il Fatto on line 11.12.14
L’Unità, Veneziani e Pessina verso conquista del quotidiano di Gramsci
Tra gli alleati dell'editore di Top e Miracoli anche il sondaggista Adrio de Carolis di Swg e la Eyu srl creata dal Pd. Oltre a Intesa SanPaolo che ha prestato la garanzia per il compratore
di Camillo Dimitri
qui
Se leggete i giornali o guardate le tv
quasi non ne trovate traccia, e potreste perfino dimenticarvene...
(“benitino” Renzi certo preferirebbe così...), ma, in realtà,
quasi non ne trovate traccia, e potreste perfino dimenticarvene...
(“benitino” Renzi certo preferirebbe così...), ma, in realtà,
DOMANI, VENERDI 12 DICEMBRE
È SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
È SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
Questa mattina a "Pagina 3" su Rai 3, per esempio, l'onesta Concita De Gregorio
è riuscita a condurre la trasmissione per ben un'ora e mezzo senza MAI farvi cenno.
Solo alla fine, prima di chiudere la trasmissione,
ha dovuto ammettere che era arrivata UNA (?!?) telefonata di protesta per questo silenzio
e ha promesso - con il suo abituale garbo - che ne parlerà DOMANI (cioè a cose fatte...)
Questa è la loro "INFORMAZIONE LIBERA"
Questa è la loro "DEMOCRAZIA"...
DICIAMOLO IN GIRO!
L'ANPI provinciale di Roma aderisce allo sciopero generale
L'appuntamento per le sezioni è a Piazza Esquilino
dove saremo presenti con lo striscione I partigiani alle ore 9.15.
Ernesto Nassi, Presidente ANPI prov.le di Roma
è riuscita a condurre la trasmissione per ben un'ora e mezzo senza MAI farvi cenno.
Solo alla fine, prima di chiudere la trasmissione,
ha dovuto ammettere che era arrivata UNA (?!?) telefonata di protesta per questo silenzio
e ha promesso - con il suo abituale garbo - che ne parlerà DOMANI (cioè a cose fatte...)
Questa è la loro "INFORMAZIONE LIBERA"
Questa è la loro "DEMOCRAZIA"...
DICIAMOLO IN GIRO!
L'ANPI provinciale di Roma aderisce allo sciopero generale
L'appuntamento per le sezioni è a Piazza Esquilino
dove saremo presenti con lo striscione I partigiani alle ore 9.15.
Ernesto Nassi, Presidente ANPI prov.le di Roma
il Fatto 11.12.14
Gianfranco Pasquino Il politologo
“Giorgio ha fallito, avremo una successione farsa”
di Emiliano Liuzzi
su spogli
il Fatto 11.12.14
Roma, ultimo giro per il Pd Orfini: “Chi sa adesso parli”
Il commissario dei democratici romani in piazza con Marino e Zingaretti
“Basata con questo schifo e con le bande delle correnti: Aiutiamo Pignatone”
di Paola Zanca
su spogli
Corriere 11.12.14
Il Pd in periferia tra i fischi
Ora corsi per la legalità
Assemblea con Orfini. Norme anticorruzione, divisioni nel governo
di Ernesto Menicucci
su spogli
Corriere 11.12.14il Fatto 11.12.14
I democratici della Capitale, mille tribù, senza capi riconosciuti
di E. Men.
La situazione del Pd romano è quella di un partito «balcanizzato», diviso in correnti. O tribù, come le chiama Matteo Orfini. Un partito nel quale — finita l’era Veltroni e tramontata l’egemonia che ha sempre esercitato Goffredo Bettini (guru e stratega del centrosinistra anni 90 e 2000) — non c’è un vero e proprio «capo» riconosciuto. Anzi, dal 2008 in poi, c’è stata una crisi generale. Tanto che lo stesso Renzi — che su Roma ha sempre avuto i suoi problemi — ha difficoltà a governare la federazione locale. Attualmente, nel Pd della Capitale, ci sono tre o quattro gruppi che si fronteggiano. L’alleanza, molto recente, stabilita per le Europee, dei «Noi Dem»: dalemiani/bersaniani, popolari, turbo-renziani. Tradotta in nomi: Umberto Marroni, Enrico Gasbarra, Lorenza Bonaccorsi. Storicamente, quest’area si contrappone agli ex Ds di Bettini: Nicola Zingaretti, Michele Meta, Roberto Morassut. Terza componente, Area Dem di Dario Franceschini: intorno a lui, l’eurodeputato David Sassoli, la consigliera comunale (e moglie del ministro) Michela Di Biase. Poi i «Giovani turchi» di Orfini. Uno che contava era Marco Di Stefano: dopo i recenti scandali, non più.
