sinistra
Corriere della Sera 28.9.05
LA SFIDA DI FAUSTO
forza amaranto!
La Stampa 28 Settembre 2005
reportage
LIVORNO MOLTE PERPLESSITÀ DOPO LE DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO DS
Sinistra e fede, l’equazione impossibile dei mangiapreti
di Jacopo Iacoboni, inviato a LIVORNO
questione cattolica
Repubblica 28.9.05
I convertiti della sinistra
di Miriam Mafai
questione cattolica
il manifesto 28.9.05
Urne cattoliche
di Filippo Gentiloni
Piero il Pio
La Stampa 28.9.05
ALL’ISTITUTO SOCIALE DI TORINO COSÌ LO RICORDANO I RELIGIOSI CHE LO HANNO FORMATO
I gesuiti: Fassino? Era un lungagnone giudizioso
di Giovanna Favro
Piero il Pio
Corriere della Sera 28.9.05
D’Alema anti-Cei, Fassino credente:
sull’Unità la doppia linea ds
di Maria Teresa Meli
questione cattolica
l'Unità 28.9.05
A sinistra del signore
Questione cattolica
le carte in regola della sinistra
di Bruno Gravagnuolo
Peter Hawking
Corriere della Sera 28.9.05
Hawking boccia le donne in matematica e fisica
«Le apparizioni nei Simpson sono state molto divertenti»
«Chi avrei voluto incontrare? Meglio Marilyn di Newton»
di Emma Brockes
Edoardo Boncinelli
Il Messaggero 29.9.05
Saghe narrative
Ormai ha raccolto l’eredità dei racconti dei grandi esploratori. E furoreggia con le sue “storie”: da quella della relatività alla scoperta del Dna
La scienza, che favola
di Edoardo Boncinelli
bullismo
Corriere della Sera 28.9.05
Trenta insegnanti della scuola di borgata Ottavia frequentano lezioni per capire i disagi dei giovani
«Un euro e eviti le botte»
Piccoli bulli crescono
Alla media Neruda nasce il corso anti-violenza
di Flavia Fiorentino
neuroscienze
Corriere della Sera 28.9.05
Un convegno a Trieste sul rapporto fra il meccanismo cerebrale e il libero arbitrio
Quando il cuore comanda al cervello
La materia è il supporto dello spirito: mondano e religioso
di Claudio Magris
Gianni Vattimo
La Stampa 28 Settembre 2005
Ma questa è una chiesa naturaliter di destra
di Gianni Vattimo
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE
mercoledì 28 settembre 2005
su "Liberazione" del 27.9
la sinistra ha bisogno di teoria
Liberazione 27.9.05:
Siamo deboli davanti al modello Ruini
Sinistra e Vaticano
di Piero Sansonetti
Noi siamo anticlericali? No, però ci piace discutere di tutto senza pregiudizi e senza tabù. Che cosa hanno fatto di male - chiediamo - quei ragazzi che hanno fischiato il cardinal Ruini, durante una manifestazione organizzata da Ferdinando Adornato, dopo che il cardinal Ruini aveva tuonato - dal megafono forte di stampa e Tv - contro i diritti delle coppie di fatto, i diritti dei gay, la laicità dello stato, della scienza, il libero amore? Forse non è educato fischiare, o forse è sacrilegio? I ragazzi non hanno interrotto una funzione religiosa o un'omelia, ma una manifestazione politica organizzata da un deputato della destra. Non c'è sacrilegio. C'è arroganza e violenza nei fischi? Chiediamoci anche quanta ce n'è, di arroganza, nel pretendere - seppure con soavità e voce tenue - che milioni di persone, per legge, rinuncino al loro modo di pensare e si adeguino - nel proprio stile di vita - alle convinzioni religiose del Vaticano. E poi chiediamoci se c'erano altri modi, per quei ragazzi, di esprimere il proprio dissenso dal Cardinal Ruini: avrebbero potuto fare una dichiarazione all'Ansa e aspettarsi che il giorno dopo - come capita per le dichiarazioni di Ruini - fosse sulla prima pagina di tutti i giornali e che qualcuno li invitasse in Tv o altro?
(...)
