venerdì 2 ottobre 2015


IL BESTIARIO:

HANNO CINICAMENTE VOTATO A FAVORE DEL RAZZISTA CALDEROLI, SALVANDOLO,
- FRA GLI ALTRI -
ANCHE MIGUEL GOTOR, CORRADINO MINEO, WALTER TOCCI, VANNINO CHITI, UGO SPOSETTI!
LEGGI LA DOCUMENTAZIONE QUI DI SEGUITO 
LEGGI ANCHE IL DOCUMENTATO PEZZO DI BEBO STORTI
CHE RIPORTA INCREDIBILI STRALCI DELLE DICHIARAZIONI IN PROPOSITO
MA INTENZIONALMENTE NON FA' IL NOME DI NESSUNO DEI RESPONSABILI
- E FRANCAMENTE NON CI È DAVVERO CHIARO IL PERCHÉ -
A PAGINA 10 DI LEFT 37 ATTUALMENTE NELLE EDICOLE

VENERDI 25 "PAGINA 3" SU RAI 3 HA SEGNALATO L'USCITA DEL N. 37 DI LEFT
E L'ARTICOLO SUL NUOVO LIBRO DI FEDERICO TULLI IN ESSO CONTENUTO

LUNEDI 21 SIMONA MAGGIORELLI, RESPONSABILE CULTURALE DI LEFT 
È STATA OSPITE DI "TUTTA LA CITTÀ NE PARLA" SU RAI RADIO 3
LA REGISTRAZIONE DELLA TRASMISSIONE È DISPONIBILE QUI
SABATO 19 A ROMA HA AVUTO LUOGO IL CONVEGNO “PSICHE E ARTE”
È INTERVENUTO TELEFONICAMENTE MASSIMO FAGIOLI
LA REGISTRAZIONE DEL CONVEGNO È DISPONIBILE QUI SU QUESTA PAGINA
LA REGISTRAZIONE DEL 1° CONVEGNO "PSICHE E ARTE" DELL'8 GIUGNO 2013 
È DISPONIBILE SU VIDEOSEGNALAZIONI
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I CONTENUTI CITATI IN PRECEDENZA
SONO ADESSO DISPONIBILI QUI 

Daniel Barenboim: Beethoven Symphony No 4 in B flat major:










Archivio video dell’Associazione Amore e Psiche 20.2.98
Intervista a Massimo Fagioli. La depressione

di Carlo Patrignani
qui
si ringrazia Francesca iannaco

 
Sulle tracce dell'amore di Monica Vitti - 1980
Massimo Fagioli intervistato da Monica Vitti all’interno di “Gulliver - Sulle tracce dell’amore”. Trasmessa l'11 Marzo 1980 dalla Rai, l’intervista a Massimo Fagioli inizia al 15’ e la registrazione resta disponibile su "Segnalazioni su Dailymotion", su questa pagina
si ringrazia Gabriella Milea


AL FESTIVALFILOSOFIA DI MODENA, DONATELLA DI CESARE:










CITATO:
Gazzetta di Modena 19.9.15
Il “classico” Heidegger ci indica una soluzione per il vivere quotidiano
Lezione inaugurale in piazza  per Donatella Di Cesare tra conformismo, autenticità e inautenticità dell’uomo
di Daniele Bondi
qui
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Berlino, 9 novembre 1989



MARSIA
Tiziano Vecellio, Apollo e Marsia (1570-1576) Museo Nazionale di Kroměříž, Repubblica Ceca.
cfr.
La svolta geniale dell’ultimo Tiziano
di Simona Maggiorelli
qui
Il mito racconta che un giorno Atena, per riprodurre il lamento delle Gorgoni quando Perseo decapitò la loro sorella Medusa, realizzò uno strumento a fiato: l'aulòs. Per allietare un banchetto e compiacere Zeus, iniziò a suonare il flauto; la musica emanata dallo strumento fu veramente piacevole ma alcune dee la derisero e Atena scappò via adirata. Arrivata nei pressi di un lago riprese a suonare lo strumento, quando si vide riflessa nelle acque del lago: lo sforzo per soffiare nello strumento rendeva il suo viso buffo e deforme. Su tutte le furie gettò via il flauto malendicendo chiunque lo avesse raccolto. Il flauto venne raccolto da un satiro, Marsia, il quale esercitandosi divenne abilissimo e osò sfidare Apollo. Il dio accettò e pose alla giuria le Muse, le quali in un primo momento erano affascinate dal suono dell'aulòs di Marsia, ma successivamente Apollo lo sfidò a suonare e cantare contemporaneamente (Apollo suonava la lira). Suonando uno strumento a fiato, Marsia perse la sfida e per punirlo della propria arroganza Apollo decise di farlo scorticare vivo.
«un altro si sovvenne del Satiro che, vinto
dal figlio di Latona in una gara col flauto di Pallade,
fu da questi punito. "Perché mi scortichi vivo?" urlava;
"Mi pento, mi pento! Ahimè, non valeva tanto un flauto!".
Urlava, mentre dalla carne la pelle gli veniva strappata:
altro non era che un'unica piaga. D'ogni parte sgorga il sangue,
scoperti affiorano i muscoli, senza un filo d'epidermide
pulsano convulse le vene; si potrebbe contargli le viscere
che palpitano e le fibre che gli traspaiono sul petto.
Lo piansero le divinità dei boschi, i Fauni delle campagne
e i Satiri suoi fratelli, lo piansero Olimpo a lui sempre caro
e le ninfe, e con loro tutti quanti su quei monti
pascolano greggi da lana e armenti con le corna.
Di quella pioggia di lacrime s'intrise la terra fertile,
che in sé madida le accolse, assorbendole nel fondo delle vene;
poi mutatele in acqua, le liberò disperdendole nell'aria.
Da lui prende il nome quel fiume che tra il declinare delle rive
corre rapido verso il mare, Marsia, il più limpido della Frigia».
Ovidio, Metamorfosi, Libro VI, 382-400
qui

















