sabato 30 agosto 2014



il Fatto 30.8.14
Il giornale di Gramsci è tornato online (e volontario)

L’Unità è ritornata dopo un mese, ma solo online. L’annuncio arriva dal direttore Luca Landò, che nell’editoriale dedicato alla riapertura del sito ha scritto: “Scusate il ritardo. Dopo trenta giorni di chiusura forzata, l’Unità ritrova la voce. Lo fa grazie al lavoro gratuito e volontario di poligrafici e giornalisti che hanno deciso di rompere il silenzio e organizzarsi per rimettere in piedi il nostro sito in attesa che anche il giornale di carta, ne siamo convinti, ritrovi presto la strada delle edicole”. Prende intanto corpo l’ipotesi di un interessamento del patron di Sator, il finanziere Matteo Arpe, che con la società News 3.0 ha allargato i suoi interessi all’editoria. Il finanziere, secondo quanto risulta all’Adnkronos, starebbe lavorando al dossier con l’obiettivo di riportare il quotidiano nelle edicole.
il Fatto 30.8.14
L’Unità, Europa e la sindrome 40%
di Pino Corrias

Chissà se c’è una relazione tra il massimo consenso elettorale incassato dal Pd – sopra il 40 per cento alle ultime Europee – e il minimo interesse degli elettori per i suoi giornali di carta, di pensiero, di tradizione, L’Unità che si è dissolta dalle edicole lo scorso luglio, ed Europa che sta per farlo. Come se la visione del mondo incorporata in una scelta elettorale non abbia più bisogno di quel rito quotidiano che era sfogliare le cronache del mondo per condividerle e interpretarle. Neppure nella minima percentuale a cui si era già ridotto. Si dirà che la collettiva esecuzione di quei giornali è legge di mercato, è carta stracciata dal digitale, e che i quotidiani superstiti così lietamente renziani, bastino e avanzino a nutrire quel po’ di identità che ancora si chiede alla politica. Vista anche la velocità con cui procede il collettivo naufragio, quando c’è da salvarsi la pelle e al diavolo i giornali. Peccato che almeno per i giornalisti di quelle testate le due cose coincidano. Con una maledizione in più: quella di subire gli ipocriti tweet dei politici addolorati e l’esultanza del nuovo califfato di Grillo. Speriamo non si aggiungano i 100 euro della Littizzetto.















il Fatto 30.8.14
Pd, Bersani: “Io e Renzi? Ho il difetto che non riesco a dire che gli asini volano”