il Fatto 11.12.14
Anche Barca chiamato a risanare il partito
Ad aiutarlo nella campagna di risanamento del partito democratico romano, Matteo Orfini ha chiamato anche Fabrizio Barca, l’economista già ministro del governo Monti. Spiega Orfini: “Dovremo valutare uno per uno la capacità d’iniziativa politica dei circoli, di tutti i circoli di Roma, capire cosa fanno e cosa sanno fare. E questo é un lavoro che non devo fare io e che non voglio fare io”. Barca dovrà “costruire una mappatura di questi circoli” e “aiutarli a capire come si ricostruisce un partito, come si sta insieme, e in alcuni casi di segnalare quei circoli che sono già un’eccellenza”. Per i consiglieri comunali, inoltre, Orfini annuncia corsi di formazione ad hoc, già ribattezzati “le Frattocchie dell’anticorruzione”, in omaggio alla storica “scuola” del Pci.
Cristiana Alicata, membro della direzione nazionale del Partito democratico, denuncia
I Rom del campo di Buzzi in fila alle primarie “dem”
di Tommaso Rodano
su spogli
Repubblica 11.12.14il Fatto 11.12.14
Pasta in cambio dei voti e mazzi di tessere comprate viaggio nel Pd delle clientele
“Se un circolo ha bisogno di soldi, arriva il capo bastone e paga in contanti le tessere Noi che abbiamo denunciato siamo finiti sul banco degli imputati, quasi espulsi”
di Giovanna Vitale
su spogli
Mafia Roma, il Buzzi-pensiero: “Da iscritto Pd dico che l’arresto di Scajola non ha senso”
Dopo il fermo dell’ex ministro il capo della coop 29 giugno scrive a Il Tempo: “Garantismo stella polare”
qui
Repubblica 11.12.14La Stampa 11.12.14
Carminati e Buzzi sono uniti da una comune miscela di dannazione e redenzione
E nella vicenda compare persino la Santissima Trinità, cioè l’ombra del Vaticano
Quei destini incrociati del criminale nero e del faccendiere rosso
di Alberto Statera
su spogli
Repubblica 11.12.14
La coop che gestiva il centro minori preso d’assalto era stata per anni nel mirino della “29 giugno” e dei suoi sgherri “Ti facciamo cambiare città”
E dopo la rivolta il braccio destro di Carminati disse: “Ora ce li abbiamo in pugno”
Minacce, aggressioni e avvertimenti mafiosi l’ombra di Buzzi sui tumulti di Tor Sapienza
di Carlo Bonini
su spogli
Tangenti, la prescrizione divide il governo
di Amedeo La Mattina
su spogli
La Stampa 11.12.14La Stampa 11.12.14
Da Ama ad Atac la prescrizione può salvare molti imputati
di Guido Ruotolo
su spogli
Governo battuto dalle minoranze
Passano in commissione due emendamenti di Sel e sinistra Pd: no ai senatori a vita Renziani infuriati: “Falsi amici”. D’Attorre minimizza: “Solo una questione tecnica”
di Paolo Festuccia
su spogli
Corriere 11.12.14il Fatto 11.12.14
Una guerra sui tempi per frenare il premier
di Massimo Franco
su spogli
il Fatto 11.12.14
Renzi messo all’angolo minaccia il voto a maggio
Il governo va sotto in Commissione alla Camera sulle riforme
A Palazzo Madama gli uomini del premier tirano fuori il Mattarellum
di Wanda Marra
su spogli
Repubblica 11.12.14
Matteo sfida il fuoco amico: se si va alle urne, tanti ribelli resteranno fuori dalle Camere
di Goffredo De Marchis
su spogli
Ieri in lacrime per Craxi, oggi contro i ladri
di Pino Corrias
Tutti gagliardi, tutti furenti, tutti con il punto esclamativo incorporato contro i maledetti corrotti, i corruttori, i politici venduti, ci mancherebbe. E Renzi Matteo in prima fila, col petto in fuori: “Minimo 6 anni di pena per chi ruba!”. “Dovranno restituire tutto, fino all’ultimo centesimo!”. “Basta con la scappatoia della prescrizione!”. “Tolleranza zero!”. “Porte chiuse per sempre per i corrotti!” Peccato che basterebbe voltarsi di qualche mese, di qualche anno per riascoltare l’empatica dolcezza con cui il presidente Giorgio Napolitano rimembrava la “durezza senza eguali” usata dai giudici contro il suo amico Bettino Craxi, corrotto in un sistema un po’ più articolato di quello messo in piedi dal signor Carminati. E di come certe indagini avessero spostato “i rapporti tra politica e giustizia”. Anzi: “bruscamente spostato”. Ma non per colpa della politica, guai a chi lo pensa. Renzi ora tuona l’esatto contrario. Ma senza curarsi del corto circuito con cui si sta bruciando la faccia e i pollici. Perché strilla come se fossimo noi che lo ascoltiamo le mammole da rieducare e non lui che con Silvio Berlusconi, il corrotto, apre le porte, anzi le spalanca. E scrive le riforme.
