giovedì 3 luglio 2014

Italia oggi 2 luglio 2014, pag. 23
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l’Unità 3.7.14
Ai lettori
Il Cdr

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il Fatto 3.7.14
Lorenza Carlassare
Costituzione e scudi
“L’immunità è eccessiva, anche a Montecitorio”
di Silvia Truzzi

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Repubblica 3.7.14
Giuliano Pisapia
“L’immunità non serve né ai sindaci né ai senatori e basta con le due Camere”
intervista di Alessia Gallione

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Repubblica 3.7.14
Forza Italia vuole la norma salva-Galan “Non può andare in carcere”

 Riforme, Renzi vede Berlusconi
di Liana Milella

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Repubblica 3.7.14
Spinelli: “Da Renzi assicurazioni inquietanti, il rigore non è intaccato”

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Repubblica 3.7.14
Imu Chiesa, esenzione facile per scuole e cliniche private
di Valentina Conte

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Repubblica 3.7.14
Il Papa “benedice” gli esorcisti
di Paolo Rodari

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Repubblica 3.7.14
Salerno
Ior, monsignor Scarano a giudizio per riciclaggio

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Repubblica 3.7.14
La missione di Telemaco
di Massimo Recalcati

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Corriere 3.7.14
Telemaco, l’Erede che forse non Fu mai Re
di Eva Cantarella

Di Telemaco si parla poco, ha detto Renzi. È vero, se ne parla poco. E non a caso, con un padre come quello che aveva. Se il confronto con un genitore celebre è spesso molto difficile, come non pensare con simpatia al figlio di un eroe assolutamente speciale qual era Ulisse, l’ «uomo dalle molte astuzie» capace di compiere imprese che neppure il più forte degli Achei, Achille, sarebbe mai riuscito a compiere? E come se questo non bastasse quel padre era partito per la guerra lasciando Telemaco ancora bambino e la moglie Penelope alle prese con ben cento otto pretendenti, che volevano sposarla per conquistare il potere su Itaca. Povero Telemaco. All’inizio dell’Odissea lo incontriamo quando ha raggiunto l’età adulta. Esortato dalla dea Atena convoca l’assemblea degli itacesi, ai quali chiede di dargli una nave per andare a cercare notizie del padre, come ben noto assente da vent’anni. Gli itacesi non ci pensano neppure. È solo per intervento di Atena che Telemaco riesce a partire per interrogare Nestore e Menelao: non per colpa sua, un viaggio del tutto vano. Per ritrovarlo in azione dobbiamo aspettare che Ulisse, tornato finalmente a Itaca, lo incontri di nascosto e gli esponga il suo piano di battaglia. L’operazione scatta durante la celebre gara con l’arco, indetta da Penelope per decidere a quale dei proci concederà la sua mano. Affiancato da Telemaco, Ulisse stermina i pretendenti. Il potere regale è di nuovo nelle sue mani. E Telemaco? Quale sarà il suo ruolo? A Itaca non esistevamo regole dinastiche. Il potere regale passava ai figli solo se questi lo avevano meritato. Telemaco lo meritò? Non lo sappiamo.


La Stampa 3.7.14
Telemaco senza fili
di Massimo Gramellini

Hai venti minuti per parlare davanti a una platea di europarlamentari gentilmente offerti da un’azienda di surgelati. Puoi berlusconeggiare, ribadendo lo stereotipo dell’italiano simpatico, furbo e un po’ cafone. Oppure mariomonteggiare, ipnotizzando con dei mantra numerici un pubblico che non chiede di meglio per continuare a dormire in pace. Potresti persino enricoletteggiare e produrti in una lista di promesse di buon senso che qualunque presidente di turno dell’Unione Europea ripete senza sosta da vent’anni. Invece, essendo Renzi e non facendoti difetto l’autostima, decidi di renzeggiare. Evochi lo spirito dei tuoi idoli Blair e Obama – nessuno dei due, guarda caso, centroeuropeo – e ti produci in un monologo carico di valori, passioni, riferimenti storici e letterari. Avendo letto il libro omonimo dello psicanalista Recalcati, attingi a «Il complesso di Telemaco» ed elevi il figlio di Ulisse che cerca di meritarsi l’eredità a simbolo della tua idea di Europa. Il problema è che lo stai dicendo proprio all’assemblea dei Proci, che oggi non sono i principi di Itaca e neppure i politici italiani che ogni giorno costringono Penelope Boschi a fare e disfare la tela delle riforme. Sono i burocrati di Strasburgo, i ragionieri di Berlino e gli eurofobi di Farage e Le Pen: tutta gente molto prosaica e prevenuta, che da te vorrebbe sapere soltanto una cosa: quando pagherai i debiti, affamando sempre di più quegli scansafatiche baciati dal sole dei tuoi connazionali. 
Per fare fuori i Proci che il destino ti ha dato in sorte un bel discorso purtroppo non basta. Come Telemaco, avresti bisogno dell’esperienza di Ulisse. Invece hai solo D’Alema.

