martedì 15 aprile 2014





























Renzi e Berlusconi si sono incontrati un'altra volta...
nell'appartamento dell'ex sindaco di Firenze...
il Fatto 15.4.14
Il pregiudicato a Palazzo Chigi. Senza B. non si può fare nulla

Nel faccia a faccia con il presidente del Consiglio riappare Gianni Letta
Alla vigilia della decisione sull’affidamento ai servizi sociali e nel mezzo del caso Dell’Utri, il Caimano mostra i muscoli
Legge elettorale sempre più a rischio, la campagna delle Europee accentua i contrasti
E torna l’ipotesi del voto anticipato 
Ugo Magri su La Stampa di oggi:
Il chiarimento fra Renzi e Berlusconi è importante in quanto da settimane, ormai, non si capiva più se la linea berlusconiana fosse quella dialogante interpretata da Verdini, grande tessitore dell’intesa con il suo concittadino Renzi, oppure l’altra sponsorizzata con intransigenza dai due capigruppo di Forza Italia. I quali sostengono, per dirla con un’espressione colorita di Renato Brunetta, che la proposta del ministro Boschi è «scritta coi piedi», così com’è non passerà mai. Si aggiunga che almeno trenta senatori berlusconiani, guidati da Minzolini, aborriscono l’idea che Palazzo Madama possa diventare cassa di risonanza delle autonomie locali e sono pronti a fare massa critica con la dissidenza Pd. Per reggere la sfida dei numeri, su cui s’è giocato la propria reputazione di leader, Renzi ha dunque bisogno del Cavaliere, come del resto non si stanca mai di ricordare il consigliere politico berlusconiano Toti.

«Per l’assemblea dei senatori democratici di stamattina a Palazzo Madama, Luigi Zanda, il capogruppo dem, prevede il voto. Si tratta della seconda convocazione dei senatori, divisi da dissensi e malumori. Un gruppetto di 22 senatori ha firmato un “controtesto”, il ddl Chiti, che propone la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie ma solo se elettivo. Renzi ha dato l’altolà. Oggi la resa dei conti»
Repubblica 15.4.14
Silvio al premier “Mi devi legittimare”
di Giovanna Casadio e Carmelo Lopapa

su spogli






Mercoledì 9 aprile Benito Matteo Renzi, intervistato dal Tg3 dichiarava:
«La minoranza del Pd si adegui, Il Pd ha delle regole al proprio interno. La minoranza non va per i fatti suoi ma va dove va la maggioranza».
Avevano risposto, con toni davvero decisi:
Felice Casson: «Prima viene la Costituzione»
Corradino Mineo: «Nessuna intenzione di ritirare il ddl»
Pippo Civati: «Non arretriamo!»
ADESSO ASPETTIAMO A VEDERE CON MOLTA ATTENZIONE COSA ALLA FINE ACCADRÀ
FINALMENTE NON OBBEDIRANNO?
DAVVERO ADESSO SIAMO MOLTO PIÙ CHE INCURIOSITI ATTENDENDO LO SVILUPPO DEGLI EVENTI...
la vignetta a lato appariva domenica 13 aprile su La Stampa, cfr “Segnalazioni” qui














le nomine
Corriere 15.4.14
Novità positive e molti dubbi
Interrogativi su una svolta
di Sergio Rizzo

qui
Repubblica 15.4.14
Bonus milionari agli ex capi azienda così un trucchetto li farà più ricchi
di Luca Pagni

su spogli

il Fatto 15.4.14
Rottamare a metà
di Stefano Feltri

su spogli

il Fatto 15.4.14
Potere al femminile
Il paravento rosa del turbopremier
di Daniela Ranieri

su spogli

Federi Geremicca su La Stampa:
Che cosa si nasconde dietro questa passione di Renzi per la parità di genere e le quote rosa? Lo fa per una bieca questione di immagine? È l’ennesima concessione alla demagogia imperante? E quale interesse personale (o elettorale) nasconde? In poche parole: dov’è il trucco?

La Stampa 15.4.14
Le quote rosa profumano di larghe intese
di Marcello Sorgi

su spogli

il Fatto 15.4.14
I criteri di Renzi. Donne al comando e tanto Cencelli
Le aziende di Stato si tingono di rosa. Delrio: è una rivoluzione culturale. Ma l’operazione nasconde la classica lottizzazione
di Salvatore Cannavò

su spogli

Le nomine di donne sono nel ruolo di Presidente, mai in quello - decisivo- di Amministratore delegato. E poi, in realtà:
La Stampa 15.14.14
Uomo-donna, stessi stipendi solo tra 70 anni
Secondo una stima Ue redditi sbilanciati fino al 2084: altri 20 anni per equiparare i livelli occupazionali

