venerdì 7 settembre 2012


























L'ASINO D'ORO
SU AFFARI ITALIANI !
LEGGI QUI DI SEGUITO

UNA RASSEGNA DI ARTICOLI DI QUALCHE SIGNIFICATO
SU TEMI DI POLITICA CULTURA E CRONACA
USCITI NEL PERIODO DELL'INTERRUZIONE ESTIVA È DISPONIBILE QUI

IL TESTO DELL'ARTICOLO È DISPONIBILE QUI
IL TESTO DELL'ARTICOLO DI MASSIMO FAGIOLI
USCITO SUL NUMERO 34 DI LEFT
È DISPONIBILE QUI
(ci scusiamo per la qualità dell'immagine, è l'unica che al momento abbiamo ricevuto)

IL TESTO DELL'ARTICOLO DI MASSIMO FAGIOLI
USCITO L'11 AGOSTO SUL NUMERO 32-33 DI LEFT
È DISPONIBILE QUI

I TESTI DI TUTTI GLI ARTICOLI USCITI IN PRECEDENZA
SONO DISPONIBILI SUL SITO DI LEFT, QUI


































su LEFT, questa settimana
Sul tema leggi:
Le Monde 28.8.12
Qui était Rachel Corrie, morte sous les chenilles d'un bulldozer israélien?
qui



CITATI:

















































Maria... vergine?!?
I fratelli di Gesù sono menzionati in alcuni brani del Nuovo Testamento e in alcuni scritti di autori cristiani successivi. Sono quattro maschi (Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda) e un imprecisato numero di sorelle (anonime); sono noti anche con il termine tecnico desposyni (dal greco δεσπόσυνος, del Signore, sottinteso fratelli). Secondo la Bibbia (1 Corinzi 9,5) avevano moglie, come gli apostoli, e nel caso di Giuda Taddeo sono stati documentati discendenti in fonti extrabibliche.
I brani neotestamentari e paleocristiani che ne parlano sono disponibili qui

STORICITÀ DI GESÙ CRISTO E DEI COSIDDETTI "DOCUMENTI" CHE BASEREBBERO LA RELIGIONE CRISTIANA...
I PIÙ ANTICHI MANOSCRITTI STORICI DELLA COSIDDETTA “BIBBIA” SONO QUELLI DETTI "DEI LXX", IN LINGUA GRECA, NON PIÙ ANTICHI DEL II* E DEL I° SECOLO A.C. CIOÈ QUANDO A ROMA, PER FARSI UN'IDEA UN PO' PRECISA, ERA ATTIVO LO STORICO POLIBIO... PER FARE UN CONFRONTO BASTI PENSARE CHE "L'EPOPEA DI GILGAMESH", SCRITTA IN CARATTERI CUNEIFORMI BABILONESI, RISALE A 4.500 ANNI FA... CIOÉ A UN TEMPO FRA I 24 E I 25 SECOLI PRIMA DI CRISTO...! LA VERSIONE LATINA  DELLA "BIBBIA" (CIOÉ LA "VULGATA" DI SAN GIROLAMO) È DEL IV° SECOLO DOPO CRISTO, L'EPOCA DELL'IMPERATORE TEODOSIO. E DELL'EDITTO DI TESSALONICA... IL "TESTO MASORETICO", POI, CIOÉ IL PIÙ ANTICO IN USO FRA GLI EBREI ANCORA OGGI, VENNE COMPOSTO - CON RIFERIMENTO ALLA VERSIONE IN GRECO DEI LXX - ADDIRITTURA FRA IL I E IL X SECOLO, DOPO CRISTO...
I PIÙ ANTICHI MANOSCRITTI DEL PIÙ ANTICO FRA I COSIDDETTI “VANGELI” (CIOÉ ALCUNI FRAMMENTI DI "MARCO"), PURE IN LINGUA GRECA (ED È FORSE INUTILE DIRE CHE IN PALESTINA NEL PRIMO SECOLO NON SI PARLAVA IL GRECO!), RISALGONO AL 65 - 80 D.C. A UN TEMPO CIOÈ NEL QUALE NESSUNO DEGLI EVENTUALI TESTIMONI DEGLI EVENTI IN ESSI NARRATI POTEVA PIÙ ESSERE VIVENTE...
UNA CRONOLOGIA QUI, SI CONSIGLIA ANCHE LA VISIONE DI ZEITGEIST QUI, LEGGI ANCHE LA SCHEDA CHE SEGUE E VISITA LE PAGINE LÌ INDICATE:
Il Sole 24 Ore 9.3.11
Scheda / I siti critici o revisionisti sull'esistenza storica di Gesù di Nazaret 