La Stampa 3.7.14
Telemaco, mille geniali metafore
di Silvia Ronchey

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Corriere 3.7.14
Generazione Telemaco (in attesa di crescita)
di Franco Venturini

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«E venne Renzi che citò Telemaco su imbeccata di Baricco che lesse Recalcati che divulgò Lacan che al mercato mio padre comprò». -- Wu_Ming_Foundt
segnalazione di Fiorenza Belardi





il Sole 3.7.14
Renzi blinda il patto con Berlusconi
Riforme. Procede il voto: bocciato emendamento dei frondisti di Pd e Fi
Il bicameralismo resta solo per leggi costituzionali ed elettorali e per Ue
Oggi vertice su Italicum e Senato - Forse incontro anche con il M5S - Immunità, si cambia in Aula
di Emilia Patta

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il Sole 3.7.14
Vicepresidente Mediaset
«Il premier ha una chance unica, è il più bravo comunicatore dopo mio padre»
Piersilvio Berlusconi: tifo per Renzi

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Repubblica 3.7.14
E Piersilvio canta le lodi dell’avversario di papà
“Tifo per Matteo, durerà 20 anni”
di Filippo Ceccarelli

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Corriere 3.7.14
Da D’Alema a Renzi Il Biscione filogovernativo con il capo all’opposizione
di Francesco Verderami

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Corriere 3.7.14
L’asse nordeuropeo già alza barriere a difesa del rigore
di Massimo Franco

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il Fatto 3.7.14
Traumatico debutto del semestre europeo
Lui: “Non prendo lezioni”
Niente flessibilità, i tedeschi attaccano Renzi a Strasburgo
di Stefano Feltri

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il Fatto 3.7.14
Evita i giornalisti e scappa a Porta a Porta
Salta la conferenza stampa con Schulz
Preferisce il comizio in tv
Giuà si parla di elezioni anticipate in primavera
di Wanda Marra

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Repubblica 3.7.14
Sgarbo ai giornalisti di Strasburgo per andare da Vespa
di F. Bei

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il Fatto 3.7.14
Nomine, il Granducato renziano
Da Palazzo Chigi a Bruxelles, dalle società pubbliche al sottogoverno, la poltrona parla toscano
di Marco Palombi e Carlo Tecce

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il Fatto 3.7.14
Sforbiciate
Le linee-guida colpiscono anche la scuola
di Salvatore Cannavò

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Repubblica 3.7.14
La rivolta dei sindacati sugli orari lunghi dei professori
di Corrado Zunino

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La Stampa 3.7.14
I magistrati attaccano il decreto del governo
“Fuori stalker e rapinatori”
La denuncia: “Liberi soggetti socialmente pericolosi”
di Francesco Grignetti

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Corriere 3.7.14
«Garanzia giovani», perché non funziona
I distruttori dI lavoro
di Maurizio Ferrera

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il Fatto 3.7.14
Trattativa e “Romanzo Quirinale”
Napolitano dovrà dire la verità
Al processo Stato-Mafia testimonieranno la prossima settimana Grasso, Marra, Ciani e Vitaliano Esposito
Poi, alla ripresa a settembre, sarà convocato il Presidente
di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

