sabato 7 febbraio 2015


il Fatto 7.2.15
Fiom Il 14 in piazza contro il rigore

Le ultime decisioni della Bce sul debito greco, “ampiamente annunciate dalle dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel, rappresentano un atto gravissimo che continua a subordinare il bene di una popolazione e le sue scelte democratiche alle logiche finanziarie e speculative. È ora di cambiare. Per costruire un’Europa vera fondata sul lavoro e sulla giustizia sociale serve nuova politica anche della Bce”. Lo scrive la Fiom che propone di “mutualizzare e congelare il debito pubblico, allungare la sua scadenza senza ulteriori interessi”. Insomma bisogna “superare la linea imposta alla Grecia dalla Troika, le rigidità dei vincoli dettati da trattati comunitari tutti da riscrivere. Tutto questo diventa decisivo per il futuro dei nostri Paesi e per la democrazia europea”. Su queste basi, la Fiom sostiene lo sforzo del governo greco e partecipa con le proprie proposte alla manifestazione “Dalla parte giusta. È cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”, indetta per il 14 febbraio a Roma. 
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il Fatto 7.2.15
Nazareno choc: “Ho moglie”
di Gianni Boncompagni

Secondo gli storici e secondo anche un frammento di papiro copto, presentato pochi giorni fa alla stampa di tutto il mondo, sembra quasi sicuro che il “Nazareno”, cioè Gesù, abbia pronunciato rivolto ai suoi fedeli seguaci la contestatissima frase: “Ecco, questa è mia moglie!”. Ora, se si scoprisse che Gesù era sposato, crollerebbe di colpo l’intera credibilità di una dottrina fondata sul celibato. La caduta del famigerato “patto del Nazareno” si deve forse anche alla pessima stampa che recentemente sta ottenendo il nome del Nazareno cioè Gesù con la sua terrificante “sòla” della moglie. Si dice anche che nei conventi di clausura di tutto il mondo, maschili e femminili, sia in atto una preoccupante protesta che toglie il sonno ai responsabili.



La Stampa 7.2.15
Paesi e buoi
di Mattia Feltri

«Pronto Matteo? Ciao, sono Denis. Senti, sulla storia del falso in bilancio gli ho detto che in quel momento eri in bagno... Sì, sì, ci hanno creduto. Poi su Mediaset gli ho detto che ti eri dimenticato che è di Silvio... Cascati in pieno. Sulla norma del 3 per cento gli ho detto che è sicura come una percentuale di Alfano... Erano entusiasti... Però ascolta: adesso come maremma gli spiego la bambolina di Brunetta piena di spilli?».
Repubblica 7.2,15
Corte dei Conti
Danno erariale annullata una condanna al premier

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Cosa non si fa per campare!: Migliore, da Bertinotti a Renzi
La Stampa 7.2.15
La sfida sarà Migliore-Cozzolino
Renzi prova la prima rupture
di Jacopo Iacoboni

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si ringrazia Luca 
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Corriere 7.2.15
No della Procura al piano Veneziani:

per «l’Unità» salvataggio lontano
di Ilaria Sacchettoni

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il Fatto 6.2.15
L’Unità, dal tribunale altolà a Guido Veneziani: “Dia garanzie ai dipendenti”
Secondo il collegio dei giudici l'operazione ideata dal Pd per salvare il giornale è una "cessione di ramo d’azienda"
Quindi la testata non può essere ceduta separatamente e il compratore deve farsi carico almeno di una parte della forza lavoro
Il rischio è che l'editore di Vero e Stop si tiri indietro e il quotidiano vada in fallimento
di Camillo Dimitri

qui segnalazione di Gianni
Italia Oggi 5.2.15
Nuove ombre sull’Unità. Si decide il 12 febbraio
qui segnalazione di Carlo Patrignani
Affari Italiani 5.2.15
Scontro Veneziani giornalisti, ora l’Unità rischia il fallimento

qui segnalazione di Carlo Patrignani
il Fatto 7.2.15
De Bortoli dà la notizia: “30 aprile lascio il Corsera”

La notizia del cambio della guardia alla direzione del Corriere della sera era nell’aria già da tempo. Ieri l’attuale direttore, Ferruccio de Bortoli (nella foto), ha fornito una data precisa: “Io me ne vado il 30 aprile 2015”, ha detto de Bortoli, rispondendo, a margine della presentazione di un libro sulla famiglia Rizzoli, a chi gli chiede cosa farebbe se gli venisse chiesto di rimanere a dirigere il Corriere. L’assemblea degli azionisti di Rcs Mediagroup, chiamata ad approvare il bilancio e a rinnovare il consiglio di amministrazione in scadenza, è prevista per il 23 aprile, in tempo per il passaggio di consegne.
Della sostituzione di de Bortoli se ne parla da tempo, ma il giornalista aveva continuato a firmare il giornale. Ieri la data certa. 

