giovedì 15 maggio 2014

Strage della miniera, la Turchia in rivolta
Oggi sciopero generale in tutto il Paese
La Stampa 15.5.14
Quel grido: “Assassino”
La miniera restituisce solo cadaveri E scoppia la rivolta contro Erdogan
Le vittime sono 274, nei cunicoli restano 120 operai: poche le speranze di recuperarli

Urla contro il premier: “Assassino”. E lui fugge in un negozio. Scontri a Istanbul
di Francesca Paci

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Repubblica 15.5.14
In miniera centinaia di sepolti vivi Turchia in piazza “Erdogan assassino”
di Marco Ansaldo

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Repubblica 15.5.14
Ragazzi sdraiati per terra il ritorno di Gezi Park
di M. Ans.

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il Fatto 15.5.14
L’ecatombe dei minatori di Soma scatena la rabbia dei giovani turchi contro Erdogan
di Al. Sch.

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Il Sole 15.5.14
Vicino alle coste del turismo. Nel Paese record di incidenti sul lavoro
Turchia, la tragedia svela il lato oscuro del boom
di Alberto Negri

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Repubblica 15.5.14
Migranti, le foto mai viste dei morti in fondo al mare
di Attilio Bolzoni

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Corriere 15.5.14
Bloccare all’origine la rotta di Lampedusa
di Aldo Cazzullo

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il Fatto 15.5.14
Il deputato Pd Genovese
Il Pd di Renzi ha paura del voto segreto
La decisione sull’arresto del deputato potrebbe slittare a dopo le europee
Battaglia tra Dem e Movimento: oggi la decisione sulla data del voto in aula
Europee, la fifa nera del premier su Genovese. E l’arresto si allontana
di Wanda Marra

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La Stampa 15.5.14
L’eterna vocazione al suicidio del Pd
Genovese e la vocazione-Lemmings
di Jacopo Iacoboni

Potremmo dirlo con le parole di Romano Prodi: "La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti". Il Professore, commentando una vicenda particolare (le nomine alle Authority nel 2012), disegnava però un quadro universale del comportamento del Pd. La vocazione al suicidio.
Tafazzista come sempre, il gruppo parlamentare alla Camera è orientato a decidere che, sulla richiesta di arresto di Genovese, si voterà solo dopo le elezioni europee. Si oppone cioè al M5S che chiedeva di votare subito, già oggi. Perché lo fa, chiediamo noi ingenuamente? Francantonio Genovese è un personaggio a dir poco discusso, e di fatto già scaricato, politicamente, dal suo partito; ma non è questo il punto. Ferma restando la presunzione di innocenza per lui come per tutti, Montecitorio doveva solo votare se dire sì o no a una richiesta di arresto della magistratura, che non significa condannarlo, peraltro per un pacchetto di accuse gravissime: Genovese, uno dei grandi signori delle tessere siciliane del Pd, è accusato a Messina di reati gravissimi, associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Si potrebbe difendere forse meglio fuori dall'aula; e comunque, difendendo lui il Pd non difende se stesso.Questo è certo.
Magari domani il Pd cambierà idea, e accetterà di votare, subito, e votare il sì all'arresto, sapendo che è assurdo immolarsi per un tipo così, oltretutto con le elezioni dietro l'angolo. Certo tornano in mente mille storie diverse, politiche e non politico-giudiziarie, accomunate da questa vocazione suicidaria, i 101 che impallinano Prodi (appunto) col voto segreto - la pagina più nera. O storie più tragicomiche come "lo smacchiamo lo smacchiamo", il motto di Bersani prima della "non vittoria" alle politiche del 2013. Perché lo fanno, e ora che hanno - comunque lo si giudichi - un leader capace di farsi votare? Si suicidano perché, come i Lemmings - i piccoli roditori che, secondo una credenza popolare, nei periodi di carestia si ucciderebbero gettandosi in massa da uno strapiombo - non possono fare altro, è più forte di loro? Oppure, come sussurrano i maligni, suicidandosi uccidono il vero nemico (interno), ossia l'usurpatore Renzi, che certo non dà l'immagine di avere un governo pieno del suo stesso partito?
Grillo nel frattempo esulta. Altro grande argomento di campagna elettorale, gli viene regalato.

