mercoledì 7 maggio 2014

LA SEZIONE PD ALBERONE COMUNICA:
AL COMPLETAMENTO DEI POSTI DISPONIBILI ALL'INTERNO DEL CIRCOLO
L'INCONTRO DI STASERA ALLE 20.30
CON ILARIA BONACCORSI
E PIPPO CIVATI
POTRÀ ESSERE SEGUITO ANCHE DALL'ESTERNO DI ESSA
CON UN COLLEGAMENTO AUDIO-VIDEO
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ILARIA BONACCORSI
OGGI CON PIPPO CIVATI 
ALLE 20.30 AL CIRCOLO PD ALBERONE
VIA APPIA NUOVA 361
diretta streaming sul sito www.pdalberone.it

QUALORA UNA GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO IMPEDISSE 
L'ACCESSO DI TUTTI I CONVENUTI NEI LOCALI DEL CIRCOLO
CI È STATO ASSICURATO DALLA SEZIONE 
CHE SIA L'AUDIO AMPLIFICATO DEGLI INTERVENTI
CHE UN MONITOR CON LE IMMAGINI DI ESSO
SARANNO DISPONIBILI ALL'ESTERNO DEL CIRCOLO STESSO
si ringrazia Daniele de Perto


QUI DI SEGUITO ALLA DATA DI DOMENICA 4 MAGGIO:
UNA STORIA CHE NON C'ERA (E AVREBBE DOVUTO ESSERCI)

SUL SUPPLEMENTO DELL'UNITÀ DEL PRIMO MAGGIO
DOMENICA 13 APRILE 2014
SU RAI UNO
È ANDATA IN ONDA UNA BREVE INTERVISTA A
A "MILLEEUNLIBRO - SCRITTORI IN TV"
«I libri protagonisti di un dialogo a più voci tra autori, critici e lettori.
Un programma di Gigi Marzullo»
LA REGISTRAZIONE DELL'INTERVISTA È DISPONIBILE QUI DI SEGUITO:

Giovanni Senatore, Ufficio stampa "L'asino d'oro edizioni"












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Mercoledì 7 maggio
ROMA: ORE 20.30 Circolo Pd Alberone, Via Appia Nuova
Pippo Civati presenta Ilaria Bonaccorsi
(diretta streaming su pdalberone.it)
MERCOLEDI 23 APRILE, AL TEATRO ELISEO DI ROMA
È STATA PRESENTATA LA CANDIDATURA DI ILARIA BONACCORSI
LA REGISTRAZIONE DELL'EVENTO - IN UNA NUOVA VERSIONE -
È DISPONIBILE QUI:


23 aprile 2014 Teatro Eliseo di Roma - Ilaria Bonaccorsi #Perchesinistra from Associazione Amore e Psiche on Vimeo.
Realizzazione di Mawivideo

I MATERIALI DELLA CAMPAGNA PER L'ELEZIONE DI ILARIA BONACCORSI
POSSONO ESSERE SCARICATI QUI E QUI 
(si ringrazia Daniele De Perto)
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UN MANIFESTO,
SCARICABILE RIDIMENSIONABILE STAMPABILE E AFFIGGIBILE,
È DISPONIBILE QUI O QUI 

L’Huffington Post 2.5.16
Una nuova sinistra attorno a Civati
di Carlo Patrignani

qui
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Left 14 19.4.14
Verso le Europee. Perché mi candido
di Ilaria Bonaccorsi

qui

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l’Espresso 25.4.14
«Io di sinistra candidata nel Pd»
Parla la civatiana Ilaria Bonaccorsi
«Tutti mi chiedono: 'Come fai?' Ma il partito democratico non è di Renzi.

Io mi candido col il Pd di Civati. Non salgo sul carro dei vincenti, anzi. 
Ma credo sia giusto cambiare le cose da dentro».
intervista di Luca Sappino

qui

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Formiche.net 19.4.14
Intervista ad Ilaria Bonaccorsi, un impegno politico a sinistra
di Federico Quadrelli

qui

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Il giunco, notizie di Maremma 2.5.14
Europee: Ilaria Bonaccorsi visita la Maremma. Ecco la candidata dell’area Civati

qui

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L’Huffington Post 2.5.14
Una nuova sinistra attorno a Civati
di Carlo Patrignani

qui

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Orvieto 24 2.5.14
Immagina una città diversa. La lista PD si presenta alla città

qui
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GoNews 2.5.14
San Giuliano Terme
Si parla di Europa con la candidata del PD Ilaria Bonaccorsi

qui


da Vivere Assisi
Bastia Umbra. Il gruppo di militanti e simpatizzanti che fanno capo a Pippo Civati sostengono e invitano a votare

per la candidata al Parlamento Europeo ILARIA BONACCORSI, già direttore editoriale di Left,
impegnata in prima persona per fare della cultura e dell’informazione giornalistica non solo il suo lavoro,
ma una missione portata avanti con coraggio, coerenza e intelligenza.