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il Fatto 7.2.15
Roma proibita
Luci rosse sull’Eur: diventa il quartiere della prostituzione
di Alessio Schiesari

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Corriere 7.2.15
Premio di produttività ai vigili di strada
L’ultimo paradosso del caso romano
di Paolo Conti

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La Stampa 7.2.15
Svolta all’anagrafe
A Roma registrato il figlio di due mamme
di Elisabetta Pagani

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Il Sole 7.2.15
I numeri. Senato debole
Rischio Vietnam come nel 2006, ma opposizioni sfilacciate
di Emilia Patta

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il Fatto 7.2.15
Alla ricerca del senatore perduto
Il governo non ha i numeri per le riforme a Palazzo Madama
Corteggia fuoriusciti M5s, Gal E Sel. Ma spera in B.
di Gianluca Roselli

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il Fatto 7.2.15
Scelta civica addio, Linda e Ichino ritornano a Matteo
Il partito di Monti emigra dai democratici
(da dove in parte proveniva)
di Luca De Carolis

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La Stampa 7.2.15
Scelta Civica, il congresso del partito che non c’è più
Otto esponenti vanno nel Pd
Ichino: “Manca lo spazio al centro”
di Fabio Martini

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il Fatto 7.2.15
Trova le differenze
I voltagabbana “stabilizzatori”
di Daniela Ranieri

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Corriere 7.2.15
I timori sulla tenuta di Ncd dietro la campagna per i nuovi «responsabili»
di Maria Teresa Meli

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Corriere 7.2.15
Le accuse di Bombassei:
vogliono conservare il posto in una maggioranza da bulli
di Andrea Garibaldi

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Il Sole 7.2.15
Il Parlamento trasformista: in due anni uno su cinque ha cambiato casacca
di Manuela Perrone

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La Stampa 7.2.15
Il premier si cautela dalle richieste della sinistra Pd
di Marcello Sorgi

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il Fatto 7.2.15
Pier Luigi Bersani
”Bene allargamenti del partito”

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Repubblica 7.2.15
Gli arrivi centristi allarmano la sinistra Bersani: non siamo una porta girevole
Da 293 a 309. All’inizio della legislatura i deputati del Pd erano 293. Ora con ex Sel e ex Sc sono 309
Da 108 a 113. Anche i senatori sono aumentati, passando da 108 a 113 dall’inizio della legislatura
di Giovanna Casadio

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Corriere 7.2.15
Civati e il «trasformismo»: il Pd ormai è un accampamento
Dalla «liquidazione» di Letta alla «sindrome del cambio in corsa»: in un libro la sua visione dell’era renziana
di Monica Guerzoni

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da Spinoza.it:
«Sul nome di Mattarella sono confluite tutte le personalità del Pd. Comprese le due di Civati».
Corriere 7.2.15
Se D’Alema evoca le purghe (fotografiche) d’epoca staliniana
di Massimo Rebotti

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Corriere 7.2.15
Voti blindati in Senato, ma si esalta l’opportunismo
di Massimo Franco

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Repubblica 7.2.15
Il cantiere vuoto della destra e la calamita del premier
L’arrivo degli ex montiani nel Pd è anche un messaggio alla “zona grigia” di transfughi grillini e centristi delusi
di Stefano Folli

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il Fatto 7.2.15
L’intrattenitore della politica
di Franco Arminio

RENZI GOVERNA l’irrealtà. Governare la realtà richiede un lavoro lungo e noioso, bisogna lavorare assieme ad altri e non limitarsi a prenderli per culo, uno alla volta. Renzi fa l’intrattenitore, è il capo comico che ha preso il posto di un altro capocomico che non si rassegna ad andare in pensione. Le leggi elettorali non servono ad eleggere dei governanti, ma dei saltimbanchi, personaggi destinati ad affollare i palinsesti televisivi, pronti a tutto, ma in realtà capaci solo di demolire una lingua gloriosa come quella italiana. La forza di Renzi è tutta nel suo essere un abilissimo politicante romano in un momento in cui di fatto la casta si è perfettamente ricostituita e risistemata: a ciascuno le sue poltrone, a ciascuno la sua parte nella commedia. Le intenzioni producono commenti alle intenzioni e i commenti producono altre intenzioni, una metastasi di parole, un’agonia ciarliera che fa perdere di vista la cosa più semplice: che mondo, che Italia vogliano? Da Salvini a Vendola, c’è spazio per tutti, nessuno esce mai sconfitto da nessuna battaglia, non c’è sangue, non ci sono lacrime, perché sono battaglie di fantasmi. Il dolore è fuori dal Palazzo, le cose vere sono altrove. 
il Fatto 7.2.15
La scelta di Verdini è Renzi
“Il ragazzo non fa prigionieri, non è come D’Alema che abbaiava solo
Se Forza Italia non si rimette in riga Berlusconi è finito
Pronto un gruppo stampella pro governo
di Fabrizio d’Esposito