«L’Islam nega il peccato Originale. Il Corano ignora un elemento importantissimo ed essenziale del Cristianesimo, cioè il Peccato Originale. La 2° e la 7°sura del Corano parlano della disobbedienza di Adamo ed Eva, della loro punizione e dell’espulsione dal paradiso terrestre. Il Corano dice invero che Adamo ed Eva hanno peccato, ma secondo la credenza islamica, si sono pentiti e sono stati pienamente perdonati, tanto che il loro peccato non ha avuto ripercussioni sul resto della razza umana. A questopunto interviene una differenza fondamentale perché, contrariamente a ciò che insegna il Cristianesimo, l’Islam ignora la trasmissione del peccato Originale a tutti gli uomini. Cade così la necessità della salvezza di Gesù e, quindi, dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Ciò significa distruggere il Cristianesimo alle radici!»
La pagina originale qui
segnalazione di Francesco Maiorano

Nell'Islam Gesù non è il Figlio di Dio, ma un profeta che ha preparato la venuta di Maometto: «Rifiuta fede a Dio quelli che dicono: "il Cristo, figlio di Maria, è Dio". Rispondi loro: "Chi potrebbe impedirlo a Dio, se Egli volesse annientare il Cristo figlio di Maria, e sua madre e tutti coloro che sono sulla terra?"» (Cor., V:17)
«Dì: "Egli, Dio, e uno, Dio, l'Eterno, non generò né fu generato e nessuno Gli è pari» (Il Corano, intr. trad. e note di A. Bausani, Sura CXII "del culto sincero")
qui segnalazione di Francesco Maiorano
















MATERIA, ENERGIA, PENSIERO 
DA "TRASFORMAZIONE" - LEFT N. 25 - 24 GIUGNO 2011 - DISPONIBILE QUI
si ringrazia Paola Cantini

 
l’Unità 23.6.12
Einstein, la pace innanzitutto
La militanza del grande fisico ricostruita in un libro
Il nostro Pietro Greco racconta l’evoluzione del pensiero e dell’impegno dello scienziato che provava una profonda antipatia per odio e crudeltà
di Cristiana Pulcinelli
su spogli alla data del 23.6
«Einstein in realtà non si era mai lasciato convincere troppo dalla psicoanalisi: in una lettera a uno dei suoi figli scrisse, all’inizio degli anni trenta, che non era molto convinto del valore dell’opera di Freud e che riteneva i suoi metodi dubbi, se non fraudolenti.
Nel 1928, in occasione della proposta di Premio Nobel a Freud, Einstein, sebbene fosse in ottimi rapporti con Freud, non si unì al comitato che chiedeva il prestigioso premio per il fondatore della psicoanalisi, perché non si sentiva sufficientemente qualificato per capire se gli studi di Freud avessero o meno a che fare con la medicina.
Nel 1933, a richiesta della Società delle Nazioni, venne pubblicata una discussione fra Freud e Einstein sul tema: “Perché la guerra?”. Freud, al contrario di Einstein, affermò l’impossibilità della fine delle guerre, in quanto l’aggressività, fondamento di ogni guerra, è radicata indissolubilmente nell’uomo»
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Perché la guerra?
Carteggio Albert Einstein - Sigmund Freud
qui e qui
si ringrazia Francesco Maiorano

Einstein, un ateo:
Einstein in una sua lettera manoscritta datata 3 gennaio 1954 (quindici mesi prima della morte) indirizzata al filosofo Eric Kudkind, che gli aveva inviato una copia di un suo libro sulla Bibbia:
«Io non credo in un Dio personale e non l’ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente... Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri... Per me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è un’incarnazione delle superstizioni più infantili. E il popolo ebraico, del quale pur mi compiaccio di far parte e con la cui mentalità sento un’affinità profonda, per me non ha qualità differenti da quelle di qualsiasi altro popolo …. In essi non vedo niente di eletto".
da Corriere della Sera 14.5.08, La lettera di Einstein sulla fede: «Superstizione infantile» di Paola de Carolis.
segnalazione di Eros Cococcetta, pubblicata su "Segnalazioni" nel maggio 2008










Pietro Greco, Einstein aveva ragione, Scienza Express, pp. 301, euro 19,00
















nell'immagine: Caino uccide Abele, di Gaetano Gandolfi (1734-1802)
La leggenda di Caino e di Abele, nella tradizione ebraico cristiana, qui