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il Fatto 30.8.14
Pd, Bersani: “Io se fossi diventato premier avrei lasciato segreteria del partito”
di David Marceddu
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Corriere 30.8.14
Ma Bersani punge Matteo «Rischia l’effetto disillusione»
di Francesco Alberti
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Repubblica 30.8.14
Bersani punge Renzi “Un po’ più equilibrio e lasci discutere il Pd”
Alla Festa dell’Unità l’ex segretario critica la linea comunicativa e il doppio incarico del premier. “Io mi sarei dimesso da leader”
di Alessandra Longo
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il Fatto 30.8.14
Festa dell’Unità
Pd, il ritorno dei rottamati viventi
Bersani: basta slide, ci vuole concretezza
di Luca De Carolis
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il Fatto 30.8.14
Cono d’ombra
di Antonio Padellaro
Con tutti i problemi che abbiamo non si sentiva proprio il bisogno di un replay di Berlusconi che fa il clown e passeggia per il cortile di Palazzo Chigi leccando un gelato. Anzi, duole dirlo, ma perfino l’ex Cavaliere avrebbe evitato di fare il pagliaccio con il governo nel bel mezzo di una crisi economica ogni giorno più devastante. Ma, come il Pregiudicato (con il quale non a caso è culo e camicia e stringe patti segreti), Renzi pensa di fare fessi gli italiani con queste piccole armi di distrazione di massa. Non gira un euro, i negozi sono vuoti, le imprese chiudono, le famiglie affrontano il peggiore autunno dagli anni 50, ma il premier giovanotto viene immortalato mentre mangiucchia banane o si tira una secchiata d’acqua in testa. Come dire: ragazzi va tutto benone, e se i gufi dell’Economist mi dipingono come un adolescente immaturo accanto a Hollande e alla Merkel mentre la barchetta dell’euro affonda, io ci rido sopra e fo il ganzo. Purtroppo, la bibbia della grande finanza voleva comunicargli che i grandi investitorinonsannochefarsene del governo degli annunci ai quali quasi mai seguono i fatti. Dopo la figuraccia della riforma scolastica (con i centomila precari assunti da un giorno all’altro, secondo i giornali di corte) che aveva detto “vi stupirà” e che infatti molto ci ha stupito per la sua assenza, Renzi invece di chiudersi in un imbarazzato silenzio si è sparato la mirabolante riforma della giustizia civile che, venghino signori venghino, durerà la metà e mi voglio rovinare. Se continua così, lo statista di Rignano non farà l’annunciato big bang, ma un grosso botto sì. Al gusto di limone.
La Stampa 30.8.14
I giardini di Renzi
di Massimo Gramellini
Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati. Quell’uomo è il presidente del Consiglio. Il quale - nonostante l’Italia sia sull’orlo del baratro e la nuova parola d’ordine «passo dopo passo» prometta di fargliene fare uno in avanti - ha trovato il tempo di rispondere alla copertina dell’Economist che lo ritrae con un gelato in mano a bordo di una nave che affonda. Nella politica a fumetti, dove immagini e slogan rimpiazzano i pensieri, il nostro vanta predecessori illustri, ma non conosce rivali. Ieri ha fatto installare nel cortile di Palazzo Chigi il carretto di un noto marchio artigianale, che ringrazierà per la pubblicità gratuita, e ha passeggiato a favore di telecamera con un cono che ha tentato di sbolognare a qualche cronista, invano: siamo gente dallo stomaco dritto, noi. Il siparietto, tristissimo, si è concluso con la consegna del manufatto sgocciolante a una funzionaria, imbarazzata come tutti. 
Che il premier abbia perso «il tocco»? Forse è il peso della realtà che sovrasta persino chi cerca di imbellettarla con trovate goliardiche e incitamenti da allenatore di provincia. Questo governo di mediani con un solo fantasista ancora a caccia del primo gol, più che dell’incipit di «Giardini di marzo» farebbe meglio a occuparsi del secondo verso: al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti.

il Fatto 30.8.14
Un cono gelato e poco altro, Renzi soffocato dagli annunci
Lecca crema e limone a Palazzo Chigi per rispondere alla copertina dell’Economist
Poi mille riforme, pochi decreti e quasi zero soldi
di Stefano Feltri
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La Stampa 30.8.14
Scuola, niente assunzioni
Il governo promette un patto con le famiglie
Renzi rinvia la riforma al 3 settembre e avverte “C’è chi chiede di valutare il lavoro dei docenti”
di Lorenzo Vendemiale
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La Stampa 30.8.14
Non basta un miliardo per stabilizzare i precari. Palazzo Chigi dovrebbe trovarne tre
Per 27mila insegnati adesso lo Stato risparmia ogni anno due mensilità e per altri 42mila non paga l’anzianità
di Lorenzo Vendemiale
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Repubblica 30.8.14
Il rinvio per assunzioni e novità della didattica
Scuola, la delusione di studenti e sindacati