il Fatto 11.12.14il Fatto 11.12.14
La battaglia di emendamenti di Calderoli e Dem
La minoranza Pd torna alla carica sugli 80 euro. Ieri i senatori civatiani Ricchiuti, Lo Giudice, Casson e Mineo hanno presentato un emendamento alla legge di stabilità per riscrivere la norma sul bonus, lo stesso che il cuperliano Stefano Fassina presentò senza esito alla Camera . Il testo prevede l’erogazione di 80 euro per i lavoratori dipendenti appartenenti a nuclei familiari con Isee (l’indicatore della situazione economica) sotto i 15mila euro, e un mini bonus da 40 euro per i nuclei con Isee compresi tra i 15 e i 16mila euro. Sempre in tema di opposizione , la mossa del leghista Calderoli, che ieri pomeriggio si è presentato in Senato portando materialmente tutti i 10.500 emendamenti del Carroccio alla riforma della legge elettorale, in discussione presso la commissione Affari Costituzionale.
il Fatto 11.12.14
Ugo Sposetti e il 2xmille ai partiti
“Così il Nazareno non sopravvive”
”Il Partito democratico non sopravvivrebbe con il solo 2 per mille”. Lo ha detto ai microfoni di Sky Tg24 il senatore Pd Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds, confermando intorno ai 300mila euro l’ammontare delle donazioni destinate dagli italiani ai partiti nelle dichiarazioni dei redditi del 2014, dopo la riforma dei rimborsi voluta dal governo di Enrico Letta e licenziata dalla Camera lo scorso febbraio. “Io consiglio di rivedere la posizione politica del mio partito” ha spiegato ancora Sposetti a proposito delle nuove regole di finanziamento ai partiti, che escluderanno dal 2017 i rimborsi elettorali con fondi pubblici per le forze politiche. “Sono stato contro la cancellazione dei finanziamenti pubblici in periodi in cui era difficile sostenere questa posizione. Sono convinto - ha concluso - che bisogna ritornare al finanziamento pubblico dei partiti. Non porta bene a un Paese democratico lisciare il pelo all’antipolitica e al populismo”.
il Fatto 11.12.14
Visti in tv
Salvate il soldato Sandro Gozi
Sempre più spesso a rappresentare il pd renziano nei talk show c’è Sandro Gozi, sottosegretario agli Esteri. Personaggio per nulla memorabile se non fosse che sembra sempre uscito da una lunga seduta di maquillage, abbronzatura e lucido per labbra tutto compreso. Ma l’altra sera, in quel di Ballarò, vedendolo appassire nell’attesa che Massimo Giannini gli consentisse di aprire bocca il nostro cuore palpitava per lui soprattutto quando in un soprassalto di dignità ha protestato con il conduttore dicendo: “Se sapevo che avrei aspettato un’ora e mezza mi sarei visto la Juventus...” (anche se avrebbe rischiato anche lì di addormentarsi). Ma quando finalmente ha potuto dilungarsi sui prodigi (peraltro invisibili ai più) del governo Renzi mal gliene incolse perché subito ha dovuto fronteggiare i soci imbufaliti di un patronato a cui il prodigioso governo ha tagliato i fondi. È stato allora che sul viso metallizzato del povero Gozi è apparsa qualche preoccupante crepa e abbiamo di nuovo sofferto pensando al prodigarsi di stuccatori e verniciatori reso vano da tanta insolenza.
