«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza. Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»
CON I "REPRINT" PIÙ RECENTI O AL MOMENTO SIGNIFICATIVI
LE GENERAZIONI MITOLOGICHE
Pasifae, con il Toro, generò Minotauro, Echidna, con Tifone. generò Sfinge, Maria di Nazaret con Dio (aka
"Lo Spirito Santo") generò Gesù. Poi, da loro nacquero - in
un'innumerabile mostruosa progenie, e fra i tantissimi altri - Paolo di
Tarso, Spinoza, Hegel, Freud, Heidegger, Foucault ...
Rai 3 TG 3 Linea notte del 23 ottobre 2015 Colloquio con Maurizio Mannoni Il sogno della farfalla 2.2017
Massimo
Fagioli: «Capita che io dico: “Voglio che diventiate depressi”, ma
intendo la depressione reattiva, quella che è legata al rapporto, è
legata all’invidia, all’odio eccetera, in modo che si può analizzare, si
può interpretare e passa. Mentre da sempre noi abbiamo sopra una
cappa millenaria, a partire dal peccato originale, dal male radicale di
Kant, dall’animalità del logos occidentale, dal nulla della mistica
ebraica: quella di avere dentro un male, una carenza, con cui si
nasce. Questo è il falso totale! Il male che viene è per il rapporto
interumano, soprattutto del primo anno di vita in cui il rapporto non
funziona».
Ventuno parole che prima non esistevano, Massimo Fagioli Trasformazione Left 30 luglio 2016
«Avrei detto, obbedendo alla Bibbia, al logos
occidentale, al male radicale, al nulla ebraico che l’essere umano
nasce con l’istinto di morte, che sarebbe l’unica realtà del bambino che
non ha imparato a parlare. E non è vero. L’essere umano nasce con
la reazione alla luce che giunge sulla sostanza cerebrale della rétina
che è pulsione che, senza tempo, è insieme alla creazione della vitalità
e della capacità di immaginare».
...
Le ventuno parole vennero...
Affascinante, Massimo Fagioli 50.2016 Trasformazione Left 10 dicembre 2016 «Sono quattro le piaghe purulente della mente umana, credere al peccato
originale, alla naturale animalità, al nulla esistente nell’intimo di
ogni essere umano, al Male radicale. Vidi che erano termini verbali
senza nessun rapporto con la realtà umana.Vidi che la mente aveva
perduto il pensare quando non riusciva a rendere inesistente la realtà
non materiale del corpo umano».
IL «NULLA EBRAICO», IL «PECCATO
ORIGINALE», IL «MALE RADICALE» DI KANT, L’ANIMALITÀ DEL «LOGOS».
A
PROPOSITO DELLA USCITA SULLA "LETTURA" DEL CORRIERE DELL'ARTICOLO DI DONATELLA DI CESARE
SULLA PUBBLICAZIONE DEI «QUADERNI NERI» DI HEIDEGGER DOMENICA 4 NOVEMBRE 2018
Corriere La Lettura 4.11.18 L’inversione della colpa Heidegger dopo Hitler Esce il volume dei «Quaderni neri» scritto dal 1942 al 1948, nella eccellente traduzione di Alessandra Iadicicco. H. dopo la sconfitta del nazismo nel 1945, continua a
difendere i tedeschi e bolla come una vergogna mondiale la politica
avviata dagli Alleati per rieducare il suo popolo ai valori democratici di Donatella Di Cesare qui
«Se
dico nascita, dico la resistenza ed il rifiuto continuo della stupidità
violenta di Freud e con lui il pensiero di Heidegger che non pensa che
la nascita umana non è quella animale. Incomprensibile è come abbia
potuto rifiutare, adolescente e studente di medicina, i “giganti” del
pensiero umano».
Massimo Fagioli in Left 5 settembre 2015 “Cattiveria, pazzia follia”
«Ma
il pensiero criminale di Heidegger dice: biologia come quella animale
che fa il destino della nascita che non c’è. La memoria fantasia fa
l’esistenza del corpo.
Torna, solitaria, la mano che scrive. Ricreazione del rapporto mostruoso del cervello con la luce che è realtà inanimata». Massimo Fagioli in Left 29 agosto 2015 “Tempi di vita vissuta” n
«Tanti erano i gruppi di parole che, come nugoli di storni che oscuravano il sole parlavano di Heidegger.
Ricordo
le parole: schizofrenico, antisemita e fervente nazista. Poi anche
nazismo spirituale. Ricordo quando discutevano sulla ricerca della
verità dell’accaduto nella storia con la parola: Vernichtung,
annientamento. Ed io dissi: era annullamento dell’esistenza del corpo, è
rendere non esistente la realtà materiale del mondo. Non era il
misticismo che odia il corpo
(...)