ROMA. Dai sindacati, un coro di proteste per il rinvio del capitolo scuola al consiglio dei ministri di mercoledì prossimo. «È sconcertante — afferma Domenico Pantaleo, Cgil — questo rinvio dopo gli annunci ad effetto dei giorni scorsi». «Se vogliamo una scuola di qualità — incalza per l’Ugl-Scuola Giuseppe Mascolo — dobbiamo cercare di attuare soluzioni reali e definitive». Delusi anche gli studenti. «Ci chiediamo se la scuola sia una priorità del governo o solo un richiamo giornalistico», commenta Alberto Irone, portavoce “Rete studenti medi”. E aggiunge: «Che figuraccia: rinviare di nuovo le linee guida sulla scuola a poco più di due settimane dall’inizio delle lezioni è chiaramente smentire quello che è stato detto da mesi a questa parte». Sulla stessa linea Danilo Lampis, coordinatore Unione degli Studenti: «Non aspetteremo nuovi annunci, presenteremo le vere priorità del Paese in materia di istruzione nelle piazze a partire dal 10 ottobre: istruzione gratuita, welfare, cittadinanza e stop alla precarietà». (a. cus.)






il Fatto 30.8.14
Nuovi guru
Così Eataly taglia e affetta i lavoratori
Firenze, a casa 60 dipendenti negli ultimi sei mesi
Oggi e domani sciopero nel regno di Farinetti
di Davide Vecchi

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Il Sole 30.8.14
Italia in deflazione, disoccupazione al 12,6%, Pil fermo

Inflazione a -0,1%, non accadeva dal '59
A luglio persi mille posti al giorno
L'Istat: Pil stagnante nel terzo trimestre
Dopo i timori dei mesi scorsi, ora è ufficiale: l'Italia è in deflazione. Ad agosto, secondo le stime preliminari, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% rispetto a luglio ma calano dello 0,1% sull'agosto 2013: era dal 1959 che non si registrava una flessione su base annua. Sempre ieri l'Istat ha diffuso i dati sulla disoccupazione, che torna a salire e a luglio balza al 12,6%, in rialzo di 0,3 punti su giugno (pur con una lieve riduzione di quella giovanile al 42,9%). Si calcola che siano stati persi mille posti al giorno. Sul fronte del Pil, infine, l'Istat oltre a confermare la recessione tecnica con -0,2% del secondo trimestre ha previsto nel terzo «una sostanziale stagnazione dell'economia».
il Fatto 30.8.14
L’Italia in deflazione dopo 55 anni
In agosto i prezzi al consumo scendono dello 0,1 rispetto al 2013
Ma è un sintomo della crisi, non la causa
di Franco Mostacci

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La Stampa 30.8.14
Non basta sperare che passi
di Luca Ricolfi

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La Stampa 30.8.14
Ottimismo, espediente o necessità?
di Elisabetta Gualmini

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Corriere 30.8.14
A passettini sparsi
di Darioi Di Vico

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Corriere 30.8.14
Le grandi riforme prive di padri sono spia di un’emergenza crescente
di Antonella Baccaro

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Repubblica 30.8.14
Non bastano i treni a far ripartire il Paese
di Tito Boeri

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Repubblica 30.8.14
Il presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli
“Magistrati lumache? Il premier ci offende. Questo progetto non aiuta l’efficienza”
“Spero che il ricorso alla legge-delega non provochi un rinvio sine die”
intervista di L. Mi.

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Repubblica 30.8.14
Il giudice e i diritti ignorati
di Stefano Rodotà

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il Fatto 30.8.14
Riina racconta il pizzo di B
“Ci dava 250 milioni a colpo”
Le confessioni del Capo dei capi, in carcere, al co-detenuto Lorusso
“Ai catanesi dicevo; Se non paga bruciategli la Standa. Saldava ogni sei mesi”
di Giuseppe Lo Bianco

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La Stampa 30.8.14
Forza Italia e il Nuovo centrodestra
di Mattia Feltri

Fra Forza Italia e il Nuovo centrodestra, dopo l’approccio dei giorni scorsi («farabutti», «traditori», «fascisti», «comunisti», «alba dorata», «democristiani», «pezzenti», «leccapiedi», «imbecilloni», «teste di piffero», «asini», «razzisti», «fetenti», «ridicoli», «moscerini», «maiali», «cozze», «dementi», «poppanti», «venduti», «capre»), a breve dovrebbe esserci un incontro. Probabilmente sarà sui dodici round.
il Fatto 30.8.14
Tutto si spiega
di Ezio Pelino