Qui si pone la domanda che fa tremare i polsi. Come possiamo noi - laici e cattolici, atei e cristiani, noi che vediamo questo pericolo - opporci al nuovo fondamentalismo della Chiesa, che rischia di corrompere il pensiero di massa di una vastissima area moderata?
E' facile dirci: non fischiando, né pubblicando copertine strafottenti che accostano la figura di Ratzinger a quella di Kohmeini. Va bene, vi diamo ragione: purché siate disponibili a proseguire il ragionamento.
Il problema è questo: Ruini esprime una idea completa, un modello di società "devota" che è organico, totalizzante, e mette insieme alcuni dogmi del cattolicesimo conservatore con le esigenze del conservatorismo liberista. Liturgia e mercato. E' un modello che dà sponda alla destra, ormai priva di ricette per il futuro, e propone una società ordinata, non più pluralista e multiculturale, basata sulla famiglia, sulla sobrietà dei costumi, sulla sacralità della vita, sulla superiorità dei valori religiosi nei confronti di quelli della scienza, della fede nei confronti della razionalità, della dottrina nei confonti della cultura. La sinistra cosa oppone a questa idea?
Sa indicare un modello di società che abbia la stessa forza di attrazione del modello di Ruini e Ratzinger e ne rovesci alcuni punti di partenza? Per esempio, sa dire a voce alta che combatterà la società patriarcale, basata sul matrimonio, cioè sul dominio del maschio, cioè sulla limitazione della libertà, cioè sulla negazione dei corpi, eccetera eccetera, e cercherà di costruire una comunità fondata sulla piena libertà degli individui, sulla distribuzione solidale delle ricchezze, sulla parità e sulla diversità delle persone, dei sessi, delle età, delle abitudini e delle scelte sessuali e di vita?
Oppure: sa la sinistra presentare, in alternativa alla sacralità della vita, una sua idea di intangibilità della vita basata non sulla fede in Dio ma sulla esaltazione dell'uguaglianza, che è l'unico valore in grado di livellare il diritto, e di mettere l'idea della vita al di sopra di ogni altra cosa?
La sinistra è molto indietro su questi temi. La sua componente più forte, quella riformista, ormai da dieci anni ha scelto il pragmatismo come propria caratteristica fondamentale. Ha deciso che è disposta a pagare alla modernità un prezzo salatissimo: la rinuncia a una "visione". Vogliamo dirla usando una parola che da un po' di tempo è stata messa all'indice? La rinuncia alla ideologia.
La sinistra ha bisogno di ricostruire la sua ideologia se vuole affrontare ad armi pari Ruini e il papa. Altrimenti arranca. Perde.
E comunque - posso dirlo? - è meglio arrancare, cercando di far sentire la propria voce con i fischi o con le foto-choc, piuttosto che starsene zitti e sottovalutare il grande rischio.
Liberazione 27.9.05
«Credo che tutta l'opposizione abbia fatto una pessima figura. Salverei solo Rifondazione. Credo che sia legittimo contestare chi entra in sfere che non sono di sua competenza. E vi entra per sostenere cose feroci»
Dario Fo: «Ruini è intervenuto a piedi uniti nella politica. Perché tutte quelle scuse da sinistra?»
di Stefano Bocconetti
Ha fretta, deve «consegnare un lavoro». Inutile chiedere di cosa si tratti, perché lui non lo dice. «Un lavoro, uno dei tanti. Sai, nonostante l'età, ho ancora tanto, tanto da fare. E perciò scusami ma devo proprio chiudere la telefonata». Però basta accennare a Dario Fo - premio Nobel per la letteratura, autore, attore, regista, scenografo, e chi più ne ha più ne metta, insomma uno dei massimi protagonisti del teatro italiano -, basta accennargli, si diceva, al tema dell'intervista, perché trovi un minuto libero. Si vuole parlare di Ruini, dell'ingerenza politica delle gerarchie ecclesiastiche, della risposta che le sinistre offrono a tutto ciò. Sono i «suoi» temi, ce li ha nel dna. Una pausa del suo lavoro - del «lavoro di costruttore di battute» - riesce così a trovarlo.