Il pensiero di Heidegger sono
parole non generate dal corpo. Il linguaggio articolato senza corpo
umano porta la coscienza della veglia a vedere esistente soltanto il
corpo e la coscienza. Era necessario rendere non esistente il corpo. Poi
cercarono di modificare la realtà materiale del corpo per farlo
diverso. Nazismo spirituale o meglio dissociazione mentale
schizofrenica». Massimo Fagioli in Left 12 dicembre 2015 “Scrittura è, come il volto, propria ed originale”
MARTIN HEIDEGGER:
SEMPRE IN PRIMO PIANO IL NODO DELL'EGEMONIA DEL PENSATORE DI FRIBURGO
SULLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA CHE È COME DIRE LA CENTRALITÀ DELLA
QUESTIONE DELL'ANNULLAMENTO NELLA CULTURA OCCIDENTALE DEL NOVECENTO E
QUINDI DELLA «FANTASIA DI SPARIZIONE», COME CERCHIAMO DI SOTTOLINEARE E
DOCUMENTARE CON I NOSTRI «REPRINT»
il manifesto 8.11.18 Heidegger e il complicato abisso dei «Quaderni neri» Il
libro di Eugenio Mazzarella, edito da Neri Pozza, indaga il rifiuto
della storia del pensatore e il nodo del rapporto con il regime nazista di Alberto Giovanni Biuso qui
I "REPRINT", OVVERO «SE LI CONOSCI LI EVITI»: LA LOTTA CONTINUA QUOTIDIANA CONTRO
LE «QUATTRO PIAGHE» DELLE TEORIE STORICHE DOMINANTI E ALLE ORIGINI DELLA DEPRESSIONE
«Marzullo: Lei è un rivoluzionario? Fagioli:
Penso di si, anche se rispetto tutte le regole sociali, il Codice della
strada, non ho mai avuto un incidente di macchina. Passo sempre col
verde e non passo con il rosso, per questo poi mi ribello e combatto
contro la stupidità del Sessantotto che fa la rivoluzione spaccando le
vetrine. Non si fa la rivoluzione spaccando le vetrine»
Sottovoce del 10 ottobre 2005 l’intervista integrale è disponibile qui
Repubblica 17.11.18 Alle radici della crisi attuale Quando Nietzsche seppellì l’Occidente Come in biologia ogni civiltà è un organismo che nasce cresce e muore E il canto del cigno della nostra ha un volto:quello del filosofo tedesco I primi sintomi di malessere collettivo si ebbero a metà ’800, con le tesi di Feuerbach, Stirner e Marx Ma fu l’autore della "Gaia scienza" e di "Ecce homo" a fare piazza pulita di fedi, sistemi, tradizioni e istituzioni di Sossio Giametta qui A PROPOSITO DI NIETZSCHE: DAGLI ARCHIVI DI "SEGNALAZIONI":
Dal Corriere della sera al Manifesto si riaccende il dibattito intorno all’origine dell’essere umano
Gianfranco De Simone
Left 24 gennaio 2015
“Dissero:
Das Unbewusste, l’inconoscibile. Ed io pensai a Schopenhauer che,
dicevano, essere l’opposto dell’idealismo tedesco. Dicevano che
Nietzsche era suo seguace ed erede che cercava un irrazionale che
avrebbe fatto un uomo nuovo. Fu la rivolta contro la religione e la
ragione. 1900: morì in un angolo del manicomio completamente pazzo” Massimo Fagioli, Trasformazione Left 30 maggio 2015
La donna e l’identità della Sinistra. Il
No del popolo greco mette in gioco l’identità dell’Europa e della
sinistra. Ma è necessario superare la razionalità del logos occidentale e
del comunismo
Gianfranco De Simone Left 18 luglio 2015
La Stampa 19.11.18 Luis Sepúlveda “Coraggio e fantasia: la sinistra deve ispirarsi a Gramsci” intervista di Carlo Grande qui LUNEDI 19 SU "LA STAMPA" SEPULVEDA SI RIFERISCE «AL CORAGGIO E ALLA FANTASIA DI GRAMSCI»: VEDI SU LEFT N. 15 DEL 13 APRILE 2018 IL "QUOTE" PUBBLICATO AL PROPOSITO
clicca sull'immagine a destra per ingrandirla
il manifesto 23.11.18
Spinoza e l’esistenza degli spettri Il
divano. Per il filosofo, “il vezzo diffuso tra gli uomini di narrare le
cose, non come sono realmente, ma come vogliono che siano, si manifesta
più che in ogni altra cosa nei racconti di spiriti e di spettri” di Alberto Olivetti
«DEUS SIVE NATURA»? LA
VERITÀ È CHE SPINOZA NON FU PER NIENTE UN MATERIALISTA: A STUDIARE
MEGLIO SI SAREBBE DOVUTO EVITARE QUEL DAVVERO COLOSSALE EQUIVOCO DI UNA
SBAGLIATA LETTURA ECONOMICISTICA NEL PENSIERO DI MARX STESSO -
SUCCESSIVA AI SUOI ANNI GIOVANILI - CHE PURTROPPO STA ALLA BASE DEL
FALLIMENTO SUO E DI TANTI - ANCHE COME ESSERI UMANI... - AL QUALE A
GRAMSCI NON FU CONCESSO IL TEMPO DI TENTARE DI PORRE RIMEDIO, E CHE COSÌ
È RIMASTO ALLA BASE DEL SUCCESSIVO E TRAGICAMENTE ANCHE ATTUALE
FALLIMENTO STORICO DELLA SINISTRA ITALIANA ED EUROPEA. MA TUTTO ACCADDE DAVVERO IN BUONA FEDE COSCIENTE? MASSIMO FAGIOLI L’AVEVA CAPITO PERFETTAMENTE. LA CRITICA CONDOTTA NEGLI ANNI DA MASSIMO FAGIOLI AL PENSIERO DI BARUCH SPINOZA
E ALLE TANTE COMPLICITÀ CHE UNA SEDICENTE "ESTREMA SINISTRA OPERAISTA" -
A SUO TEMPO IMPLICATA ANCHE NEL TERRORISMO DEI COSÌ DETTI "ANNI DI
PIOMBO" - È SEMPRE STATA RADICALE E SEVERA. ESSA
HA SEMPRE MATERIALIZZATO IL RIFIUTO DRASTICO DA PARTE DI MASSIMO FAGIOLI STESSO - PURTROPPO NON DA TUTTI INTESO - DELLA FILOSOFIA
SPIRITUALISTICA E IDEALISTICA, A DERIVAZIONE PRIMA KANTIANA E POI HEGELIANA, CHE SEMPRE HA
CERCATO DI OCCULTARE E NEGARELE
PROPRIE EVIDENTI CONNOTAZIONI DI DESTRA E LE ALTRE SUCCESSIVE
OVVIE COMPLICITÀ DI ESSA ANCHE COL PENSIERO FREUDIANO, NON MENO
SPIRITUALISTICO E NON MENO TRAGICAMENTE RELIGIOSO.
