Affari Italiani 23.4.07
Cogne. Pulsione di annullamentoQuella della pulsione di annullamento, che rende inesistente l'altro fino alla sua sparizione e eliminazione, è una ipotesi plausibile, molto più consistente del generico "raptus omicida" con cui si tenta di spiegare atti efferati compiuti con freddezza e lucidità da persone perfettamente normali. Così la pensano gli psichiatri Francesco Riggio, esperto di "esordi psicotici", Francesco Bruno, noto criminologo e Roberta Bruzzone, criminologa dell'Icaa, l'International Crime Analysis Association, sul caso Cogne.
"Abbiamo fatto bene il nostro lavoro: il sillogismo per cui se non c'è l'arma e il movente del delitto non c'è l'assassino non è giusto, è ben lontano dalle nostre idee", afferma Maria Del Savio Bonaudo, Procuratore Capo di Aosta che si è occupata del caso che angoscia l'Italia da cinque anni.
A breve, il prossimo 27 aprile, ci sarà la sentenza d'appello per Anna Maria Franzoni accusata di essere l'autrice dell'omicidio di suo figlio Samuele. "Speriamo che si metta la parola fine a questa vicenda tremenda che non ha nulla a che vedere con Erba", dice il sindaco di Cogne, Osvaldo Ruffier. "Si vorrebbe accreditare ancora l'idea che siano stati i vicini di casa ad uccidere Samuele - aggiunge Ruffier - ma i due casi non sono per nulla assimilabili".
Come è possibile, insomma, che una persona "normale" possa compiere un omicidio efferato e poi dimenticare, non ravvedersi? La stessa domanda si è posta anche per Erika che a Novi Ligure uccise con piu' di 90 coltellate la madre e il fratellino aiutata da Omar. "E' certamente possibile uccidere un bambino, un adulto e non crollare, non ravvedersi: alla base c'è la pazzia lucida e anaffettiva derivata dalla pulsione d'annullamento verificatasi nei primi mesi e anni di vita contro il mondo umano", è la risposta di Riggio sulla quale tanto Bruno quanto la Bruzzone si dicono possibilisti: "è una ipotesi del tutto plausibile".
"Chi agisce la pulsione di annullamento diretta contro la realtà umana dell'altro, ha perso gli affetti, oltre l'odio e la rabbia, fino al punto da togliere senso alla vita dell'altro", ha chiarito Riggio "così da precipitare nella più totale freddezza e lucidità, cioè nell'anaffettività, senza compromettere nè la coscienza nè il comportamento ma avendo tolto ogni senso ai rapporti interumani". Insomma, "non siamo difronte ad un caso di raptus improvviso nè ad una amnesia nè tanto meno a un caso simile ad Erba ma ad un delitto - dicono i tre esperti di psichiatria e criminologia - patologico".qui (segnalazione di Silvia Frezza)ANGIUS:
Il leader della terza mozione non entrerà nel Partito Democratico
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Ds, la Quercia perde i rami
Angius non ci sta:
«Non condivido nulla»
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