Dunque, Ruini è stato contestato a Siena.
Ma lascia stare la contestazione, più che legittima a chi ha scelto di entrare a piedi uniti nell'agone della politica. Occupati, invece, del brutto spettacolo offerto dalla sinistra...
Che spettacolo?
Mamma mia... davvero devo spiegare di che si tratta? E' stato un continuo di telefonate, di scuse. E' stata una gara a ergersi come il più affidabile fra i difensori di Ruini.
Parli della sinistra, tutta tutta?
No, è vero, c'è stata qualche eccezione. Il tuo giornale e il partito che edita il tuo giornale. Ma anche queste lodevoli posizioni si sono perse in quel mare di ipocrisia.
Ma tu che ci «leggi» in un atteggiamento di questo genere? La rinuncia a difendere la laicità dello Stato?
Se vuoi, vedo qualcosa di ancora peggiore. Ci vedo una sudditanza verso una concezione per cui chi porta un abito talare diventa automaticamente un intoccabile. Ha diritto ad una sacralità indiscutibile, anche quando dice cose feroci, come quelle che va sostenendo Ruini sui Pacs, sulle unioni delle coppie di fatto o fra omosessuali.
Davvero definiresti «cose feroci» le parole di Ruini?
Lo sono. Esattamente come sono feroci, ferocemente negativi gli interventi delle gerarchie della Chiesa nella vita politica italiana, almeno da trent'anni a questa parte. Interventi sempre regressivi, interventi che hanno sempre prodotto un arretramento dei diritti civili nel nostro paese. Ma vedi in questi giorni, la cosa più rilevante mi sembra un'altra...
Quale?
E' accaduto che l'atteggiamento poco decoroso che ha avuto la sinistra, o come dicevamo prima la stragrande maggioranza delle forze di sinistra, ha messo in risalto la furbizia politica del Cardinale.
«Furbizia»? A cosa ti riferisci?
Al fatto che mentre tanti si affannavano a telefonargli per esprimergli solidarietà, era lui che minimizzava. "Lasciate perdere", "cosa volete che sia", "se mi hanno contestato significa che comunque mi stanno a sentire", "non esageriamo". Ecco, l'immagine vera che esce dalle polemiche di questi giorni è quella di un Cardinale, avvezzo alla politica, alle consuetudini della politica, che interviene in sfere che non sarebbero di sua competenza, ma con uno stile e una classe da dirigente navigato. Chi si dovrebbe opporre a quella ingerenza, fa, invece, l'ennesima pessima figura, mostra scarsissimo coraggio.
Per capire: stai dicendo che quello «scarso coraggio», quando e se si troverà a governare, l'Unione lo mostrerà anche nell'affrontare temi e argomenti che stanno più a cuore al vaticano?
Non lo so, non te lo so dire, non credo che tutti siano uguali. Però... Però, vedo assai forte il rischio di «bagnomaria».
Tradotto, che significa?
Significa che vedo forte il rischio di un'Unione che mette tutto a galleggiare in una bacinella d'acqua. Vedo forte il rischio che tutto si faccia delicato, tenue. Impalpabile. Che ci si preoccupi innanzitutto di non rompere gli equilibri. Che si metta tutto in una bacinella d'acqua. A diluire.
E invece una politica di difesa della laicità da dove deve partire? Dalla scuola? Dall'università?
Parte da tutto. Dalla scuola, dall'università, dalla sanità. Ma anche dal teatro, dal cinema, dalla televisione, dal settore dell'informazione. Ma insomma ci rendiamo conto che questo è uno dei paesi meno informati? Ci rendiamo conto o no che in questo paese i giovani sono sempre meno informati? E che invece quegli stessi giovani sono «bombardati» da tutto ciò che nega loro il diritto alla partecipazione? Ci rendiamo conto o no che questo diritto negato all'informazione ha a che fare con la laicità dello Stato? Ce ne rendiamo conto o no? Ora però scusami, ma devo proprio salutarti.
Liberazione 27.9.05
Alle ragazze e ai ragazzi di Siena: grazie!