l’Unità 3.2.13 Se l’uomo è il centro Le strade della filosofia nella crisi della politica Stiamo assistendo alla fine della polis? Il pensiero ha ancora un destino nella sfera pubblica o guarda oltre di essa? Un’analisi
che lega tre recenti libri su Spinoza: di Carlo Sini, Biagio De
Giovanni e di Massimo Adinolfi di Vincenzo Vitiello . Clicca sull'immagine che segue a sinistra per renderla leggibile:
«Erano
anni che non leggevo Spinoza, da quando ebbi chiara la visione della
morte di Giordano Bruno e Caravaggio e l’emergenza del pensiero di
Cartesio e Spinoza. Avevo visto l’immagine terribile della sovranità
della ragione. Tutto il mondo umano e non umano era sotto il suo dominio
insieme ai Cani del Signore, francescani e domenicani. .
(...)
Baruch
affermava l’inesistenza delle streghe; e se questo è giusto, non è vero
e onesto affermare che non esiste l’influenza di un essere umano su un
altro essere umano. Dire questo è affermare che l’identità umana è, non
soltanto il pensiero della veglia e della coscienza, ma quella ragione
basata sull’anaffettività dovuta all’annullamento del pensiero del
sonno, detto irrazionale. E’ l’idea delirante del narcisismo neonatale
di Freud che si realizza senza rapporto con il mondo». Massimo Fagioli in L’Oltre. Spinoza liberò l’uomo? su LEFT 28, 13 luglio 2007
«...non
dirò subito che, forse, l’orgine del pensiero nazista sta in Spinoza,
ma confesso una punta d’angoscia all’ipotesi che il progetto del Patito
democratico abbia le radici nel pensiero razionale di Cartesio
e Spinoza: e vedo con un attacco di panico, unirsi le parole: ragione
divina
(...)
E chiedo perdono se rivendico che io avevo
sospettato, nella assolutizzazione della ragione che sarebbe epifania
della divinità senza immagine, fin dal liceo, qualcosa di terribile che,
neppure ora ho il coraggio di dire, anche se lo penso, che può sfociare
nel pensiero nazista.
(...) In Spinoza c’è
l’estremizzazione del pensiero medievale, non c’è la fusione tra mente e
corpo perché la mente-ragione, emanazione del dio trascendente rende,
più che in Cartesio, la res extensa inesistente, cioé apparenza-fenomeno come diceva Hegel». Massimo Fagioli in Spinoza e il Partito democratico LEFT 29, 20 luglio 2007
«il nazismo è figlio del pensiero di Spinoza, Hegel e Heidegger» Massimo Fagioli in I quattro cerchi, LEFT 49, 7 dicembre 2007
«Toni
Negri diceva che Marx trasse il materialismo storico dal "materialismo"
di Spinoza. Fu l'orrore ma anche il dolore e la sofferenza alla visione
chiara del veleno propinato alla Sinistra e al '68 da coloro che furono
chiamati cattivi maestri. (...) Per Spinoza la realtà materiale in
quanto finita è, di fatto, nella sua essenza e verità, inesistente.
(...) E Spinoza pontifica che "gli uomini dominano mentre le donne sono
dominate... le donne non possiedono secondo natura lo stesso diritto
degli uomini... sono necessariamente inferiori ad essi..."». Massimo Fagioli in La sinistra Spinoza e le donne, LEFT 8, 22 febbraio 2008
«È
accaduto che la ragione e la parola dell'uomo, non furono più
realizzazione umana per uno sviluppo dell'intelligenza, ma creazione del
dio unico e onnipotente: così dice Spinoza». Massimo Fagioli in La donna, l'uomo e il materialismo LEFT 9, 29 febbraio 2008
«Forse
non aveva visto il disumano della ragione di Spinoza che crede che la
materia non esista "perché finita ovvero soggetta alla non esistenza".