Da Immanuel Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, cap. I, Parte II:
«La frase: l’uomo è cattivo, non può, dopo ciò che precede, voler dire altra cosa che questo: l’uomo è consapevole della legge morale, ed ha tuttavia adottato per massima di allontanarsi (occasionalmente) da questa legge. La frase: l’uomo è cattivo per natura significa solo che tale qualità viene riferita all’uomo, considerato nella sua specie: non nel senso che la cattiveria possa essere dedotta dal concetto della specie umana (dal concetto d’uomo in generale, poiché allora sarebbe necessaria); ma nel senso che, secondo quel che di lui si sa per esperienza, l’uomo non può essere giudicato diversamente, o, in altre parole, che si può presupporre la tendenza al male come soggettivamente necessaria in ogni uomo, anche nel migliore. Ora, questa tendenza bisogna considerarla essa stessa come moralmente cattiva, e perciò non come una disposizione naturale, ma come qualche cosa che possa essere imputato all’uomo, e bisogna quindi che essa consista in massime dell’arbitrio contrarie alla legge. Ma, d’altronde, queste massime, in ragione appunto della libertà, bisogna che siano ritenute in se stesse contingenti, cosa che, a sua volta, non può accordarsi con l’universalità di questo male se il fondamento supremo soggettivo di tutte le massime non è, in un modo qualsiasi, connaturato con la stessa umanità e quasi radicato in essa. Ammesso tutto ciò, potremo allora chiamare questa tendenza una tendenza naturale al male, e, poiché bisogna pur sempre che essa sia colpevole per se stessa, potremo chiamarla un male radicale, innato nella natura umana (pur essendo, ciò non di meno, prodotto a noi da noi stessi).
Che una tale tendenza depravata sia di necessità radicata nell’uomo, possiamo risparmiarci di dimostrarlo formalmente, data la quantità di esempi palpitanti che, nei fatti degli uomini, l’esperienza ci pone sotto gli occhi».
(I. Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, Laterza, Bari, 1980, pagg. 32-34)


















Carmelo Samonà, Fratelli (Einaudi 1978 - Sellerio 2008)
qui


Riproponiamo qui di seguito un post che pubblicammo nel novembre 2011:
m
QUI DI SEGUITO:
SILVANO AGOSTI, UNO STRALCIO DA UNA INTERVISTA
A PROPOSITO DELLA REALIZZAZIONE DEI "PUGNI IN TASCA"
LA REGISTRAZIONE È DISPONIBILE QUI DI SEGUITO

MARCO BELLOCCHIO, SULL'UNITÀ DI DOMENICA 9 OTTOBRE 2011
Dario Zonta ha recensito il doppio cofanetto di film del regista vincitore del Leone d'oro alla carriera «otto film selezionati per rappresentare le tappe fondamentali della carriera cinematografica di Marco Bellocchio», contenuti in due eleganti cofanetti, con I pugni in tasca, Sorelle Mai, Vacanze in Val Trebbia, Addio del passato, L’ora di religione, Buongiorno, notte, Il regista di matrimoni, Vincere. E basta...! Leggilo qui
Leggi l'articolo di Enrico Magrelli qui di seguito

1986
l'immagine qui sopra è di Stefano Giorgi
«Il sorriso di Maruska Detmers in Il diavolo in corpo. Il battesimo laico e, nello stesso momento, il suicidio di Gianni Schicchi nel Trebbia in Sorelle mai. Lo sguardo fiero e insano di Giovanna Mezzogiorno e lo sguardo, altrettanto altero ed eccitato di Filippo Timi in Vincere. La passeggiata per le vie di Roma di un incredulo Roberto Herlitzka in Buongiorno Notte. La furia contenuta di Sergio Castellitto in L’ora di religione e il suo falso movimento siciliano in Il regista di matrimoni. La rabbia giovane di Lou Castel e quella dei collegiali in rivolta di Nel nome del padre. Sono alcune delle centinaia di immagini, momenti, increspature dei film di Marco Bellocchio che vivono nella nostra memoria di spettatori e ci accompagnano. Sempre.
I cineasti che ci insegnano a guardare il mondo e ad abitarlo, ma che non pretendono di spiegarlo, di razionalizzarlo, di decifrarlo e di non condensarlo in un teorema ideologico, politico o filosofico ci regalano l’inquietudine pacata e attorcigliata, serena e impaziente, trasparente e problematica di una verità instabile. Instabile quanto ogni forma di sapere nella quale vogliamo radicare la nostra ragion d’essere nella Storia che ci è toccata in sorte. Soprattutto quando la Storia si è trasformata in sentimento, labirinto dell’animo prima che nodi, da marinaio o da patibolo, dell’anima, nonostante i fatti, le cronache, le ricostruzioni, i documenti e, in tempi più vicini, i materiali sonori e visivi d’archivio.
Dialogare con i decenni trascorsi e con il presente è un’opportunità vitale per continuare a interrogarsi sul processo interminabile di una cura, più complessa, sofisticata e, probabilmente, misteriosa di quella identificata con la psicoanalisi. Un passaggio della filmografia di Bellocchio ancora tutta da studiare senza pregiudizi e che non si può e non si deve circoscrivere a tre o quattro titoli.

