giovedì 24 ottobre 2013


SU LEFT ADESSO NELLE EDICOLE:






























nelle edicole
VEDI QUI DI SEGUITO TUTTI I MATERIALI SULLO SCONTRO CON CLAUDIO SARDO CAUSATO DAL SUO INTERVENTO SU L'UNITÀ CONTRO LEFT, DI LUNEDI 14 OTTOBRE
formiche.net 14.10.13
L’Unità di Fago cambia look e contenuti sulle orme di Gramsci
di Carlo Patrignani

qui segnalazione di Nuccio Russo
L’Huffington Post 22.10.13
L’Unità rimessa in piedi da Fago può rinascere ma... inquieta
di Carlo Patrignani

qui
 






















Babylon Post 13.10.13
False antropologie a confronto: fra compromessi storici e consociativismo
La Sinistra italiana non ha mai saputo assumere in proprio e superare la prova del governo

Analisi di una cultura in crisi d'identità, alla luce del solido legame tra fede e logos
di Giampiero Minasi

qui
Un altro articolo di Giampiero Minasi, "Nome in codice Iulca", apparve in aprile sul tema sulle pagine di Babylon Post e fu allora segnalato anche da noi.
Il testo adesso è disponibile qui

CITATI IN PRECEDENZA:
MASSIMO FAGIOLI AL TG3 LINEA NOTTE DI MAURIZIO MANNONI
DEL 16 SETTEMBRE 2010:














LE REGISTRAZIONI DI PRECEDENTI INTERVENTI PUBBLICI DI MARTINA PATANÈ SONO DISPONIBILI SUL SITO DEI VIDEO DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE, QUI. SI POSSONO TROVARE INSERENDO IL SUO NOME NELL'APPOSITA FINESTRA DI RICERCA.
IL MITO DI PIRAMO E TISBE:











Henrik Ibsen (1828-1906) a sessantun’anni conobbe Emilie Bardach nel 1889 quando lei aveva diciott’anni a Gossensass in Tirolo
Leggi da qui e da  qui (in inglese)

































Left  26, 6 luglio 2013
La donna. Uguale e diversa
intervista a Massimo Fagioli
di Ilaria Bonaccorsi Gardini
qui













Il quotidiano dei vescovi, compiaciuto...:
«Freud faceva speciale affidamento sul cattolicesimo nazionale austriaco»
Avvenire 16.10.13
Quella dedica di Freud al Duce...
di Roberto Festorazzi

qui segnalazione di Nuccio Russo


SU L'UNITÀ DI OGGI:




























 SULLA STAMPA:
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il Fatto 24.10.13
Pd, l’altro golpe dei 101
di Antonio Padellaro

Qui di seguito troverete l’elenco dei 101 - numero maledetto - senatori del Pd che hanno votato (e dei 6 che non hanno votato) la modifica dell’articolo 138 della Costituzione, approvando il grimaldello che consentirà il rapido stravolgimento della Carta fondamentale dei nostri diritti e dei nostri doveri. Lo hanno fatto malgrado i pressanti appelli di giuristi, movimenti e semplici cittadini che non chiedevano la luna, ma un semplice atto di decenza democratica: dicessero pure sì, se proprio erano costretti, alla norma-grimaldello; ma senza la maggioranza dei 2/3, in modo da consentire il referendum sul disegno di legge come previsto dalla Costituzione. Ieri, però, nell’aula di Palazzo Madama, quei 101 senatori del partito che si definisce democratico hanno (al fianco del Pdl berlusconiano) volutamente calpestato il principio scolpito nel primo articolo della Costituzione: che cioè la sovranità appartiene al popolo. Per soli 5 voti, perciò, niente consultazione popolare, ma una miserevole operazione di palazzo di cui i 101 non dovranno rendere conto agli elettori, bensì ai padrini politici che li hanno nominati grazie alla legge Porcata. A dicembre, quando toccherà alla Camera il voto definitivo al grimaldello, si dovrà in tutti i modi possibili garantire la consultazione popolare. Il Fatto metterà in campo le 450mila firme raccolte quest’estate. Forse non basterà, ma non daremo tregua ai responsabili di questo squallido golpe.
«Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei»: 101 Pd con la Lega e con i berlusconiani.
Impediscono il referendum popolare: ricordiamoci bene tutti i loro nomi!
il Fatto 24.10.13
I soliti 101 del Pd Solo 5 ribelli su 106

