giovedì 2 marzo 2006

Left...

una segnalazione di Serena Goracci:

per collegarsi alla pagina di Megachip dove si può leggere l'articolo scritto da Chiesa sul caso Left che sarà pubblicato sul prossimo numero di Micromega: clicca qui

(per la medesima segnalazione si ringraziano anche Annalina Ferrante e Paolo Tombolesi)

una segnalazione di Marco Pizzarelli:


Su Repubblica di oggi a pag.41 c'è la pubblicità di MicroMega (che fino alle elezioni uscirà in versione settimanale) in cui appare un articolo di Giulietto Chiesa dal titolo : «Licenziato per "leso Fagiolismo"».

l'Unità 2 marzo 06
Il caso Left - Avvenimenti
Si parla di Armeni o Gatti alla direzione

Spuntano i nomi di Ritanna Armeni e Fabrizio Gatti per la direzione di Left Avvenimenti, dopo il licenziamento dei direttori, Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa, che avevano protestato contro la decisione dei soci di maggioranza della cooperativa (letta solo sul giornale) di affidare una rubrica a Massimo Fagioli. Un’eventuale direzione della Armeni, peraltro, sarebbe in linea con la volontà espressa dallo psicanalista, vicino a Bertinotti, di perseguire un’alleanza tra Left e Liberazione. Intanto, mentre il giornale al momento è retto da Pino Di Maula, dopo Emergency, Vauro, Dalla Chiesa e Travaglio, anche Diego Novelli - che del primo Avvenimenti fu fondatore 18 anni fa e che era sino a ieri Ga­rante dei Lettori - ha deciso di lasciare la sua funzione e la sua rubrica, Scampoli. Prosegue anche lo stato di agitazione della redazione del settimanale, che in un comunicato esprimendo la «forte preoccupazione» per la revoca dei direttori, chiede il rispetto delle regole. Si difende uno dei soci di maggioranza, lvan Gardini, dicendosi stupito dalle reazioni di questi giorni: «Ridurre lo scontro alla presenza della rubrica del professor Massimo Fagioli è fuorviante così come creare, da questo, un caso». E dice: «La cosa più sgradevole è stata scoprire che la passata dirigenza aveva l’idea di trovare semplicemente dei finanziatori che ripianassero i pesanti debiti accumulati durante la loro gestione, senza che ci fosse riconosciuto alcun diritto di pensiero e parola».
(testo ricevuto da Giorgio Valentini)

Corriere della Sera 2 marzo 06

IL CASO «LEFT»
Fausto e la non violenza: scelta mia Fagioli non c’entra, conosciuto dopo

Bertinotti ha precisato: «La mia scelta della non violenza non va attribuita a Massimo Fagioli (foto). Lo conobbi dopo». E Giulietto Chiesa fa sapere che il suo allontanamento da Left nasce dalla volontà di Fagioli di «mettere in collegamento Left (senza Avvenimenti) con Liberazione: non era nei patti».

Italia Oggi 2 marzo 06
Il direttore cacciato racconta la sua verità. Gardini: la mia sinistra è moderata
Left, Fagioli dietro le quinte
Chiesa: vuole collegare la testata a Liberazione
di Marco Livi