Il corso sinuoso dei decenni, attraversati dal cinema di Marco Bellocchio è anche un viaggio nella geografia interiore di un universo condiviso. Tra l’idea, incandescente, che siano i morti a comandare e il tragitto di andata e ritorno da e verso quel bergmaniano posto delle fragole che si chiama Bobbio, nella provincia piacentina, matrice inesauribile di visioni e fantasmi. Pentagramma emotivo di una romanza dove tutto comincia e può ricominciare. Tra la declinazione di una stringa infinita di ribellioni, oggettivate in un’idea mai canonizzata del cinema, e coazioni a ripetere delitti familiari.
I pugni possono sprofondare e rimanere prigionieri nelle tasche o possono levarsi contro il cielo. Insofferenza che vuole esplodere e utopia effimera. Seduzione sabbatica e volo leggero di farfalle sognanti. Stonata marcia trionfale e bestemmia disperata. Memorie trasfigurate della giovinezza e femmine folli. Madri e padri da non onorare. Quadri impalbabili e suoni visionari. Spose bianche e streghe. Balie e brigatiste. Registi e dittatori. Un’umanità da slegare. Il diavolo nel corpo del cinema».
m
Enrico Magrelli, in «Marco Bellocchio, nel corpo del cinema», La Biennale Channel 9.9.11. Il testo integrale è disponibile anche su “Segnalazioni” qui di seguito alla data di sabato 24, qui, e sulla pagina originale, qui
Marco Bellocchio il 20 ottobre 2011 a "Hollywood Party" su Radio 3
In occasione dell'uscita di un doppio cofanetto di DVD con otto dei suoi film più belli, Marco Bellocchio è stato ospite di Hollywood Party la trasmissione condotta da Alberto Crespi e da  Enrico Magrelli, ed ha parlato anche dei film che nel cofanetto non sono stati compresi.
Marco Bellocchio sui due cofanetti: «Siccome sono stato accusato, un po’ subdolamente, del fatto che mancassero in questi due cofanetti tre film fagioliani... io non ho nessuna responsabilità in questo. Le persone che hanno fatto questo tipo di osservazione non capiscono nulla di diritti. Evidentemente la 01 aveva questi film e ha deciso di fare questa scelta, ecco. Non credo che sia una esclusione, anche perché non credo che la 01 abbia i diritti né del Diavolo in corpo né della Condanna né del Sogno della farfalla.
E sui film esclusi dal cofanetto: «La mia esperienza con l’Analisi collettiva, con Massimo Fagioli è stata lunghissima, però quella cinematografica è legata a questi tre film. È chiaro che un certo tipo di cultura continua a saltarli, o per lo meno - non è che li annulla - non riesce a connetterli con gli altri... Il Diavolo in corpo, sì, è estremamente diverso, però c’è qualcosa che è legato a Salto nel vuoto, oppure La condanna, o Il sogno della farfalla... C’è qualcosa di nuovo, in cui altri hanno partecipato con me - in particolare Massimo Fagioli e soprattutto al Diavolo in corpo, ma anche alla Condanna, anche nel sogno della farfalla... è opera sua... - poi io mi sono preso... evidentemente proprio perché sentivo la necessità di una mia libertà, di una mia totale autonomia...»
La scheda qui


"PUGNI IN TASCA":
MARCO BELLOCCHIO E SILVANO AGOSTI
«"I pugni in tasca" venne realizzato in grande economia e circolò con una distribuzione indipendente. La famiglia Bellocchio contribuì alla realizzazione del film: il fratello di Marco Bellocchio, Tonino, finanziò l'opera con cinquanta milioni; l'interno della casa è quello della madre del regista.
Le riprese in esterno furono girate tra Bobbio e Piacenza. Il montaggio fu curato da Silvano Agosti che usò lo pseudonimo di Aurelio Mangiarotti (un suo amico muratore che viveva in Francia). Per completare il lavoro, Silvano Agosti impiegò 26 giorni in totale autonomia». 
Una lettera di Silvano Agosti a Marco Bellocchio, dove si cita Massimo Fagioli qui e qui

SILVANO AGOSTI, UNO STRALCIO DA UNA INTERVISTA A PROPOSITO DELLA REALIZZAZIONE DEI "PUGNI IN TASCA"
LA REGISTRAZIONE È DISPONIBILE QUI:

IL TESTO E LA REGISTRAZIONE INTEGRALE SONO DISPONIBILI SU "FORMACINEMA", QUI
segnalazione di Francesco Maiorano










m





Affaritaliani.it 23.3.11
"Bellocchio raffigura la psiche della società"
Così il docente di storia del cinema, Flavio De Bernardinis motiva la scelta del film 'Diavolo in Corpo' realizzato dal regista Marco Bellocchio nel 1986 oggetto oggi dell'incontro al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma con gli studenti della Scuola Nazionale di Cinema
m
Agi 23.3.11
Cinema: De Bernardinis, “Diavolo in corpo” cerniera film italiani
qui
m
CHI È FLAVIO DE BERNARDINIS
qui






Venerdì 30 giugno 2006 Roma, LIbreria Amore e Psiche
"I miei libri preferiti" - Incontro con Marco Bellocchio e Donatella Finocchiaro
NUOVO: IL VIDEO È DISPONIBILE QUI
Si ringrazia William Santero




Venerdì 29 settembre 2006, “Les images nouvelles”, incontro con Marco Bellocchio e Massimo Fagioli all'istituto italiano di cultura di Parigi. Video in commercio presso la Libreria Amore e Psiche









Paolo Franchi; - La storia che segue (1994), Frammenti di sapienza (1996), La spettatrice (2006), Nessuna qualità agli eroi (2007) -: «Gli unici film di Marco Bellocchio veramente buoni sono quelli che ha fatto con Massimo Fagioli»








12 Maggio 1995 Napoli - Istituto Università Orientale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Cattedra di Storia del Cinema - “Le forme del linguaggio” - Incontro in occasione della proiezione del film “Il sogno della farfalla” con Valerio Caprara, Massimo Fagioli e Marco Bellocchio.
Oggi su Il sogno della farfalla 4/1995 e in video.