(si ringraziano Francesco Maiorano e Nuccio Russo)
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Altri articoli qui
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La pagina Facebook di Ilaria Bonaccorsi, qui
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Per sostenere la Campagna: qui
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Twitter: #PERCHÈSINISTRA

MOLTI MATERIALI CITATI IN PRECEDENZA
SONO DISPONIBILI QUI DI SEGUITO
ALLE DATE DI VENERDI 25 APRILE
E DI VENERDI 11 APRILE

 
GRUPPO STORIA
DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE
 
VENERDI 11 APRILE ALLA LIBRERIA FELTRINELLI DI LATINA:
ALLA LIBRERIA FELTRINELLI

LA REGISTRAZIONE DELL'INCONTRO CON MAURO CANALI
SUL SUO LIBRO “IL TRADIMENTO. GRAMSCI, TOGLIATTI E LA VERITÀ NEGATA

TENUTASI VENERDI 11 APRILE ALLA FELTRINELLI DI LATINA
È DISPONIBILE SU "SEGNALAZIONI" QUI DI SEGUITO 
ALLA DATA DI VENERDI 25 APRILE






“Arte, letteratura e Resistenza: storia, rappresentazione, immagine”
Negli anni che seguirono la liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, storici, romanzieri, poeti e pittori, molti dei quali avevano vissuto in prima persona l’esperienza partigiana, sentirono l’esigenza di narrare, utilizzando ognuno il proprio linguaggio artistico,  la Resistenza. La loro libertà di espressione cozzò immediatamente sia contro i «detrattori della Resistenza»  sia contro, come scrisse Italo Calvino, i «sacerdoti d’una Resistenza agiografica ed edulcorata». Gli artisti e gli intellettuali che avvertirono questa urgenza espressiva, diventarono, spesso senza rendersene conto, dei “sorvegliati speciali”.
Anna Maria Panzera: Ora e sempre, Resistenza - Fibre “resistenziali” nell’arte contemporanea italiana
Marina Mancini: Uomini e no: Resistenza e Ribellione di un uomo libero
Rita De Petra: Italia – Germania: una partita storica. Note a margine del rapporto della Commissione storica italo – tedesca
Susanne Portmann: Fenoglio e la romanzofobia comunista
Gian Carlo Zanon: Il romanzo della Resistenza
Alcuni di questi articoli sono stati pubblicati su AltriItaliani.it
TUTTI GLI ARTICOLI SONO DISPONIBILI TUTTI QUI


IL VIDEO QUI SOPRA È STATO PROIETTATO MARTEDI 29 APRILE AL TEATRO ELISEO
NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE DELL'ANPI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE
SI TRATTA DEL CELEBRE DISCORSO CHE PIERO CALAMANDREI
TENNE AGLI STUDENTI MILANESI NEL 1955 








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New Scientist 30.4.14
Neanderthals may have been our intellectual equals
by Colin Barras

qui
segnalazione di Giulia Ceriani Sebregondi 
New Scientist
Human evolution

qui 
New Scientist
Becoming human: A timeline of human evolution

qui






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Le Scienze 28.4.14
Un nuovo metodo per controllare i neuroni con la luce

qui

SULLA STAMPA DI OGGI:


 