La mia gratitudine
a chi ha contestato
di Imma Barbarossa
Caro direttore, bisogna ringraziare i ragazzi e le ragazze (giovani comunisti/e, ma non solo) che a Siena hanno contestato la manifestazione organizzata da un ennesimo ateo devoto, Ferdinando Adornato, per premiare il cardinale Ruini e ringraziarlo per la devastazione integralista che sta tentando di seminare nella società italiana contro la laicità della nostra Repubblica. I ragazzi e le ragazze di Siena hanno gridato e sollevato cartelli, del tutto pacificamente. Si sono esposti, con i loro corpi, le loro facce, le loro voci contro una indecente combriccola di oltranzisti, così come - forse i/le giovanissimi/e non ne hanno memoria - le donne da secoli hanno gridato contro un patriarcato integralista che ha sempre tentato di reprimere il corpo delle donne, la sessualità, la libera espressione di amore e di orientamenti sessuali. I ragazzi e le ragazze di Siena hanno forse raccolto le voci di migliaia di donne bruciate come streghe dai tribunali ecclesiastici, gridando che davvero non se ne può più. Sento di aver perso una bella occasione, quella di manifestare con loro a Siena e provo per loro una vera gratitudine.
Liberazione 27.9.05
Noi, che abbiamo fischiato Ruini
Dario Marino e Cecilia Trisciani studenti che hanno fischiato il Cardinale Ruini
Caro direttore, piccoli sorrisi e grande compostezza nelle stupende stanze del Palazzo Chigi Saracini. Da un lato un bancone con in vendita i libri del papa Wojtyla e l'ultimo di Bush, dall'altro Ferdinando Adornato pensa a cancellare il Novecento e a buttar le basi del solito manifesto contro la modernità. L'aria che si respira ha il sapore di incenso di Chiesa e nuova destra. Ci alziamo in piedi e sfoghiamo le nostre denunce nel momento in cui Adornato invita Ruini al microfono per insultare di nuovo il mondo laico. I rispettabili liberali in sala ci invitavano a buttarci dalla finestra e tornarcene in "terronia". Ma noi, non abbiamo avuto scrupoli nel disturbare la manifestazione di pensiero di un Cardinale che ha a disposizione, ogni sera, tutte le reti nazionali per esprimere commenti politici. L'intolleranza verso il mondo laico non è soltanto quella di Ruini, ma di gran parte del panorama politico che solidarizza con il Cardinale e tiene in considerazione le direttive della Conferenza episcopale nella propria agenda politica. La nostra colpa è di non avere avuto riverenza incondizionata verso il mondo ecclesiastico. Ma c'è di più. La protesta di venerdì è frutto dello spontaneismo. A Siena, come in altre Università, il Movimento si organizza su basi libertarie e radicali. Gli Atenei saranno il motore del rinnovamento sociale e culturale che tanti attendono. E il mondo partitico (con le eccezioni, per ora, di Prc e Borselli) avrà ancora tanti motivi per condannarci.
Il problema?
I "cattononcredenti"
di Veronica Tussi
Gentile direttore, è facilmente dimostrabile che l'insegnamento della Chiesa, riguardo a temi importanti, quali quello recente sul riconoscimento delle coppie di fatto, la procreazione assistita, i contraccettivi artificiali, l'eutanasia, il sacerdozio femminile, e altri ancora, non solo contrasta con la ragione ed il buon senso, ma non trova neppure serio fondamento nelle Scritture. Ora, è abbastanza comprensibile che molti fedeli cattolici (non tutti per fortuna) approvino senza riserve le indicazioni della Chiesa. Essi, infatti, sono persuasi che il Magistero ecclesiastico non possa sbagliare, nonostante gli errori commessi nel passato, che la Chiesa stessa ha riconosciuto; inoltre, sono erroneamente convinti, così come n'erano convinti coloro che torturavano e bruciavano sul rogo gli eretici, che alla Chiesa si debba sempre obbedire. Assolutamente inspiegabile, invece, è l'atteggiamento di molti non credenti (Giuliano Ferrara è un esempio eclatante), i quali, pur avendo la possibilità di ragionare autonomamente, non solo approvano le poco cristiane indicazioni della Chiesa, ma le difendono a spada tratta. Si potrebbe azzardare l'ipotesi che questa sorta di cattolicononcredenti, pensando che il cattolicesimo s'identifichi col cristianesimo, ed essendo forse sfiorati dal terribile dubbio che possa esistere l'inferno, sperano, magari inconsciamente, di salvare l'anima, schierandosi dalla parte della Chiesa. Ma la Chiesa, purtroppo, non sempre (o raramente?) è dalla parte di Cristo, e così, non è detto che i cattolicononcredenti, se l'inferno esiste, non ci finiscano dritti dritti.