I CONTRARI Su 107 senatori dem (108 con il presidente Pietro Grasso, che però non vota) 101 hanno votato a favore al ddl costituzionale. Solo cinque non hanno detto sì. Felice Casson si è astenuto. Quattro non hanno partecipato al voto, pur essendo in aula: Silvana Amati e Walter Tocci (astenuti, l’11 luglio scorso) poi Renato Turano e Corradino Mineo, che ha spiegato in aula il suo sostanziale no. Assente Marco Filippi (in missione).
I FAVOREVOLI Donatella Albano; Ignazio Angioni; Bruno Astorre; Maria Teresa Bertuzzi; Amedeo Bianco; Daniele Gaetano Borioli; Claudio Broglia; Filippo Bubbico; Massimo Caleo; Laura Cantini; Rosaria Capacchione; Valeria Cardinali; Vannino Chiti; Monica Cirinnà; Roberto G. G. Cociancich; Stefano Collina; Paolo Corsini; Giuseppe Cucca; Vincenzo Cuomo; Erica D’Adda; Emilia Grazia De Biasi; Mauro Del Barba; Isabella De Monte; Rosa Maria Di Giorgi; Nerina Dirindin; Stefano Esposito; Camilla Fabbri; Emma Fattorini; Nicoletta Favero; Valeria Fedeli; Elena Ferrara; Rosanna Filippin; Anna Finocchiaro; Elena Fissore; Federico Fornaro; Maria Grazia Gatti; Rita Ghedini ; Francesco Giacobbe; Nadia Ginetti; Miguel Gotor; Manuela Granaiola; Maria Cecilia Guerra; Paolo Guerrieri Paleotti; Josefa Idem; Nicola Latorre; Stefano Lepri; ; Bachisio Lai; Sergio Lo Giudice; Doris Lo Moro; Carlo Lucherini; Giuseppe Lumia; Patrizia Manassero; Luigi Manconi; Andrea Marcucci; Salvatore Margiotta; Mauro Maria Marino; Claudio Martini; Donella Mattesini; Giuseppina Maturani; Claudio Micheloni; Maurizio Migliavacca; Marco Minniti; Franco Mirabelli; Mario Morgoni; Claudio Moscardelli; Massimo Mucchetti; Pamela Orrù; Venera Padua; Giorgio Pagliari; Annamaria Parente; Carlo Pegorer; Stefania Pezzopane; Leana Pignedoli; Roberta Pinotti; Luciano Pizzetti; Francesca Puglisi; Laura Puppato; Raffaele Ranucci; Lucrezia Ricchiuti: Gianluca Rossi; Francesco Russo; Roberto Ruta; Angelica Saggese; Gian Carlo Sangalli; Giorgio Santini; Francesco Scalia; Annalisa Silvestro; Pasquale Sollo; Lodovico Sonego; Maria Spilabotte; Ugo Sposetti; Salvatore Tomaselli; Giorgio Tonini ; Mario Tronti; Stefano Vaccari; Daniela Valentini; Vito Vattuone; Francesco Verducci; Luigi Zanda; Magda Zanoni; Sergio Zavoli.

Ma la Cgil, con l'Anpi, per fortuna, non ci sta
il Fatto 25.10.13
Divisioni a sinistra
Il “no” della Cgil: referendum se scatta il presidenzialismo
di Salvatore Cannavò

su spogli
il Fatto 23.10.13
Riforme costituzionali, Cgil: “La legge ignora quanto disposto dalla stessa Carta”
Il sindacato conferma la propria contrarietà alla legge approvata in Senato: "Continueremo a difendere strenuamente i principi e i valori fondamentali della Carta, se serve anche con un referendum"

qui
Parla Corradino Mineo: “Questa volta non voterò sì al ddl. Dopo la sentenza definitiva su Berlusconi è in corso un attacco allo stato di diritto, non si possono fare le riforme assieme”
il Fatto 24.10.13
Senato. Pd e Lega evitano il crollo della maggioranza e impediscono il referendum dei cittadini
Costituzione, devastato l’art. 138 Il governo si salva per cinque voti
A Palazzo Madama i berlusconiani tentano di far saltare il quorum. Obiettivo: colpire Quagliariello e dare un segnale al premier e al Colle
Ma i Dem e il Carroccio garantiscono i due terzi. Il ddl approvato con 218 sì. Ora manca l’ultimo via libera della Camera
di Luca De Carolis

su spogli

il Fatto 25.10.13
Entro Natale il testo sarà votato alla Camera

su spogli

il Fatto 25.10.13
Comitato “La via maestra”: incontro con Grasso e Boldrini

su spogli
Repubblica 24.10.13
Il nuovo “MicroMega” difende la Costituzione

su spogli
il Fatto 23.10.13
Re Giorgio recluta corazzieri: “Difendetemi dalle calunnie”
Napolitano accusa quelli che vogliono “destabilizzare il governo” toccando le cariche dello Stato
Riforme avanti tutta: “Non ci fermano”
di Giampiero Calapà

su spogli
una mano lava l'altra... (ovvero: «dio li fa e poi li accoppia»)
La Stampa 24.10.13
Il 14 novembre papa Francesco in visita al Quirinale