Michelangelo nel Giudizio Universale della Cappella Sistina dipinge San Bartolomeo che mostra la propria pelle. Il volto sulla pelle è un autoritratto dell'artista
REPRINT DA "SEGNALAZIONI DEL LUGLIO 2011:LA NOTIZIA DELLA IMPORTANTISSIMA SENTENZA DEGLI INIZI DI APRILE 2011 CHE PUBBLCHIAMO QUI DI SEGUITO NON ERA STATA DIFFUSA DALLA STAMPA ITALIANA, SOLO IL SOLE 24 ORE NE AVEVA DATO UNA BREVE INFORMAZIONE SULLE SUE PAGINE WEB  RIPORTANDONE ANCHE IL COMBINATO - E NON PRIMA DEL IL 12 LUGLIO - (qui): "SEGNALAZIONI" L'AVEVA SUBITO RIPRESA.
un commento quiIl testo della sentenza della Corte di Appello di Bologna del 2010, che era stata oggetto del ricorso poi conclusosi con la sopra citata sentenza di Cassazione del 2011 è pubblicata sul sito dell'ordine degli Psicologi di Bologna, dove ci sono anche altri precedenti: qui. La sentenza della Corte Suprema di Cassazione sulla psicanalisi, aprile 2011 qui La sentenza 5 dicembre 1972. La Corte Suprema di Cassazione qui La sentenza n. 412 del 1995, La Corte Costituzionale qui La sentenza n. 5838 del 22.05.1995 della Cassazione Penale qui L'Articolo 348 del Codice Penale con giurisprudenza qui La sentenza della Cassazione Penale - Sez. 6ª - 3.3.2004 - Esercizio abusivo di professione qui Dalla sentenza precedente - 177.02/2004 - evidiamo alcuni passi qui La sentenza della Cassazione Penale - Sez. 6ª del 6 Settembre 2007 qui Alcune “massime” interessanti anche in relazione al cosiddetto counseling filosofico qui Altri riferimenti giurisprudenziali (1981 - 1999) a proposito dell’«Esercizio della professione di psicoterapeuta» qui La massima di una sentenza del Tar del Lazio del 2006 qui La “Legge Ossicini” Ordinamento della professione di psicologo - Legge 18 febbraio 1989, n. 56, qui Una scheda su Adriano Ossicini, qui
Si ringraziano Luigia Lazzaro, Carolina Migliorini, Roberto Martina, Daniele De Perto, Francesco Monarca e Antonio Pilichi
SUL TEMA LEGGI ANCHE SU IL SOGNO DELLA FARFALLA 4.2011 "UNA SENTENZA STORICA" DI PAOLO FIORI NASTRO E LUCA FAGIOLI
LEGGI ANCHE, SUL SUCCESSIVO NUMERO DE IL SOGNO DELLA FARFALLA (1.2012), SULLO STESSO TEMA,  L'ARTICOLO INTITOLATO "FREUD? NON È MAI ESISTITO. RIFLESSIONI SU UNA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE" DI CARLO ANZILOTTI E MARTINA BRANDIZZI PRENDENDO LE MOSSE PROPRIO DAL PRECEDENTE ARTICOLO, APPROFONDISCONO IL CONTESTO STORICO E CULTURALE CHE HA DETERMINATO IL DISCREDITO DELLA PSICOTERAPIA COME ATTO MEDICO E QUINDI LE MOTIVAZIONI DELLA PREGNANZA DELLA SENTENZA: IN QUESTO LAVORO C'È ANCHE UNA RICCHISSIMA BIBLIOGRAFIA RIGUARDANTE ANCHE SENTENZE PRECEDENTI CHE HANNO PORTATO A QUELLA DEL 2011.


Corriere 11.9.15
Le origini dell’uomo?
Da oggi sono ancora più misteriose
di Edoardo Boncinelli
Riguardo alle nostre origini la questione fondamentale, sollevata dalla scienza, ma anche dalla comunità dei credenti, è sempre stata quella di come è potuto succedere che, all’improvviso, da una madre dall’aspetto decisamente scimmioide sia potuto nascere un nostro antenato, anzi il primo dei nostri antenati diretti. Non c’è stato niente d’intermedio fra noi e le specie decisamente più simili a una scimmia d’oggi? Domanda grande e seria, che mette in gioco tutto il nostro essere, almeno dal punto di vista strettamente biologico, perché dal punto di vista dell’uso degli strumenti, per quanto primordiali, sappiamo che c’è stato un inizio di uso «intelligente» di ciottoli più o meno 3 milioni di anni fa. Da tale punto di vista, questa è la nostra vera origine, più comportamentale e ideativa che biologica. Ma non ci siamo accontentati, perché anche la natura biologica del passaggio da preominidi a uomini ha la sua rilevanza. Il fatto è che negli ultimi decenni abbiamo individuato una grande varietà di fossili che possono aspirare a essere definiti come appartenenti al genere Homo e un’altra stupefacente varietà di fossili d’individui che sembrano lì lì per divenirlo. In un certo senso «troppa grazia Sant’Antonio!»; di questi esseri intermedi ce ne aspettavamo uno o due, e ne abbiamo molti più di una decina. Ora dal Sud Africa ne arriva un altro, Homo naledi , con una dovizia di 1.500 ossa attribuibili a una quindicina di individui tra adulti e ragazzi! Non sappiamo ancora a che epoca risalgano questi resti e non sappiamo se siano stati nostri antenati diretti o una specie parallela che si è andata estinguendo senza confluire nella nostra ascendenza, ma la cosa si fa sempre più interessante. Intorno a 3 milioni di anni fa in Africa ne devono essere successe di tutti i colori. In una sorta di calderone biologico la natura sovraeccitata ha dato vita a una manciata abbondante di ominidi dai quali noi deriviamo! Lo stupefacente è che siamo in grado di rendercene conto. 
Due pagine del Corsera dell'11 settembre, disponibili qui