Liberazione 27.9.05
Reazioni fuori misura
di Agostino Piludu Quartu S. E. (Ca)
Caro direttore, in questi giorni di estrema incertezza nelle alte sfere isituzionali e di governo fa riscontro anche uno strano scambio di ruoli sia nel settore politico che in quello religioso: noti esponenti politici si esprimono con il linguaggio aduso nei pulpiti, alti prelati, senza se e senza ma, fanno politica. E' bastata una normale contestazione al cardinale Ruini e si è scatenato il finimondo che ha dato la stura a reazioni fuori misura… Qualcuno esorti questi signori ad avere la schiena diritta e più rispetto per le posizioni dissonanti assunte. Una svolta significativa a questo stato di cose potrà essere assicurata solo da una buona affermazione della sinistra alle Primarie.
Liberazione 27.9.05:
Siamo deboli davanti al modello Ruini
Sinistra e Vaticano
di Piero Sansonetti
Noi siamo anticlericali? No, però ci piace discutere di tutto senza pregiudizi e senza tabù. Che cosa hanno fatto di male - chiediamo - quei ragazzi che hanno fischiato il cardinal Ruini, durante una manifestazione organizzata da Ferdinando Adornato, dopo che il cardinal Ruini aveva tuonato - dal megafono forte di stampa e Tv - contro i diritti delle coppie di fatto, i diritti dei gay, la laicità dello stato, della scienza, il libero amore? Forse non è educato fischiare, o forse è sacrilegio? I ragazzi non hanno interrotto una funzione religiosa o un'omelia, ma una manifestazione politica organizzata da un deputato della destra. Non c'è sacrilegio. C'è arroganza e violenza nei fischi? Chiediamoci anche quanta ce n'è, di arroganza, nel pretendere - seppure con soavità e voce tenue - che milioni di persone, per legge, rinuncino al loro modo di pensare e si adeguino - nel proprio stile di vita - alle convinzioni religiose del Vaticano. E poi chiediamoci se c'erano altri modi, per quei ragazzi, di esprimere il proprio dissenso dal Cardinal Ruini: avrebbero potuto fare una dichiarazione all'Ansa e aspettarsi che il giorno dopo - come capita per le dichiarazioni di Ruini - fosse sulla prima pagina di tutti i giornali e che qualcuno li invitasse in Tv o altro?
(...)
Qui si pone la domanda che fa tremare i polsi. Come possiamo noi - laici e cattolici, atei e cristiani, noi che vediamo questo pericolo - opporci al nuovo fondamentalismo della Chiesa, che rischia di corrompere il pensiero di massa di una vastissima area moderata?
E' facile dirci: non fischiando, né pubblicando copertine strafottenti che accostano la figura di Ratzinger a quella di Kohmeini. Va bene, vi diamo ragione: purché siate disponibili a proseguire il ragionamento.
Il problema è questo: Ruini esprime una idea completa, un modello di società "devota" che è organico, totalizzante, e mette insieme alcuni dogmi del cattolicesimo conservatore con le esigenze del conservatorismo liberista. Liturgia e mercato. E' un modello che dà sponda alla destra, ormai priva di ricette per il futuro, e propone una società ordinata, non più pluralista e multiculturale, basata sulla famiglia, sulla sobrietà dei costumi, sulla sacralità della vita, sulla superiorità dei valori religiosi nei confronti di quelli della scienza, della fede nei confronti della razionalità, della dottrina nei confonti della cultura. La sinistra cosa oppone a questa idea?