 
Corriere 7.5.14
Abusi, la replica del Vaticano: in 10 anni spretati oltre 800 sacerdoti
di M. Antonietta Calabrò

su spogli
il Fatto 6.5.11
Pedofilia vaticana e la tortura delle Nazioni Unite
Dopo quella sui diritti del fanciullo, anche la commissione sulle violenze convoca la Santa sede
di Andrea Valdambrini
Per la seconda volta nel giro di pochi mesi la Santa Sede finisce nel mirino dei funzionari delle Nazioni Unite, che indagano sulle denunce di abusi sessuali ai danni di minori. Ieri e oggi a Ginevra la Commissione Onu contro la tortura (Commission Against Torture, Cat), composta di 10 esperti, ha convocato la delegazione vaticana, guidata dall’osservatore permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra, l’italiano monsignor Silvano Tomasi (già apparso a gennaio di fronte ad un’altra Commissione, quella per i Diritti dell’infanzia).
Le domande poste dai membri della commissione Onu - a cui la Santa Sede avrà modo di rispondere questo pomeriggio - riguardano ancora una volta i casi di pedofilia denunciati in varie parti del mondo e anche una domanda più tecnica, la questione della giurisdizione sugli abusi.
IL VATICANO aderisce infatti alla convenzione contro la tortura dal 2002 - e su questa base è tenuto, secondo le regole Onu, a rispondere della sua corretta applicazione - ma sostiene di poterla applicare solo entro in confini del mezzo chilometro quadrato di Stato che governa. I membri della commissione di Ginevra sembrano invece avere più di un dubbio in proposito.
La richiesta di audizione per “tortura” è stata sollevata da diverse associazioni di vittime della pedofilia del clero, tra cui l’americana Survivor network of those abused by priests (Snap). Violenze e molestie dei bambini, denunciano, violano il rispetto della Convenzione internazionale del 1984 contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti. La Santa Sede si sente messa sotto accusa, e questa volta per un reato infamante. Accanimento anti-cattolico o normale intervento Onu, vista la gravità degli abusi? Alla vigilia della convocazione a Ginevra, Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa vaticana, reagisce con insolita durezza, parlando di evidente forzatura. “Il Vaticano”, ha aggiunto, “si augura il rispetto degli accordi internazionali. Altrimenti le Convenzioni vengono snaturate e le Commissioni (Onu ndr) rischiano di perdere autorevolezza e scadere a strumenti di pressione ideologica invece di essere il necessario stimolo verso l’auspicato progresso nella promozione del rispetto dei diritti delle persone umane”.
LE ASSOCIAZIONI che hanno fatto appello alla Commissione contro la Tortura, al contrario, rilanciano e allargano il capo. “Vogliamo che il Vaticano dia conto anche degli abusi sulle donne” in materia di salute e riproduzione, dichiara al Guardian Liliana Sepulveda del Centre for Reproductive Rights. Ecco quindi il punto che alimenta le tensioni Oltretevere - e la reazione nervosa della Sala Stampa. Di commissione Onu in commissione, si teme da un lato che le inchieste portino effettivamente a far ricadere i casi di pedofilia sotto la categoria di “trattamento inumano” , aprendo così la strada a nuovi ricorsi di vittime, casi legali e richiesti di risarcimenti.
Dall'altro che la messa sotto accusa vada avanti, tenendo il Vaticano sulla graticola delle convenzioni internazionali per un tempo indefinito. E continuando un contenzioso con le Nazioni Unite - di cui la Santa Sede è, tecnicamente, non membro ma “osservatore permanente” - che certo molti si sarebbero volentieri risparmiato.