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il Fatto 3.7.14
Il dietrofront di “Repubblica”: ora il bavaglio va bene

ERA il 2010, ma sembra passata un’epoca. Berlusconi tentava di cambiare la legge sulle intercettazioni, proibendo ai giornali di pubblicarle. Ma sulla sua strada trova un avversario tosto: la Repubblica. Il quotidiano lancia la campagna dei post-it: gli articoli sono accompagnati dalla scritta “Con la legge bavaglio non leggerete più questo articolo”. Segue un’innovativa campagna 2.0, chi vuole può inviare una foto con un post-it appiccicato addosso, che verrà pubblicata. L’iniziativa è un successo, per questo ogni volta che un governo ci prova la campagna riprende. Sul giornale di ieri invece c’erano due interviste entrambe pro bavaglio. Questo il titolo di quella a Vietti: “Filtrare le intercettazioni e distruggere quelle irrilveanti”. Sotto, parla il garante Antonello Soro: “Sulla pubblicazione dei nastri serve una svolta”. Solo un eccesso di pluralismo o il bavaglio ora va bene?

il Fatto 3.7.14
Contratto stampa, volano gli stracci tra Ordine e Fnsi

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l’Unità 3.7.14
Naufraga un gommone Lampedusa, 80 dispersi
I superstiti hanno raccontato di corpi gettati in mare dagli scafisti
In due giorni salvati 5mila migranti. I morti di Pozzallo salgono a 45

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Repubblica 3.7.14
Un’altra strage in mare affonda un gommone 80 migranti dispersi
In 27 si sono salvati: “Ma a bordo eravamo più di cento”
E a Pozzallo salgono a 45 gli uomini asfissiati nella stiva
di Alessandra Ziniti

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l’Unità 3.7.14
Pronto il Piano nazionale accoglienza profughi
«Un centro in ogni regione, tre livelli di accoglienza»

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Corriere 3.7.14
I mille figli di «Mamma Virginia» la donna che dà casa ai piccoli immigrati
di Felice Cavallaro

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l’Unità 3.7.14
G8, chiesto risarcimento milionario a cinque agenti
La Corte dei Conti ha disposto il pignoramento di un quinto della retribuzione per
i condannati
La madre: «Quello che speravo»

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l’Unità 3.7.14
La follia degli Opg Un doc dà voce a Luigi, «il matto»
Ieri su Rai3 il film di Francesco Cordio, atto d’accusa della condizione disumana nei manicomi giudiziari
di Anita Eusebi

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l’Unità 3.7.14
Verdi eroe del 1849
Oggi il Campidoglio ricorda la Repubblica Romana a 165 anni dalla fondazione
Parleranno Vittorio Emiliani, di cui pubblichiamo l’intervento, e Giuseppe Monsagrati
Letture di Massimo Wertmüller
di  Vittorio Emiliani

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Repubblica 3.7.14
L’eterno trasformismo italiano
di Massimo L. Salvadori

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Corriere 3.7.14
Verso una «Medicina narrativa» che aiuti il cammino del paziente
di Mario Pappagallo

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La Stampa 3.7.14
Glezos, l’ex partigiano greco che torna a combattere in Europa
“Nell’Ue non ci sono nazisti, ma il capitale e i governi autoritari”
di Marco Bresolin

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Corriere 3.7.14
il Parlamento incapace di decidere responsabile del Caos in Iraq
di Lorenzo Cremonesi

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Corriere 3.7.14
Ucciso ragazzo arabo, rivolta a Gerusalemme
Rapito e bruciato a 16 anni
Abu Mazen accusa i coloni
di Davide Frattini

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Corriere 3.7.14
Incapaci di mostrare dolore se muoiono i figli degli altri
Hlehel, arabo israeliano: le colpe dell’occupazione
di Ala Hlehel

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Corriere 3.7.14
Quegli appelli alla vendetta, Israele teme i killer in casa
di D.F.