Ci domandiamo come mai l’Italia, apprezzata per la cultura, per i geni della scienza e dell’arte, non ce la fa a competere con gli altri Paesi d’Europa. Se solo pensiamo a chi regge l’università della Capitale ce ne facciamo una ragione. Il rettore, Luigi Frati, ha aggredito, con urla e spintoni, il commissario di polizia che stava interrogando un romeno che, su incarico dello stesso rettore, distribuiva volantini contro il candidato rettore inviso al Frati. Un comportamento da teppista. Ha gratificato le forze dell’ordine con l’aulico linguaggio proprio degli uomini di cultura: “Polizia di merda”. È stato denunciato per abuso d’ufficio, resistenza e calunnia, ma Frati lo conosciamo da tempo: campione di assenteismo, per il giro delle tante cliniche private, primatista di nepotismo, ha assicurato a moglie, figli e nuore una facile straordinaria carriera presso la sua stessa università. Ma se un personaggio di questo tipo è da dieci anni il rettore della terza università d’Europa lo si deve al corpo accademico che lo elegge e rielegge. I suoi elettori si rispecchiano in lui e viceversa. Questo è il fiore della cultura italiana.

Corriere 30.8.14
Dal concepimento ai matrimoni gay
Il diritto di famiglia riscritto dai tribunali
La legge 40 smontata pezzo per pezzo
di Elena Tebano

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Corriere 30.8.14
Approvata la riforma dei Beni culturali: più autonomia ai musei
di Pierluigi Panza

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Repubblica 30.8.14
Cultura, nei musei arrivano i privati
di Francesco Erbani

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Corriere 30.8.14
Merkel arruola gli psicologi per «indirizzare» i tedeschi
Ma gli uffici non si trasformeranno in studi di psicanalisi
di Paolo Lepri

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Repubblica 30.8.14
Ed Husain
Parla l’ex militante estremista, ora analista del think tank di Tony Blair
“In Europa non si sentono integrati. E subiscono il fascino dell’Islam radicale”
“Quei giovani ai margini preda degli imam”
Il messaggio dei predicatori trova terreno fertile: per loro conta solo il linguaggio dello scontro
di Jim Sciutto

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il Fatto 30.8.14
Gaza. Abu Mazen contro Hamas: “Morti inutili”

”Si poteva evitare tutto questo: 2000 martiri, 10.000 feriti, 50.000 case danneggiate o distrutte”. In un’intervista mandata in onda da Palestine Tv il presidente palestinese, Abu Mazen, ha criticato Hamas per avere prolungato la guerra con Israele. LaPresse
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Corriere 30.8.14
La modernità patrimonio comune europeo
L’idea di società prodotta dall’Illuminismo non si è esaurita con la globalizzazione
di Vittorio Gregotti

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Corriere 30.8.14
Genio e carisma, ecco Karajan
Un musicista inimitabile che era anche un uomo generoso
il primo ad affrontare colle sue incisioni quella che Heidegger chiama la sfida della tecnica
di Paolo Isotta

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Repubblica 30.8.14
Ibrida e flessibile ecco la Bibbia secondo gli italiani
Tra nuovi media e visioni non dogmatiche i risultati di un’indagine sul Libro del libri
Otto su dieci dicono di possederne una copia. Due su tre dicono di averla letta
di Ilvo Diamanti

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D Repubblica delle Donne 30.8.14
2014 Che cos’è di Destra, che cos’è di Sinistra
Questa distinzione ha ancora un senso se la depuriamo dai fraintendimenti della storia e la correggiamo a partire dalle trasformazioni che l’umanità sta vivendo
Umberto Galimberti risponde a Paolo Izzo

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