mercoledì 11 febbraio 2004


La videocassetta delle Lezioni di Chieti
numero 14 e 15

del 4 maggio 2002

è disponibile anche a Firenze

come sempre

da STRATAGEMMA

in vendita
alla Libreria Amore e Psiche

Vi informiamo che

da venerdi 13 febbraio

sarà in vendita qui in libreria

il film di Marco Bellocchio

Buongiorno, notte

in VHS e in DVD

Libreria Amore e Psiche
via s. caterina da siena, 61 roma
info:06/6783908 amorepsiche2003@libero.it
i nostri orari: lunedi 15-20
dal martedi alla domenica 10-20

San Valentino:
una invenzione della chiesa cristiana del IV secolo contro la sessualità

La Stampa 11 Febbraio 2004
Sabato si festeggia il santo che convertì un antico rito pagano
La vera storia di Valentino
Da martire a «patrono» degli amanti


ALESSANDRIA. Sabato è il giorno di San Valentino, ormai anche da noi diventato la «festa degli innamorati». Pochi forse ci pensano, ma in effetti c’è una storia con qualche spunto curioso, anche dietro questa ricorrenza.
L’origine della festa degli innamorati, risale al tentativo della chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano che riguardava la fertilità. Era il Quarto secolo avanti Cristo.
A quel tempo i romani ancora pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al Dio Lupercus, durante appunto la festa dei Lupercali. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’apposita urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità si concludesse. L’anno successivo il rito si sarebbe ripetuto con coppie diverse.
Determinati a porre fine a questa pratica i padri della Chiesa cercarono un santo protettore degli innamorati per sostituire il «deleterio» Lupercus. Così designarono San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa 200 anni prima.
La leggenda narra che a Roma, nel 270, il vescovo Valentino di Interamma, amico dei giovani amanti, fu invitato dall’imperatore Claudio il quale cercò di convertirlo al paganesimo. Valentino rifiutò, non volendo rinunciare alla propria fede. A sua volta fu il vescovo a tentare di convertire Claudio al Cristianesimo. Anche questo tentativo fallì. Ma poiché a perdere certe scommesse con l’imperatore ci si rimetteva la vita, il 14 febbraio del 270 Valentino fu lapidato e decapitato. Quindi gli spettò senza problemi la qualifica di santo e martire.
La storia riporta inoltre alcuni cenni sulla prigionia di Valentino: mentre era recluso in attesa dell’esecuzione, si racconta sia «caduto» nell’amore per la figlia del guardiano, Asterius, e che con la sua fede e grazie al suo amore avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Pare inoltre che in seguito, Valentino avesse firmato alla ragazza il seguente messaggio d’addio: «Dal vostro Valentino». Una frase che visse lungamente, anche dopo la morte del suo autore.

Francia: schiacciante maggioranza per la legge
che vieta ogni simbolo religioso nelle scuole

Parigi, l'Assemblea Nazionale vota il bando del velo a scuola

PARIGI (Reuters) - La larga maggioranza dell'Assemblea Nazionale francese ha votato oggi contro la presenza di simboli religiosi nelle scuole statali, una misura che Parigi ha adottato per tenere fuori dalle aule scolastische le tensioni tra minoranze musulmane e ebraiche.

Sono stati 494 i deputati che hanno votato a favore del bando per veli, copricapi ebraici e vistose croci nelle scuole, contro 36 favorevoli, decidendo di espellere dalle aule gli alunni che dovessero ostinarsi a indossarli.

I musulmani lamentano che la legge colpisce la loro religione in particolar modo e che si tratta di un provvedimento discriminatorio.

Il provvedimento deve prima approdare al Senato per poi tornare all'Assemblea nazionale per ottenere l'approvazione finale prevista per la metà di marzo, che a questo punto dovrebbe essere solo una formalità.

Prima del voto, il ministro dell'Educazione Luc Ferry ha detto che si è verificata una "spettacolare incremento di (episodi) di razzismo e antisemitismo negli ultimi tre anni" e il bando vuole evitare che le classi si dividano in "comunità militanti religiose".

L'Eco di Bergamo sul trionfo di "Buongiorno, notte" in Francia

Teniamo il conto: finora hanno dato brevissimi flash sul successo straordinario del film di Marco Bellocchio in Francia, solo le seguenti testate italiane:
La Gazzetta di Parma
La Stampa (tre righe)
Libertà
Lo Spettacolo (magazine on line)
oggi L'Eco di Bergamo
E BASTA!
Nessuna dunque delle piu' importanti testate italiane, e nessuna tv


L'Eco di Bergamo 11.2.04
«Buongiorno, notte» da record in Francia


Partenza alla grande a Parigi per «Buongiorno, notte»: tra mercoledì, giorno della prima in nove sale della capitale, e domenica, il film di Marco Bellocchio ha attirato ben 15.468 spettatori. E la tendenza fa presagire un buon score anche per la seconda settimana che scatta domani. Ed è indubbio che la straordinaria ovazione del pubblico e della critica francesi per «Respiro» di Emanuele Crialese, e «La meglio gioventù» di Marco Tullio Giordana ha riaperto la strada maestra al cinema italiano, negli ultimi anni poco considerato dai francesi.