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l’Unità 3.7.14
Rapito e ucciso ragazzo palestinese
Abu Mazen: Israele è responsabile dell’omicidio
La famiglia di uno dei tre seminaristi: «È un atto orribile»
Netanyahu annuncia un’inchiesta

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il Fatto 3.7.14
Polveriera Medio Oriente comanda la legge del taglione
Dopo l’omicidio di trre giovani israeliani, ieri la stessa sorte è toccata a un palestinese
Sospetti sui coloni, mentre a Gerusalemme esplode la rabbia delle due fazioni

di Giampiero Gramaglia
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Repubblica 3.7.14
Il ragazzo palestinese ucciso per vendetta
Aveva 17 anni, rapito mentre tornava dalla moschea
di Fabio Scuto

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il Fatto Lettere 3.7.14
Quanto pesano le morti israeliane
di Ireo Bon

L'assassinio dei tre giovani coloni ebrei, Eyal Gifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel, è esecrabile ma non più di quello. Ma poi ci sono i morti per mano dell’esercito israeliano. I due ragazzi palestinesi, Nadeen Nawara e Mohammed Daher, il 15 maggio vicino alla prigione di Ofer, il pescatore Imad Salem ucciso nella sua barca il 7 giugno, i sei giovani e innocenti palestinesi uccisi dopo la scomparsa dei coloni. Ma queste morti, a differenza di quella dei ragazzi ebrei, non hanno fatto scalpore perché rientrano nella normalità. Qui sta il problema dell'apparentemente insolubile conflitto: il doppio peso con cui i governi occidentali giudicano le azioni israeliane e palestinesi e l'accettazione come fatto normale, anche da parte dei media, di un'occupazione israeliana illegale, oppressiva e spesso criminale. La pace in Israele-Palestina è possibile. Basta che la comunità internazionale obblighi lo Stato d'Israele a rispettare le risoluzioni Onu e la sentenza della Corte internazionale dell'Aia, con la fine dell'occupazione e il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi palestinesi.
Repubblica 3.7.14
Africa, in trincea con i medici che combattono l’incubo Ebola
di Pietro Del Re

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l’Unità 3.7.14
E poi basta con la Realtà
Beppe Fenoglio
Cosa ha spinto molti scrittori a interrogarsi sul nostro passato?
di Giuseppe Catozzella

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Corriere 3.7.14
La marcia su Roma cominciò a Fiume
La sfida di d’Annunzio e gli errori del governo Nitti minarono l’autorità dello Stato
di Sergio Romano

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Repubblica 3.7.14
La beffa a Goebbels “Io, icona degli ariani ero una bambina ebrea”
L’incredibile storia di Hessy Taft, che oggi vive negli Usa “La mia foto usata dai mezzi di propaganda nazisti”
di Andrea Tarquini

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Repubblica 3.7.14
Antonioni secondo Don DeLillo
“Rendeva bello perfino il brutto”
di Don DeLillo

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Repubblica 3.7.14
Per la prima volta un libro fotografico racconta il simbolo delle lotte femministe
Quel gesto spudorato con cui le donne cambiarono la storia
di Simonetta Fiori

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Repubblica 3.7.14
"Noi Donne"
Le attività, i pensieri e i movimenti di genere
I settant’anni della rivista dove tutto cominciò

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La Stampa 3.7.14
La banalità dello spiare
Tradire gli amici nella Ddr
L’intervento che la scrittrice australiana Anna Funder leggerà domani al festival Le Conversazioni di Capri: diventare delatore passo dopo passo
di Anna Funder

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Corriere 3.7.14
Vizi e virtù di un mondo freddo
La famiglia secondo de Oliveira
di Maurizio Porro

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La Stampa 3.7.14
Americani, ammalati di dolore
È allarme per l’abuso di pillole
Nel 2012 i medici americani hanno firmato 259 milioni di ricette per antidolorifici, cioè abbastanza per fornire un flacone a ogni adulto. Ogni giorno negli Stati Uniti muoiono 46 persone per overdose di painkillers
di Polo Mastrolilli

qui

La Stampa 3.7.14
La sorella di Julia Roberts: “Colpa sua se mi uccido”
Resa nota una lettera choc di Nancy Motes al fidanzato al processo contro l’attrice per la sua eredità
di Paolo Mastrolilli

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si ringazia Susanne Portmann