Corsera 6.5.14
Sfida tra Comitato Onu e Vaticano sui limiti del trattato anti tortura
«Riguarda anche la pedofilia». «No, sarebbe controproducente»
di M. Antonietta Calabrò
GINEVRA - Il Comitato dell’Onu che si occupa di verificare l’applicazione della Convenzione contro la tortura e i trattamenti disumani e degradanti vuole che il Vaticano risponda dettagliatamente sulla pedofilia e gli abusi del clero. Lo dovrà fare oggi pomeriggio, per cercare di controbattere un verdetto (atteso per il 23 maggio) che, stando alla sessione pubblica di ieri, sembra essere già stato scritto.
Per due ore, nella sala delle Conferenze posta al primo piano del Palais Wilson, la delegazione vaticana, guidata da monsignor Silvano Tomasi, è stata sottoposta a un fuoco di fila di domande su un tema al quale la Santa Sede non ha fatto alcun riferimento nel suo Rapporto di 25 pagine, in quanto, come ha dichiarato il portavoce Vaticano padre Federico Lombardi, equiparare le sofferenze e i traumi derivati dagli abusi sessuali sui minori a quelli inflitti con la tortura, vuol dire impostare la questione in modo chiaramente «ingannevole e forzato per qualsiasi osservatore obiettivo».
Per affrontare questioni delicate come l’applicazione della Convenzione contro la tortura o la lotta alla pedofilia occorre «un dialogo costruttivo», non basato su «asserzioni polemiche», ha affermato Tomasi ieri pomeriggio alla Radio Vaticana. Mentre a caldo aveva affermato che comprendendo anche la pedofilia «si rischia lavoro inefficace e controproducente» .
L’articolo 1 della Convenzione Onu definisce «tortura» (usando quindi il termine in senso proprio) «qualsiasi atto mediante il quale sono intenzionalmente inflitti a una persona dolore o sofferenze forti, fisiche o mentali» per ottenere informazioni o confessioni, per punire o intimidire e fare pressioni «o per qualsiasi altro motivo fondato su qualsiasi forma di discriminazione». Inoltre, perché ci sia «tortura», deve essere compiuta da «un agente della funzione pubblica» dello Stato o da «ogni altra persona che agisca a titolo ufficiale». Citando la dichiarazione interpretativa fornita al momento dell’adesione del Vaticano al Trattato, nel 2002, Tomasi ha affermato che la Convenzione si applica solo allo Stato della Città del Vaticano, in quanto entità territoriale circoscritta, e non alla Santa Sede. Un’interpretazione che invece è stata respinta dalla maggioranza degli interventi dei membri del Comitato. Tanto che il presidente, il cileno Claudio Grossman, con qualche imbarazzo è dovuto intervenire per riequilibrare la situazione, dando atto al Vaticano che il nuovo codice penale sanziona la tortura come reato e ha introdotto il reato di pedofilia. Particolarmente determinati i due vicepresidenti, l’americana Felice Gaer e il georgiano George Tugushi (che ha fatto riferimento anche al trattamento subito dall’ex maggiordomo di Benedetto XVI Paolo Gabriele), ma anche la rappresentante del Nepal («la pedofilia è una forma di tortura») e della Cina. Non è intervenuto l’italiano Alessio Bruni.
Per la Gaer, lo Stato della Città del Vaticano «è una suddivisione della Santa Sede, come il cantone di Ginevra è una suddivisione della Svizzera» e la Santa Sede con la Congregazione per la dottrina della Fede è competente per tutti i preti del mondo. Gaer ha fatto riferimento a casi recenti riguardanti preti del Cile e dell’Honduras, e dell’Austria. Per quanto riguarda l’Italia, Gaer ha stigmatizzato l’esistenza nel Trattato del Laterano la norma per cui i sacerdoti non sono tenuti a fare denuncia alle autorità civili. Gaer ha chiesto al Vaticano anche di esprimersi sul divieto assoluto dell’aborto, divieto che nei casi di vittime di violenza, ad esempio, può causare sofferenze supplementari, ha affermato. Il riferimento all’aborto è stato fortemente contestato da Ashley McGuire dell’associazione Catholic Voices.

il Fatto 6.5.14
India Prete stupra bambina in chiesa
Un prete cattolico ha violentato più volte una piccola di 10 anni dopo averla attirata in sagrestia col pretesto di farle provare abiti della Prima Comunione. È accaduto in Kerala. Il sacerdote, 44enne, è stato arrestato dalla polizia che lo ha rintracciato in casa di un parente. LaPresse