(...)
Dissi
"Freud è un imbecille". Poi ho detto: Spinoza annulla la realtà
materiale; posso dimostrarlo leggendo riga per riga. Non è ammissibile
che si pensi il contrario, sarebbe come credere che il fegato sta nella
spalla sinistra». Massimo Fagioli in Marx una memoria senza coscienza, LEFT 24, 13 giugno 2008
«Spinoza diceva
che la realtà materiale ha un inizio e una fine; pertanto, di fronte
all’eternità dello spirito è finita, e la verità è la non esistenza di
essa perché l’esistenza è l’infinito e l’eternità.
(...)
...la
differenza tra Spinoza e Bruno sta nel fatto invisibile che l’uno
negava la natura annullando la realtà dell’esistenza di essa. Bruno
aveva un rapporto diverso con il mondo naturale... forse l’amava...
Il
rapporto di Spinoza con la natura faceva un pensiero che era basato su
una realtà invisibile perché senza coscienza, cui ho dato il nome di
anaffettività». Massimo Fagioli in Conoscenza d’amore, LEFT 13, 3 aprile 2009
«perché con gli anni Sessanta del Novecento, a sinistra si recupera Spinoza che è ben lontano dall’essere materialista? (...)
Non c’è nessun rapporto tra Bruno e Spinoza...
Forse Bruno fu bruciato vivo perché pensò una riforma della mente umana. Né Cartesio, né Spinoza furono uccisi». Massimo Fagioli in Quando l’esistenza è vita, LEFT 23, 12 giugno 2009
«Si
vede dopo, nel paziente che fa psicoterapia, e si comprende che ha
perduto la vitalità ed è diventato anaffettivo; e, terribilmente,
realizza l’essere per l’eliminazione-sparizione dell’altro essere umano
che... non esiste più perché ‘non è mai esistito’. Mi vengono in mente
il nome Spinoza e i forni crematori e i desaparecidos». Massimo Fagioli in La pulsione, LEFT 37, 18 settembre 2009
La
ricerca, che potrebbe continuare, è stata condotta su Massimo
Fagioli, Left 2007, L'Asino d'oro edizioni, Luglio 2010, su Massimo
Fagioli, Left 2008 L'Asino d'oro edizioni, Ottobre 2011 e su Massimo
Fagioli, Left 2009 L'Asino d'oro edizioni, Ottobre 2012
«... provai una grande invidia» «E Bertolucci cosa amava del cinema di Bellocchio? «Era sempre controcorrente. Mi scrisse un biglietto: gli era piaciuto Il sogno della farfalla, che per tutti era l’epitaffio del mio cinema. Lui invece lo aveva apprezzato. Ci
divideva perfino la psicanalisi, lui freudiano e superortodosso, io
fagioliano. Eppure mi scrisse quel biglietto che conservo ancora» [Shakespeare,
Otello Atto Terzo: «O! beware, my lord, of jealousy!; It is the
green-ey'd monster with doth mock The meat if feeds on». «Mio Signore, guardati dall'invidia: esso è il mostro dagli occhi verdi che schernisce ciò di cui si nutre».] Repubblica 27.11.18 La testimonianza Il legame tra due grandi autori "Bernardo e io, amici rivali divisi da politica e psicanalisi" Il
ricordo di Marco Bellocchio: "Io descrivevo l’Italia, lui aveva uno
sguardo internazionale. Quando mi sorpassò provai una grande indivia" intervista di Arianna Finos qui
MARCO BELLOCCHIO NEL SETTEMBRE 2011 RICEVETTE DALLE MANI DI BERNARDO BERTOLUCCI IL LEONE D'ORO ALLA CARRIERA. MA NON POTÈ O NON VOLLE RISPONDERE ALLA DOMANDA CHE BERNARDO BERTOLUCCI IN QUELLA OCCASIONE PURE GLI AVEVA FATTA. RIPUBBLICHIAMO
QUI DI SEGUITO UNA LUNGA E IMPORTANTE SERIE DI MATERIALI CHE
"SEGNALAZIONI" PUBBLICÒ GIÀ IN QUELLA OCCASIONE E CHE METTONO IN UNA
LUCE PIÙ COMPLETA E SIGNIFICATIVA ANCHE LA STORIA DELLA DIFFERENZE NEL
RAPPORTO TRA I DUE REGISTI:
1986
l'immagine qui a sinistra è di Stefano Giorgi
UNA INTERVISTA A SILVANO AGOSTI PUBBLICATA SU "FORMACINEMA"
A PROPOSITO DELLA REALIZZAZIONE DEI "PUGNI IN TASCA"
IL TESTO E LA REGISTRAZIONE AUDIO È DISPONIBILE QUI
DAL 23 FEBBRAIO ORGANIZZÒ E PARTECIPÒ ALLA PRIMA E SECONDA SESSIONE DEL CONVEGNO SUL TEMA “IL CASO ERIKA PSICHIATRIA E DIRITTO” CHE EBBE LUOGO NELL'AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ “G. D’ANNUNZIO” DI CHIETI-PESCARA AL QUALE AFFLUIRONO MOLTISSIMI STUDIOSI E RICERCATORI. SUL
"CASO ERIKA" E SUL CONVEGNO IN OGGETTO FURONO PUBBLICATI MOLTISSIMI
ARTICOLI CHE SI POSSONO TROVARE TUTTI NELL’ARCHIVIO DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE. LA
SESSIONE DEL SUCCESSIVO 2 MARZO 2002 CON L'IMPORTANTE "TAVOLA ROTONDA"
SU QUESTI ARGOMENTI SEMPRE NELLA SEDE DELL’UNIVERSITÀ “G. D’ANNUNZIO”
DI CHIETI-PESCARA CONCLUSE L'EVENTO.
