«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE
venerdì 2 marzo 2007
Left n.09-2007 è nelle edicole e in Libreria
con Massimo Fagioli
in questo numero: Il Teorema
• Gli articoli precedenti sono disponibili qui
• Su una sezione del sito di Left è possibile sfogliare i numeri arretrati online
• L'articolo di Tonino Bucci citato è disponibile qui
(si ringraziano Paolo Izzo e Roberto Martina)
citati al Giovedì:
il Riformista 2.3.07
Affari. Si diffomde la pratica dei "counselors"
Non mi sento bene, vado dal filosofo
di Livia Profeti
qui
La filosofia cerca il suo sbocco professionale e si propone in Italia come “cura dell'anima”: la consulenza filosofica. Nata in Germania nel 1981 dalle conversazioni che il tedesco Achenbach intratteneva con i suoi ospiti, da qualche anno sta cercando di farsi strada anche in Italia.
La sua applicazione è ancora esigua, ma crescono divulgazione e formazione post-laurea. Il costo di tale formazione non sembra essere alla portata di tutti, anche se è difficile evincerlo tra l'insieme di convegni, corsi, master universitari e le molte associazioni private, che aspirano alla creazione di un albo professionale specifico. A titolo di esempio, se il seminario pomeridiano di un famoso maître à penser può richiedere anche 210 euro, il blasonato master biennale alla Ca' Foscari di Venezia ne costa 6.000, mentre ne sono sufficienti 1.500 per quello di Roma Tre, annuale.
Sono molti i filosofi noti che a diverso titolo e vicinanza sono entrati nell'orbita della consulenza filosofica: Vattimo, Volpi, Bodei, Natoli, Ferraris solo per citarne alcuni. Il suo vero nume tutelare è però Umberto Galimberti, che già nel 2003 sostenne il primato della filosofia sulla psicoterapia, ipotizzando su Repubblica che quest'ultima fosse nata solo a causa di una “diserzione” della prima. Già vicepresidente dell'associazione Phronesis e direttore scientifico del master veneziano, il filosofo svolge anche direttamente formazione e cura per Apogeo, una collana dedicata al fenomeno.
In un contesto di allarme mondiale sui disagi psichici in aumento, per Maurizio di Bartolo la consulenza filosofica cerca di occupare quella fetta di mercato «tra il lettino e il confessionale», uno spazio in espansione perché legato all'altrettanta crescente confusione tra sanità e malattia mentale, una differenza diventata “virtuale” (Golem L'Indispensabile n. 4/05). I problemi che i consulenti filosofici cercano di affrontare si sovrappongono infatti a quelli delle psicoterapie e psicoanalisi, ma i counselors rifiutano la definizione di terapia psichica e preferiscono parlare di cura dell'anima: un dialogo socratico che dovrebbe guidare il consultante alla comprensione, e quindi realizzazione, della propria “filosofia personale”.
Da un punto di vista teorico, se per Galimberti i nomi di riferimento sono quelli di Heidegger, Binswanger e Jaspers (La casa di psiche), secondo Pier Aldo Rovatti le idee fondamentali sono quelle del francese Foucault (La filosofia può curare?). Rovatti rivendica anche la prossimità della consulenza filosofica con le posizioni di Franco Basaglia, l'ispiratore della nostra legge del '78 sul trattamento della malattia mentale, tuttora in vigore. La querelle pare destinata ad una pacifica integrazione, anche perché sia Foucault che Basaglia hanno diversi debiti con le icone galimbertiane.
L'aria di famiglia si respira infatti nelle parole di Neri Pollastri, uno dei primi counselors italiani, membro fondatore di Phronesis, il quale assicura che nella consulenza filosofica non c'è alcuna terapia (parola detestata sia dal foucaultiano Rovatti che dal filo-fenomenologo Galimberti), perché «l'intervento efficace» non spetta al consulente, bensì alla persona stessa che deve essere lasciata libera di agire «secondo la propria filosofia personale».
Non solo in teoria quindi, ma anche nella prassi la consulenza filosofica mostra la sua parentela con l'heideggeriana daseinanalisi di Ludwing Binswanger. Anche il nume della psichiatria fenomenologica faceva infatti lunghe chiacchierate con i suoi pazienti e come i counselors non interveniva terapeuticamente, a volte però con esiti tragici. Lo storico Hirschmüller rivela infatti nel suo Ellen West: tre tentativi di cura e il loro fallimento (Il sogno della farfallan. 1/05) che nel '21 Binswanger “liberò” la paziente dalla sua clinica di Kreuzlingen anche se ben consapevole che ella si sarebbe suicidata, cosa che regolarmente avvenne. Anni dopo, nel '44, senza rimpiangere la decisione di allora, egli giustificò il suicidio della giovane donna, alla luce della daseinanalisi, come un atto di libertà e di “autentico” compimento della propria esistenza.