tremila anni fa, in Panama

Le Scienze 9.2.04
Antiche iscrizioni nella giungla sudamericana
Probabilmente indicavano un luogo cerimoniale



Un archeologo britannico ha scoperto nella giungla sudamericana un'antica roccia ricoperta di simboli incisi. Secondo Julien Chenoweth, l'autore della scoperta, le iscrizioni sarebbero vecchie almeno quanto i più antichi geroglifici egizi.
La roccia è stata trovata durante una spedizione nella giungla di Panama. In precedenza, l'esistenza della roccia sacra era stata rivelata a un altro archeologo da un indigeno nativo del luogo, ma ogni tentativo di individuarla era finora fallito.
Una prima datazione farebbe risalire le iscrizioni al 3000 a.C. circa. La roccia pesa 30 tonnellate ed è alta circa 5 metri e 20. Chenoweth, che lavora con la Scientific Exploration Society, sostiene che scriverà presto un articolo sulle incisioni, nel tentativo di attirare l'attenzione della comunità scientifica internazionale.
"Non esiste nulla di simile nella regione - ha dichiarato - e ciò solleva ogni genere di domande sulla sua origine. Ma fino a quando non verranno effettuate ulteriori ricerche in quest'area per vedere se si troveranno altre rocce come questa, sarà impossibile trarre conclusioni. Personalmente, ritengo che la roccia indicasse un luogo cerimoniale o un segno di confine per il territorio di una tribù".

© 1999 - 2003 Le Scienze S.p.A.

e se i re Magi non fossero stati uomini?
(sempre che a qualcuno possa interessare chiederselo...)

una segnalazione di Filippo Trojano

Repubblica 11.2.04
Polemica a Londra: "Vogliono ingraziarsi le femministe, quella del linguaggio politicamente corretto è un'ossessione"
Chiesa anglicana, tesi choc "I re magi erano donne"
E in Inghilterra cambia la preghiera per l'Epifania
di ENRICO FRANCESCHINI



LONDRA - Non erano «re», e questo passi. Ma non erano neppure uomini, e questa sembra un´affermazione più controversa: la tesi che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, i tre «re magi» della tradizione cristiana, potevano essere donne, non mancherà di destare una certa sorpresa tra i fedeli di tutto il mondo. La Chiesa d´Inghilterra, insomma, ne ha combinata un´altra delle sue, non contenta di bisticciare tra la corrente inglese e quella americana sul diritto dei gay di farsi preti, o forse proprio per distrarre la congregazione da una polemica dilaniante come la sessualità dei sacerdoti, che l´ha recentemente condotta sull´orlo della scissione.
Di sesso si parla anche in questo caso, ma inteso soltanto come «maschile» o «femminile». Il Sinodo Generale anglicano, riunito all´arcivescovado di Canterbury per approvare il testo di una nuova raccolta di preghiere, ha ordinato di sostituire la versione inglese canonica dell´Epifania, in cui si parla di «three wise men», tre saggi uomini, con una in cui il terzetto viene identificato semplicemente come «dei Magi», affermando che il termine originale greco, «magos/magoi» era la traslitterazione dell´incarico di alto dignitario alla corte del re di Persia, l´equivalente di «gran ciambellano» o qualcosa di simile; e che dunque non si può escludere che i «ciambellani» in questione non fossero donne. Se non erano «maghe» tutte e tre, riporta la stampa inglese in prima pagina, perlomeno potevano esserlo una o due.
L´annuncio ha provocato qualche sarcasmo sulla stampa londinese, e un certo disagio negli ambienti della Chiesa d´Inghilterra. «La leadership della chiesa anglicana», dichiara un alto prelato al Daily Telegraph, «sta diventando ossessionata dall´uso di un linguaggio politicamente corretto. E´ talmente desiderosa di evitare di indispettire le femministe che sarebbe pronta a cambiare qualsiasi cosa che possa apparire offensiva». In realtà, gli evangelisti non forniscono cenni precisi sull´identità dei «Re Magi». Il Vangelo secondo Matteo dice soltanto: «Dopo che Gesù nacque a Betlemme in Giudea, al tempo di Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall´oriente dei Magi, i quali domandavano: "Dov´è il neonato re dei Giudei? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo"».
Il catechismo ha stabilito successivamente che dovevano essere sapienti della Persia o della Media o dell´Arabia Nabatea, studiosi di astronomia, condotti alla culla del Bambino divino da una luce speciale - la cometa per l´appunto, forse una congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci - certo proveniente «dallo Spirito Santo». Giunti alla mangiatoia di Betlemme, i Magi «si prostrarono davanti a lui in adorazione», racconta Matteo, «aprirono i loro scrigni, e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra». Quindi fecero ritorno al «proprio paese», senza specificare nulla di più sulla loro nazionalità, sui loro nomi, o sul loro sesso. Ma ci vuole lo stesso uno sforzo di immaginazione per immaginarli donne.