La Stampa 11.9.15
“Nuova specie di ominidi”
Quindici piccoli antenati riemergono dal Sud Africa
L’Homo naledi è stato scoperto in una caverna ed è subito mistero “Forse una camera sepolcrale di 2 milioni e mezzo di anni fa”
di Gabriele Beccaria
qui
La Stampa 11.9.15
“Lontani cugini che cambiano le idee sull’evoluzione”
Parla il paleoantropologo Berger che ha guidato il team “Si credeva che le sepolture fossero un’invenzione dei Sapiens”
di Lorenzo Simoncelli
qui

Repubblica 11.9.15
Quei fossili pieni di mistero si riveleranno una Stele di Rosetta
di Marco Cattaneo
qui

La Stampa 11.9.15
Lucy e gli altri progenitori
Una sfida nell’Africa primordiale
Come la Natura realizzò una serie di clamorosi “esperimenti biologici”
Un’eredità che va dalla camminata bipede fino all’intelligenza
di Nicla Panciera
qui
Popular Science 11.9.15
Scoperto Homo Naledi, nuovo antenato dell’uomo
di Silvia Brugnara
qui 








Popular Science 25.9.15
Homo naledi, a tu per tu con Damiano Marchi
intervista di Silvia Brugnara
qui















 















LATMOS
Le pitture rupestri del VI millennio a.C.
Left 12/15 4.4.15
Le meraviglie di Latmos
In Anatolia alla scoperta delle prime immagini
di una società umana: un mondo animato dalle donne descritto con grande libertà espressiva
di Ugo Tonietti
qui
 

Repubblica 30.01.04La scoperta in Turchia: immagini di uomini, donne, bambini
Ecco il primo ritratto di famiglia, è vecchio di ottomila anni
A Latmos, sui versanti della montagna, ne sono state contate 140 per un totale di oltre 500 figure
L'uomo diventa sedentario e getta le basi per il suo nucleo di discendenza
I dipinti sono stati fatti con ematite rossa sui massi del monte: forse luoghi sacri
di Cinzia Dal Maso
qui

La Provincia di Bolzano sulle pitture rupestri del monte Latmos, qui
Una galleria di immagini qui, un'altra qui
si ringraziano Roberto Biasco e Alessandro Mazzetta
Un sito su Latmos: qui 
si ringrazia Maria Letizia Riccio
un video qui di seguito:


















Karl Marx
Lettera al padre (1837)

disponibile qui
si ringrazia Francesco Troccoli













«Si possono distinguere gli uomini dagli animali per la coscienza, per la religione, per tutto ciò che si vuole; ma essi cominciarono a distinguersi dagli animali allorché cominciarono a produrre i loro mezzi di sussistenza, un progresso che è condizionato dalla loro organizzazione fisica. Producendo i loro mezzi di sussistenza, gli uomini producono indirettamente la loro stessa vita materiale»
Karl Marx Friedrich Engels, L’ideologia tedesca (1846-1847), prima pubblicazione 1932, oggi per Bompiani (2011).

Era il 19 novembre 1996 quando Fidel Castro venne ricevuto per la prima volta in Vaticano da Papa Wojtyla. L’udienza si tenne all’interno della Biblioteca privata in forma cordiale e i due si trattennero a colloquio per circa 35 minuti. Al termine della visita Castro espresse il vivo desiderio di ricevere presto il Papa a Cuba; Wojtyla ringraziò e rivolse la sua benedizione al popolo cubano. Così, si è aperto il dialogo fra il vecchio rivoluzionario Fidel e il papa operaio venuto dalla fredda Polonia. Woityla si impegnò ad appoggiare l’isola caraibica ad alcune e precise condizioni: uno Stato non più ideologico, la possibilità per cittadini di ogni credo di occupare posizioni dirigenti senza subire discriminazioni, un avvio di pluralismo politico e sociale, libertà d’azione per la Chiesa e le sue organizzazioni, riconciliazione fra tutti i cubani. L’aver già deciso il periodo è segno speciale. “Spero di vederla presto all’Avana”, ha esclamato Castro al termine dell’incontro. “La mia benedizione al popolo cubano”, ha risposto fiducioso Giovanni Paolo II.
L’articolo continua qui
 si ringrazia Francesco Troccoli


Le prime immagini di 2001 Odissea nello spazio, di Stanley Kubrick (1968):