Il primo a sancire la superiorità della filosofia esistenziale sulle altre scienze umane fu proprio Martin Heidegger, che nel '27 scrisse in Essere e Tempo che essa veniva «prima di qualsiasi psicologia, antropologia, e, a maggior ragione, biologia». Da lì a 5 anni sarebbe diventato il primo rettore-Führer della storia del nazionalsocialismo. Ci sarà da domandarsi qualcosa?
Liberazione 2.3.07
Giordano: «Una crisi per impedire la partecipazione. Il Prc riparte da lì»
qui (ricevuto da Nuccio Russo)
l'Unità 2.3.07
SAGGI Un pamphlet di Luciano Canfora lo dimostra tra ricorsi e paralleli storici: dalle guerre del Peloponneso alla guerra in Iraq del 2002
«Esportare la libertà»? Da sempre un imbroglio a danno dei popoli
di Bruno Gravagnuolo
qui
l'Unità 2.3.07
LA MOSTRA A Palazzo Strozzi le opere dell’artista raccolte dai collezionisti Egisto Paolo Fabbri e Charles A. Loeser
Quando Cézanne era «di casa» a Firenze
di Gianni Caverni
qui
Repubblica 2.3.07
Si può scegliere come nascere?
La nuova polemica tra la chiesa e la scienza
di Luca e Francesco Cavalli-Sforza
qui
Repubblica 2.3.07
Storia di un sapere che il nazismo utilizzò in chiave razzista
Quando l'eugenetica è diventata un tabù
di Francesco Cassata
qui
Repubblica 2.3.07
Un nuovo fronte di discussione bioetica
Dove comincia la vita umana
di Michele Aramini
qui
Corriere della Sera 2.3.07
Coppie gay, è bufera contro Andreotti
Il senatore: «Sono all'antica, le unioni le vedo solo tra un uomo e una donna». E tra le righe evoca l'equazione omosessuale-pedofilo
qui
Corriere della Sera 2.3.07
Il tramonto dei Dico
di Pierluigi Battista
Repubblica 28.2.07
Il Paese della follia
di Filippo Ceccarelli
qui (quest'articolo di Ceccarelli si riferisce ad un articolo uscito sul Financial Times, disponibile qui; segnalazione di Livia Profeti)
Le Monde del 26 gennaio 2007
Un incantamento francese
di Roger-Pol Droit
(Traduzione dal francese di Livia Profeti, che ringrazia Corinne Lebrun per i preziosi consigli, chi volesse riceverla per e-mail può farne richiesta a "segnalazioni".
La versione originale dell'articolo in francese può essere acquistata - per 2€ - sul sito di Le Monde, a questo indirizzo)
Liberazione 28.2.07
Marramao: "Fondamentalismo cosmico o cosmopolitismo della differenza?"
a colloquio con il filosofo, direttore della Fondazione Basso, sulla deriva identitaria che caratterizza ormai le tre grandi religioni monoteistiche. A partire dal clamore suscitato dall'uscita del saggio di Ariel Toaff, poi ritirato dalle librerie
di Vittorio Bonanni
(in pdf negli Archivi sul sito di Liberazione)
Repubblica 1.3.07
Il fantasma dell'Anticristo. La crociata di Biffi contro "chi istiga all'idolatria"
di Filippo Ceccarelli
qui
Repubblica 1.3.07
Critica della ragion cristiana. In libreria un pamphlet di Odifreddi
La tesi che il Cristianesimo sia indegno della razionalità umana è molto antica
di Giovanni Filoramo
qui
questi articoli erano già stati segnalati nei giorni scorsi
il Riformista 2.3.07
Affari. Si diffomde la pratica dei "counselors"
Non mi sento bene, vado dal filosofo
di Livia Profeti
qui
La filosofia cerca il suo sbocco professionale e si propone in Italia come “cura dell'anima”: la consulenza filosofica. Nata in Germania nel 1981 dalle conversazioni che il tedesco Achenbach intratteneva con i suoi ospiti, da qualche anno sta cercando di farsi strada anche in Italia.
La sua applicazione è ancora esigua, ma crescono divulgazione e formazione post-laurea. Il costo di tale formazione non sembra essere alla portata di tutti, anche se è difficile evincerlo tra l'insieme di convegni, corsi, master universitari e le molte associazioni private, che aspirano alla creazione di un albo professionale specifico. A titolo di esempio, se il seminario pomeridiano di un famoso maître à penser può richiedere anche 210 euro, il blasonato master biennale alla Ca' Foscari di Venezia ne costa 6.000, mentre ne sono sufficienti 1.500 per quello di Roma Tre, annuale.