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Corriere 7.2.15
Patto in crisi, l’amarezza di Verdini
«Vedo nani e ballerine fare festa»
Il diario: Renzi prepara rappresaglie e organizza le truppe come faceva Masaniello
di Francesco Verderami

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il Fatto 7.2.15
Telenazareno: Renzi tiene in pugno B. e De Benedetti
Canone per le frequenze tv: nel 2014 l’Agcom fa uno sconto di 40 milioni di euro in 4 anni a Mediaset e stanga Gruppo Espresso e Telecom con un aggravio di 47 milioni
Ora il premier azzera tutto e deve decidere chi favorire. Altrimenti ci rimette il Tesoro
di Stefano Feltri e Carlo Tecce

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Corriere 7.2.15
Il video e la politica
Frequenti sospetti televisivi
Una norma sulle frequenze tv suscita una ridda di retropensieri su una materia
che per sua natura dovrebbe essere trasparente
di Aldo Grasso

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Repubblica 7.2.15
Ecco l’effetto Quirinale: sì a Mattarella da 6 italiani su 10 e anche il governo recupera Il Pd torna a salire, Fi e Lega giù
Il nuovo presidente della Repubblica parte da dove aveva cominciato Napolitano nel 2006 La sua elezione sembra giovare a Renzi, la cui popolarità risale di tre punti, toccando il 49 % In crescita Vendola e Sel, ma anche i partiti di centro: oltre il 5 per cento. 5Stelle stabili
di Ilvo Diamanti

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il Fatto 7.2.15
#enricostaisereno 

Il governatore Rossi
Chiederò a Denis di ricandidarmi... ”
intervista di Davide Vecchi

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Corriere 7.2.15
La fusione tra gli Aeroporti di Firenze e Pisa

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il Fatto 7.2.15
La denuncia, Cesare Damiano
“Cassintegrati: l’Inps addolcisce i dati per compiacere il premier”
di Salvatore Cannavò

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Corriere 7.2.15
Scala e Primo maggio, Renzi contro i ribelli
Operai Cgil non disponibili a lavorare, il premier scrive a un orchestrale: farò di tutto, nessun dorma
di Pierluigi Panza

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il Fatto 7.2.15
Giunta Salva Calderoli
Dare dell’orango a Kyenge è “aspra critica politica”

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La Stampa 7.2.15
Dietrofront Pd sulle offese a Kyenge: “In Aula voteremo contro Calderoli”
In Giunta si erano espressi per l’immunità del leghista
di Maria Corbi

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La Stampa 7.2.15
Insulti alla Kyenge
Così il Senato sdogana il razzismo
di Vladimiro Zagrebelsky

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Corriere 7.2.15
I numeri dell’istruzione
Altro che rivoluzione informatica
Le scuole digitali sono 38 su 8.519
Dal «Libro e tastiera» di Luigi Berlinguer alle tre «I» di Berlusconi, solo slogan a ripetizione
di Gian Antonio Stella

qui

il Fatto 7.2.15
Dietro le giravolte
Austerità, con chi sta Zelig-Renzi?
di Stefano Feltri

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il Fatto 7.2.15
Grecia, no al prestito ponte. Monta la rabbia di Atene
di Roberta Zunini

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Corriere 7.2.15
Non ripetiamo altri gravi errori. Adesso conviene salvare la Grecia
di Lucrezia Reichlin

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Corriere 7.2.15
I debiti greci e quelli della Germania, qualche utile precisazione
risponde Sergio Romano

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Il Sole 7.2.15
La partita greca
I ritardi che l’Europa non può più permettersi
di Alberto Quadrio Curzio

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Il Sole 7.2.15
Per Tsipras dopo la retorica un tuffo nella realtà
Il tentativo è evitare che Atene ascolti le sirene russe di Vladimir Putin
di Vittorio Da Rold

