venerdì 2 gennaio 2015

Corriere 2.1.15
Quella chiesa speciale a rischio di «fusione»

Fusione per incorporazione. Implementazione del piano di ristrutturazione. Vendita degli asset in perdita. Echi da Wall Street? No, sono i discorsi che da mesi tengono banco nei corridoi dell’arcidiocesi di New York, alle prese con difficoltà economiche, una ridotta affluenza nelle chiese e un calo del numero dei sacerdoti che ha imposto un drastico riassetto. Prima, due anni fa, la chiusura di numerose parrocchie di Brooklyn. Poi, mesi fa, l’annuncio che altre 31 chiese, molte a Manhattan, verranno smantellate a partire da agosto: parrocchie soppresse e incorporate in quelle più vicine, cercando di ridurre al minimo il disagio dei fedeli. Che, però, non l’hanno presa bene.
Subissato dalle petizioni dei parrocchiani che gli chiedono di ripensarci, il cardinale Timothy Dolan, il capo della diocesi, anziché aprire un dialogo ha ingaggiato il Reid Group, società di consulenza specializzata che lavora con organizzazioni filantropiche o religiose, incaricata di gestire la delicata fase di transizione anche insegnando ai parroci come convincere i fedeli, vincendo la loro resistenza al cambiamento.
Solo che a resistere a volte sono proprio i parroci, e con buone ragioni. Una delle storie più commoventi ce l’ho vicino casa. La chiesa di Sant’Elisabetta degli Ungheresi, sulla 83esima strada, guarda al trasloco forzato della prossima estate come a uno tsunami capace di distruggere una comunità molto particolare. Dal 1980, infatti, questa chiesa, fondata un secolo fa dai cattolici slovacchi, raccoglie i fedeli affetti da sordità. Cinquecento non udenti della città si riuniscono qui ogni domenica per le funzioni religiose di monsignor McCahill, l’unico sacerdote della diocesi in grado di dire messa e fare un sermone col linguaggio dei segni. Molti di loro, poi, restano per ore o tornano in altri giorni della settimana, quando la parrocchia si trasforma in centro sociale per i sordi. Tutto questo rischia di svanire nella nuova sede, la chiesa di Santa Monica sulla 79esima strada, nella quale confluiranno altre due parrocchie soppresse.
Qualcuno spera addirittura in un aiuto di papa Francesco, che predica la povertà della Chiesa e che dovrebbe essere a New York a settembre, subito dopo il Meeting delle famiglie di Filadelfia. Anche perché, aiutata da molti ricchi benefattori, la parrocchia di Sant’Elisabetta non è affatto in bancarotta. Ma i fedeli sono pochi, la chiesa è grande e il suolo, nel bel mezzo dell’East Side, fa gola a molti immobiliaristi.

 


Repubblica 2.1.15
Il presidente vuole salvare la diarchia
di Stefano Folli

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«Ma Renzi è di destra o di sinistra?»
Il Sole 24 Ore 2.1.15
Sinistra destra a terzo stato
Le due parti in commedia del governo Renzi e il partito che non c’è
di Luca Ricolfi

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Corriere 2.1.15
Rappresentanza, sindacati e imprese alla conta dell’Inps

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Il Sole 2.1.15
Niente proroga per gli inquilini a rischio sfratto
Salta anche l’integrazione al 70% per il salario perso in seguito alla stipula di contratti di solidarietà

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Repubblica 2.1.15
Dal patto De Gasperi-Togliatti fino al “metodo Ciampi” ecco i sistemi e le trappole per eleggere il capo dello Stato
I “no” del primo presidente De Nicola per avere garanzie e le lunghe maratone in aula durante la Prima Repubblica
di Sebastiano Messina

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Repubblica 2.1.15
Le sfide della cooperazione
La bufera giudiziaria Mafia Capitale che ha coinvolto alcune coop ha messo in luce i problemi strutturali della mutualità
di Nadia Urbinati

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Corriere 2.1.15
Capodanno: 83,5% dei vigili assenti per malattia, scontro con il Comune
Il comandante Clemente ha parlato di «una diserzione numerica assolutamente ingiustificata»
Assenti anche gli autisti Atac sul metrò A: su 24 ne erano presenti 7. «Nessun alibi» tuona l’assessore ai Trasporti Guido Improta
di Manuela Pelati

qui

La Stampa 2.1.15
Prende a martellate la figlia di 3 anni


“Me lo dicevano le voci”
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Corriere 2.1.15
Palestina alla Corte internazionale, l’ira di Israele
di F. Bat.

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La Stampa 2.1.15
Onu-Israele le ragioni della rottura
Perché il Palazzo di Vetro è diventato un avversario?


di Paolo Mastrolilli
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Corriere 2.1.15
Con lo champagne nascosto al Capodanno triste di Gaza
Hamas vieta alcol e feste. Ma il vero dramma è la ricostruzione
di Francesco Battistini

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Repubblica 2.1.15
Tacchi, musica e poche speranze la festa amara della gente di Gaza
La guerra è finita quattro mesi fa ma non è ancora iniziata la ricostruzione dei 18mila edifici danneggiati
di Alberto Stabile

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La Stampa 2.1.15
Kabul 13 anni dopo


La guerra asimmetrica che nessuno ha vinto
Chiusa la missione Nato, ma i taleban non sono stati sconfitti
di Mimmo Càndito

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Corriere 2.1.15
Cuba nel 1962, Ucraina oggi Un confronto possibile
risponde Sergio Romano

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Corriere 2.1.15
Piketty rifiuta la Legion d’Onore «Il governo pensi all’economia»
di Elisabetta Rosaspina

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Corriere 2.1.15
Lewis, Sartre e gli altri: il premio? No, grazie
Precedenti clamorosi per il Pulitzer, il Nobel e la medaglia Fields
di Antonio Carioti

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La Stampa 2.1.15
Bertolt Brecht, poesie per ribaltare il mondo
In un secolo lacerato dalla crisi e dai conflitti, lo scrittore tedesco torna in un’antologia con la forza e l’attualità dei suoi versi politici
di Luigi Forte

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Repubblica 2.1.15
Torna Brecht per dare voce agli sconfitti
Esce la raccolta delle poesie politiche composte dal grande autore tedesco del Novecento
Conoscere i suoi testi negli anni ’50-’60 era come inghiottire un’intera biblioteca
Sta dalla parte degli affamati, si sforza di dire quello che loro non possono
di Alberto Asor Rosa

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Corriere 2.1.15
Fa litigare la favola del cane che rende Hitler un po’ umano
Jonathan Crown narra il nazismo attraverso la vicenda di un fox terrier
Germania divisa: Banalizza il male, no, vale Chaplin
di Ranieri Polese

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Repubblica 2.1.15
Addio a Laura Lilli, giornalista dalla parte delle donne
La scrittrice è morta a Roma a 77 anni
Dopo l’impegno nelle riviste femministe fu a “Repubblica” sin dal primo numero
di Paolo Mauri

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