LA CONSAPEVOLEZZA E LO STUDIO CRITICO DEI CONTENUTI DISUMANI DEL PENSIERO DI MICHEL FOUCAULT - MORTO NEL FRATTEMPO DI AIDS NEL 1984 - IN EUROPA, E DEI SUOI NUMEROSI IMITATORI ED EPIGONI ANCHE IN ITALIA - COME IL PROF TONI NEGRI
(FERVENTE ATTIVISTA CATTOLICO AI PROPRI ESORDI E ALLA FINE CONDANNATO A
12 ANNI DI RECLUSIONE PER REATI CONNESSI AL TERRORISMO E ALLA
COSTITUZIONE DI BANDA ARMATA DA PARTE DELLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO
DI ROMA) FURONO SEMPRE AL CENTRO DEL'ATTENZIONE DELLO STUDIO DI MASSIMO FAGIOLI
E DEI PARTECIPANTI ALLA RICERCA DELL'ANALISI COLLETTIVA COME È
EVIDENZIATO ANCHE QUI DAL'IMMAGINE DEL MANIFESTO DI CONVOCAZIONE DI QUEL
CONVEGNO - QUI RECUPERATO E PUBBLICATO DA "SEGNALAZIONI"
(CLICCA SULL'IMMAGINE QUI SOPRA
PER INGRANDIRLA)
«SFOGLIO LEFT ED È BELLO. SI LEGGE E SI VEDE LA PULIZIA DELLA VERITÀ. E RILEGGO DI ALTHUSSER CHE SI RIVELÒ PAZZO E, CON VIANO, L'ORRENDO FOUCAULT:
"NEGAVA L'ESISTENZA DELLA MALATTIA MENTALE PERCEPITA COME FATTO DI
REPRESSIONE SOCIALE". E COSÌ VENNE IL LEGAME E L'IDENTIFICAZIONE DELLA
LOTTA PER LA LIBERAZIONE E L'EMANCIPAZIONE DELLA DONNA CON QUELLA DEL
MALATO DI MENTE. E ALLE DONNE VIENE ANNULLATA OGNI IDENTITÀ, CHE SAREBBE
'AUTORITÀ' MASSIMO FAGIOLI
STA IN LEFT 2008, L'ASINO D'ORO, 2011 PAG. 64
il manifesto 18.12.18 Michel Foucault, archeologo del sapere Per Orthotes la monografia che Gilles Deleuze dedica nel 1986 all’autore de «Le parole e le cose» di Paolo Vignola qui
L'immagine qui sopra è tratta da
M. Fagioli, Storia di una ricerca, L'asino d'oro, 2018
in: Left, n. 38 del 21 settembre 2018
«Oh, se solo papa Francesco fosse arrivato quando ero giovane! Di certo, non sarei mai uscito dalla Chiesa! Se c’era Francesco ci risparmiavamo tutta ‘sta storia della lotta armata» 82
anni (di cui undici in galera) ... ha dialogato con Althusser, con
Foucault, con Deleuze, con Derrida Per la persecuzione giudiziaria che
ha subito viene paragonato a Gramsci La militanza nella Giac, la
Gioventù italiana di azione cattolica, la lettura di Maritain, Bernanos,
Simone Weil, l’incontro con Danilo Dolci, un anno di lavoro nei kibbuz
di Israele “Fu così per tanti studenti del Sessantotto. Tutti venivano da una forte esperienza cristiana” Gli piaceva Spinoza, il libertario Il
professor Negri insegnava di giorno e di sera si calava il
passamontagna, o almeno così voleva far credere, in anni in cui le cose
... si stavano trasformando in tragedia» Il Venerdi di Repubblica 30.10.15
IL CASO ERIKA PSICHIATRIA E DIRITTO” CHE EBBE LUOGO NELL'AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ “G. D’ANNUNZIO” DI CHIETI-PESCARA AL QUALE AFFLUIRONO MOLTISSIMI STUDIOSI E RICERCATORI.
SUL
"CASO ERIKA" E SUL CONVEGNO IN OGGETTO FURONO PUBBLICATI MOLTISSIMI
ARTICOLI CHE SI POSSONO TROVARE TUTTI NELL’ARCHIVIO DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE.
