Il Messaggero Sabato 27 Novembre 2004
Crociata nelle scuole americane
“Astinenza dal sesso” La ricetta di Bush contro Aids e aborti
di STEFANO TRINCIA
NEW YORK - In nome della difesa dei valori morali è stato trionfalmente rieletto. In nome della loro promozione George Bush dà l’avvio al suo secondo mandato. Stavolta, nel mirino della sua crociata moralizzatrice, entra la scuola pubblica. E nel caso specifico l’educazione sessuale che vi si insegna. In classe, dice il presidente, d’ora in poi sarà l’astinenza dal sesso più che la prevenzione di gravidanze ed Aids a dover avere il sopravvento. Un insegnamento di castità rivolto agli adolescenti cui la Casa Bianca intende concedere un sostanzioso incremento di fondi, varando quello che il consigliere del Presidente per le inizitive religiose Jim Towey, ha definito «una rivoluzione culturale» destinata a scoraggiare i più giovani dal sesso prematuro.
L’aumento degli stanziamenti per la campagna pro astinenza sessuale è emerso dall’attento esame della legge di bilancio da 388 miliardi di dollari appena varata dal senato. Nel 2005 l’attività educativa verrà finanziata con 131 milioni di dollari, trenta in più rispetto all’anno precedente. Si tratta, sostenevano ieri gli osservatori, di una delle cambiali elettorali che Bush sta pagando ai suoi elettori più entusiasti e più fedeli, i militanti della destra evangelica che hanno avuto una parte rilevante nella vittoria del presidente su John Kerry.
Immediate ed inevitabili le polemiche. La scelta di Bush non rappresenta una novità nell’arsenale politico-etico del presidente il quale ha sempre insistito sulla necessità di promuovere fra i giovani il valore della castità. La svolta è rappresentata da una promozione attivista dell’astinenza con fondi federali: «Non ci vedo niente di strano, diciamo ai nostri figli di dire no alla droga, non vedo perché non dobbiamo dir loro di dire no al sesso precoce», ha dichiarato Christine Bauer, componente del Provveditorato agli Studi del Wisconsin, uno degli stati più attivi in questo senso.
Dall’altra parte della barricata, le organizzazioni favorevoli all’educazione sessuale dei giovani nel senso della prevenzione, sottolineano che il fenomeno è di enormi proporzioni e non si può combattere con le prediche. Il 50 per cento degli adolescenti ha rapporti prima di lasciare la scuola superiore, mentre la metà dei nuovi casi di malattie sessuali interessa la popolazione tra i 15 ed i 24 anni di età. Quindi, insegnare l’astinenza senza spiegare come prevenire le gravidanze ed il contagio di malattie sessuali è un grave errore, ha sottolineato James Wagoner, dell’organizzazione Advocates for Youth : «L’unico modo per evitare al cento per cento un incidente d’auto è non guidare - ha detto - ma nessuno si sogna di suggerire una soluzione del genere, proprio per questo ci sono le cinture di sicurezza».