Sa indicare un modello di società che abbia la stessa forza di attrazione del modello di Ruini e Ratzinger e ne rovesci alcuni punti di partenza? Per esempio, sa dire a voce alta che combatterà la società patriarcale, basata sul matrimonio, cioè sul dominio del maschio, cioè sulla limitazione della libertà, cioè sulla negazione dei corpi, eccetera eccetera, e cercherà di costruire una comunità fondata sulla piena libertà degli individui, sulla distribuzione solidale delle ricchezze, sulla parità e sulla diversità delle persone, dei sessi, delle età, delle abitudini e delle scelte sessuali e di vita?
Oppure: sa la sinistra presentare, in alternativa alla sacralità della vita, una sua idea di intangibilità della vita basata non sulla fede in Dio ma sulla esaltazione dell'uguaglianza, che è l'unico valore in grado di livellare il diritto, e di mettere l'idea della vita al di sopra di ogni altra cosa?
La sinistra è molto indietro su questi temi. La sua componente più forte, quella riformista, ormai da dieci anni ha scelto il pragmatismo come propria caratteristica fondamentale. Ha deciso che è disposta a pagare alla modernità un prezzo salatissimo: la rinuncia a una "visione". Vogliamo dirla usando una parola che da un po' di tempo è stata messa all'indice? La rinuncia alla ideologia.
La sinistra ha bisogno di ricostruire la sua ideologia se vuole affrontare ad armi pari Ruini e il papa. Altrimenti arranca. Perde.
E comunque - posso dirlo? - è meglio arrancare, cercando di far sentire la propria voce con i fischi o con le foto-choc, piuttosto che starsene zitti e sottovalutare il grande rischio.
Liberazione 27.9.05
«Credo che tutta l'opposizione abbia fatto una pessima figura. Salverei solo Rifondazione. Credo che sia legittimo contestare chi entra in sfere che non sono di sua competenza. E vi entra per sostenere cose feroci»
Dario Fo: «Ruini è intervenuto a piedi uniti nella politica. Perché tutte quelle scuse da sinistra?»
di Stefano Bocconetti
Ha fretta, deve «consegnare un lavoro». Inutile chiedere di cosa si tratti, perché lui non lo dice. «Un lavoro, uno dei tanti. Sai, nonostante l'età, ho ancora tanto, tanto da fare. E perciò scusami ma devo proprio chiudere la telefonata». Però basta accennare a Dario Fo - premio Nobel per la letteratura, autore, attore, regista, scenografo, e chi più ne ha più ne metta, insomma uno dei massimi protagonisti del teatro italiano -, basta accennargli, si diceva, al tema dell'intervista, perché trovi un minuto libero. Si vuole parlare di Ruini, dell'ingerenza politica delle gerarchie ecclesiastiche, della risposta che le sinistre offrono a tutto ciò. Sono i «suoi» temi, ce li ha nel dna. Una pausa del suo lavoro - del «lavoro di costruttore di battute» - riesce così a trovarlo.
Dunque, Ruini è stato contestato a Siena.
Ma lascia stare la contestazione, più che legittima a chi ha scelto di entrare a piedi uniti nell'agone della politica. Occupati, invece, del brutto spettacolo offerto dalla sinistra...
Che spettacolo?
Mamma mia... davvero devo spiegare di che si tratta? E' stato un continuo di telefonate, di scuse. E' stata una gara a ergersi come il più affidabile fra i difensori di Ruini.
Parli della sinistra, tutta tutta?
No, è vero, c'è stata qualche eccezione. Il tuo giornale e il partito che edita il tuo giornale. Ma anche queste lodevoli posizioni si sono perse in quel mare di ipocrisia.
Ma tu che ci «leggi» in un atteggiamento di questo genere? La rinuncia a difendere la laicità dello Stato?
Se vuoi, vedo qualcosa di ancora peggiore. Ci vedo una sudditanza verso una concezione per cui chi porta un abito talare diventa automaticamente un intoccabile. Ha diritto ad una sacralità indiscutibile, anche quando dice cose feroci, come quelle che va sostenendo Ruini sui Pacs, sulle unioni delle coppie di fatto o fra omosessuali.
Davvero definiresti «cose feroci» le parole di Ruini?