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Il Sole 7.2.15
Se Pechino si tira fuori dal dossier su Atene
di Mara Monti

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il Fatto 7.2.15
La sinistra spagnola tra separazioni e amori
di Elena Marisol Brandolini

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La Stampa 7.2.15
Guerra in Ucraina
Dopo Mosca scenari fragili
di Roberto Toscano

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Repubblica 7.2.15
La più pericolosa delle crisi
di Lucio Caracciolo

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Repubblica 7.2.15
Il super esercito dello zar una minaccia per l’Occidente
L’incubo della guerra che spaventa l’Europa
di Vittorio Zucconi

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Il Sole 7.2.15
I rischi della strategia morbida
di Vittorio Emanuele Parsi

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Repubblica 7.2.15
Anne Hidalgo
“Parigi colpita al cuore ma siamo ancora la capitale mondiale della tolleranza”
Il sindaco della Ville Lumière, parla della strage di Charlie Hebdo e rivendica il coraggio e i valori dei suoi concittadini: “Non abbiamo paura”
intervista di Anais Ginori

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il Fatto 7.2.15
Il califfo verrà a Roma?
risponde Furio Colombo

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La Stampa 7.2.15
Sono giordano (ma da lontano)
di Massimo Gramellini

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La Stampa 7.2.15
Costi alti e manodopera in calo, la Cina mette al lavoro i robot
Entro il 2017 Pechino diventerà il primo Paese al mondo per numero di automi
di Ilaria Maria Sala

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La Stampa 7.2.15
L’intelligenza artificiale avanza
Saremo fratelli o vittime?
di Gianni Riotta

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La Stampa 7.2.15
Tokyo, troppi morti da super-lavoro. E le ferie diventano obbligatorie per legge
Il Primo Ministro giapponese, Shinzo Abe è fra i promotori più attivi della nuova legge: “No a una cultura che falsamente beatifica le lunghe ore lavorative”. Il 22% dei lavoratori giapponesi lavora più di 49 ore a settimana.
di Ilaria Maria Sala

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Corriere 7.2.15
Sette anni di anarchia in Sicilia
Dal 1943 al 1950 le trame di un «partito unico» contro lo Stato
di Aldo Cazzullo

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Corriere 7.2.15
Heidegger choc: «Gli ebrei si sono autoannientati»

Martin Heidegger lo scrisse: la Shoah è «l’autoannientamento degli ebrei». Il passaggio in cui il pensatore tedesco (1889-1976) giustifica, alla luce della propria filosofia, lo sterminio hitleriano degli ebrei è contenuto nel nuovo volume dei Quaderni neri in via di pubblicazione in Germania. Domani «La Lettura», il supplemento culturale della domenica in edicola con il «Corriere», anticipa in anteprima il contenuto più forte dei taccuini degli anni 1942-48 (volume 97 delle opere complete) con un articolo di Donatella Di Cesare, la studiosa della quale nel 2014 è uscito Heidegger e gli ebrei (Bollati Boringhieri). Il filosofo arrivò a ritenere il fatto che gli alleati avessero fermato il genocidio un «crimine» peggiore delle camere a gas (espressione da lui scritta fra virgolette).





















Repubblica 7.2.15
Quei ragazzi terroristi in fuga dalla libertà
di  Massimo Recalcati

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Repubblica 7.2.15
Quando Camus ci insegnò che siamo noi “Lo straniero”
di Roberto Saviano

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Repubblica 7.2.15
Da Dante a Manzoni a Primo Levi se le parole non bastano più
Il suono del silenzio che si ascolta nei libri
di Francesco Erbani

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QUESTO POMERIGGIO:
Globalist.it 5.2.15
Antonio Gramsci, l'eretico che non perse mai la tenerezza
Intervista alla saggista Noemi Ghetti: non solo ateo e anticlericale, anche nel rapporto con le donne

il padre della Sinistra italiana è un'anomalia nella storia del Comunismo.
di Federico Tulli

qui, segnalazione di Francesco Maiorano

Ciociaria Notizie - Il Giornale Nuovo 5.2.15
Sora. Un Gramsci inedito nel saggio di Noemi Ghetti: l’autrice lo presenta sabato a Bibliotè

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Soraweb.it 4.2.15
Presentazione del libro “Gramsci nel cieco carcere degli eretici” di Noemi Ghetti
qui
Sora24.it 6.2.15
Sabato 7 febbraio, presentazione del libro di Noemi Ghetti: “Gramsci nel cieco carcere degli eretici”
qui