Sono molti i filosofi noti che a diverso titolo e vicinanza sono entrati nell'orbita della consulenza filosofica: Vattimo, Volpi, Bodei, Natoli, Ferraris solo per citarne alcuni. Il suo vero nume tutelare è però Umberto Galimberti, che già nel 2003 sostenne il primato della filosofia sulla psicoterapia, ipotizzando su Repubblica che quest'ultima fosse nata solo a causa di una “diserzione” della prima. Già vicepresidente dell'associazione Phronesis e direttore scientifico del master veneziano, il filosofo svolge anche direttamente formazione e cura per Apogeo, una collana dedicata al fenomeno.
In un contesto di allarme mondiale sui disagi psichici in aumento, per Maurizio di Bartolo la consulenza filosofica cerca di occupare quella fetta di mercato «tra il lettino e il confessionale», uno spazio in espansione perché legato all'altrettanta crescente confusione tra sanità e malattia mentale, una differenza diventata “virtuale” (Golem L'Indispensabile n. 4/05). I problemi che i consulenti filosofici cercano di affrontare si sovrappongono infatti a quelli delle psicoterapie e psicoanalisi, ma i counselors rifiutano la definizione di terapia psichica e preferiscono parlare di cura dell'anima: un dialogo socratico che dovrebbe guidare il consultante alla comprensione, e quindi realizzazione, della propria “filosofia personale”.
Da un punto di vista teorico, se per Galimberti i nomi di riferimento sono quelli di Heidegger, Binswanger e Jaspers (La casa di psiche), secondo Pier Aldo Rovatti le idee fondamentali sono quelle del francese Foucault (La filosofia può curare?). Rovatti rivendica anche la prossimità della consulenza filosofica con le posizioni di Franco Basaglia, l'ispiratore della nostra legge del '78 sul trattamento della malattia mentale, tuttora in vigore. La querelle pare destinata ad una pacifica integrazione, anche perché sia Foucault che Basaglia hanno diversi debiti con le icone galimbertiane.
L'aria di famiglia si respira infatti nelle parole di Neri Pollastri, uno dei primi counselors italiani, membro fondatore di Phronesis, il quale assicura che nella consulenza filosofica non c'è alcuna terapia (parola detestata sia dal foucaultiano Rovatti che dal filo-fenomenologo Galimberti), perché «l'intervento efficace» non spetta al consulente, bensì alla persona stessa che deve essere lasciata libera di agire «secondo la propria filosofia personale».
Non solo in teoria quindi, ma anche nella prassi la consulenza filosofica mostra la sua parentela con l'heideggeriana daseinanalisi di Ludwing Binswanger. Anche il nume della psichiatria fenomenologica faceva infatti lunghe chiacchierate con i suoi pazienti e come i counselors non interveniva terapeuticamente, a volte però con esiti tragici. Lo storico Hirschmüller rivela infatti nel suo Ellen West: tre tentativi di cura e il loro fallimento (Il sogno della farfallan. 1/05) che nel '21 Binswanger “liberò” la paziente dalla sua clinica di Kreuzlingen anche se ben consapevole che ella si sarebbe suicidata, cosa che regolarmente avvenne. Anni dopo, nel '44, senza rimpiangere la decisione di allora, egli giustificò il suicidio della giovane donna, alla luce della daseinanalisi, come un atto di libertà e di “autentico” compimento della propria esistenza.
Il primo a sancire la superiorità della filosofia esistenziale sulle altre scienze umane fu proprio Martin Heidegger, che nel '27 scrisse in Essere e Tempo che essa veniva «prima di qualsiasi psicologia, antropologia, e, a maggior ragione, biologia». Da lì a 5 anni sarebbe diventato il primo rettore-Führer della storia del nazionalsocialismo. Ci sarà da domandarsi qualcosa?
Liberazione 2.3.07
Giordano: «Una crisi per impedire la partecipazione. Il Prc riparte da lì»
qui (ricevuto da Nuccio Russo)
l'Unità 2.3.07
SAGGI Un pamphlet di Luciano Canfora lo dimostra tra ricorsi e paralleli storici: dalle guerre del Peloponneso alla guerra in Iraq del 2002
«Esportare la libertà»? Da sempre un imbroglio a danno dei popoli
di Bruno Gravagnuolo
qui
l'Unità 2.3.07
LA MOSTRA A Palazzo Strozzi le opere dell’artista raccolte dai collezionisti Egisto Paolo Fabbri e Charles A. Loeser
Quando Cézanne era «di casa» a Firenze
di Gianni Caverni
qui
sul tema, vedi l'articolo di Simona Maggiorelli
il Cezanne ritrovato dopo sessant'anni
su Left n°8, pag.89
uscito nelle edicole venerdì 23 u.s.