Illeciti contabili. Un danno erariale da 420mila euro
La Corte dei Conti cita il ministro Giannini
di Emiliano Liuzzi
su spogli
La Stampa 11.12.14
Franzoni e le altre, quando le madri uccidono
Dietro alle tragedie spesso ci sono storie di depressione e solitudine sconosciute
di Pierangelo Sapegno
qui
La Stampa 11.12.14il Fatto 11.12.14
Starle accanto o dirle addio. I mariti davanti al dramma di mogli accusate dell’omicidio dei figli
Per David Stival «Se è stata lei può morire». Ma nelle cronache dei delitti ci sono stati maschi che hanno difeso le proprie donne. Gli psicologi li chiamano «uomini positivi»
di Maria Corbi
qui
Tsipras: non siamo Attila la Ue ci faccia respirare
Il partito del leader greco:
“Se Syriza andrà al governo, una nuova era contro le politiche neoliberiste europee. Vogliamo negoziare il debito”
di Roberta Zunini
su spogli
Repubblica 11.12.14Repubblica 11.12.14
La corsa di Tsipras per convincere i mercati “Tagliateci il debito e l’euro non morirà”
Gli economisti della sinistra radicale incontrano i fondi a Londra per evitare il corto circuito spread e Borse a picco
Il piano: “Vogliamo uno sconto, come la Germania nel ‘52”
di Ettore Livini
su spogli
Colpito negli scontri muore un ministro palestinese e sale la tensione
Ziad Abu Ein stroncato da un infarto
Abu Mazen accusa Israele: barbarie dei militari
Vertice a Roma tra Kerry e Netanyahu
di Fabio Scuto
su spogli
La Stampa 11.12.14Repubblica 11.12.14
Tensione in Cisgiordania, altri scontri a Hebron. E Israele aumenta la presenza dell’esercito
Ieri la morte del ministro Ziad Abu Ein dopo una colluttazione coi militari in un villaggio vicino Ramallah
qui
La Stampa 11.12.14
Israele, l’esercito pronto a entrare nei Territori
Tensione altissima dopo la morte di un ministro palestinese malmenato dai soldati a una manifestazione contro le colonie
di Maurizio Molinari
su spogli
Spike Lee
Il grande regista parla delle violenze contro i neri. “Finalmente l’America s’indigna. Quando hanno assolto i poliziotti ho deciso di portare la protesta a Broadway”
“La cosa giusta oggi è scendere in piazza contro il razzismo”
di Anna Lombardi
su spogli
il Fatto 11.12.14Corriere 11.12.14
Il favoreggiamento europeo nei crimini della Cia
Nel rapporto del Senato Usa le responsabilità di diversi Paesi, tra cui l’Italia
che hanno consentito rapimenti e fornito dati sensibili
di Giampiero Gramaglia
su spogli
m
Corriere 11.12.14
Adriano Prosperi
«Le sevizie non servono: noi storici lo sapevamo»
di Antonio Carioti
su spogli
E il Brasile di Dilma rivela gli orrori della giunta militare
su spogli
il Fatto 11.12.14
Anabel Hernandez cronista messicana
“Anche il capo della polizia provò ad ammazzarmi”
intervista di Beatrice Borromeo
su spogli
Repubblica 11.12.14
Basta silenzi sulle toirture
di Armando Spataro
Procuratore della Repubblica a Torino
su spogli
Corriere 11.12.14
Allarme democrazia, ha un «disturbo bipolare»
Leader plebiscitari per Stati ormai impotenti. L’analisi pessimista di Francesco Tuccari sul «Mulino»
di Antonio Carioti
su spogli
Corriere 11.12.14
Machiavelli al confine tra gli antichi e i moderni
De Sanctis, Mussolini, Gramsci: a ciascuno il suo «Principe»
di Luciano Canfora
su spogli
Corriere 11.12.14
«Quando le Br pedinavano Berlinguer»
Le memorie dell’autista del leader: «Sono convinto volesse cambiare nome al partito Con Lama non si amavano. D’Alema? Non gli piaceva tanto, troppo presuntuoso»
di Aldo Cazzullo
su spogli
La Stampa 11.12.14
Roma e il Giappone uniti da un piatto. Duemila anni fa
Ritrovato in una tomba del V secolo, permette di ricostruire le relazioni commerciali dell'antichità
di Ilaria Maria Sala
su spogli