mercoledì 11 febbraio 2009



ULTIM'ORA:
LeMonde.fr 11.2.09
Le Vatican envahit l'Italie (Il Vaticano invade l’Italia)
de Philippe Ridet

in francese qui
l’Unità 11.2.09
Se la vita diventa un bene della Chiesa
di Giovanni Berlinguer
qui
l’Unità 11.2.09
Domani a Roma. In piazza per la Costituzione
qui

Unità on line 11.2.09
Le scienziate: «Bugie sfrontate del premier su Eluana»
qui segnalazione di Monica

il Riformista 11.2.09
Il Pd non vede il rapporto tra vita e politica
Berlusconi ha colto e cavalcato la dirompente novità delle questioni bioetiche per un affondo decisionista
di Claudia Mancina
qui

Liberazione 11.2.09
L'Italia khomeinista di Berlusconi
di Paolo Flores d'Arcais
qui

Il Giornale 11.2.09
Lettera da un assassino
di Filippo Facci
Caro Direttore, io non rispetterò il decreto «fine vita» con cui destra e sinistra stanno decidendo a chi apparterrà la nostra vita. Se passa questa legge unica al mondo, cioè, questo testamento biologico che non prevede la facoltà di sospendere alimentazione e idratazione, potrebbe capitare che io finisca in galera per ciò che i legislatori chiameranno omicidio. Forse non è chiaro a tutti: oggi, da lucidi, abbiamo facoltà di rifiutare qualsiasi trattamento sanitario come per esempio un intervento chirurgico, una trasfusione di sangue, e così pure una dialisi, un’idratazione o una nutrizione; nessuno, cioè, può imporci un trattamento di sostegno o terapeutico che sia.
Ma ecco: la nuova legge (ripeto: unica al mondo) prevede che questa nostra facoltà, questa nostra vita, non ci apparterrà più dal preciso momento in cui perderemo conoscenza.
Non conterà quello che sino a quel giorno avremo detto o messo per iscritto: conterà solo una legge e uno Stato che disporranno di noi. Stiamo parlando della vita mia e delle persone a me care: e se queste dovessero chiedermelo, se dovessero preventivamente chiedermi di interrompere una vita artificiale che superasse ciò che la natura ha previsto per loro, io farò come in Italia si fa di nascosto da anni. Non avrò scelta. E andrà come andrà. Ma nessuno Stato, nessuna religione, nessun decreto potrà disporre della mia vita, se io non lo desidero.
Repubblica 11.2.09
Zagrebelsky: "Se il potere nichilista si allea con la Chiesa del dogma"
intervista di Giuseppe D’Avanzo
qui
Repubblica 11.2.09
Il documento di Libertà e Giustizia. Bonsanti: "Questo governo ci riporta indietro ai tempi del fascismo"
"Rompiamo il silenzio". Firme a quota 165mila
di Alberto Custodero
qui

Repubblica 11.2.09
Dopo la norma Maroni, diminuiti del 20% gli irregolari nelle strutture pubbliche
Il medico e il clandestino
di Ettore Boffano
qui

Repubblica 11.2.09
"Vi bruciamo", raid contro immigrati
Aggressione a Roma: è allarme nel rione multietnico di Piazza Vittorio
di Paolo G. Brera
qui

Repubblica 11.2.09
E il governo romeno ora accusa "L'Italia incita alla xenofobia è un comportamento antieuropeo"
di Caterina Pasolini
qui

Liberazione 11.2.09
Un convegno dell'associazione giuristi democratici sulla crisi della politica. Tra gli interventi quello di Luigi Ferrajoli
Tempi di bonapartismo, democrazia senza partiti
di Tonino Bucci
qui
Repubblica 11.2.09
Darwin
Che cosa resta di una teoria che sfidò millenni di pregiudizi
di Luigi e Luca Cavalli Sforza
qui
Repubblica 11.2.09
In un capitolo dell'"Autobiografia" il suo rapporto col pensiero religioso
Il disegno divino che mise in discussione
Darwin. Dall'"ortodossia perfetta" degli anni giovanili alla perdita graduale della fede "Un uomo sano di mente non può credere nei miracoli"
di Piergiorgio Odifreddi
qui

l’Unità 11.2.09
Viaggio intorno al mondo di Charles Darwin: dai lombrichi all’uomo
di Cristiana Pulcinelli
qui
Repubblica.it 11.2.09
"Niente crocifisso nelle mie ore". E il prof rischia il licenziamento
di Salvo Intravaia
qui segnalazione di Paolo Sirianni

Corriere della Sera 11.2.09
Terrorismo Bloccato il processo in corso alla Corte d'Appello di San Francisco
«Rendition», sì al segreto di Stato «Obama conferma la linea Bush»
Invocata la sicurezza nazionale sui detenuti rapiti all'estero
Mohammed e altri quattro detenuti hanno denunciato di essere stati torturati in una prigione segreta della Cia
di P. Val.
qui

Corriere della Sera 11.2.09
Decine di casi: maschi, minorenni, creativi
Chiusi in una stanza: gli hikikomori d'Italia
Gli psichiatri: ragazzi isolati per anni, come a Tokio
di Alessandra Mangiarotti
qui

Corriere della Sera 11.2.09
Un saggio di Emanuele Narducci sul grande oratore dell'antichità illumina i dilemmi e le tragedie che accompagnano la lotta per il potere
L'illusione della politica: la solitudine di Cicerone
Eventi impossibili da governare, compromessi logoranti Così tramontano le ambizioni di un leader sconfitto
di Luciano Canfora
qui

l’Unità 11.2.09
Gli 80 anni dei «Patti»
L’ordine di Mussolini «Intercettate i preti e i gerarchi del regime»
di Aldo Giannuli
qui
cfr su left adesso nelle edicole la storia di copertina, con numerosi articoli sul tema
l’Unità 11.2.09
Luigi e Stefano Pirandello
In un carteggio piccoli grandi segreti
qui

il manifesto 11.2.09
La memoria in difesa del presente
Identità inventate
L'importante saggio di Esther Benbassa su «La sofferenza come identità». Una coraggiosa denuncia da parte della docente francese di storia ebraica sull'uso pubblico della Shoah per legittimare qualsiasi operato dello Stato di Israele
di Enzo Traverso
domani su ilmanifesto.it
ELEZIONI. ISRAELE VA A DESTRA
Il partito Kadima (centrodestra) di Tzipi Livni si è imposto con un vantaggio di un solo seggio di scarto alla Knesset sul Likud (destra) di Benjamin Netanyahu.
Dei 120 seggi del Parlamento israeliano Kadima ne ottiene 28, mentre 27 vanno al Likud. Il partito laico di estrema destra Israel Beitenu ottiene 14 seggi, scavalcando così i laburisti che con 13 deputati ottengono uno dei peggiori risultati della loro storia.
Con il sostegno dell'estrema destra e delle formazioni religiose, Netanyahu appare in posizione migliore per formare una coalizione di governo, sulla base di una maggioranza di 64 seggi su 120. (da Repubblica.it)
il manifesto 11.2.09
Berlinale, fuori concorso «La stravaganza di una bionda», torna il regista portoghese
Manoel de Oliveira, gli amori di una bionda
Come si fa a considerare opera minore La stravaganza di una bionda il nuovo capolavoro, che sa di gotico e di comico, dell'ultracentenario portoghese Manoel de Oliveira? Eppure non è in gara, ma solo tra le proiezioni speciali della Berlinale
di Roberto Silvestri
domani su ilmanifesto.it