Repubblica 2.3.07
Si può scegliere come nascere?
La nuova polemica tra la chiesa e la scienza
di Luca e Francesco Cavalli-Sforza
qui
Repubblica 2.3.07
Storia di un sapere che il nazismo utilizzò in chiave razzista
Quando l'eugenetica è diventata un tabù
di Francesco Cassata
qui
Repubblica 2.3.07
Un nuovo fronte di discussione bioetica
Dove comincia la vita umana
di Michele Aramini
qui
Corriere della Sera 2.3.07
Coppie gay, è bufera contro Andreotti
Il senatore: «Sono all'antica, le unioni le vedo solo tra un uomo e una donna». E tra le righe evoca l'equazione omosessuale-pedofilo
qui
Corriere della Sera 2.3.07
Il tramonto dei Dico
di Pierluigi Battista
su MicroMega 2/2007 – Almanacco di scienze, in vendita da venerdì 2 marzo:
Richard Dawkins, Perché quasi certamente Dio non esiste 4
Daniel Dennett, Il credente e la formica e E liberaci da Dio 13 e 21
Ian Tattersall, Il Creatore non ha superato l’esame 34
Telmo Pievani, La bioetica confessionale del centro-sinistra 45
Antonio R. Damasio, E dal corpo nacque l’anima: le emozioni nell’evoluzione 63
Steven Pinker, Come è nata la mente? 72
Guido Barbujani, Perché non possiamo non dirci africani 82
Tecumseh Fitch, La foca e il pescatore: sulla fratellanza delle specie 93
Denis Duboule, Darwin nell’età della genomica 102
Stephen J. Gould, Darwin e l’incendio nella fabbrica di stoffe 109
Michael Gazzaniga, L’uomo, la scimmia e la petite différence 127
Marc Hauserm, L’evoluzione di una grammatica morale universale 134
Mario De Caro, Gazzaniga, Hauser e la fallacia dei cromosomi morali 143
Francesco De Martini, Il mondo oggettivo della meccanica quantistica e le leggende dell’ermeneutica 151
Seth Lloyd, Il software dell’universo 163
Willy Benz, La scienza alla ricerca di E.T. 170
Paolo Rossi, Bambini e primitivi: i misteri dell’origine dell’uomo 175
Antonio R. Damasio / Vilanayur Ramachandran / Raymond Dolan / Margareth Livingstone
Van Gogh e i neuroni: l’arte come esperienza cognitiva (presentazione di Gloria Origgi)
Paolo Flores d’Arcais, L’eutanasia è un diritto civile 197
Ignazio R. Marino, Padroni della propria vita 206
Disciplina dell’eutanasia e del testamento biologico 210
_______________________________________
Richard Dawkins, Perché quasi certamente Dio non esiste 4
Daniel Dennett, Il credente e la formica e E liberaci da Dio 13 e 21
Ian Tattersall, Il Creatore non ha superato l’esame 34
Telmo Pievani, La bioetica confessionale del centro-sinistra 45
Antonio R. Damasio, E dal corpo nacque l’anima: le emozioni nell’evoluzione 63
Steven Pinker, Come è nata la mente? 72
Guido Barbujani, Perché non possiamo non dirci africani 82
Tecumseh Fitch, La foca e il pescatore: sulla fratellanza delle specie 93
Denis Duboule, Darwin nell’età della genomica 102
Stephen J. Gould, Darwin e l’incendio nella fabbrica di stoffe 109
Michael Gazzaniga, L’uomo, la scimmia e la petite différence 127
Marc Hauserm, L’evoluzione di una grammatica morale universale 134
Mario De Caro, Gazzaniga, Hauser e la fallacia dei cromosomi morali 143
Francesco De Martini, Il mondo oggettivo della meccanica quantistica e le leggende dell’ermeneutica 151
Seth Lloyd, Il software dell’universo 163
Willy Benz, La scienza alla ricerca di E.T. 170
Paolo Rossi, Bambini e primitivi: i misteri dell’origine dell’uomo 175
Antonio R. Damasio / Vilanayur Ramachandran / Raymond Dolan / Margareth Livingstone
Van Gogh e i neuroni: l’arte come esperienza cognitiva (presentazione di Gloria Origgi)
Paolo Flores d’Arcais, L’eutanasia è un diritto civile 197
Ignazio R. Marino, Padroni della propria vita 206
Disciplina dell’eutanasia e del testamento biologico 210
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