Lo sono. Esattamente come sono feroci, ferocemente negativi gli interventi delle gerarchie della Chiesa nella vita politica italiana, almeno da trent'anni a questa parte. Interventi sempre regressivi, interventi che hanno sempre prodotto un arretramento dei diritti civili nel nostro paese. Ma vedi in questi giorni, la cosa più rilevante mi sembra un'altra...
Quale?
E' accaduto che l'atteggiamento poco decoroso che ha avuto la sinistra, o come dicevamo prima la stragrande maggioranza delle forze di sinistra, ha messo in risalto la furbizia politica del Cardinale.
«Furbizia»? A cosa ti riferisci?
Al fatto che mentre tanti si affannavano a telefonargli per esprimergli solidarietà, era lui che minimizzava. "Lasciate perdere", "cosa volete che sia", "se mi hanno contestato significa che comunque mi stanno a sentire", "non esageriamo". Ecco, l'immagine vera che esce dalle polemiche di questi giorni è quella di un Cardinale, avvezzo alla politica, alle consuetudini della politica, che interviene in sfere che non sarebbero di sua competenza, ma con uno stile e una classe da dirigente navigato. Chi si dovrebbe opporre a quella ingerenza, fa, invece, l'ennesima pessima figura, mostra scarsissimo coraggio.
Per capire: stai dicendo che quello «scarso coraggio», quando e se si troverà a governare, l'Unione lo mostrerà anche nell'affrontare temi e argomenti che stanno più a cuore al vaticano?
Non lo so, non te lo so dire, non credo che tutti siano uguali. Però... Però, vedo assai forte il rischio di «bagnomaria».
Tradotto, che significa?
Significa che vedo forte il rischio di un'Unione che mette tutto a galleggiare in una bacinella d'acqua. Vedo forte il rischio che tutto si faccia delicato, tenue. Impalpabile. Che ci si preoccupi innanzitutto di non rompere gli equilibri. Che si metta tutto in una bacinella d'acqua. A diluire.
E invece una politica di difesa della laicità da dove deve partire? Dalla scuola? Dall'università?
Parte da tutto. Dalla scuola, dall'università, dalla sanità. Ma anche dal teatro, dal cinema, dalla televisione, dal settore dell'informazione. Ma insomma ci rendiamo conto che questo è uno dei paesi meno informati? Ci rendiamo conto o no che in questo paese i giovani sono sempre meno informati? E che invece quegli stessi giovani sono «bombardati» da tutto ciò che nega loro il diritto alla partecipazione? Ci rendiamo conto o no che questo diritto negato all'informazione ha a che fare con la laicità dello Stato? Ce ne rendiamo conto o no? Ora però scusami, ma devo proprio salutarti.
Liberazione 27.9.05
Alle ragazze e ai ragazzi di Siena: grazie!
La mia gratitudine
a chi ha contestato
di Imma Barbarossa
Caro direttore, bisogna ringraziare i ragazzi e le ragazze (giovani comunisti/e, ma non solo) che a Siena hanno contestato la manifestazione organizzata da un ennesimo ateo devoto, Ferdinando Adornato, per premiare il cardinale Ruini e ringraziarlo per la devastazione integralista che sta tentando di seminare nella società italiana contro la laicità della nostra Repubblica. I ragazzi e le ragazze di Siena hanno gridato e sollevato cartelli, del tutto pacificamente. Si sono esposti, con i loro corpi, le loro facce, le loro voci contro una indecente combriccola di oltranzisti, così come - forse i/le giovanissimi/e non ne hanno memoria - le donne da secoli hanno gridato contro un patriarcato integralista che ha sempre tentato di reprimere il corpo delle donne, la sessualità, la libera espressione di amore e di orientamenti sessuali. I ragazzi e le ragazze di Siena hanno forse raccolto le voci di migliaia di donne bruciate come streghe dai tribunali ecclesiastici, gridando che davvero non se ne può più. Sento di aver perso una bella occasione, quella di manifestare con loro a Siena e provo per loro una vera gratitudine.