Ape '2001 A Space Odyssey' Dawn of man di segnalazioni

Le ultime immagini di Eyes Wide Shut, di Stanley Kubrick (1999):

Eyes Wide Shut - Ending (1999) di segnalazioni












Shining, un film di Stanley Kubrick. Con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Barry Nelson. Titolo originale The Shining, durata 116 min. - USA 1980.
Una scheda qui
si ringrazia Francesco Troccoli
















Rosemary's Baby, un film di Roman Polanski, con Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Maurice Evans Titolo originale Rosemary's Baby. Fantastico, durata 136 min. - USA 1968
una scheda qui






Tantalo fece a pezzi il figlio Pelope ancora bambino e, dopo averlo cucinato, lo imbandì sulla mensa degli dèi. Nessuno toccò il cibo, eccetto Demetra che, affamata, divorò una spalla. Per ordine di Zeus il corpo di Pelope fu ricomposto, la spalla mancante fu sostituita con una d'avorio e Pelope venne resuscitato. Gli dei punirono Tantalo obbligandolo a patire fame e sete nel Tartaro, legato ad un fico immerso nell’acqua fino al collo. Se cercava di prendere i frutti, il vento li allontanava; e l’acqua si ritraeva.
Perché Tantalo abbia offerto le carni di Pelope è spiegato da alcuni come atto di grande devozione - a causa di una tremenda carestia Tantalo non avrebbe avuto alcun cibo da offrire agli dèi - e da altri come una sfida: Tantalo avrebbe compiuto il terribile gesto per mettere alla prova l'onniscienza degli dèi.
cfr qui

nell'immagine : Bernard Picart, Il supplizio di Tantalo (1733)



 
Semele incinta di Zeus che la visitava  con le sembianze di un serpente, istigata da Era, pure travestita, per gelosia,quando Zeus tornò da lei gli chiese un regalo. Quando egli ebbe promesso di esaudire qualsiasi desiderio della fanciulla, Semele gli chiese di manifestarsi in tutta la sua potenza. Zeus, disperato, fu costretto a realizzare tale richiesta e si recò al cospetto di Semele armato delle sue folgori in modo che ella resto folgorata. Per impedire che il bambino venisse bruciato, Gea, la Terra,aveva fatto crescere dell'edera fresca in corrispondenza del feto del bambino; Zeus, che non aveva dimenticato il bambino che ella portava in grembo, incaricò Ermes (o secondo altri egli stesso), si affrettò a strapparne il feto dal suo ventre e praticò un'incisione sulla sua coscia, nella quale se lo cucì. Qui vi poté maturare altri tre mesi e, passato il tempo necessario, lo fece uscire fuori, perfettamente vivo e formato. Zeus gli diede il nome di Dioniso che appunto vuol dire il "nato due volte" o anche "il fanciullo dalla doppia porta" 
nell'immagine: Gustave Moreau, Zeus e Semele (1895).


ALLE FONTI DELLA DEPRESSIONE:









il pensiero ebraico
«La mistica ebraica [è] incentrata sull’idea di un nulla nell’intimo di ogni essere»
Paolo Zellini, in “La mistica della fisica”, Repubblica 30.8.15, qui
«sicuramente c’è una grande affinità tra il pensiero di H. e il pensiero ebraico: penso al concetto del Nulla»
Donatella Di Cesare nelle conclusioni del dibattito con Diego Fusaro tenutosi a Civitanoma Marche il 1 agosto, il video disponibile qui

«l’idea di una uguaglianza tra gli uomini è un mito astratto»
il rabbino Della Rocca nell’articolo di Stefano Jesurun su Corriere del 1.9.15, qui
«Ayin (in ebraico: אַיִן‎?, trad. "nulla", correlato a Ain- "non") è un importante concetto della Cabala e della filosofia chassidica: dalla prospettiva Divina, la Creazione avviene "Ayin me-Yesh" ("Nulla dall'Essere"), poiché solo Dio possiede esistenza assoluta; la Creazione è dipendente dal flusso continuo della vitalità Divina, senza la quale ritornerebbe nel Nulla».

nell'immagine: Marc Chagall, Mosè, 1956 – Disegno per l’edizione Verve della Bibbia (nn. 33-34)



















Bibbia, Genesi 4:
Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato. Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.

Bibbia, Genesi 22:
Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutt'e due insieme; così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede». Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
nelle immagini: Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1490 circa - Venezia 1576)
a sinistra: Caino uccide Abele, Olio su tela, 298x282 cm
a destra: Sacrificio di Isacco, Olio su tela, 328x284,5 cm
1542-1544, Chiesa di Santa Maria della Salute (sagrestia), Venezia
Nella cultura greca, dalla problematizzazione inaugurata da Platone e Aristotele fino alle riflessioni radicali del cinismo e dello stoicismo, l’animale è ciò che interroga l’uomo, come dire, dall’interno, producendo cioè una frattura radicale nel vivo di ogni concezione antropocentrica che si pretenda pura o altra rispetto alla dimensione animale.  
Platone parla a più riprese di questo tema in molti dei suoi dialoghi, soprattutto nel “Fedro”, nella “Repubblica” e nel “Timeo”; l’anima è il principio vitale  ed eterno che esiste in ogni creatura e come tale è soggetta, riprendendo un tema molto caro già ai pitagorici, alla metempsicosi, la “trasmigrazione” da un corpo ad un altro corpo, per Platone l’anima umana è composta di tre parti: un’anima razionale, una irascibile ed una concupiscibile.
«Non avremo torto, dunque, continuai, a giudicare che si tratti di due elementi tra loro diversi: l’uno, quello con cui l’anima ragiona, lo chiameremo il suo elemento razionale; l’altro, quello che le fa provare amore, fame, sete e che ne eccita gli altri appetiti, irrazionale e appetitivo [concupiscibile], compagno di soddisfazioni e piaceri materiali...
nell’anima un terzo elemento è l’animoso [irascibile]
. Sí, per Zeus!, risposi, hai detto bene. E il fenomeno che citi si potrebbe constatare anche nelle bestie»
Platone, Repubblica, 438 d, 441