«Mettere in collegamento Left con Liberazione, trasformando l'operazione di rilancio di Left-Avvenimenti in una affiliazione a un quotidiano di partito, più o meno mascherata»: così Giulietto Chiesa, ex condirettore, spiega il progetto di Massimo Fagioli, lo psicanalista protagonista di un vero e proprio caso editoriale che ha visto, nei giorni scorsi, il licenziamento in tronco di Chiesa e Adalberto Minucci da parte degli editori di Atritalia, Luca Bonaccorsi e Ivan Gardini, dopo soli due numeri del settimanale nato dalla squadra di Avvenimenti. Ad abbandonare Left, volontariamente, sono stati nelle ultime ore anche Vauro, l'associazione Emergency, Marco Travaglio e infine Diego Novelli, che lascia le funzioni di garante dei lettori.
Ma chi è Fagioli? Come ricorda ieri il Corriere della Sera, è «l'ex guru degli anni 70, l'ex giovane e talentuosa promessa della psicanalisi freudiana. Pioniere dell'analisi collettiva, mattatore di assemblee trasformate in psicoterapia di gruppo» e ispiratore della svolta antimovimentista e antiviolenta del segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. Che pochi mesi fa aveva scelto la libreria romana Amore & Psiche, teatro dei seminari di analisi collettiva tenuti dal maestro a beneficio dei "fagiolini" (così sono soprannominati gli adepti del guru post freudiano), per la presentazione della propria candidatura alle primarie dell'Unione. Appuntamento al quale Fagioli non era mancato. Che la pista "fagiolina" sia quella giusta è confermato da Chiesa: sul sito web AprileOnLine, il defenestrato condirettore offre la propria versione dei fatti. «Al primo numero», denuncia Chiesa, «ci siamo imbattuti nel fatto singolare denominato Massimo Fagioli. Un suo articolo compare senza che né Minucci né io ne fossimo stati informati». «Nel secondo numero», continua Chiesa, «la sorpresa è più grande. Ci viene annunciato che il professore si è arrabbiato perché qualcuno gli ha tagliato il pezzo. Chi? Non certo la direzione del giornale, né il caporedattore che nemmeno lo ha visto. Comunque Fagioli esige una riparazione. Come? Con due pagine, accompagnata da una seconda fotografia più grande della prima. Io non ne so nulla perché sono fuori Roma. Nessuno mi informa. Minucci si dichiara contrario. Il pezzo va in pagina: si tratta di un'autoesaltazione dell'autore, che fa sapere al lettore di essere lui il vero ideatore del piano editoriale. In secondo luogo comunica ai lettori il suo sogno, che è quello di vedere Left accoppiato a Liberazione». «Il pezzone si conclude con un bel riquadretto dove appare che Left-Avvenimenti gli assegna una rubrica fissa. Minucci e io chiediamo spiegazioni. Ma la discussione si arena sulla rubrica di Fagioli che sembra essere divenuta, inspiegabilmente, il centro di tutti i problemi. La proprietà si dichiara perfino disposta, bontà sua, a ripristinare le regole elementari del giornalismo, ma esige che la rubrica sia mantenuta. Al nostro rifiuto veniamo licenziati. Saranno pure di sinistra, ma resta appunto da capire di quale sinistra topografica stanno parlando». Gardini risponde: «La mia idea di sinistra è moderata e riformatrice, impossibile da assimilare anche concettualmente a posizioni antagoniste e radicali. Forte di questa idea, ritengo naturale e doveroso ascoltare e dialogare con tutte le forze democratiche. Questa è stata ed è la sfida che ci siamo proposti, già dal primo incontro, il mio socio Luca Bonaccorsi e io», precisa Gardini, «per concludere le polemiche e per poter ritornare a lavorare serenamente. Left ha radici in Avvenimenti ma vorrebbe essere la sua trasformazione in strumento di informazione moderno, laico e riformatore. Sono stupito dalle reazioni di questi giorni: ridurre lo scontro alla presenza di questa rubrica è fuorviante così come creare, da questo, un caso. Ho incontrato Fagioli in poche occasioni, non ho mai partecipato ai suoi seminari di analisi collettiva pur apprezzando la sua ricerca scientifica. Sono fermamente convinto», prosegue, «che tutti abbiano il diritto di esprimere il loro pensiero e difenderò sempre questo diritto. La cosa più sgradevole di questi giorni è stato scoprire che la passata dirigenza aveva l'idea di trovare semplicemente dei finanziatori che ripianassero i pesanti debiti accumulati durante la loro gestione, senza che ci fosse riconosciuto alcun diritto di pensiero e parola. Questo diritto lo stiamo pagando in termini umani ed economici: alcuni collaboratori ci hanno lasciato con nostro grande dispiacere. Nell'informazione non esiste il delitto di lesa maestà, si può lavorare insieme pur avendo idee diverse. A tutti i miei compagni di viaggio», conclude Gardini, «voglio dire che il mio impegno in Left esce rafforzato da questa vicenda».
(testo ricevuto da Tonino Scrimenti e Giuseppe Gherardelli)