Repubblica 15.5.14
Il commento
Due pesi e due misure
di Liana Milella

DUE pesi e due misure no, proprio non è consentito. Una per Berlusconi e per i parlamentari della destra, vedi Papa e Verdini, una per quelli del Pd, vedi Genovese. Misura strettissima per i primi, decadenza, arresto e intercettazioni subito, misura lasca per quelli del proprio partito. La regola deve valere in ogni momento dell’anno, anche quando di mezzo ci sono le elezioni, e magari può far comodo un rinvio per non perdere i voti dell’ala supergarantista del partito. Il Pd non se lo può permettere, soprattutto in queste ore, mentre a Milano scoppia la nuova Tangentopoli, Scajola viene arrestato, Dell’Utri condannato se ne sta in Libano. Non si può mandare a Milano l’ex pm Cantone come garanzia di futura trasparenza e a Roma, in Parlamento, traccheggiare e ricorrere a escamotage sull’arresto di Genovese. Anche a Montecitorio sono necessari coerenza e coraggio. La prima vuole che Genovese sia giudiziariamente trattato come i suoi coimputati, tutti messi in carcere dai magistrati. Il Pd vada immediatamente in aula, non si nasconda dietro il calendario. Il secondo, il coraggio, esige di affrontare a viso aperto i grillini sul voto segreto. Al Senato impose quello palese per la decadenza di Berlusconi, ora non ha altro da fare che seguire la stessa strada.



























il Fatto 15.5.14
Gli inizi: strane amicizie
La rete Usa per l’ascesa di Matteo
Fin da quando era presidente della Provincia ha tessuto una rete con i Repubblicani più reazionari
di Michele De Lucia

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Corriere 15.5.14
Brunetta: bene il leader pd, mi copia ma gli lascio il copyright

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l’Unità 15.5.14
Senato
«Non ci sono accrediti a favore di Greganti»

«Quanto ad articoli di stampa relativi alla presenza del signor Greganti in Senato, non risultano accrediti a suo nome». Lo fa sapere il Senato in un comunicato, dedicato a spiegare il black-out del sistema informatico di Palazzo Madama che secondo alcuni avrebbe cancellato l’ingresso del faccendiere ora agli arresti a Milano. Il movimento 5 Stelle ha detto che « è successo un fatto gravissimo. Dopo che un senatore aveva richiesto di conoscere gli accessi di Greganti agli uffici del Senato, il sistema informatico si è improvvisamente bloccato ed è rimasto fuori servizio per mezza giornata. Quando ha ripreso a funzionare, non risultavano tracce di ingressi di Greganti».
Corriere 15.5.14
«Un mese fa in Senato». L’ultimo giallo di Greganti
Il socialista Barani non ha dubbi: l’ho visto
In cella il compagno G prepara un memoriale
di Monica Guerzoni

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il Fatto 15.5.14
Expo, perché è peggio di Tangentopoli
di Gianni Barbacetto

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La Stampa 15.5.14
Il premier alla prova del tabù Mezzogiorno
di Marcello Sorgi

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La Stampa 15.5.14
Daniele Ciprì
“La mia Sicilia catatonica. Il primo che arriva e urla si prende un mare di voti”
di Amedeo La Mattina

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La Stampa 15.5.14
Nuovo gruppo per gli ex senatori grillini espulsi

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l’Unità 15.5.14
Privatizzazioni e beni comuni, sabato il corteo
Organizzata da Arci e Forum dell’Acqua pubblica con l’adesione di centinaia di associazioni e comitati
di Rachele Gonnelli

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La Stampa 15.5.14
Il divorzio è breve: bastano sei mesi per la separazione
Accordo tra i partiti in Commissione giustizia
La legge attuale (del 1987) prevede tre anni, quella del 1970 ne prevedeva cinque
di Francesca Schianchi

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Il Sole 15.5.14
Sanità. La cannabis tra le sostanze «soft»
La legge distingue di nuovo tra droghe leggere e pesanti
di Rosanna Magnano

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Repubblica 15.5.14
Scuola, la rivolta contro i quiz
di Tito Boeri

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La Stampa 15.5.14
Colosseo
Da anfiteatro a spartitraffico gloria e tramonto di un simbolo
I romani e il monumento: 1500 anni di difficile convivenza
di Mattia Feltri

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l’Unità 15.5.14
Basta decreti: più forza al governo parlamentare
di Claudio Sardo

