una informazione da Francesco Burroni
Domenica 21.12 alle ore 20,15 su Sky cinema autore è stato trasmesso il film
"Stessa rabbia stessa primavera":
"E' il dietro le quinte che il regista napoletano Stefano Incerti ha girato sul set di
"Buongiorno notte" di Marco Bellocchio"
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE
domenica 21 dicembre 2003
a Il Cairo
Si sta svolgendo a IL CAIRO "Italia - Egitto", manifestazione voluta fortissimamente dal presidente egiziano Moubarak e dall'Istituto italiano di cultura, la manifestazione propone una rassegna a 360 gradi dell'arte, del costume e della cultura del nostro Paese. Moda con Roberto Capucci, fotografia con gli Alinari, cinema con Pupi Avati e Marco Bellocchio, musica con Eddi De Nadai
antidepressivi
una informazione giunta da Paolo Izzo
Agenzia Radicale 20-12-2003
Medicina integrativa - Il governo Inglese vieta gli antidepressivi per bambini
Il governo Inglese sta per vietare la vendita di farmaci antidepressivi ai minorenni a causa del sospetto di un loro ruolo nell’aumento di suicidi tra i bambini a cui vengono somministrati. L’unica eccezione sarà il Prozac che dovrà comunque contenere l’indicazione che funziona solo in un bambino su dieci. Secondo il Guardian, il divieto sugli antidepressivi, che attualmente vengono somministrati a 50.000 bambini inglesi, causerà seri problemi ai medici, a causa della carenza di counsellors e psicoterapisti che possano affrontare il problema in modo non farmacologico.
Riferimenti:
http://snipurl.com/3ekx
Sugli effetti collaterali e sulla scienza scadente dietro l’uso di questi farmaci:
libro Toxic Psychiatry del Dr Peter S. Breggin e
suo sito web: http://www.breggin.com
A cura di MED-INTEGRATIVA INDEX – ARCHIVIO CRITICO
Direttore Dr Raffaele Cascone
http://www.sistemica.org/medcom.html
Agenzia Radicale 20-12-2003
Medicina integrativa - Il governo Inglese vieta gli antidepressivi per bambini
Il governo Inglese sta per vietare la vendita di farmaci antidepressivi ai minorenni a causa del sospetto di un loro ruolo nell’aumento di suicidi tra i bambini a cui vengono somministrati. L’unica eccezione sarà il Prozac che dovrà comunque contenere l’indicazione che funziona solo in un bambino su dieci. Secondo il Guardian, il divieto sugli antidepressivi, che attualmente vengono somministrati a 50.000 bambini inglesi, causerà seri problemi ai medici, a causa della carenza di counsellors e psicoterapisti che possano affrontare il problema in modo non farmacologico.