Nell’Etica Eudemia di Aristotele leggiamo che l’uomo è un animale non solo politico (politikòn), ma anche domestico (oikonomikòn), e propriamente non è un solitario, piuttosto è un animale comunitario (koinonikòn), che costituisce comunità e giustizia anche in assenza della polis
Nella Politica (libro A) l’uomo è detto zòon lògon èchon (animale avente il logos – deriva dal verbo leghein, legare, poi traslato in dire e pensare), ed evidentemente qui il logos riferito all’uomo è la parola. 












la dottrina cattolica
Estratti dal Catechismo della Chiesa Cattolica (dal capitolo 1, sezione seconda, articolo 1, paragrafo 7), nella sua stesura contemporanea approvato in prima stesura da papa Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Fidei Depositum (11 ottobre 1992) e in forma definitiva il 15 agosto 1997):
«402 Tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo. San Paolo lo afferma: «Per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori» (Rm 5,19); «Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato...» (Rm 5,12) [...] per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna Rm 5,18)
403 l'immensa miseria che opprime gli uomini, la loro inclinazione al male e l'ineluttabilità della morte non si possono comprendere senza il loro legame con la colpa di Adamo e prescindendo dal fatto che egli ci ha trasmesso un peccato dal quale tutti nasciamo contaminati e che è «morte dell'anima».
404 Tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo [...] la trasmissione del peccato originale è un mistero che non possiamo comprendere appieno.
407 Il peccato originale comporta «la schiavitù sotto il dominio di colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo». Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale e dei costumi.
418 In conseguenza del peccato originale, la natura umana è indebolita nelle sue forze, sottoposta all'ignoranza, alla sofferenza, al potere della morte, e inclinata al peccato (inclinazione che è chiamata «concupiscenza»).
il testo intergrale ufficiale qui. Nell'immagine, Masaccio, la cacciata dal Paradiso, 1424-1425, Cappella Brancacci, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze.










Immanuel Kant
da La religione entro i limiti della sola ragione, cap. I, Parte II:
«La frase: l’uomo è cattivo, non può, dopo ciò che precede, voler dire altra cosa che questo: l’uomo è consapevole della legge morale, ed ha tuttavia adottato per massima di allontanarsi (occasionalmente) da questa legge. La frase: l’uomo è cattivo per natura significa solo che tale qualità viene riferita all’uomo, considerato nella sua specie: non nel senso che la cattiveria possa essere dedotta dal concetto della specie umana (dal concetto d’uomo in generale, poiché allora sarebbe necessaria); ma nel senso che, secondo quel che di lui si sa per esperienza, l’uomo non può essere giudicato diversamente, o, in altre parole, che si può presupporre la tendenza al male come soggettivamente necessaria in ogni uomo, anche nel migliore. Ora, questa tendenza bisogna considerarla essa stessa come moralmente cattiva, e perciò non come una disposizione naturale, ma come qualche cosa che possa essere imputato all’uomo, e bisogna quindi che essa consista in massime dell’arbitrio contrarie alla legge. Ma, d’altronde, queste massime, in ragione appunto della libertà, bisogna che siano ritenute in se stesse contingenti, cosa che, a sua volta, non può accordarsi con l’universalità di questo male se il fondamento supremo soggettivo di tutte le massime non è, in un modo qualsiasi, connaturato con la stessa umanità e quasi radicato in essa. Ammesso tutto ciò, potremo allora chiamare questa tendenza una tendenza naturale al male, e, poiché bisogna pur sempre che essa sia colpevole per se stessa, potremo chiamarla un male radicale, innato nella natura umana (pur essendo, ciò non di meno, prodotto a noi da noi stessi).
Che una tale tendenza depravata sia di necessità radicata nell’uomo, possiamo risparmiarci di dimostrarlo formalmente, data la quantità di esempi palpitanti che, nei fatti degli uomini, l’esperienza ci pone sotto gli occhi».
(I. Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, Laterza, Bari, 1980, pagg. 32-34)
«con un legno così storto com’è quello di cui è fatto l’uomo, non può venir costruito nulla di interamente diritto»
I. Kant , Che cos’è l’Illuminismo (1784), Eds, Pisa 2013; Id., cfr anche Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, a cura di N. Bobbio, L. Firpo, V. Mathieu, Utet, Torino 1965.