LA
SESSIONE DEL SUCCESSIVO 2 MARZO 2002 CON L'IMPORTANTE "TAVOLA ROTONDA"
SU QUESTI ARGOMENTI SEMPRE NELLA SEDE DELL’UNIVERSITÀ “G. D’ANNUNZIO”
DI CHIETI-PESCARA CONCLUSE L'EVENTO.
LA CONSAPEVOLEZZA E LO STUDIO CRITICO DEI CONTENUTI DISUMANI DEL PENSIERO DI MICHEL FOUCAULT - MORTO NEL FRATTEMPO DI AIDS NEL 1984 - IN EUROPA, E DEI SUOI NUMEROSI IMITATORI ED EPIGONI ANCHE IN ITALIA - COME IL PROF TONI NEGRI
(FERVENTE ATTIVISTA CATTOLICO AI PROPRI ESORDI E ALLA FINE CONDANNATO A
12 ANNI DI RECLUSIONE PER REATI CONNESSI AL TERRORISMO E ALLA
COSTITUZIONE DI BANDA ARMATA DA PARTE DELLA CORTE DI ASSISE DI APPELLO
DI ROMA) FURONO SEMPRE AL CENTRO DEL'ATTENZIONE DELLO STUDIO DI MASSIMO FAGIOLI
E DEI PARTECIPANTI ALLA RICERCA DELL'ANALISI COLLETTIVA COME È
EVIDENZIATO ANCHE QUI DAL'IMMAGINE DEL MANIFESTO DI CONVOCAZIONE DI QUEL
CONVEGNO - QUI RECUPERATO E PUBBLICATO DA "SEGNALAZIONI"
CLICCA SULL'IMMAGINE QUI SOPRA PER INGRANDIRLA)
«SFOGLIO LEFT ED È BELLO. SI LEGGE E SI VEDE LA PULIZIA DELLA VERITÀ. E RILEGGO DI ALTHUSSER CHE SI RIVELÒ PAZZO E, CON VIANO, L'ORRENDO FOUCAULT:
"NEGAVA L'ESISTENZA DELLA MALATTIA MENTALE PERCEPITA COME FATTO DI
REPRESSIONE SOCIALE". E COSÌ VENNE IL LEGAME E L'IDENTIFICAZIONE DELLA
LOTTA PER LA LIBERAZIONE E L'EMANCIPAZIONE DELLA DONNA CON QUELLA DEL
MALATO DI MENTE. E ALLE DONNE VIENE ANNULLATA OGNI IDENTITÀ, CHE SAREBBE
'AUTORITÀ' MASSIMO FAGIOLI
STA IN LEFT 2008, L'ASINO D'ORO, 2011 PAG. 64
L'immagine è tratta da
M. Fagioli, Storia di una ricerca, L'asino d'oro, 2018
in: Left, n. 38 del 21 settembre 2018
il manifesto 18.12.18 Michel Foucault, archeologo del sapere Per Orthotes la monografia che Gilles Deleuze dedica nel 1986 all’autore de «Le parole e le cose» di Paolo Vignola qui
«Oh, se solo papa Francesco fosse arrivato quando ero giovane! Di certo, non sarei mai uscito dalla Chiesa! Se c’era Francesco ci risparmiavamo tutta ‘sta storia della lotta armata» 82
anni (di cui undici in galera) ... ha dialogato con Althusser, con
Foucault, con Deleuze, con Derrida Per la persecuzione giudiziaria che
ha subito viene paragonato a Gramsci La militanza nella Giac, la
Gioventù italiana di azione cattolica, la lettura di Maritain, Bernanos,
Simone Weil, l’incontro con Danilo Dolci, un anno di lavoro nei kibbuz
di Israele “Fu così per tanti studenti del Sessantotto. Tutti venivano da una forte esperienza cristiana” Gli piaceva Spinoza, il libertario Il
professor Negri insegnava di giorno e di sera si calava il
passamontagna, o almeno così voleva far credere, in anni in cui le cose
... si stavano trasformando in tragedia» Il Venerdi di Repubblica 30.10.15 Comunista che son io Toni Negri si racconta in un libro di Enrico Deaglio qui
Corriere 3.1.19 Pensatori Un saggio inedito di Antonello Gerbi
dedicato al filosofo uscito a cura di Francesco Rognoni e Silvia Berna
(Sedizioni) L’universo infinito di Bruno Giordano allargò i confini dello spazio e insegnò il gusto della libertà di Mario Andrea Rigoni
MASSIMO FAGIOLI "Questo
è il grande filone di ricerca: riuscire a uscire, nella massima libertà
di pensiero, da quello che viene sempre detto da secoli, cioè che Bruno
è l'antesignano di Spinoza..... Forse Bruno è attuale in particolare
per il tentativo di comporre l'anticristianesimo, prima ancora che
l'antireligione, con la libertà, con la ricerca di pensiero e quindi con
la filosofia. In Spinoza, invece, questo non accade, né come
anticristianesimo, né come libertà" L'ombra di Bruno: l'uomo tra finito e infinito. Incontro con Michele Ciliberto, Roma, Libreria Amore e psiche, 14 dicembre 2007 sta in: Sogno della farfalla, n. 2/2008
...
