sabato 19 settembre 2009

ancora per oggi nelle edicole e in Libreria:

il n. 37.2009 di LEFT
con MASSIMO FAGIOLI

La ragione, per l'anaffettività, non vede l'invisibile della mente
La pulsione


Gli articoli precedenti di Massimo Fagioli sono disponibili qui
Su una sezione del sito di left è possibile sfogliare i numeri arretrati online
IN DIRETTA SU MAWIVIDEO DALLE 9:

SABATO 19 SETTEMBRE
ORGANIZZATO DALLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL'UNIVERSITÀ DI ROMA TRE
NELL'AULA MAGNA DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
IN VIA OSTIENSE 234
«DALL’ESISTENZA ALLA VITA»
UNA GIORNATA PER FARE CHIAREZZA

L'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE È PROMOTRICE DELL'INCONTRO


locandina

L’ingresso nell’aula sarà possibile a partire dalle ore 9,00
Come arrivare:
Oltre che dall’ingresso principale di via Ostiense, 234 si può accedere alla Facoltà di Lettere e Filosofia da Via Valco di San Paolo, 19. La facoltà di Lettere e Filosofia è l’ex edificio “Alfa Romeo”.
Trasporti Pubblici:
Metro B fermata Marconi (dalla scalinata che porta al parcheggio della metropolitana si scende direttamente in Via Ostiense all’altezza del civico 234)
Autobus: linee 170, 791


logo Associazione Amore Psiche

Terra 16.9.09
Nuova linfa alla ricerca scientifica
Biologia. Fare chiarezza sui concetti di vita e vita umana. Anche per aiutare il legislatore. È l’obiettivo della giornata di studi organizzata all’università Roma Tre
di Giulia Carpinelli e Fabio Virgili
qui segnalazione di Nuccio Russo

Terra 19.9.09
Anteprima. Ne Il Mediterraneo e la parola Mohammed Bennis indica nell’antica cultura dello scambio creativo e dell’ospitalità la possibilità di un nuovo linguaggio, capace di resistere all’arroganza della globalizzazione
La poesia della disobbedienza
di Noemi Ghetti
qui

Terra 19.9.09
Eventi. Dall’elettropunk all’action painting, passando per il cinema. A Roma tutte le contaminazioni dell’arte giovane
Aria di New York al MacroFuture
di Simona Maggiorelli
qui

CON TERRA LEFT LIBERAZIONE
RADIO CITTÀ APERTA

QUESTO POMERIGGIO DALLE 16

A PIAZZA NAVONA



A PIAZZA NAVONA, alle 16 di oggi, con Terra, left, Liberazione, Radio Città futura e tanti blog:
Terra 19.9.09

Avviso ai lettori. Portami a piazza Navona
Organizzare una manifestazione è una prerogativa delle associazioni, dei movimenti, del sindacato e dei partiti Sempre che siano ancora in grado di farlo. Attiene a loro, fintanto che non saranno scavalcati dalle mobilitazioni spontanee, il compito di fare tavoli per definire piattaforme comuni e relativi compromessi per tornare in piazza senza litigare. Loro il compito di chiedere i permessi alla questura, di organizzare un buon servizio d’ordine e quant’altro fa corteo. A noi giornali, invece, spetterebbe solo il compito di raccontare tutto ciò. Ma in casi eccezionali, come questo, non ce la sentiamo di aspettare. E in attesa che le forze politiche organizzino una mobilitazione vera contro la cultura del terrore e della guerra, incontriamoci. Facciamolo con i tanti animatori di blog e di Radio Città Aperta che, da ieri, non chiedono altro. Vediamoci, magari, oggi alle 16:00 a Piazza Navona. Portate una copia di Terra, Liberazione, left o Erre. Ci distingueremo così.

Adnkronos 19.9.09
INFORMAZIONE: RADIO CITTA' APERTA, OGGI MANIFESTAZIONE A ROMA
Roma, 19 set. - (Adnkronos) - "Manifesteremo per un'informazione socialmente utile, al servizio di tutti ma serva di nessuno". Lo afferma, in una nota, la redazione di Radio Citta' Aperta, annunciando che oggi a Roma, in Piazza Navona, a partire dalle 16, darà luogo a una manifestazione. Una decisione presa "dopo una rapida consultazione con alcune testate della sinistra".
"Non possiamo non scendere in piazza, da operatori dell'informazione - spiegano i redattori della radio - nel momento in cui i media descrivono, in nome del lutto e del cordoglio per i sei militari morti nell'attacco di giovedì, un'Italia schierata compattamente a sostegno di quelli che vengono descritti come i 'nostri ragazzi'. Quest'Italia messa in scena da giornali e tv non è che una finzione, come dimostrano per l'ennesima volta sondaggi e inchieste che nonostante la impressionante macchina di propaganda costantemente all'opera continuano a registrare una maggioranza dell'opinione pubblica contraria ad una missione militare che è sbagliata e illegale".
La redazione di Radio Città Aperta conclude spiegando che: "Saremo in piazza insieme ai nostri colleghi delle radio, dei giornali, delle Tv e dei blog. Ma saremo in piazza soprattutto assieme a quei lavoratori e a quei cittadini disposti a manifestare per una libertò d'informazione che non sia mera difesa degli interessi della 'categoria' dei giornalisti ma che invece possa diventare uno strumento in mano ai settori attivi e sani della società per scardinare quei meccanismi di controllo, di censura e di annichilimento delle coscienze che in tanti denunciano da tempo".