l’Unità 6.5.14
La Corte Suprema Usa: sì alla preghiera dei politici
Aprire con un’orazione cristiana le sedute in Comune non viola la Costituzione: «È tradizione»
di Roberto Monforte
La recita di una preghiera cristiana all’apertura del Consiglio comunale, malgrado faccia ripetuti riferimenti al Cristianesimo, non viola la Costituzione degli Stati Uniti e in particolare il «Primo emendamento» della Carta che garantisce la libertà di culto e vieta al Congresso di stabilire una religione di Stato.
Lo ha deciso a stretta maggioranza, cinque voti a favore e quattro contro, la Corte suprema del Paese che si può ben definire tra quelli al mondo più multietnico e plurireligioso. Se la sentenza dell’Alta Corte stabilisce che le preghiere in apertura delle riunioni dei consigli comunali non violano la Costituzione, pone però una condizione. Stabilisce, infatti, che il contenuto delle preghiere non costituisce un problema «finché le autorità si impegnano a renderle integrate con le altre religioni». «Le invocazioni religiose - si precisa - non rappresentano un problema se i funzionari si sforzano per garantire l’inclusione di tutti ».
Uno dei magistrati che hanno votato a favore, il giudice Anthony Kennedy, ha spiegato la decisione con il fatto che le preghiere fanno parte del cerimoniale delle assemblee e sono nella tradizione degli Stati Uniti. «L’inclusione di una preghiera breve e cerimoniale nell’ambito di un più ampio esercizio dell’identificazione civica - ha osservato - suggerisce che il suo scopo ed effetto siano di riconoscere i leader religiosi e le istituzioni che essa rappresenta, non l’esclusione o la coercizione dei non credenti». Se pronunciate con questo spirito, è la conclusione, le preghiere che precedono funzioni pubbliche non rappresenterebbero una forma di discriminazione verso chi non è credente o non è cristiano.
La decisione della Corte suprema dà così ragione alla città di Greece, nello Stato di New York, che si vede vittoriosa dopo che una Corte d’appello federale aveva definito «incostituzionale» la pratica di far precedere l’inizio delle assemblee con la recita di una preghiera cristiana, dando ragione a due «residenti» che hanno fatto causa: Susan Galloway e Linda Stephens, una di religione ebraica e l’altra atea. Una pratica ripetuta per ogni Consiglio comunale da ben 11 anni.
Nel giudizio della Corte suprema ha pesato un suo precedente pronunciamento che già nel 1983 aveva concesso al Parlamento del Nebraska di tenere delle preghiere all’apertura dei propri incontri, affermando che «esse fanno parte del tessuto sociale del Paese» e «non rappresentano una violazione del Primo emendamento».
Una decisione che continua a non convincere Elena Kagan, anche lei giudice della Corte suprema, che però ha votato contro. «Dissento rispettosamente dalla decisione della Corte - ha spiegato - poiché penso che il caso della città di Greece violi la norma di uguaglianza religiosa, l’idea costituzionale che le nostre istituzioni appartengano ai buddisti o agli induisti tanto quanto ai metodisti o agli appartenenti alla Chiesa episcopale». Per il giudice Kagan il caso di Greece è comunque diverso da quello del Nebraska perché nella cittadina della Stato di New York «gli incontri prevedono la partecipazione dei cittadini e le invocazioni fatte, rivolte principalmente a loro stessi, hanno contenuto prevalentemente settario». Così si andrebbe contro il Primo emendamento.

la Stampa 6.5.14
Al Conclave della cultura
Papa Francesco manda i suoi cardinali
Ravasi e Parolin protagonisti degli incontri più attesi
di Maria Teresa Martinengo
«La presenza del Vaticano al Salone del Libro è stato un progetto definito man mano e ridimensionato rispetto alle intenzioni iniziali. Diciamo che Roma, anziché con l’abbacchio, arriva con i cappelletti in stile piemontese: understatement sabaudo e qualità, in sintonia con un paese in austerity». Nella presentazione torinese della Santa Sede al Salone, ieri al Seminario Diocesano, don Gian Luca Carrega, direttore della Pastorale diocesana della Cultura, non avrebbe potuto trovare parole più in linea con lo stile di Papa Francesco. «Il Vaticano a Torino - ha proseguito don Carrega - non porta un’edizione all’insegna dell’evento, ma la presenza di Ravasi, di Parolin e Spadaro significa mettere l’accento sulla voglia di comunicare la fede in modo contemporaneo. Ravasi è uno scrittore ma è anche un grande personaggio televisivo. Come mi ha detto un carcerato di Rebibbia, “è uno che incatena al video”. Con il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ci sarà padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e autore di “Cyberteologia”, uno che si pone il problema della comunicazione nella nostra epoca». Gli appuntamenti del Vaticano nel gigantesco catalogo del Salone sono appena 15, promossi attraverso l’Associazione Sant’Anselmo (storica presenza cattolica alla Buchmesse torinese), «ma capaci di far ricordare questo Salone come scintilla che ridà legittimità alla cultura cattolica a Torino», ha osservato il presidente della Fondazione per il Libro Rolando Picchioni. Picchioni ha ricordato come l’annuncio del Vaticano Paese ospite ebbe un po’ l’effetto di un «colpo mediatico». «In effetti il magistero di Parolin e Ravasi serviranno ad assicurare nel futuro un rapporto più stretto fra la cultura cattolica e questo spazio quasi agnostico che è il Salone del Libro». Sarà proprio il cardinale Ravasi a dare il via alla XXVII edizione del Salone, nella pre-inaugurazione di domani sera all’Auditorium del Lingotto, con la lectio magistralis «Secondo le Scritture » punteggiata da interventi musicali a cura della Cappella musicale pontifica «Sistina» (che terrà poi il concerto di giovedì sera al Regio). E ieri i direttori dei giornali diocesani La Voce del Popolo e il nostro tempo, LucaRolandi e Beppe Del Colle, hanno presentato i numeri speciali stampati in 15mila copie in distribuzione al Salone: contengono un inserto che riproduce le prime pagine dedicate alle visite papali a Torino del 1980, ’88, ’98 e 2000. Don Luca Peyron e don Luca Ramello hanno illustrato la presenza delle pastorali Universitaria e Giovani presso lo stand Sant’Anselmo con laboratori sul tema dei linguaggi (ogni sera dalle 20 alle 21).
il Fatto 7.5.14
La pedofilia e il Vaticano
884 preti sospesi in 10 anni
Sotto inchiesta da parte dell’Onu, la santa sede dà i numeri del “repulisti”
di S. Ci.