Dalle pagine di Left, lo scontro teorico con certa "sinistra radicale,
da Riotta a Toni Negri": "Loro sostenevano che il materialismo storico
discendeva da Spinoza. Io dicevo che era una gran balla, la più grande
cretinata di questo mondo". Le differenze tra Spinoza e Giordano Bruno.
Alla radice dell'errore di certa sinistra c'è "il discorso del Deus sive natura, cioè il dio è natura; per Spinoza la natura è un'incarnazione, cioè un cristianesimo... Massimo Fagioli. Conversazione con Marco Pannella. Radio radicale, 19 settembre 2010
Corriere 3.1.19 Maestri
Torna un testo dello studioso scomparso nel marzo del 2018 (Hoepli). Il
suo metodo consisteva nel rileggere i classici attraverso le loro
vicende personali Aristotele fu anche zoologo, lo sguardo innovatore di Vegetti di Eva Cantarella
M.
Vegetti, Il coltello e lo stilo. Animali, schiavi, barbari, donne alle
origini della razionalitò scientifica, Il Saggiatore Milano 1972
(in Bambino donna e trasformazione dell'uomo, p.125)
CFR ANCHE: Massimo Fagioli Il pensiero nuovo, lezioni 2004 pag 136
Nei
nostri duemilacinquecento anni di ragione, forse un po’ di più, a
cominciare dal 585 a.C. con Talete, e poi con Socrate, Platone e
Aristotele, si è percepita e pensata la realtà umana... come se fosse il
pane. un grande storico dell’antichità, Mario Vegetti, scrisse
trent’anni anni fa un bel libro, Il coltello e lo stilo, in cui
raccontava come la scienza medica ha avuto inizio con la dissezione
degli schiavi, e come poi dalla scienza medica si è passati alle altre.
Questa identità del pensiero umano certamente derivava un po’
dall’animismo, che nel mondo greco era particolarmente evidente nella
mitologia, con Giove che si trasformava in toro o in pioggia d’oro, o
Dafne che si trasformava in albero. pensiero razionale: “studiamo un po’
cosa c’è dentro l’uomo”. presero degli schiavi e, senza aspettare che
fossero morti, li tagliarono per vedere quello che c’era dentro. Così
scoprirono che c’era un fegato, che c’era un cuore... per la
circolazione del sangue bisognava aspettare ancora molto tempo, ma
intanto videro che c’erano gli organi e quindi il “dentro” dell’uomo era
stato “scoperto”. M. VEGETTI, Il coltello e lo stilo. Animali, schiavi, barbari e donne alle origini della razionalità scientifica, Il saggiatore, Milano 1979.
Massimo Fagioli Una vita irrazionale. lezioni 2006 pag. 97
Il
concetto, l’immagine e il pensiero di distruzione erano connessi al
frammentare, rompere, distruggere un’identità manifesta, per cui da una
casa si fa un cumulo di macerie, da una persona si fa un mucchio di
ossa, di sangue eccetera. Questa idea di distruzione, come massima
realizzazione dell’istinto di morte, si è legata alla teoria greca, di
cui ha scritto Mario Vegetti, secondo la quale l’essere umano nasce
cattivo. Per uno strano fenomeno il pensiero greco si è legato
perfettamente alla favola della Bibbia: siccome dei due figli di Adamo
ed Eva Abele è stato ammazzato da Caino, noi siamo tutti figli di Caino.
Cioè siamo cattivi; si nasce cattivi per il peccato originale. M. VEGETTI, L’etica degli antichi, Laterza, Roma-Bari 1989.
zzzz
Corriere La Lettura 27.1.19
L’eroe sfida il demone Non un classico: di più Una
monumentale edizione permette di apprezzare finalmente il Ramayana,
poema che come Gilgamesh o il cclo omerico è un pilastro del narrare di
ogni tempo La trama (semplice, lineare) parla di tutti noi mortali in 24 mila strofe di Emanuele Trevi
Il Sole Domenica 27.1.19 L’universo sotto forma di parole «Ramayana». Il grande poema epico della mitologia indiana È
ora tutto leggibile in italiano il poema epico per eccellenxa,
meditazione profonda sul divino, sul potere, sulle passioni e sulla
eterna dinamica del bene e del male di Giuliano Boccali qui
Venerdi 13 dicembre 2013 - Palazzo delle Esposizioni, Roma nello Spazio Forum di via Milano 13
ha avuto luogo la presentazione del libro "Gilgamesh l'Epopea del Re di Uruk"
Illustrazioni di Laurie Elie e Forough Raihani, testo di Alessandra Grimaldi. Insieme alle autrici sono intervenuti: Franco D'Agostino, docente di Assiriologia, Sapienza Università di Roma, Federico Masini, Prorettore alle politiche per la didattica, Sapienza Università di Roma, Gaia Ripepi, Archeologa Massimo Fagioli, Psichiatra
DALL'ARCHIVIO VIDEO DELLA ASSOCIAZIONE CUTURALE AMORE E PSICHE DISPONIBILE QUI
il manifesto 27.1.19 Martin Heidegger Così la metafisica lavora al proprio annientamento Filosofia.