Sigmund Freud in Tre saggi sulla sessualità (1905), dalla Conclusione:
«L'esperienza, inoltre, ha mostrato che le influenze esterne della seduzione possono provocare delle interruzioni del periodo di latenza, e persino la sua cessazione, e che a questo riguardo l'istinto sessuale dei bambini è in realtà polimorfamente perverso»
 















Franz Kafka, il Processo (19164-1917, pubblicato da Max Brod nel 1925, l’anno successivo alla morte dell’Autore)
Un estratto dal capitolo conclusivo, l’epilogo:
«Dov’era il giudice che non aveva mai visto? Dov’era l’alto tribunale fino al quale non era mai arrivato? Alzò le mani allargando tutte le dita.
Ma alla gola di K. si strinsero le mani di uno degli individui, mentre l’altro gli infilava il coltello nel cuore rigirandolo poi due volte. Con gli occhi che si spegnevano K. vide ancora come gli uomini, vicini al suo viso, poggiati guancia a guancia, osservavano la conclusione. “Come un cane!”, disse, era come se la vergogna gli dovesse sopravvivere».
Trad. it. di G. Landolfi Petrone e M. Martorelli, in F. Kafka, Tutti i romanzi, i racconti, pensieri e aforismi, Newton Compton editori, Roma, quinta edizione luglio 2013, pp.290-292.
nell'immagine: la copertina della prima edizione  (1925) di "Der Prozess".











Martin Heidegger
Nel più intimo dell'uomo c’è il nulla, come «fondo abissale», Ab-Grund costitutivo dell’essere dell’esistenza inautentica, cui unica fuoruscita sarebbe l’Eroe nazista che sa scegliere l’anticipazione di «essere per la morte»
cfr M. Heidegger, Essere e tempo  (1927), Longanesi, Milano 2005.  
«L’uomo è piuttosto “gettato” dall’essere stesso nella verità dell’essere»
M. Heidegger, Lettera sull’umanismo, a cura di F. Volpi, Adelphi edizioni, Milano 1995

Per Heidegger il fondamento è l’Esserci, che è la condizione di possibilità di darsi del mondo. Ma questo Esserci che è Grund  è Abgrund, cioè non fondato, perché l’Esserci, in quanto esistenza gettata nel mondo, è libertà che tutto fonda, che a sua volta però non fonda se stessa.
Fornero Tassinari, Le filosofie del Novecento, 739-767.


«E che cos'è mai l'estensione temporale di una vita umana nel giro di tempo di milioni di anni? Appena uno spostamento della lancetta dei secondi, un breve respiro. Non sussiste alcun motivo perché, per entro all'essente nella sua totalità, si debba porre in primo piano quell'essente chiamato uomo, alla cui specie noi stessi per caso apparteniamo».
M. Heidegger, Introduzione alla metafisica, Mursia, Milano, 1990, pagg. 13-16





 
Eugenio Scalfari, Repubblica il 23 ottobre 2005
«la bontà dei bambini non esiste. La predominante necessità d'ogni bambino è quella di conquistare il suo territorio [...]. Togliendolo agli altri. Vincendo sugli altri. Sottomettendo gli altri. Questo è l'istinto primordiale, innato, esclusivo».
Eugenio Scalfari, Repubblica il 23 ottobre 2005 (disponibile integralmente qui)




All'età di 44 anni la carriera di Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956) fu improvvisamente e tragicamente interrotta l'11 agosto 1956, quando perse la vita in un incidente stradale avvenuto a meno di un miglio di distanza dalla sua casa di Springs. Con lui viaggiavano due donne: la sua amante Ruth Kligman, sopravvissuta, e la di lei amica Edith Metzger, deceduta.
«mi sono svegliata,
e sto soffrendo...»
















Sussurri e grida (titolo originale: Viskningar och rop) è un film del 1972 scritto e diretto da Ingmar Bergman, con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Erland Josephson, Liv Ullmann, Kari Sylwan. Una scheda qui

«Rosa, Marie, Adolfine e Pauline furono le sorelle immolate al nazismo da Sigmund Freud. Le condannò per ignavia, trascuratezza, egoismo o per chissà quali segreti rancori familiari»
«tra loro si frappose un "qualcosa" che aveva molto a che vedere con la differenza di genere sessuale»
«Mussolini, grande ammiratore di Freud»
Repubblica 9.10.11
Goce Smilevski fa una finta autobiografia tratta da una storia rimossa
La protagonista è Adolfine che ripercorre la sua vicenda dal lager
Il destino segreto delle sorelle di Freud dimenticate a Vienna
di Leonetta Bentivoglio
qui

Enver Halil Hoxha (Argirocastro, 16 ottobre 1908 – Tirana, 11 aprile 1985). Governò l'Albania dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla sua morte nel 1985 come primo segretario del Partito del Lavoro d'Albania (partito comunista). Fu anche Primo ministro dell'Albania dal 1944 al 1954 e ministro degli Affari Esteri e della Difesa Popolare dal 1946 al 1953. Fu ininterrottamente membro del Politburo del Partito del Lavoro d'Albania, dalla fine della seconda guerra mondiale al 1985.
Una scheda qui
 

si ringrazia Francesco Troccoli


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« [...] una pulsione di annullamento nei riguardi della totalità dell’altro. L’uomo così accecato si riempie di odio e ucciderebbe [...] se non si realizzasse [...] un rapporto religioso con l’oggetto parziale circondato dal nulla che paralizza l’uomo [...] è il rapporto con dio, ovvero con l’alone nero che circonda l’oggetto parziale»
da Teoria della nascita e castrazione umana” di Massimo Fagioli, 1974