i testi degli articoli segnalati di seguito - se non diversamente indicato - sono disponibili su "spogli" alla data del 19 settembre













il manifesto 19.9.09

Ignazio Marino: «Siamo in guerra? Allora dobbiamo ritirare le truppe»
Intervista al candidato alla segreteria del Partito democratico
nelle edicole, domani qui
il manifesto 18.9.09
La guerra, la democrazia e i nostri obiettivi
di Loris Campetti
qui

Liberazione 18.9.09
L'Italia va in guerra
di Angelo d'Orsi

Liberazione 18.9.09
Il rinvio della Fnsi non convince l'arcipelago pacifista. E parte una proposta
Ferrero: «Mobilitiamoci in ogni città per il ritiro delle truppe»
di Checchino Antonini

Allora, la pace è impossibile?
Pietro Ingrao: «Se guardo all’esperienza di tanti popoli e di tante generazioni starei per rispondere: sì. Però poi mi ricordo anche che in pagine vincolanti delle nostre leggi abbiamo dichiarato il contrario. Ricordi l’articolo 11 della Costituzione? Lì sta scritto che è consentita al nostro Paese solo la guerra di difesa. Io dico con grande amarezza: non mi pare che l’impresa di quei soldati italiani in Afghanistan possa essere definita guerra di difesa».
(dall'intervista rilasciata all'Unità il 18.9, disponibile qui)

il Riformista 19.9.09
Parla la Bonino: «Sarebbe da pazzi andarsene»
di Alessandro Calvi












l’Unità 19.9.09
Sanaa, l’onore di famiglia e l’ignoranza che uccide
di Elena Doni
Corriere della Sera 19.9.09
Le ragazze islamiche sospese tra due culture
di Marco Imarisio
l’Unità 19.9.09
Terzo millennio
Ha ancora più senso nel mondo in crisi parlare di destra e sinistra
di Nadia Urbinati
l’Unità 19.9.09
La comunità degli individui liberati
di Bruno Gravagnuolo

l’Unità 19.9.09
La crisi globale che muove l’etica
di Peter Sloterdijk

l’Unità 19.9.09
Amore e fratellanza universale
di Moni Ovadia

Repubblica 19.9.09
I sicari della libertà
di Giorgio Bocca

Repubblica 19.9.09
Ideologia e politica /1
Così si costruisce la democrazia
di Marc Augé

Repubblica 19.9.09
Ideologia e politica /2
Questa società salvata dalla menzogna
Perché la verità è indesiderabile? Dai libri ai film un'analisi di come sia necessario falsificare le cose per l´ordine sociale
di Slavoj Zizek

Saggi paralleli. Ortodossi ma anche ribelli, due protagonisti del mondo che fu vicino al Pci mettono in discussione il loro impegno /1
Corriere della Sera 19.9.09
Asor Rosa, un requiem per la fine degli ultimi intellettuali brontosauri
Il «ceto colto» di sinistra, autocritica a metà
di Pierluigi Battista

Saggi paralleli. Ortodossi ma anche ribelli, due protagonisti del mondo che fu vicino al Pci mettono in discussione il loro impegno /2
Corriere della Sera 19.9.09
Magri, la lunga marcia in cerca della Terza via che non è mai esistita
Le occasioni perdute dei comunisti italiani
di Paolo Franchi









Corriere della Sera 19.9.09
Opposizione in piazza
«Aborto libero a 16 anni»: la nuova legge divide la Spagna
di Elisabetta Rosaspina

Corriere della Sera 19.9.09
In mille pagine la storia dei soprusi sui moriscos
Falcones: «Racconto lo scontro di civiltà nella Spagna del Cinquecento»
Cristiani contro musulmani: un romanzo sull’altro fanatismo religioso
di Elisabetta Rosaspina

Corriere della Sera 19.9.09
Mercoledì in edicola Nasce il nuovo giornale di Padellaro e Travaglio
Il Fatto si presenta: niente soldi pubblici