Nessuna concessione all’antisemitismo nazista nel IV dei «Quaderni
neri»: a metà anni ’40, l’avversario è piuttosto il «monoteismo
ebraico-cristiano», responsabile, tra l’altro, dei «sistemi della
dittatura totale»: da Bompiani di Lucio Cortella qui
Corriere La Lettura 27.1.19
Lou von Salomé Esplorò la forza dell’eros L’incontro imponderabile che unisce due estraneità Bellissima e spregiudicata visse l’amore con trasporto fisico e con slancio intellettuale seducendo Rilke e Nietzsche di Donatella Di Cesare
il manifesto 27.1.19 La sottocultura dell’odio è ancora fertile Giorno
della memoria. Il ventre della sottocultura dell’odio è ancora
fertilissimo in ogni parte del mondo, lo si capisce guardando la semina
di morte degli emigranti e, persino uno Stato che si definisce ebraico,
ha potuto varare una legge razziale come la legge dello stato nazione
che discrimina i palestinesi non solo dei territori occupati ma anche
quelli di passaporto israeliano di Moni Ovadia qui
Left 17.5.14 Heidegger La religione del silenzio di Gianfranco De Simone
disponibile qui di seguito
nel contesto, e dello stesso autore vedi anche:
LEFT 24 GENNAIO 2015
Qui di seguito L'eruzione del Vesuvio di Micco
Spadaro, al secolo Domenico Gargiulo, è stato un pittore italiano di
stile barocco, attivo principalmente a Napoli, ricordato come
paesaggista e soprattutto per aver documentato i tumultuosi avvenimenti
della Napoli del XVII secolo.
Repubblica 1.2.19 Le lettere di Corrado Augias Leopardi, il Papa e il piacere risponde Corrado Augias qui
cfr Corrado Augias su RaiTre in Quante storie del 16.5.2017.
CORRADO AUGIAS NON SI FA ALCUNO SCRUPOLO DI MUTILARE IL TESTO DI LEOPARDI CENSURANDO PROPRIO IL PASSO IN CUI IL POETA DICE DELLA RELIGIONE CHE RENDE GLI UOMINI CATTIVI
(circa al nono minuto)
La trasmissione di Quante Storie del 16 maggio 2017 dove Corrado Augias è con Cancrini e Silvia Avallone, disponibile integralmente qui
cfr anche:
Per Appiam 23 settembre 2017
Domenica 3 Febbraio Wikiradio su Rai Radio 3 ha trasmesso Georg Büchner raccontato da Francesco Fiorentino Il 17 ottobre 1813 nasce a Gòddelau, nel Granducato d’Assia, Georg Büchner Francesco Fiorentino insegna Letteratura tedesca all’Università Roma Tre. Ha scritto su letteratura e teatro tedesco del Novecento, su questioni riguardanti gli studi culturali e la teoria letteraria, in particolare il rapporto tra geografia e letteratura. È autore di La sentinella perduta. Ernst Jünger e la Grande Guerra (1993) e La letteratura della Svizzera tedesca (2001). Ha curato, tra l’altro, i volumi Heiner Müller. Per un teatro pieno di tempo (2005), Topografie letterarie (2007), Atlante della letteratura tedesca (2009), Icone culturali d’Europa (2009), Al di là del testo. Critica letteraria e studio della cultura (2011), Figure e forme della memoria culturale (2011), Brecht e i media (2013), Letteratura e cartografia (2017), Heiner Müller, Anatomia Titus Fall of Rome Un commento shakesperiano (2017).
La registrazione è disponibile qui segnalazione di Maria Grazia Cermignani
Doppiozero.it 3.2.19 Martin Heidegger e i Quaderni Neri Pensiero, Politica, Poesia di Daniele Gorret qui
Doppiozero.it 22.5.18 La morte di Laura Marx «Suvvia, oziamo in qualsiasi cosa, eccetto che nell’amare e nel bere, eccetto che nell’oziare». G. E. Lessing, citato da Paul Lafargue. di Sergio Benvenuto qui
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE! Rai 3 2.2.18 Petrolio Il mondo di Xi
La Cina è la nuova super potenza che domina la scena mondiale. Ma cosa sappiamo veramente di come funziona il gigante rosso? Il Presidente Xi com'è arrivato a scalare la piramide del potere, concentrando, per la prima volta dopo Mao, apparato politico, militare e industriale sotto il proprio diretto controllo? Gli Stati Uniti e l'Europa devono temere il sorpasso che potrebbe portare la Cina a essere il paese più ricco e potente del mondo? Il viaggio di Petrolio in Cina parte dal ponte fra Macao ed Hong Kong, l'opera ingegneristica più imponente al mondo, segno dell'inarrestabile crescita della potenza cinese, sotto la guida di Xi Jimping. In che modo la Belt and Road Initiative, "la nuova via della seta" del Presidente Xi, con un investimento di 1000 miliardi di dollari, cambierà gli equilibri del mondo? A commentare con Duilio Giammaria, Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale del Politecnico di Milano e docente di ingegneria economico-gestionale, Francesca Spigarelli economista, direttore del Centro di ricerca sulla Cina dell'Università di Macerata
La registrazione della trasmissine è disponible qui
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