QUI DI SEGUITO UNO STRALCIO DALL’INTERVISTA CHE MARCO BELLOCCHIO RILASCIÒ A MALCOM PAGANI DI MICROMEGA NELL'ESTATE DELL'ANNO SCORSO E CHE USCÌ SUL N. 6 DEL 31.8.2010 DI QUELLA RIVISTA.
L'INTERVISTA È INTEGRALMENTE DISPONIBILE QUI
Una anticipazione - in estratto - di questa intervista a MicroMega uscì anche su “Il Fatto Quotidiano” del 31.8.10, con il titolo “Bellocchio: racconto la mia follia. Psicanalisi, maoismo e pugni in tasca”. Il numero di MicroMega venne poi presentato in occasione della 67ª Festa del Cinema di Venezia dello scorso anno. “Segnalazioni” ne dette notizia qui, il testo di quell’articolo è disponibile qui.


clicca sull'immagine per ingrandirla



















ALTRE INTERVISTE RECENTI A MARCO BELLOCCHIO, OLTRE A QUELLA CHE È APPARSA SU LEFT 35 - E CHE È DISPONIBILE QUI - SONO REPERIBILI IN CONCLUSIONE DELLA RASSEGNA STAMPA "SPOGLI D'ESTATE 2012" CHE PUOI TROVARE QUI









Claude Autant-Lara (Luzarches 1901 - Antibes 2000) fu il regista del film Il diavolo in corpo (Le diable au corps) che diresse nel 1947, interpretato da Micheline Presle e Gérard Philipe. Il film era tratto dall’omonimo romanzo (1923) di Raymond Radiguet: nel 1918, mentre il marito ufficiale è al fronte, la giovane Marthe incontra di nuovo François, di pochi anni più giovane, ne diventa l'amante e muore di parto dando alla luce un bambino.
Nel 1989 Autant-Lara fu eletto al Parlamento Europeo come membro del neo-fascista Fronte Nazionale. Nella seduta inaugurale del Parlamento tenne un lungo discorso di apertura di stampo sciovinista e in chiave fortemente antiamericana, tanto che numerosi eurodeputati lasciarono per protesta l'aula.











Left 27 7.7.12
Telmo Pievani: fu un salto culturale
di Simona Maggiorelli

qui
Left 34 25.8.12
Quando siamo diventati creativi
di Telmo Pievani

qui



 









Corriere 31.8.12
Evoluzione. Lo studio di Science che rimette in discussione la nostra identità
Se la ragazza di Denisova è sorella dell'Homo sapiens
Il suo Dna rivela incroci con gli uomini moderni
di Anna Meldolesi
qui segnalazione di Giancarlo Leonelli
Galileo 2.9.12
Tutto sui Denisovan, cugini dei Sapiens
di Tiziana Moriconi
qui

La pagina originale qui, si ringrazia Paola Turco


SULLA STAMPA DI OGGI:














































SULL'UNITÀ, OGGI.


































l’Unità 7.9.12
Le radici dell’infelicità
Italiani poco felici, ma lo shopping non c’entra
di Oreste Pivetta
su spogli

l’Unità 7.9.12
Bersani: «Coraggio Pd mettiamoci in gioco»
Il leader democratico incontra i segretari regionali: «Non sarò seduto ad aspettare»
Renzi elogia le primarie americane: «Funzionano e danno entusiasmo»
di Maria Zegarelli
su spogli
l’Unità 7.9.12
Zagrebelsky: di Pier Luigi ci si può fidare
su spogli

Corriere 7.9.12
D'Alema scuote i democratici E nasce un asse antisinistra
Dai moderati un documento contro i «neostatalisti» di Fassina
di Tommaso Labate
su spogli

Corriere 7.9.12
Bindi sui gay: no alle nozze. S'inventino qualcosa
su spogli











l’Unità 7.9.12
Sono primarie o è una sfilata?
di Michele Prospero
su spogli
Corriere 7.9.12
Timori di un testa a testa. Bersani: sbagliato attaccarlo
Il segretario ai suoi: voglio mettermi in gioco così ridaremo credibilità alla politica
di Maria Teresa Meli
su spogli

il Fatto 7.9.12
Renzi, l’arma segreta
di Marco Travaglio
su spogli

il Fatto 7.9.12
Affinità elettorali
Il fascino di Renzi per il centrodestra
Parecchi anni fa tutte le donne di Forza Italia erano innamorate di Bertinotti
su spogli