«staccare il pensiero dal corpo rassicura chi guarda perché così l’essere umano simile a se stesso può essere conosciuto perché determinato; ma il pensiero così staccato dal corpo diventa fatto strano... Togliere il pensiero all’organismo umano significa creare un non materiale senza organismo umano ... ciò che è proprio al pensiero religioso ovvero l’impossibilità di conoscenza viene fatto realtà e valore assoluto della specie umana»
da “La ragione che genera mostri genererà qualcosa di nuovo quando renderà libero ciò che non è se stessa” di Massimo Fagioli, 1999
UN ARTICOLO DI JAN ASSMANN SULLE ORIGINI DEL MONOTEISMO È DISPONIBILE SU QUESTA PAGINA
...SUL MONOTEISMO, LEGGI ANCHE QUI
CITATI:(SUL N. 36 DI LEFT)
il pensiero ebraico
«La mistica ebraica [è] incentrata sull’idea di un nulla nell’intimo di ogni essere»
Paolo Zellini, in “La mistica della fisica”, Repubblica 30.8.15, disponibile integralmente qui
Cfr anche altri "CITATI" qui di seguito.
Left 31-32, 15.8.15
Immagine non è figura del ricordo cosciente
di Massimo Fagioli
disponibile qui

Eugenio Scalfari, nel suo celebre articolo
comparso su Repubblica il 23 ottobre 2005 (disponibile integralmente qui):

«Ho sentito l'altra sera il nostro telepredicatore nazionale esaltare l'innocenza dei bambini, il loro candore, la loro innata bontà. L'età dell' oro insomma. Ma è falso. E' un falso luogo comune. Il bambino è certamente innocente, ha mangiato soltanto i frutti dell' albero della vita e non ancora quelli della conoscenza. Né sa che cosa sia il peccato. Ma la bontà dei bambini non esiste. La predominante necessità d'ogni bambino è quella di conquistare il suo territorio, attirare su di sé l'attenzione di tutti, vincere tutte le gare, appropriarsi di tutto ciò che desidera. Togliendolo agli altri. Vincendo sugli altri. Sottomettendo gli altri. Questo è l'istinto primordiale, innato, esclusivo. E spetta a chi li educa insegnare a contenere l'istinto primordiale, a rispettare gli altri, la roba degli altri e addirittura a condividere la propria con gli altri. Questa disponibilità non è affatto innata ma indotta. Dalla cultura, dall' insegnamento degli adulti. E infine, poiché quell' istinto primordiale ci accompagna fino alla morte, educare e al bisogno limitarlo, spetta alle leggi sulle quali si fonda la Città terrena. I cui fondatori e reggitori si imposero sugli altri con la violenza della scaltrezza o con quella della forza per acquistare il potere ed esercitarlo. Nessuno è stato ed è esente da questo peccato originario, fondato sull' unico diritto innato: la sopravvivenza dell' ente e il dispiegarsi della sua potenza».
Questo articolo di Eugenio Scalfari venne anche citato e commentato da Giulia Ingrao nel suo articolo dal titolo Amore amico della guerra? Luogo comune dai tempi di Platone e della Bibbia che apparve pochi giorni dopo su Liberazione, il 30 ottobre 2005, disponibile integralmente qui

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I viaggi di Gulliver, o Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo, (Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon, and then a Captain of Several Ships, noto semplicemente come Gulliver's Travels, 1726, ed. riveduta nel 1735) è un romanzo critto sotto pseudonimo da Jonathan Swift.
Il testo è disponibile integralmente qui e acquistabile on line qui

















Il barone rampante di Italo Calvino (Einaudi 1957), secondo capitolo della trilogia araldica I nostri antenati, insieme a Il visconte dimezzato (1952) e Il cavaliere inesistente (1959), oggi disponibile in commercio per Mondadori. In commercio come e.book e in cartaceo qui







Il re Mida, figlio adottivo di Gordio e di Cibele, fu un mitico re della Frigia, in relazione con il personaggio storico di Mita, re di Mushki nell'Anatolia occidentale alla fine dell'VIII secolo a.C.
È molto celebre il suo proverbiale "Tocco d'oro", la capacità cioè di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse, donatagli da Dioniso.
Il testo della sua storia così come venne narrata da Ovidio nelle Metamorfosi (Libro Undicesimo, 133-135) è disponibileintegralmente qui, una parafrasi sintetica, invece, qui
Nathaniel Hawthorne, l'autore della Lettera Scarlatta, nel 1852 ne trasse un racconto,  una versione per bambini, dal titolo King Midas and the Golden Touch, disponibile integralmente (nell’originale inglese) qui. In italiano questo testo è disponibile in commercio qui 

Nell’immagine: Walter Crane, Mida trasforma sua figlia in oro (1893 ca.)








Frida Kahlo, all'anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954), è stata una pittrice messicana, attivista del Partito Comunista Messicano a cui si iscrisse nel 1928, e compagna di Diego de Rivera.
Una scheda su di lei è disponibile qui
Una galleria di ritratti fotografici e di autoritratti di Frida Kalo è disponibile qui
Da quella stessa pagina si può facilmente risalire a una galleria delle sue opere

Fra gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre,  LAEFFE ha rimesso in onda in onda - più volte - "Picasso, una vita" ora intitolato "Chi era veramente Picasso", un bel film documentario di Hugues Nancy e Olivier Widmaier Picasso (Arte France e Gedeon Programmes) di 1h e 54’. "Segnalazioni" l’aveva già segnalato quando l’emittente di Feltrinelli l’aveva messo in onda per la prima volta, fra dicembre e gennaio 2015, il film è tuttora disponibile integralmente su questa pagina e qui di seguito:

"Picasso, una vita" di Hugues Nancy e Olivier... di segnalazioni
Pablo Picasso, La Joie de Vivre (1946)
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L'ARRIVO DEI PROFUGHI SIRIANI ALLA STAZIONE DI MONACO DI BAVIERA, SABATO 5 SETTEMBRE:


VENERDI 24 LUGLIO A SABAUDIA
LA REGISTRAZIONE DELL'EVENTO È DISPONIBILE QUI:

PRODUZIONE, RIPRESE E DIRETTA STREAMING DI MAWIVIDEO 
si ringraziano William Santero e Daniele Carlevaro
VENERDI 10 LUGLIO A ROMA
LA REGISTRAZIONE DELL'EVENTO È DISPONIBILE QUI:

UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE
REALIZZAZIONE DI MAWIVIDEO
si ringrazia William Santero 
TUTTI GLI ALTRI CONTENUTI SULL'EVENTO DELLA PUBBLICAZIONE E DELLA PRESENTAZIONE
DEL LIBRO DI SANDA PANDŽA SONO DISPONIBILI QUI


VENERDI 5 GIUGNO 2015,
“L’IDEA DELLA NASCITA UMANA” DI MASSIMO FAGIOLI
È STATO PRESENTATO A ROMA
ALLA LIBRERIA FELTRINELLI APPIA
CON L’AUTORE SONO INTERVENUTI
VANINA MIGLIORINI, LAURA SAPIENZA E PAOLO STEFANELLI


PER LA  COMPLETEZZA DELL'INFORMAZIONE


FRA NOI E FASSINA C'È AHIMÈ - ALMENO FINO A SUE NUOVE E OPPOSTE DICHIARAZIONI - UNA, DEL TUTTO INSUPERABILE, INCOMPATIBILITÀ CULTURALE
FASSINA SABATO 4 LUGLIO 2015 AL PALLADIUM DI ROMA:

«Siamo qui perché vogliamo combattere la “cultura dello scarto” verso l’uomo e verso il creato denunciata da Papà Francesco anche nell’ultima enciclica».
«La “crisi antropologica” denunciata da Papa Francesco è una realtà ineluttabile oppure possiamo puntare a rianimare la soggettività politica del lavoro e la dignità della persona?»
cfr.
Nuova Atlantide 5.7.15

Fassina: una sinistra di governo, nazionale e popolare

Il suo discorso integrale
qui

«Siamo qui perché vogliamo combattere la cultura dello scarto, come ci ricorda spesso papa Francesco».
l’articolo integrale qui

«La necessità di un modello di crescita e sviluppo radicalmente alternativo a quello seguito finora, in linea con le analisi e i suggerimenti forniti da papa Francesco nell’enciclica “Laudato si'”».
l’articolo integrale qui

e, solo poco tempo prima:
Fassina: “La critica del Papa all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra”
cfr:
Il Foglio 3.6.15 Il Papa, nume della sinistra “Nella gabbia mercantilista dell’euro la sinistra è morta. E da qui dobbiamo partire per capire come riaffermare sia la sovranità costituzionale sacrificata dall’agenda liberista, sia la dignità della persona come ci dice la dottrina sociale della chiesa interpretata da papa Francesco”. Il finale della tirata di Stefano Fassina dev’essere apparso eccessivo anche al redattore del manifesto che lo intervistava, tanto da fargli chiedere: “E’ sicuro che l’unico riferimento culturale della sinistra sia il Papa?”. Ma Fassina, implacabile: “La sua critica all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra”. Dunque il Papa gesuita e peronista nume tutelare di una nuova sinistra fondata sul no-euro, il ritorno alle sovranità nazionali e, tremontianamente, anti mercantilista. Un pasticcio mai visto, da far rimpiangere la “ditta”. Colonna sonora “Messico e nuvole” di Enzo Jannacci.

«È sicuro che l’unico riferimento culturale della sinistra sia il Papa?
La sua critica all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra. Mi rendo conto che questa non è l’unica interpretazione possibile, ci sono altri filoni di pensiero a cui non voglio rinunciare. Credo però che la forza comunicativa di Papa Francesco siano in pochi ad averla oggi».  
cfr.
il manifesto 2.6.15
Stefano Fassina: «Alle regionali il Pd ha perso sulla scuola»
Intervista. «Renzi dice di avere vinto? Nega la realtà. L’emorragia di voti alle elezioni è un chiaro segnale per il governo. Sempre più urgente iniziare a pensare alla domanda sinistra che il Pd non intercetta più. Ma per farlo dobbiamo uscire dalla gabbia mercatista dell’Euro. Bisogna riscoprire la dignità della persona come dice la dottrina sociale di  Papa Francesco»
intervista di Roberto Ciccarelli
qui











Gazzetta di Parma 24.9.15
Sindacato e politica: a Parma Civati e Fassina
Incontro sabato nella sede della Cigl

qui

Il Tabloid 23.9.15
Def, piano alternativo di Sel, Fassina e Civati: occorre puntare su lavoro e investimenti
di Alfredo Di Costanzo

qui

GIOVEDI 17 SETTEMBRE ILARIA BONACCORSI, 
DIRETTRICE DI LEFT È STATA OSPITE AD AGORÀ 
LA REGISTRAZIONE DELLA TRASMISSIONE È  DISPONIBILE QUI
si ringrazia Matteo Fago