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La Stampa 15.5.14
Europee, la scomparsa dei comunisti
Per la prima volta dal 1946 nessun partito comunista e nessuna falce e martello correranno per conquistare voti ad una elezione di carattere nazionale
Che ne è di quel mondo?
di Fabio Martini

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l’Unità 15.5.14
Lo sciopero mondiale dei lavoratori fast-food
Dall’America parte la protesta dei dipendenti delle grandi catene
che chiedono paghe giuste e migliori condizioni
La difficile lotta in Italia
di Massimo Franchi

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l’Unità 15.5.14
Hamdeen Sabahi
«L’Egitto non può tornare indietro»
Laico, nasseriano  di sinistra, è lo sfidante alle elezioni presidenziali del 26-27 maggio contro l’uomo forte dell’esercito Abdel Fattah al-Sissi
Le due priorità della sua campagna: lotta alla povertà e giustizia sociale
Nelle voto del 2012 si era piazzato al terzo posto con un inaspettato 20,7%
di Umberto De Giovannangeli

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Repubblica 15.5.14
Danza del ventre la rivoluzione segreta degli egiziani
Il ballo è la vera passione nazionale. Ecco perché è anche una questione di democrazia
di Alaa Al-Aswani

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il Fatto 15.5.14
Xenofobi scandinavi
Accoglienza non fa più rima con Svezia L’estrema destra raddoppia i consensi
di Michela Danieli

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Il Sole 15.5.14
Gli ex «paradisi» del Nord Europa ora fanno paura più dei «Pigs»
di Morya Longo

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l’Unità 15.5.14
Le Monde, vince la redazione. La direttrice si dimette
di Roberto Arduini

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il Fatto 15.5.14
Natalie e Jill le direttore si dimettono (quasi) insieme
Abramson e Nougayrède lasciano ‘New York Times’ e ‘Le Monde’
di Luana De Micco e Stefano Citati

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La Stampa 15.5.14
Tra Cina e Usa il gioco sottile di due giganti
Fu in un taxi, dieci anni fa a Pechino, che capii veramente quanto è grande la Cina
di Francesco Guerrera

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La Stampa 15.5.14
Fabbriche in fiamme e proteste
Il Vietnam si ribella a Pechino
Rivolta anti-cinese per una piattaforma petrolifera nelle isole contese
di Ilaria Maria Sala

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Repubblica 15.5.14
Il popolo della piazza
di Thomas L. Friedman

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il Fatto 15.5.14
Il libro “Una breve primavera”
Traditi e omologati: la triste fine dei ragazzi della Resistenza
di Pierfranco Pellizzetti

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Corriere 15.5.14
Teatro del Bardo metafora del mondo
Noi che abbiamo l’animo libero di Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello
di Stefano Jesurum

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Corriere 15.5.14
La Grande Guerra
Giunse al fronte la modernità. E colse i generali di sorpresa
Giorgio Rochat: nel 1914 si pensava a un conflitto breve
di Antonio Carioti

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Corriere 15.5.14
Un sisma che sconvolse anche il Medio Oriente
Pesano tuttora gli errori di Londra e Parigi
di Lorenzo Cremonesi

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Repubblica 15.5.14
Quei burocrati toreri all’eterna corrida del potere immobile
Rituali e linguaggi degli alti papaveri ministeriali nel libro di Roberto Mania e Marco Panara
di Alberto Statera

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l’Unità 15.5.14
L’inedito
Cara Giulietta ti scrivo
Da una collezione privata spunta un manoscritto di Togliatti, domani all’asta
di Bruno Gravagnuolo

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il Fatto 15.5.14
Censure
Quel “puzzone” di J. P. Sartre
di Antonio Armano

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il Fatto 15.5.14
Canali a tema
Scienza e legalità, meno male che c’è Rai Scuola
di Chiara Daina

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Corriere 15.5.14
Rai Scuola e Miur «Uniti contro l’ignoranza»

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Repubblica 15.5.14
Arte e bellezza, l’ingresso è libero
Ville, palazzi, parchi, giardini... Più di 110 dimore storiche aprono al pubblico il 24 e 25 maggio per far conoscere l’importanza del patrimonio privato e il ruolo della loro associazione
di Fabrizio Filosa

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Repubblica 15.4.14
Stendhal inedito: “L’arte italiana sparirà nel 2000”
In un saggio ora attribuito a lui l’autore francese si preoccupava per il futuro delle opere dei maestri
di Valerio Magrelli

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con la collaborazione di Susanne Portmann