La Costituzione: Parte II - Ordinamento della Repubblica
Articolo 97: «Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni
si accede mediante concorso»

l’Unità 7.9.12
Marco Rossi Doria: «Il concorso è l’unico modo per tornare alla normalità»
Il sottosegretario all’Istruzione: «Capisco le sofferenze e le fatiche dei colleghi precari, da questo deriva il compromesso del 50% dei posti disponibili»
di Jolanda Bufalini

su spogli

l’Unità 7.9.12
Quella strana sinistra che dice cose di destra
Il linguaggio di Grillo o i messaggi del Fatto sono orientati da una egemonia di destra e da una visione del mondo che va oltre il qualunquismo
di Luigi Manconi

su spogli

Corriere 7.9.12
Quel 23° posto dell'Italia nell'uso di Internet
di Edoardo Segantini

su spogli
m

 









Corriere 7.9.12
Maldive, frustate in paradiso Condanna per una sedicenne
«Colpevole» di rapporti con un uomo più anziano
di Monica Ricci Sargentini
su spogli

Corriere 7.9.12
L’enigma dell’odio smisurato che sconvolge tutta l'Europa
di Donato Carrisi

su spogli
m

 







Corriere 7.9.12
Il Vaticano e il fascismo condannati all'accordo
Ma lo squadrismo anticattolico intralciò i negoziati
di Sergio Romano

su spogli
m

 









Corriere 7.9.12
La Spagna dal 1936 al 1939, una guerra per molti conflitti
risponde Sergio Romano

su spogli
m

 






Repubblica 7.9.12
Sognando la cura perfetta
Staminali, istruzioni per l’uso
di Elena Dusi

su spogli
Repubblica 7.9.12
I limiti della scienza intrappolata tra ragione e umanità
di Michela Marzano

su spogli













Repubblica 7.9.12
Un convegno e alcuni saggi rilanciano una categoria ispirata da Huizinga
Siamo di passaggio
Così l’era della transizione sta cambiando la storia
di Simonetta Fiori

su spogli
m

 








il Fatto 7.9.12
Bellocchio, di padre in figlio il coraggio del cinema
Pier Giorgio, produttore e attore per il padre: un rapporto oltre la competizione
di Malcom Pagani

su spogli
il Fatto 7.9.12
Il risveglio degli strani cristiani davanti alla Bella addormentata
di Nanni Delbecchi

su spogli

La Stampa 7.9.12
Il risveglio degli strani cristiani davanti alla Bella addormentata
di Nanni Delbecchi

su spogli

Corriere 7.9.12
Il caso di Eluana, cattolici divisi sul film «Bella Addormentata»
La Cei: utile al dibattito. «Avvenire»: racconta una non verità
di M.Antonietta Calabrò

su spogli

Corriere 7.9.12
«Non è offensivo. Ma quei politici sembrano morti»
di Andrea Garibaldi

su spogli

Repubblica 7.9.12
Sull’Espresso in edicola oggi interviene il padre di Eluana sull’opera ispirata alla vicenda che lo ha visto protagonista
Al cinema con Englaro “Grazie a Bellocchio è un film per cambiare”
Anche la stampa estera si divide
Hollywood Reporter: “Il film di Bellocchio è un successo indiscutibile”
El Pais: “Personaggi sono ovvi e le loro azioni scontate. Un’autentica pena”
di Arianna Finos

su spogli
Dagospia 6.9.12
Bruttocchio - Mariarosa Mancuso sveglia la platea adorante di Bellocchio
qui
«Una sola scena, e un solo personaggio, hanno le qualità che il cinema dovrebbe avere. Roberto Herlitzka, “psichiatra che dà le medicine” – lo abbiamo inteso come una stilettata a Massimo Fagioli, per anni guru del regista – cura i parlamentari in crisi di rappresentanza»
Il Foglio 6.9.12
Brutta addormentata
Bellocchio sbaglia sceneggiatura e attori nel suo film ideologico su Eluana. Si salva solo una scena
di Mariarosa Mancuso

qui segnalazione di Stefania Sposito

La puntata di Cinematografo, di Marzullo, andata in onda nella notte tra il 5 e il 6 su RaiUno e nella quale si è parlato del nuovo film di Marco Bellocchio, è disponibile qui
segnalazione di Stefania Sposito

MicroMega 5.9.12
Il film della settimana: “Bella addormentata” di Marco Bellocchio
di Giona A. Nazzaro

qui

Aduc Salute 6.9.12
Eutanasia. Welby: dopo film Bellocchio, indagine su quella clandestina

qui

AFP e Le Point 6.9.12
Euthanasie: Bellocchio dénonce la mainmise catholique sur la politique italienne
di Gildas Le Roux

qui

Un’altra intervista a Marco Bellocchio è stata trasmessa la sera del 6 su RadioUno Rai a Zapping Duepuntozero. La registrazione della trasmissione è disponibile qui
segnalazione di Cesare Veneziani

