venerdì 22 maggio 2009

nelle edicole e in Libreria:

il n. 20.2009 di LEFT
con MASSIMO FAGIOLI

in questo numero:
Così il senso del ricordo inconscio mare calmo diventa capacità di immaginare
L'invisibile movimento

Gli articoli precedenti di Massimo Fagioli sono disponibili qui
Su una sezione del sito di left è possibile sfogliare i numeri arretrati online
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il Sabato RADIO LEFT, le frequenze MF qui e la diretta su Internet qui
Repubblica.it 22.5.09
Bellocchio: vincere con lo stile
di Paolo D'Agostini
“Vincere” di Marco Bellocchio è un film di grande personalità e di grande stile. Con un’intensa e dolente, appassionata e matura interpretazione di Giovanna Mezzogiorno. E una virtuosistica prova di Filippo Timi. Come si sapeva e anche se non si fosse saputo come era facile immaginare, al regista piacentino stava a cuore servirsi della febbrile e fiera parabola di Ida Dalser, la donna emancipata e spregiudicata che Benito conobbe prima di diventare il Duce e prima di conoscere Rachele, ma che avrebbe poi cinicamente abbandonata e fatta perseguitare con il figlio avuto da lei Benito Albino, come un grimaldello per adattare alla propria sensibilità e al proprio sguardo un discorso sulla prevaricazione, la violenza, la sopraffazione. E sulla stoica, eroica e solitaria resistenza ad esse. Dentro la Storia ma anche al di là di essa. Dentro le coordinate dell’Italia e dell’itinerario mussoliniano dal socialismo rivoluzionario all’interventismo al fascismo e fino alla sua fine, ma anche e di più interessato a una figura che è metafora dell’inseguimento e dell’affermazione del proprio potere ad ogni costo, del delirio di onnipotenza. Cui quasi nessuno, pochissimi sanno resistere. E tra questi una donna solo perché infatuata di fede, follemente innamorata, non certo oppositrice delle sue idee e dei suoi metodi e tuttavia capace di tenergli testa con dignità nelle più disperate condizioni. Dunque un’opera un po’ gratuita? Una visione forzata e deformante di questa penosa vicenda umana già relegata in un angolo buio di una vicenda molto più grande, di portata epocale? Forse. Ma come anche il film su Moro “Buongiorno, notte”: la soggettività artistica che si eleva più in alto della cronaca, e della Storia, distillandone la verità più essenziale e profonda.
Il Giornale 22.5.09
Prima visione. Vincere
qui

Libero-news.it 22.5.09
Il miglior Mussolini del cinema Bellocchio da Palma
qui

Laspecola.com 21.5.09
Vincere. Tentativo di analisi di un film politicamente privato
di Gabriele Angelo Perrone
qui

Libération 20.5.09
Festival de Cannes 2009
«Les jeunes ont pour seule culture la télé de Berlusconi»
Interview. Marco Bellocchio. Le cinéaste commente le règne de la droite italienne
par Christophe Ayad
qui

Michele Santoro ha aperto la puntata di giovedì 21 maggio di “Anno zero” esortando il pubblico ad affollare le sale per vedere “Vincere” di Bellocchio appena proiettato a Cannes con queste parole:
«Vincere è importante, ma non è tutto, come ci insegna l’ultimo film di Marco Bellocchio, che peraltro oggi ha dichiarato che alle prossime elezioni voterà radicale. Si chiama VINCERE il suo film, ed è il racconto non solo di Mussolini, ma di un uomo di potere che sacrifica praticamente tutto all’idea della vittoria e del consenso. Cosa sacrifica? Sacrifica i suoi affetti personali, sacrifica le persone che lo amano e sacrifica persino le sue idee, che tradisce continuamente. Invece, contrapposta a lui, c’è la figura di una donna che pur di restare se stessa va incontro ad infinite sofferenze, ma non rinuncia, non si piega, non vuole accettare il conformismo della menzogna, la pace della menzogna, perché non può tradire le sue passioni. Alla fine l’uomo di potere cadrà nella polvere, mentre la donna sarà la vera vincitrice. Allora andate a vedere questo film!».











Repubblica 22.5.09

La mia Irlanda complice dei preti pedofili
di Joseph O’Connor
qui
Repubblica 22.5.09
I casi di pedofilia in Irlanda sono l'ultima fermata della via crucis. E in Italia?
Cronaca dall'ultima frontiera della Chiesa

Pedofilia, il lato oscuro della Chiesa
di Maria Novella De Luca
qui
l’Unità 22.5.09
Berlusconi-Letizia, nessuna verità ma tanti passi falsi
di Enrico Fierro
qui
Repubblica 22.5.09
Frottole e calunnie
di Giuseppe D’Avanzo
qui
Corriere della Sera 22.5.09
La carica delle leggi travolge i medici
Dagli immigrati agli statali: obblighi giuridici in aumento Il contrasto con la deontologia. «La formazione non esiste»
di Adriana Bazzi
qui

l’Unità 22.5.09
Toni Morrison: «il mio viaggio alle radici del razzismo»
di Maria Serena Palieri
qui

Corriere della Sera 22.5.09
Arie e Ensembles nel bicentenario
Haydn, genio oltre la forma
di Paolo Isotta
qui

Il Giornale 22.5.09
Bertinotti: "Dicevo di essere ateo, oggi non lo dico più. Ma dopo la morte penso non ci sia nulla"
intervista di Michele Brambilla
qui

Reuters.com 21.5.09
Salute, la vitamina D può ridurre il declino dell'agilità mentale
qui segnalato da Alessia Pelagaggi

Terra 22.5.09
Il nipote di Mary Shelley ammalia Verona
di Simona Maggiorelli
nelle edicole




A Firenze
, al Circolo di Brozzi, QUESTO POMERIGGIO venerdì 22 maggio alle 17.30, per il ciclo “Ribellione e violenza, incontri sul tema della ribellione giovanile attraverso visione analisi e discussione di film (un progetto di Elisabetta Amalfitano): “EASY RIDER, La droga e il viaggio come strumento di evasione". Con Elisabetta Amalfitano e Filippo Magherini
Le prossime date: 24, 27, 29 maggio. Tutti i particolari su “spazi
su left adesso nelle edicole: “Kuliscioff. I duelli con Costa e Turati” di Elisabetta Amalfitano