una segnalazione di Filippo Trojano
Repubblica 11.2.04
Polemica a Londra: "Vogliono ingraziarsi le femministe, quella del linguaggio politicamente corretto è un'ossessione"
Chiesa anglicana, tesi choc "I re magi erano donne"
E in Inghilterra cambia la preghiera per l'Epifania
di ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Non erano «re», e questo passi. Ma non erano neppure uomini, e questa sembra un´affermazione più controversa: la tesi che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, i tre «re magi» della tradizione cristiana, potevano essere donne, non mancherà di destare una certa sorpresa tra i fedeli di tutto il mondo. La Chiesa d´Inghilterra, insomma, ne ha combinata un´altra delle sue, non contenta di bisticciare tra la corrente inglese e quella americana sul diritto dei gay di farsi preti, o forse proprio per distrarre la congregazione da una polemica dilaniante come la sessualità dei sacerdoti, che l´ha recentemente condotta sull´orlo della scissione.
Di sesso si parla anche in questo caso, ma inteso soltanto come «maschile» o «femminile». Il Sinodo Generale anglicano, riunito all´arcivescovado di Canterbury per approvare il testo di una nuova raccolta di preghiere, ha ordinato di sostituire la versione inglese canonica dell´Epifania, in cui si parla di «three wise men», tre saggi uomini, con una in cui il terzetto viene identificato semplicemente come «dei Magi», affermando che il termine originale greco, «magos/magoi» era la traslitterazione dell´incarico di alto dignitario alla corte del re di Persia, l´equivalente di «gran ciambellano» o qualcosa di simile; e che dunque non si può escludere che i «ciambellani» in questione non fossero donne. Se non erano «maghe» tutte e tre, riporta la stampa inglese in prima pagina, perlomeno potevano esserlo una o due.
L´annuncio ha provocato qualche sarcasmo sulla stampa londinese, e un certo disagio negli ambienti della Chiesa d´Inghilterra. «La leadership della chiesa anglicana», dichiara un alto prelato al Daily Telegraph, «sta diventando ossessionata dall´uso di un linguaggio politicamente corretto. E´ talmente desiderosa di evitare di indispettire le femministe che sarebbe pronta a cambiare qualsiasi cosa che possa apparire offensiva». In realtà, gli evangelisti non forniscono cenni precisi sull´identità dei «Re Magi». Il Vangelo secondo Matteo dice soltanto: «Dopo che Gesù nacque a Betlemme in Giudea, al tempo di Erode, ecco giungere a Gerusalemme dall´oriente dei Magi, i quali domandavano: "Dov´è il neonato re dei Giudei? Poiché abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo"».
Il catechismo ha stabilito successivamente che dovevano essere sapienti della Persia o della Media o dell´Arabia Nabatea, studiosi di astronomia, condotti alla culla del Bambino divino da una luce speciale - la cometa per l´appunto, forse una congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci - certo proveniente «dallo Spirito Santo». Giunti alla mangiatoia di Betlemme, i Magi «si prostrarono davanti a lui in adorazione», racconta Matteo, «aprirono i loro scrigni, e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra». Quindi fecero ritorno al «proprio paese», senza specificare nulla di più sulla loro nazionalità, sui loro nomi, o sul loro sesso. Ma ci vuole lo stesso uno sforzo di immaginazione per immaginarli donne.