Anche a Hollywood Parti su Rai Radio 3 la sera del 6 si è parlato di Bella Addormentata" sono stati intervistati Marco Bellocchio e l'interprete femminile Alba Rorwacher. La registrazione della puntata è disponibile qui
segnalazione di Noemi Ghetti


La Monde 7.9.12
Entretien
Bellocchio: «L’Italie est  cynique et dépressive»
nelle principali edicole

Avvenire 7.9.12
Bellocchio al Lido: Eluana c’è, ma non c’è
di Lucia Bellaspiga
qui segnalazione di Nuccio Russo
http://www.avvenire.it/Spettacoli/Pagine/bellocchio-eluana.aspx


l’Unità 6.9.12
Il film
Le incoerenze dell’amore
Quattro storie per Bellocchio sullo sfondo del caso Englaro
Vince la scommessa il regista nel ricostruire l’atmosfera e il clima politico di quando fu staccata la spina a Eluana raccontando altre vicende che a quella sono collegate
di Alberto Crespi

su spogli
l’Unità 6.9.12
«Il mio film? È fatto di risvegli»
Bellocchio svela le sue idee senza tesi né pregiudizi
Un’ovazione collettiva per l’attesa «Bella addormentata» Un lavoro ispirato anche a un’altra dormiente:
l’Italia contemporanea, con i suoi politici «smarriti»
di Gabriella Gallozzi

su spogli

il Fatto 6.9.12
Il film ispirato alla vicenda Englaro

Bellocchio, ritratto di un Paese in coma
di Nanni Delbecchi

su spogli

La Stampa 6.9.12
Bellocchio: la mia Italia “Bella addormentata”
Ben sedici minuti d’applausi per il film su Eluana: “Non è a tesi. Inguaribile oggi è il potere, vedo i politici disperati e smarriti”
di Fulvia Caprara

su spogli

La Stampa 6.9.12
Toni Servillo
“Io, onorevole dubbioso ma con dignità”
di F. C.

su spogli

Corriere 6.9.12
Successo di Bella addormentata Bellocchio: rispetto chi ha fede
Sedici minuti di applausi e ovazioni. Nel film ricordata l'agonia di Wojtyla
di Giuseppina Manin

su spogli

Corriere 6.9.12
Tanta voglia di sorprendere (e graffi ai politici obbedienti)
di Paolo Mereghetti

su spogli

Corriere Tv 6.9.12
La bella addormentata di Marco Bellocchio
La recensine di Paolo Mereghetti

qui segnalazione di Nuccio Russo

Corriere Tv 6.9.12
L’intervista a Marco Bellocchio
di Stefania Ulivi

qui segnalazione di Nuccio Russo








Corriere on line 6.9.12
Bellocchio: «La Bella addormentata è l'Italia»
Il regista in gara con il film ispirato al caso di Eluana Englaro. «Non è un'opera pro o contro eutanasia»
di Stefania Ulivi

qui

Corriere 6.9.12
«Ma l'etica del dubbio non spiega il caso Englaro»
di Paolo Di Stefano

su spogli
Repubblica 6.9.12
Il caso Bellocchio
Nel film sugli ultimi giorni del dramma Englaro tre diverse esistenze “sospese”. Bravi Servillo e la Huppert. Sedici minuti di applausi in sala
“Eluana oltre la vita e la morte, in un’Italia divisa in due”
di Natalia Aspesi

su spogli
Nello Speciale Venezia su Repubblica.it la videointervista a Bellocchio le foto del regista e del cast al Lido, le foto e le clip del film


Repubblica Tv 6.9.12
Venezia 69, Maltese: ''Bellocchio soffre di un eccesso di prudenza", fotografia montaggio attori tutti bravi ma il regista?
qui segnalazione di Francesco Maiorano

Repubblica 6.9.12
La par condicio non si addice a questa vicenda
di Curzio Maltese

su spogli

Repubblica 6.9.12
Già partite le discussioni sull’eutanasia. Gli attori grati al regista
“Una storia anticattolica” l’accusa dei politici di destra ma il pubblico applaude
di Maria Pia Fusco

su spogli


















La Stampa 5.9.12
Quest’anno al Lido si porta la religione
Il prete di Malick, la setta di Anderson, i fanatici di Seidl
E oggi il film di Bellocchio sulla “buona morte” di Eluana
di Fulvia Caprara
su spogli
m
il Fatto on line 5.9.12
Venezia 2012 – Bellocchio, liberi di, liberi da…
di Federico Pontiggia
qui segnalazione di Monica Angelini
UN VIDEO:
Repubblica TV 5.9.12
Marco Bellocchio
Eluana e il mio film di emozioni. Ma che disperazione la politica
qui segnalazione di Nuccio Russo
Si è parlato del nuovo film di Marco Bellocchio anche da Marzullo la notte fra mercoledì 5 e giovedì & e a UnoMattina estate, la mattina del 6 su Rai Uno - QUATTRO CLIP E IL POSTER QUI
segnalazione di Roberto Martina