Riferimenti:
http://snipurl.com/3ekx
Sugli effetti collaterali e sulla scienza scadente dietro l’uso di questi farmaci:
libro Toxic Psychiatry del Dr Peter S. Breggin e
suo sito web: http://www.breggin.com
A cura di MED-INTEGRATIVA INDEX – ARCHIVIO CRITICO
Direttore Dr Raffaele Cascone
http://www.sistemica.org/medcom.html
paura e religione
Corriere della Sera 21.12.03
SAGGI Tradotto in italiano il capolavoro del filologo Walter Burkert «La creazione del sacro»
Le paure dell’uomo? Vedi alla voce religione
Quale schema di comportamento unisce uno stormo di uccelli che aggrega le stelle isolate in figure - per orientarsi nel volo notturno - e una comunità di sapiens sapiens che associa a cieli, boschi e caverne gli dei e i demoni di un pantheon primordiale? Secondo Walter Burkert (di cui esce ora in italiano il capolavoro, La creazione del sacro) è la tensione comune a scremare l’ordine dal caos, a strutturare un rapporto col mondo vantaggioso per il singolo e per il gruppo. Il delinearsi del trascendente nel cervello umano sarebbe così una delle risposte adattative più efficaci maturate nell’evoluzione: anzi, forse la più efficace, dato che aiuta a incanalare, per esempio, l’angoscia per la morte propria e dei propri cari (il lutto). Per suffragare la tesi, Burkert (filologo svizzero-tedesco capace di dominare biologia e antropologia, etnologia e linguistica) estende a tutto il testo proprio la costante analogia tra uomo e animale, o, se si preferisce, non smette di riimmergerci nella nostra animalità, in una visuale spiccatamente antiantropocentrica, e inquadra nel «sacro terrore» per la divinità un’applicazione della paura prodotta dallo sguardo del predatore; nella «gerarchia» ultraterrena una trasposizione della relazione re-sudditi presente anche nelle società di primati; e nelle narrazioni mitico-fiabesche sulle imprese di dei ed eroi un percorso (fuga-prova da superare-successo-rientro con inseguitore alle spalle) che riproduce quello dei ratti alla ricerca del cibo. Più di ogni altro studioso, Burkert dimostra in questo modo l’infondatezza dei pregiudizi contro le spiegazioni naturalistiche dei fenomeni culturali, ritenute di solito aride e spoetizzanti. Se infatti la religione, in questa prospettiva, diventa soprattutto uno dei meccanismi dell'autoregolazione biologica della specie, non si può non restare avvinti dalla trama profonda di tale meccanismo, e cioè dall’intensità emotiva ed estetica che lo rende insurrogabile.
WALTER BURKERT La creazione del sacro, Edizioni Adelphi Pagg. 249 €32
SAGGI Tradotto in italiano il capolavoro del filologo Walter Burkert «La creazione del sacro»
Le paure dell’uomo? Vedi alla voce religione
Quale schema di comportamento unisce uno stormo di uccelli che aggrega le stelle isolate in figure - per orientarsi nel volo notturno - e una comunità di sapiens sapiens che associa a cieli, boschi e caverne gli dei e i demoni di un pantheon primordiale? Secondo Walter Burkert (di cui esce ora in italiano il capolavoro, La creazione del sacro) è la tensione comune a scremare l’ordine dal caos, a strutturare un rapporto col mondo vantaggioso per il singolo e per il gruppo. Il delinearsi del trascendente nel cervello umano sarebbe così una delle risposte adattative più efficaci maturate nell’evoluzione: anzi, forse la più efficace, dato che aiuta a incanalare, per esempio, l’angoscia per la morte propria e dei propri cari (il lutto). Per suffragare la tesi, Burkert (filologo svizzero-tedesco capace di dominare biologia e antropologia, etnologia e linguistica) estende a tutto il testo proprio la costante analogia tra uomo e animale, o, se si preferisce, non smette di riimmergerci nella nostra animalità, in una visuale spiccatamente antiantropocentrica, e inquadra nel «sacro terrore» per la divinità un’applicazione della paura prodotta dallo sguardo del predatore; nella «gerarchia» ultraterrena una trasposizione della relazione re-sudditi presente anche nelle società di primati; e nelle narrazioni mitico-fiabesche sulle imprese di dei ed eroi un percorso (fuga-prova da superare-successo-rientro con inseguitore alle spalle) che riproduce quello dei ratti alla ricerca del cibo. Più di ogni altro studioso, Burkert dimostra in questo modo l’infondatezza dei pregiudizi contro le spiegazioni naturalistiche dei fenomeni culturali, ritenute di solito aride e spoetizzanti. Se infatti la religione, in questa prospettiva, diventa soprattutto uno dei meccanismi dell'autoregolazione biologica della specie, non si può non restare avvinti dalla trama profonda di tale meccanismo, e cioè dall’intensità emotiva ed estetica che lo rende insurrogabile.
WALTER BURKERT La creazione del sacro, Edizioni Adelphi Pagg. 249 €32
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