su spogli

il Fatto 15.4.14
Emma e Mauro. I peccati del renzismo /1
Emma Marcegaglia
Regola Scaroni, mazzetta e poltrona Eni
Corsi e ricorsi. Suo fratello Antonio, Ad dell’azienda di famiglia ha patteggiato 11 mesi
L’accusa era aver pagato un manager del gruppo Eni per avere un appalto
di Giorgio Meletti

su spogli

il Fatto 15.4.14
Emma e Mauro. I peccati del renzismo /2
Mauro Moretti
Il suo stipendio finalmente potrà crescere
Strani incroci. In Ferrovie dal 1978, arriva in Finmeccanica proprio mentre il gruppo vende il comparto trasporti. Guadagnerà 900 mila euro l’anno
di Giorgio Meletti

su spogli





«...senza scomodare Antonio Gramsci e la sua concezione della "rivoluzione passiva(*), forse nel caso di Matteo Renzi potremmo parlare di populismo democratico, incrociando le dita per allontanare il rischio (forte) che si tratti di un ossimoro».
E la sinistra? Se le cose stanno in questi termini, la contesa elettorale europea che si approssima non è la  sua. A parte quelli che voteranno Tsipras, meglio stare fermi un giro, leccarsi le ferite, interrogarsi, riflettere, predisporsi a intercettare, se ci saranno, tempi migliori. Nella speranza di disporre nonostante tutto di sette vite. Come i gatti».
Corriere 15.4.14
Il contratto di Renzi con gli italiani manda in tilt le categorie della sinistra
di Paolo Franchi

su spogli
(*) Antonio Gramsci usa il concetto di "rivoluzione passiva" per indicare un cambiamento importante nelle strutture del dominio di una società che però non è compiuto né tantomeno diretto dalle masse popolari (nelle società moderne, dalla classe operaia e dai suoi alleati), bensì dalle classi dominanti. Essa è quindi orientata verso obiettivi politici certamente non di trasformazione radicale, ma di riformismo e conservazione che non intacchino quello che Gramsci considera e definisce «l’essenziale», cioé la struttura del dominio e il funzionamento del modo di produzione capitalistico. (n.d.r)
il Fatto 15.4.14
Agenda tattica
Se la notizia è bigia il rottamatore tace
di Chiara Paolin
La gente sfila in strada perché non ha una casa, e magari nemmeno un lavoro. Poi tra blu-block e poliziotti “cretini” finisce parecchio male: ma Renzi non fiata, sta a Torino per lanciare le Regionali del Pd, Roma coi suoi scontri di piazza non lo riguarda. Neanche un tweet, manco il giorno dopo: perché, quando la notizia è bigia, Renzi la evita con cura. Dell’Utri latita e l’Italia fa la solita figuraccia internazionale? Silenzio totale del premier - con appoggio molto esterno. Cade la legge 40, e gli spiriti cattolici si agitano? Renzi l’innovatore tace. Si celebrano i cinque anni del disastro a L’Aquila? Lui non c’è, non dice e non promette. Insomma, il trucco è semplice: o l’agenda in discussione è la sua, o tutto diventa strategico silenzio.

E adesso anche Luigi Cancrini salta sul carro di Matteo Renzi...
l’Unità 15.4.14
La «minoranza» del Partito democratico
risponde Luigi Cancrini

psichiatra e psicoterapeuta

su spogli














l’Unità 15.4.14
Il tripolarismo imperfetto

di Claudio Sardo
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La Stampa 15.4.14
I “professoroni” e Tsipras
E con Zagrebelsky spunta Enzo Bianchi
“Conservatore è Renzi, non noi”
Evento a teatro con i professori Revelli, Zagrebelsky, Gallino, che hanno lanciato i candidati, Curzio Maltese e Alessandra Quarta
di Jacopo Iacoboni

qui
il Fatto 15.4.14
Zagrebelsky: “Gli 80 euro sono solo una pezza”
OTTANTA EURO di sgravio Irpef non sono una cosa da disprezzare, ma sono delle pezze, fatte per mantenere l’ordine nello status quo. Chiamare politica il rattoppo è un altro segno del degrado attuale”. Lo ha affermato Gustavo Zagrebelsky, intervenuto questa sera a un appuntamento elettorale della lista Tsipras a Torino, commentando una delle misure annunciate dal premier Matteo Renzi. “Questa legge elettorale è nata per far fuori le forze piccole, o obbligarle ad apparentarsi con quelle maggiori, portando loro acqua in cambio di nulla”, ha spiegato il presidente emerito della Consulta. “La democrazia - ha aggiunto - non è alimentata dai numeri ma dalle idee, pensare solo in termini di numeri è una concezione brutale”. E sui modi del presidente del Consiglio: “Renzi è un signore molto energetico, ma non è tanto una questione di uomini piuttosto di istituzioni . Oggi Renzi non fa pensare al tiranno, ma domani e dopodomani? Le istituzioni sono cose che devono valere per generazioni e quindi bisogna essere molto cauti. Non credo che i pericoli per la democrazia vengano da Renzi, ma non sappiamo cosa ci può riservare il futuro”.