 




l’Unità 4.9.12
La storia per immagini
Il poeta eretico
Presentato a Venezia il film sulla vita di Pietro Ingrao
Fuori concorso il documentario «Non mi avete convinto» di Filippo Vendemmiati dedicato alla vicenda privata e politica di una delle figure simbolo della sinistra italiana
di Gabriella Gallozzi

su spogli

«Se a Giulia Ingrao, Togliatti “dava un senso di rifiuto fisico”, il fratello le donava “una presenza bellissima”»
il Fatto 28.8.12
A Venezia “Non mi avete convinto”, il lavoro di Vendemmiati sull’utopista del Pci
97 anni e i racconti di una vita
Ingrao, silenzio poesia e rivoluzione
di Malcom Pagani

su "spogli" alla data del 28.8



Una scheda qui

Repubblica 4.9.12
Giornate degli Autori
La politica nobile spiegata da Pietro Ingrao

su spogli

NEL CORSO DELLA PUNTATA DI LUNEDI 3 SETTEMBRE DI "HOLLYWOOD PARTY", SU RADIO RAI 3, IL REGISTA DI "NON MI AVETE CONVINTO" SU PIETRO INGRAO, FILM PRESENTATO A VENEZIA. LA PUNTATA PUO' ESSERE ASCOLTATA - E SCARICATA - DA QUI









Un articolo sugli psicofarmaci agli adolescenti con due interventi della psichiatra Barbara Pelletti e della pediatra Maria Roberta Rocchi, pubblicato su Il Punto (9.8), è disponibile qui
segnalazione di Marco Pulvino

















I giorni e le notti 1.9.12
Note a margine sulla figura di Dioniso
di Rita De Petra

qui segnalazione di Susanne Portman

l'articolo cita Telmo Pievani 
Il Messaggero 2.9.12, pag 25

Homo sapiens. L'inventiva che modificò l'apparenza

nelle edicole, segnalazione di Federica Troisi
















Left on line 19.7.12
Vattimo e le mani sporche di Heidegger
di François Rastier

qui segnalazione di Livia Profeti
















Del libro ha parlato  il 20 agosto Radio 24 nel programma "Nessun luogo è lontano", condotto da Giampaolo Musumeci, con Simone Pieranni e Antonio Talia, due dei quattro autori. La registrazione della trasmissione è disponibile qui

Un lancio Agi del 31.8 sull'argomento: qui
L'ufficio stampa de L'Asino d'oro edizioni è curato da Giovanni Senatore





una anticipazione dalla prefazione del nuovo libro de L'Asino d'oro:



La Stampa 28.8.12
Pechino, la primavera uccisa dall’ossessione della stabilità
La protesta di piazza Tienanmen, nel 1989, è il modello che ha ispirato le rivolte in tutto il mondo. Ma non in Cina
di Ilaria Maria Sala





















Il programma di "Piazza bella piazza", la Festa della CGIL di Roma e del Lazio che si terrà dal 6 al 16 settembre alle Terme di Caracalla è disponibile qui

segnalazione di Franca Nardi







Uno degli eventi collaterali della 13 Biennale di Architettura a Venezia è una mostra dei disegni di Alvaro Siza Vieira, architetto portoghese che ha ricevuto Il Leone d'oro alla Carriera a questa Biennale. Le sue opere hanno sempre rivolto particolare attenzione al tema della Biennale il "Common Ground", infatti, dopo la fine della dittatura in Portogallo nel 1974, ad esempio, organizzò il Progetto SAAL impegnandosi per dare identità architettonica all'edilizia sociale dei quartieri degradati di Porto. La mostra si tiene alla Fondazione Querini Stampalia fino all'11 Novembre. All'interno un video molto bello "Alvaro Siza-Viagem sem Programa- interview" dove l'architetto parla della sua vita e del suo coinvolgimento nel fare architettura oltre che di come il disegno, la musica, gli incontri e egli affetti siano stati importanti per le sue opere.

Vedi qui
segnalazione di Francesca Serri















il pezzo qui a fianco è apparso su Repubblica il 14 agosto scorso, "Diversamente Ricchi" sarà presentato alla Festa Democratica di Civita Castellana (Vt) di sabato 8 settembre alle 18, Federico Tulli modererà l'incontro al quale interverranno Gianluca Santilli, Ettore Muffo e Miranda Perinelli. Una recensione fatta dall'Unità di Firenze in occasione della presentazione del del libro il 25 agosto scorso a Firenze alla Festa Nazionale della Cultura e dell'Informazione è disponibile qui



















Corriere Roma 30.9.12
Il tocco rovente di Terrafuoco
Venticinque opere di Roberta Pugno esposte all'Aranciera
di Lauretta Collonnelli
qui






clicca sulle immagini sovrastanti per renderle leggibili