Il prossimo 14 novembre papa Francesco salirà al Quirinale per rendere al presidente Giorgio Napolitano la visita che questi ha effettuato, con la consorte e il seguito, lo scorso 8 giugno. Il pontefice latinoamericano e il presidente della Repubblica italiana si sono già incontrati il 19 marzo, quando il Papa dopo la messa di inizio pontificato ha ricevuto le delegazioni, e per prima, di prassi, quella d’Italia. Papa Bergoglio inoltre ha inviato a Napolitano un messaggio in occasione della riconferma alla presidenza della Repubblica, lo scorso aprile. Quando il presidente Napolitano ha reso visita a papa Francesco lo scorso 8 giugno, il cerimoniale è stato volutamente molto sobrio. Probabilmente sarà così anche questa volta.
il Fatto 24.10.13
Azione Civile Antonio Ingroia
“Ora niente rese, difendiamola”
di Tommaso Rodano

su spogli













l’Unità 24.10.13
Alla ricerca del centro perduto
Non è facile capire cosa si propongano
Opporsi al «dirigismo» e allo «statalismo» della sinistra?
Un curioso paradosso: pur essendo moderata l’Italia sul piano politico tende alla polarizzazione
di Michele Ciliberto

su spogli
Repubblica 24.10.13
Un corruttore per alleato
di Massimo Giannini

su spogli

Repubblica 24.10.13

Se il condannato per frode sovverte lo Stato di diritto
di Franco Cordero

su spogli
Repubblica 24.10.13
Minacce di morte ai senatori pro decadenza
Giarrusso: clima di barbarie, ma niente paura
ROMA — Michele Giarrusso, senatore M5S e membro della Giunta per le immunità, ha denunciato in aula di aver ricevuto una lettera anonima con minacce di morte per sé e per i senatori che hanno votato a favore della decadenza di Berlusconi. Nella missiva, le foto di 15 colleghi accostate a quella di piazzale Loreto con i corpi di Mussolini e Claretta Petacci e la frase «da questa fine non vi salva nemmeno il padreterno». «Dimostra il clima di barbarie in cui precipita il Paese», ha detto Giarrusso, «ma non mi fanno paura».









l’Unità 24.10.13
Meno personalismi
il Pd deve aderire al Pse
di Pietro Folena e Franco Lotito

su spogli
Repubblica 24.10.13
Pd, boom di tessere sospette: “Così si falsano i congressi”
Dalla Sicilia a Torino pioggia di denunce: incrementi del 400% in alcuni circoli e accuse tra i contendenti
di Antonio Fraschilla

su spogli









l’Unità 24.10.13
Europarlamento: «L’Italia cambi la Bossi-Fini»
Strasburgo favorevole a un approccio comune sul tema immigrazione
Pressing del governo Letta per modificare la bozza del vertice Ue schiacciata solo sul controllo delle frontiere
Il confronto con gli altri Paesi più difficile perché non abbiamo le carte in regola
di Marco Mongiello

su spogli
l’Unità 24.10.13
Il messaggio Ue: Roma sia più credibile prima di chiedere
di Umberto De Giovannangeli

su spogli

l’Unità 24.10.13
Lampedusa
In sciopero della fame i superstiti del naufragio: «Vogliamo risposte»

su spogli
Repubblica 24.10.13
Porte aperte. L’Italia si salverà solo con gli stranieri
“Accogliamoli tutti”, il pamphlet di Manconi e Brinis viaggio senza retorica nelle politiche dell’immigrazione
di Gad Lerner

su spogli



















il Fatto 24.10.13
Scontri a Roma: i filmati scagionano i sei arrestati
Il Gip: “Non hanno attaccato le forze dell’ordine, né lanciato bombe-carta”
di Valeria Pacelli

su spogli
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l’Unità 24.10.13
I pesci piccoli
In cella per reati minori e carcerazione preventiva

Le statistiche sulla detenzione in Italia: il 40% è dentro per imputazioni o condanne legate alla Fini-Giovanardi sulle droghe
di Salvatore Maria Righi

su spogli

l’Unità 24.10.13
Cervelli e non solo, quelle migliaia in fuga dall’Italia
Nel libro e documentario «Vivo altrove» le esperienze di giovani emigrati
di Claudia Cucchiarato

su spogli













Repubblica 24.10.13
Quell’Aula fantasma in Campidoglio “Noi, consiglieri senza lavoro”
Roma bloccata, Marino sotto accusa
Il sindaco: mancano i soldi, non prendo in giro la gente
di Sebastiano Messina

su spogli
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Repubblica 24.10.13
Israele. Febbre d’amore
di Fabio Scuto