Liberazione 27.9.05
Noi, che abbiamo fischiato Ruini
Dario Marino e Cecilia Trisciani studenti che hanno fischiato il Cardinale Ruini
Caro direttore, piccoli sorrisi e grande compostezza nelle stupende stanze del Palazzo Chigi Saracini. Da un lato un bancone con in vendita i libri del papa Wojtyla e l'ultimo di Bush, dall'altro Ferdinando Adornato pensa a cancellare il Novecento e a buttar le basi del solito manifesto contro la modernità. L'aria che si respira ha il sapore di incenso di Chiesa e nuova destra. Ci alziamo in piedi e sfoghiamo le nostre denunce nel momento in cui Adornato invita Ruini al microfono per insultare di nuovo il mondo laico. I rispettabili liberali in sala ci invitavano a buttarci dalla finestra e tornarcene in "terronia". Ma noi, non abbiamo avuto scrupoli nel disturbare la manifestazione di pensiero di un Cardinale che ha a disposizione, ogni sera, tutte le reti nazionali per esprimere commenti politici. L'intolleranza verso il mondo laico non è soltanto quella di Ruini, ma di gran parte del panorama politico che solidarizza con il Cardinale e tiene in considerazione le direttive della Conferenza episcopale nella propria agenda politica. La nostra colpa è di non avere avuto riverenza incondizionata verso il mondo ecclesiastico. Ma c'è di più. La protesta di venerdì è frutto dello spontaneismo. A Siena, come in altre Università, il Movimento si organizza su basi libertarie e radicali. Gli Atenei saranno il motore del rinnovamento sociale e culturale che tanti attendono. E il mondo partitico (con le eccezioni, per ora, di Prc e Borselli) avrà ancora tanti motivi per condannarci.
Il problema?
I "cattononcredenti"
di Veronica Tussi
Gentile direttore, è facilmente dimostrabile che l'insegnamento della Chiesa, riguardo a temi importanti, quali quello recente sul riconoscimento delle coppie di fatto, la procreazione assistita, i contraccettivi artificiali, l'eutanasia, il sacerdozio femminile, e altri ancora, non solo contrasta con la ragione ed il buon senso, ma non trova neppure serio fondamento nelle Scritture. Ora, è abbastanza comprensibile che molti fedeli cattolici (non tutti per fortuna) approvino senza riserve le indicazioni della Chiesa. Essi, infatti, sono persuasi che il Magistero ecclesiastico non possa sbagliare, nonostante gli errori commessi nel passato, che la Chiesa stessa ha riconosciuto; inoltre, sono erroneamente convinti, così come n'erano convinti coloro che torturavano e bruciavano sul rogo gli eretici, che alla Chiesa si debba sempre obbedire. Assolutamente inspiegabile, invece, è l'atteggiamento di molti non credenti (Giuliano Ferrara è un esempio eclatante), i quali, pur avendo la possibilità di ragionare autonomamente, non solo approvano le poco cristiane indicazioni della Chiesa, ma le difendono a spada tratta. Si potrebbe azzardare l'ipotesi che questa sorta di cattolicononcredenti, pensando che il cattolicesimo s'identifichi col cristianesimo, ed essendo forse sfiorati dal terribile dubbio che possa esistere l'inferno, sperano, magari inconsciamente, di salvare l'anima, schierandosi dalla parte della Chiesa. Ma la Chiesa, purtroppo, non sempre (o raramente?) è dalla parte di Cristo, e così, non è detto che i cattolicononcredenti, se l'inferno esiste, non ci finiscano dritti dritti.
Liberazione 27.9.05
Reazioni fuori misura
di Agostino Piludu Quartu S. E. (Ca)
Caro direttore, in questi giorni di estrema incertezza nelle alte sfere isituzionali e di governo fa riscontro anche uno strano scambio di ruoli sia nel settore politico che in quello religioso: noti esponenti politici si esprimono con il linguaggio aduso nei pulpiti, alti prelati, senza se e senza ma, fanno politica. E' bastata una normale contestazione al cardinale Ruini e si è scatenato il finimondo che ha dato la stura a reazioni fuori misura… Qualcuno esorti questi signori ad avere la schiena diritta e più rispetto per le posizioni dissonanti assunte. Una svolta significativa a questo stato di cose potrà essere assicurata solo da una buona affermazione della sinistra alle Primarie.
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