.com (puntocomonline.it) 2 marzo 06
Chiesa: troppi Fagioli nella dieta di Left

«Mettere in collegamento Left (senza Avvenimenti) con Liberazione. In tal modo trasformando l' operazione di rilancio di Left-Avvenimenti in una affiliazione a un quotidiano di partito, più o meno mascherata»: ecco spiegato da Giulietto Chiesa (foto al centro), ex condirettore di Left, il progetto di Massimo Fagioli, lo psicanalista protagonista di un vero e proprio caso editoriale. Chiesa parla dal sito di Megachip con un diario sulla sua esperienza inedita di "licenziato eccellente" (testimonianza che sarà pubblicata anche da Micromega nel numero di domani). Giulietto Chiesa racconta il suo licenziamento in tronco da un settimanale che avrebbe dovuto recuperare e ampliare l'esperienza di Avvenimenti grazie a un progetto editoriale discusso per circa tre mesi. Poi la doccia fredda: via Chiesa e l'appoggio di Megachip, Adalberto Minucci e insieme a loro le firme più note, Vauro con Emergency, Nando Dalla Chiesa, Marco Travaglio, l'ultima in ordine di tempo quella storica di Diego Novelli. Al timone un direttore pro tempore, Pino Di Maula già alla guida del giornale on line Clorofilla. Sono attese dai giornalisti le decisioni degli editori sulla nomina di un nuovo direttore (Ritanna Armeni o Fabrizio Gatti), mentre nella redazione è sempre alta la tensione. Si attende una virata capace di ridare sicurezza ma c'é anche scetticismo su una nomina che segue un licenziamento non indolore. Ore frenetiche anche per cercare di chiudere il numero che dedica la sua copertina alle donne, vista la ricorrenza dell'otto marzo. Ci sarà la rubrica fissa di Fagioli, definito dall'editore un collaboratore occasionale. Un'operazione difficile che dovrebbe rendere conto anche della posizione dell'assemblea dei redattori che si pone ormai molti interrogativi sul futuro stesso del giornale. Chiesa rievoca le fasi della trattativa, dall'elaborazione delle linee editoriali: «Siamo partiti. E, appena partiti, ci siamo subito accorti che qualcosa di grave stava succedendo. Intanto l'apparizione sul primo numero della firma, corredata con foto, di un signore a me sconosciuto, tale Massimo Fagioli. Articolo che non avevo visto in precedenza, che non mi era stato annunciato. Chi aveva deciso? Sua maestà la proprietà. Alle nostre rimostranze, si rispose mettendo in pagina, nel secondo numero, non una ma due pagine del signore a me sconosciuto, nelle quali Fagioli faceva di meglio: faceva capire che la linea editoriale di Left Avvenimenti l'aveva prefigurata lui alcuni mesi prima, ma proponeva ai lettori il suo 'sogno', cioé di mettere in collegamento Left con Liberazione. Con tutto il rispetto per il mio amico Sansonetti, questo non era nei patti, cioé nella linea editoriale concordata. E il resto del giornale? Il resto è stato cancellato dalla enorme ombra del signor Fagioli». Replica l'editore Ivan Gardini: «La mia idea di sinistra è moderata e riformatrice, impossibile da assimilare anche concettualmente a posizioni di sinistra antagoniste e radicali. Forte di questa idea, ritengo naturale e doveroso ascoltare e dialogare con tutte le forze democratiche. Questa è stata ed è la sfida che ci siamo proposti, già dal primo incontro, il mio socio Luca Bonaccorsi ed io. Left ha radici in Avvenimenti ma vorrebbe essere la sua trasformazione in strumento di informazione moderno, laico e riformatore. Sono stupito dalle reazioni di questi giorni: ridurre lo scontro alla presenza della rubrica del professor Massimo Fagioli è fuorviante così come creare, da questo, un "caso". Ho incontrato il professor Fagioli in poche occasioni, non ho mai partecipato ai suoi seminari di analisi collettiva pur apprezzando la sua ricerca scientifica. Sono fermamente convinto - prosegue - che tutti abbiano il diritto di esprimere il loro pensiero e difenderò sempre questo diritto. La cosa più sgradevole di questi giorni è stato scoprire che la passata dirigenza aveva l'idea di trovare semplicemente dei finanziatori che ripianassero i pesanti debiti accumulati durante la loro gestione, senza che ci fosse riconosciuto alcun diritto di pensiero e parola. Questo diritto lo stiamo pagando in termini umani ed economici: alcuni collaboratori ci hanno lasciato con nostro grande dispiacere. Nell'informazione non esiste il delitto di lesa maestà, si può lavorare insieme pur avendo idee diverse. A tutti i miei compagni di viaggio - conclude Gardini - voglio dire che il mio impegno in Left esce rafforzato da questa vicenda».

isolapossibile.it 2 marzo 2006
FAGIOLI: IO E LEFT (ex "Avvenimenti")
di Red online

Lo psichiatra Massimo Fagioli rivendica il suo contributo al settimanale Left dopo le polemiche che hanno portato al licenziamento dei due direttori Minucci e Chiesa. «Certo, il progetto editoriale è loro ma si lega alla mia ricerca psicanalitica, è chiaro», dichiara Fagioli.
Costringendo la nuova proprietà del settimanale a precisare: «Non esistono legami organici e/o organizzativi con il professore del quale riceviamo con piacere alcuni contributi». Intanto Emergency ha annunciato che ritirerà la sua collaborazione e così Vauro, Travaglio, Dalla Chiesa.

delle vicende di Left si parla anche su «Il barbiere della sera», in questa pagina.