Niente infermiere ebree al turno di notte negli ospedali pubblici israeliani, perché fra le corsie si sta aggirando una contagiosa epidemia: l’amore. L’Israel National Service, aderendo alla richiesta di un gruppo ultra-sionista — il Lehava che sostiene la separazione netta con gli arabi e si batte per impedire unioni “miste” fra ebrei e non ebrei — ha deciso che le infermiere volontarie che prestano servizio in ospedale invece che andare sotto le armi non potranno più lavorare dopo le 9 di sera. Questo, “per evitare di facilitare ogni contatto con la popolazione araba”. Il turno di notte sarà effettuato solo da uomini. La decisione è una vittoria della campagna condotta da rabbini estremisti e altri movimenti di estrema destra in Israele, per evitare il contatto di qualsiasi tipo tra ebrei e arabi israeliani, in particolare tra le donne ebree e uomini palestinesi. La mobilitazione contro il servizio notturno delle infermiere è partita l'anno scorso, dopo le notizie emerse su diverse, pericolose, “relazioni intime” sbocciate tra volontarie ebree e medici palestinesi che prestano servizio negli ospedali pubblici israeliani. Il messaggio è chiaro: “Fate la guerra, non fate l’amore”.
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Corriere 24.10.13
Le nazioni divise su Scientology: vera religione o setta manipolatrice?
di Marco Ventura

su spogli




















il Fatto 24.10.13
Si fa presto a dire democrazia
Accecati dalla “tempesta perfetta” abbiamo frainteso la primavera araba
di  Cat. Sof.

su spogli

 







il Fatto 24.10.13
Croci e delizie: il Belpaese delle grandi mostre (a caso)
di Tomaso Montanari

su spogli
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il Fatto 24.10.13
Come combattere il negazionismo
risponde Furio Colombo

su spogli
Repubblica 24.10.13
Negazionismo. Se una legge vuole punire chi cancella la Shoah
Il caso Priebke riapre la discussione tra coloro che vogliono affidare la materia al diritto penale e chi invece difende la libertà di opinione e si oppone a una “verità di Stato”
di Adriano Prosperii per il loro passato nel tentativo di lasciare tutto il peso dell’antisemitismo sulle spalle dei nazisti

su spogli

Repubblica 24.10.13
Così in Germania si è deciso di varare una norma
Come si difende la democrazia
di Michael Stürmer

su spogli

CITATI:




























Claudio Sardo, qui sopra e di seguito - su l'Unità di lunedì 14 ottobre -, lui del resto noto baciapile, già direttore del settimanale delle Acli e già collaboratore dell’agenzia cattolica Asca, fa riferimento alla Storia dell'Unità, fondata nel 1924 da Antonio Gramsci.
Ma a che titolo? O forse non la conosce? O non la ricorda bene? Ci troviamo, allora, obbligati a ribadire:







Nel 1924, l'anno in cui fondò l'Unità, Antonio Gramsci scriveva: «Il Vaticano è senza dubbio la più vasta e potente organizzazione privata che  sia mai esistita... la più grande forza reazionaria esistente in Italia, forza tanto più temibile in quanto insidiosa e inafferrabile... Il Vaticano è un nemico internazionale del proletariato rivoluzionario. È evidente che il proletariato italiano dovrà risolvere in gran parte con mezzi propri il problema del papato, ma è egualmente evidente che  non vi arriverà da solo, senza il concorso efficace del proletariato internazionale...» (su La Correspondance Internationale, nel 1924, qui)

l’Unità lettere 14.10.13
La pubblicità ateistica sul settimanale «left»
di Ernesto Preziosi

deputato Pd
su spogli
Ernesto Preziosi ha ricoperto diversi incarichi ecclesiali: vice-presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana (dal 1995 al 2006), dell’Unum Omnes – Federazione Internazionale Uomini Cattolici – (dal 1996 al 2003), di cui è stato anche Segretario Generale (dal 2003 al 2006). È membro del direttivo nazionale della Consulta delle aggregazioni laicali, organo consultivo della Conferenza episcopale italiana
dal sito personale del deputato, cfr qui 
segue la "risposta" di Claudio Sardo
su spogli