il Fatto 15.4.14
Se questa è opposizione. Grillo “usa” Primo Levi
Il leader pentastellato modifica pure una foto di Auschwitz per attaccare il governo. La comunità ebraica: “profanazione”. Lui replica: “ma io volevo onorate lo scrittore”
di Luca De Carolis

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il Fatto 15.4.14
Quel post è un autogol
di Antonio Padellaro

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l’Unità 15.4.14
Viaggiava con il biglietto non timbrato. «Pestato dai vigili»
Prensley Oviawe ha 49 anni e da 20 vive in Italia
Fermato per un errore dell’obliteratrice viene consegnato ai vigili che lo massacrano di botte
di Salvatore Maria Righi

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La Stampa 15.4.14
Palermo, accoltellata per strada dall’ex
L’uomo, fermato, era stato denunciato dalla vittima per stalking

qui

La Stampa 15.4.14
Assassinata dal marito a martellate
Terni, aveva chiesto di separarsi da lui

qui

La Stampa 15.4.14
Insultata dai cyberbulli si ammazza a 14 anni
Torino, presa di mira su Ask.fm: sequestrati il suo pc e lo smartphone
di Gianni Giacomino

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l’Unità 15.4.14
Noi medici abbiamo già pagato la nostra parte
di Domenico Montemurro e Dario Amati

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La Stampa 15.4.14
“Terremo questi gemelli ma dove sono i nostri embrioni?”
Il marito teme un’azione di disconoscimento del padre biologico
di Laura Anello

qui
Corriere 15.4.14
Madre è chi porta in grembo il bambino
Sopravvalutiamo l’eredità genetica
di Camilla Baresani

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Repubblica 15.4.14
Salviamo l’Unione dai pifferai del “globish”
Riscoprire le culture nazionali unica via per rifondare quel sogno nato 60 anni fa
di Marc Fumaroli

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il Fatto 15.4.14
Usi e costumi
L’insegnamento di Frau Merkel non è pagare il biglietto
Il patrimonio culturale viene percepito dai nostri politici solo come un’attrezzeria di scena
Nessuno di loro passa tre ore a Pompei
di Tomaso Montanari

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il Fatto 15.4.14
Cose russe
Vladimiro Putin si triplica lo stipendio

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il Fatto 15.4.14
Sexminister, i deputati porcelli di Londra
Molestie e alcol in Parlamento, festini gay con soldi pubblici
Parlamentari conservatori sotto accusa
A poco più di un mese dalle Europee il partito di Cameron in picchiata nei sondaggi
di Caterina Soffici

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Corriere 15.4.14
Grecia in fondo al tunnel della crisi ma spuntano i vantaggi del fallimento
di Raffaella Polato

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Corriere 15.4.14
In Kosovo si processano i crimini Uck e la guerra dei dossier colpisce l’Italia
di Francesco Battistini

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La Stampa 15.4.14
Cina, migliaia di lavoratori in sciopero
I colossi della scarpe verso la paralisi
Gli operai della Yue Yuen (gruppo che produce scarpe per Nike, Crocs, Adidas, Reebok, Asics, New Balance, Puma, Timberland), chiedono condizioni migliori.
Le grandi aziende temono di non poter sopperire alle richieste dei compratori

qui
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Repubblica 15.4.14
Ramallah, Parigi, Londra: ormai è un intrigo internazionale quello della statua trovata in mare da un pescatore palestinese
L’Apollo di Gaza un caso politico “L’Europa tratti con Hamas”
di Fabio Scuto

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l’Unità 15.4.14
Una «Memoria» telematica
La prestigiosa rivista di studi shakesperiani va in rete
Fondata da Agostino Lombardo nel 2000 approda ora nel web in lingua inglese e continuerà a scavare nell’opera del Bardo
di Ugo Rubei

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La Stampa 15.4.14
“Imparate a vedere meglio”
La lezione della bimba cieca
di Ferdinando Camon

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Corriere 15.4.14
I medici ebrei del Pontefice che fece bruciare il Talmud
Il caso di Giulio III, esempio di un rapporto ondivago
di Paolo Mieli

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Corriere 15.4.14
La sposa di Maometto secondo Halter: per molti musulmani è sacrilegio
intervista di Stefano Montefiori

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Repubblica 15.4.14
La libertà e la forza, il sesso e le donne, Israele e i palestinesi “E Dio, che se esiste non è un religioso”. Intervista a Amos Oz
“Non servono profeti per raccontare storie”
intervista di Wlodeck Goldkorn

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Repubblica 15.4.14
La maestra che fece amare la geometria
È morta Emma Castelnuovo aveva 101 anni. Rivoluzionò l’insegnamento della matematica
di Piergiorgio Odifreddi

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con la collaborazione di Susanne Portmann