e depauperando di contenuti e risorse il ruolo del servizio pubblico.

Cercare e valorizzare una teoria che rigetti l’impostazione psichiatrica legata all’idea della natura organica della malattia stessa e conseguente incurabilità, impostazione che comporta l’utilizzo del farmaco come unica risposta e mero strumento contenitivo.

Ricondurre il compito della psichiatria alla cura del paziente come sfida scientifica e culturale, prediligendo gli aspetti psicoterapeutici, per contrastare la deriva burocratica dei servizi psichiatrici, fonte di nuovi fenomeni di abbandono e di cronicizzazione del paziente.

su LEFT da venerdì in edicola, pag. 64:
Ripensare la Legge 180
A ventotto anni dalla chiusura dei manicomi che psichiatria per la sinistra?
Se ne discute a Roma il 19 maggio
di Mariopaolo Dario
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AGI
Cannes, 18 maggio 2006 - 14:10
CANNES, BELLOCCHIO E ROSSI STUART PROMUOVONO ITALIA

Sabato e domenica prossima Kim Rossi Stuart e Marco Bellocchio saranno protagonisti a Cannes dell'iniziativa 'Effetto giorno', nello spazio appositamente allestito dell'hotel Noga Hilton. Dopo le conferenze stampa dei rispettivi film, 'Anche libero va bene' e 'Il regista di matrimoni', i due cineasti parteciperanno a questa sezione organizzata da FilmItalia con il sindacato nazionale giornalisti cinematografici al fine di promuovere il nostro cinema. Si tratta di un progetto gia' ben collaudato, come dimostra la partecipazione al sesto festival di Tokyo dei corti selezionati per i Nastri d'Argento; inoltre, i corti finalisti dei Nastri 2006 verranno presentati prossimamente anche sugli schermi di Open Roads, al Lincoln Center di New York. (AGI)

Nouvel Observateur 18.5.06
Une fable de Marco Bellocchio
par Marcelle Padovani

Avec son «Metteur en scène de mariages», Marco Bellocchio semble aborder un thème analogue à celui du «Caïman». On y retrouve en effet un metteur en scène qui, en pleine crise personnelle et professionnelle, est à la recherche d’acteurs pour son prochain film. Et qui lui aussi adresse ses déclarations de guerre à la télévision («Nous sommes dominés par les reality-shows, par une véritable invasion d’ultracorps qui menaçent notre identité parce qu’ils singent la vie.») Cependant, si ces deux films parlent beaucoup de cinéma et se déroulent dans son univers, il y a chez Bellocchio une façon plus onirique et esthétisante de traiter le problème et surtout de le filmer. Car le metteur en scène va vivre une passion bouleversante, romantique et gaie qui transforme le film en fable. « J’ai toujours été fasciné par la puissance des fables, cette façon de revenir en arrière sur les origines », dit Marco Bellocchio.

Corriere della Sera 19.5.06
Fino ad agosto alla Borghese

La mostra «Raffaello. Da Firenze a Roma» (cinquanta le opere esposte, realizzate tra il 1505 e il 1508) rimarrà aperta fino al 27 agosto, alla Galleria Borghese di Roma. Orario: tutti i giorni, dalle 9 alle 19, chiuso il lunedì. Biglietto intero: 10,5. Prenotazione obbligatoria: tel. 06-32810 oppure www.ticketteria.it. Catalogo Skira

Corriere della Sera 19.5.06
RIVALITÀ
Si apre oggi a Roma una grande mostra dedicata al maestro di Urbino

Raffaello contro Michelangelo, la sfida dei corpi
di Arturo Carlo Quintavalle

(per leggere l'articolo clicca sul titolo)
due lanci d'agenzia:

Roma, 19 maggio 2006 - 13:33

2 GIUGNO: BERTINOTTI, ANDRO' MA PREFERIREI DIVISA DI PACE

"In questo momento faccio il Presidente della Camera e tutte le celebrazioni ufficiali mi vedono impegnato perche' rappresento tutti. Se poi mi si chiedesse se preferirei che la Festa della Repubblica avvenisse con una divisa di pace, certo lo preferirei. Ma nel momento in cui, tuttavia, la cerimonia e' cosi' organizzata e' mio dovere essere presente alla parata con tutta lealta'". Cosi' il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento alle polemiche sulla parata militare del 2 Giugno. (AGI)

2 GIUGNO/ MIGLIORE (PRC): BENE BERTINOTTI, E' FESTA DEMOCRAZIA
"E' anniversario vittoria Repubblica su Monarchia"
19-05-2006 17:37

Roma, 19 mag. (Apcom) - "Il significato della festa del 2 giugno sta nel ricordare la vittoria della Repubblica sulla Monarchia ottenuta con il suffragio universale: una ricorrenza che permetta di avere sempre presenti i valori della democrazia, della dignità e della solidarietà". Lo afferma Gennaro Migliore, presidente del gruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea alla Camera.
"Il 2 giugno del 1946 - ricorda Migliore - le donne votarono per il Referendum istituzionale segnando, così, una svolta culturale e civile per il Paese. La festa della Repubblica è, dunque, parte della nostra memoria storica: una festa di democrazia e civiltà che vede coinvolto tutto il popolo italiano in nome dei più alti valori del dettato costituzionale, anche del ripudio della guerra. Non possiamo, quindi, che apprezzare le parole del Presidente della Camera che, proprio in virtù della sua figura istituzionale, ha voluto sottolineare i valori della pace iscritti nella Costituzione".