...e, "coerentemente", l'Unità pubblicava nello stesso giorno (forse in "risarcimento"?!) una intera paginata su Santa Chiara d'Assisi, la sfortunata fidanzata mancata di San Francesco d'Assisi, il cui nome Bergoglio ha scelto per sè...
vedi qui di seguito alla data del 14 ottobre

A cosa fanno riferimento nei testi qui sopra  i due reggicoda di Bergoglio,  "san" Preziosi e "san" Sardo? E poi, se il Partito - come diceva Berlinguer al Bottazzi è "né teista, né ateista, né antiteista", cosa diavolo è? cosa mai ne resta? forse il Nulla?!:
l’Unità 11.2.13
Non teista, non ateista, non antiteista
di Gianni Gennari
 
oltre che su spogli di oggi, l'articolo è disponibile anche, dal giorno della sua pubblicazione, su questa pagina di spogli

Da "Segnalazioni" del 9 giugno 2012, disponibile qui
«Enrico Berlinguer rispondendo a monsignor Bettazzi nel febbraio del 1978 affermò in una lettera che venne resa pubblica che la filosofia del Pc non era una filosofia atea. Il XV congresso comunista decise di modificare l'art. 5 dello Statuto e presentò rilevanti novità con altre due tesi, la n. 16 e la n. 68: i militanti del Partito non erano più obbligati a riconoscere ed applicare il marxismo-leninismo. Il programma politico del partito era, in pratica, compatibile con la eventuale fede religiosa del militante.
Nella sua lettera a mons. Bettazzi, ispirata dal catto-comunista Franco Rodano, Berlinguer cercò di rassicurare il prelato dimostrandogli che l'ideologia del Partito non si caratterizzava affatto per il suo riferimento dogmatico al marx-leninismo. Nella lettera veniva detto che il suo era un partito "né teista, né ateista, né antiteista". Ma non si specificava cosa, allora, invece fosse... Da allora il partito si trasformò in una organizzazione "pragmatica", del momento per momento, priva di qualsiasi riferimento teorico forte, nel tentativo di far convivere in sè modi di pensare spesso opposti e inconciliabili fra di loro ma in grado tutti di esprimere paralizzanti veti incrociati. A prezzo della incapacità di proporre sintesi e linea di progetto tattica e strategica, di continue afasie poiltiche e della conseguente e grave perdita di tanti consensi che prima ne sostenevano azione e progetti, che si sono, negli anni per una soggettiva indisponibilità di tanti al voto per la destra -, rifugiati nell'astensionismo che, come oggi è sempre più evidente, è da allora clamorosamente aumentato.
Sino a Longo le cose non stavano così. Ideologicamente il partito era ateista».
Il testo integrale della lettera di Enrico Berlinguer che viene citata è disponibile qui





















UAAR 15.10.13
Direttore de “L’Unità” e deputato Pd contro campagna “ateistica” dell’Uaar su “Left”

qui

IL SITO DELL'UAAR È QUI
Alcuni commenti dei lettori del sito dell'UAAR:
«Che il PD sia la nuova Democrazia Cristiana non ci vuole molto a capirlo. Più interessante è forse osservare che già dal dopoguerra il P.C.I. fu molto attento al mondo cattolico; per non “dividere le masse lavoratrici” votò l’articolo 7 della Costituzione, più avanti fu sempre tiepido sui temi della laicità, nell’illusione di agganciare le masse cattoliche e sottrarle alla D.C.; probabilmente i comunisti credevano, con una buona dose di presunzione, di essere più furbi dei preti. Il risultato lo abbiamo tutti sotto gli occhi: il partito erede del P.C.I. è diventato una colonia dei clericali, anche se probabilmente una buona parte della base è ancora su posizioni laiche. Ma cosa credevano i dirigenti comunisti? Di essere più furbi dei preti? In realtà chi crede di essere più furbo dei preti è un fesso e un presuntuoso. con quella gente la cosa migliore è mantenere quanto più possibile le distanze».
G. B.

«Che il Pd sia un partito sempre più in mano all’ala cattolica è oramai un dato scontato. Con Renzi segretario e Letta premier la cosa attende solo di essere ufficializzata».
Giuliano

«Continuo a non vedere la differenza tra clerico-fascismo e catto-comunismo.
Continuo anche a non vedere margini di rappresentanza politica dei non-credenti in Italia, in senso assoluto, compresi quindi anche i partituncoli da “zerovirgola” come i Radicali che sebbene perseguano cause e battaglie laiche, laici non sono».
Paul Manoni

«Claudio Sardo è un democristiano doc, con tanto di sigillo e ha fatto carriera grazie a questa appartenenza. Ma la colpa non è sua, è di chi lo ha messo a dirigere il giornale di Gramsci».
Proudhon