su spogli

l’Unità 7.5.14
Riconosciuto un miracolo
Paolo VI sarà beatificato il 19 ottobre

ROMA Paolo VI sarà beato. I cardinali e i vescovi del dicastero per le Cause dei Santi ieri hanno riconosciuto il miracolo compiuto su sua intercessione nel 2001 negli Stati Uniti: aver fatto guarire, dopo le preghiere della madre rivolte a lui su suggerimento di una suora, un bambino non ancora nato ma che al quinto mese di gravidanza si trovava in condizioni critiche.
Talmente critiche che la sua guarigione è stata reputata inspiegabile. L’approvazione dei religiosi era l’ultimo tassello per avviare la beatificazione, prevista per il prossimo 19 ottobre in concomitanza con la cerimonia di chiusura del Sinodo, un organo istituito proprio da papa Giovanni Battista Montini.


La Stampa 7.5.14
Riconosciuto il miracolo
Paolo VI sarà proclamato beato da papa Francesco
I porporati e i vescovi della Congregazione delle cause dei santi
danno il via libera sulla guarigione di un bimbo non ancora nato
di Andrea Tornielli

qui

LA SCHEDA SU PAOLO VI

Corriere 7.5.14
La biblioteca di Papa Francesco
Ethel, le inquietudini e l’anima
La Mannin: femminista e bisessuale, ferita e sempre ribelle
di Enrico Terrinoni

su spogli

l’Unità 7.5.14
Domande e risposte su Gesù e omosessuali
di Delia Vaccarello

su spogli
Repubblica 7.5.14
Il dovere dell’onore
di Stefano Rodotà

su spogli

La Stampa 7.5.14
Camusso: Renzi distorce la democrazia
Ma il premier: “Pensi ai disoccupati”
E il presidente del Consiglio invita i sindacati a una maggiore trasparenza: «Mettano on line le loro spese»
La segretaria Cgil: «Giudizi ingenerosi ».
di Roberto Giovannini

qui
La Stampa 7.5.14
Il contropiede sindacale verso il corpaccione del Pd
di Marcello Sorgi

su spogli

Corriere 7.5.14
«Renzi distorce la democrazia»
La ribellione della Camusso
di Dario Di Vico

qui

Repubblica 7.5.14
Camusso: “Il governo distorce la democrazia” Renzi:“Musica cambiata”
Leader Cgil contro il premier: “Parla come Berlusconi”
“Il decreto sul Lavoro aumenta il precariato”
di V. Co.

su spogli

il Fatto 7.5.14
Tra Renzi e sindacati è guerra
La Cgil cerca sponde nel Pd
Apre a Rimini il congresso del Sindacato
di Salvatore Cannavò

su spogli

Repubblica 7.5.14
Matteo: “Faccio campagna sul sindacato conservatore”
di Goffredo de Marchis

su spogli

il Fatto 7.5.14
La strategia del rottamatore

Si va allo scontro finale. Per un pugno di voti
di Antonello Caporale

su spogli

l’Unità 7.5.14
Camusso attacca Renzi «Distorce la democrazia»
Cgil, scontro Camusso-Renzi
La leader della Cgil critica duramente l’azione del governo e si trova accanto anche Cisl e Uil
Al congresso la leader accusa: «Dal governo distorsione della democrazia, torni la concertazione»
di Massimo Franchi

su spogli

l’Unità 7.5.14
Il premier: «La musica è cambiata»
Renzi: «Camusso mi attacca per nascondere le sue divisioni»
D’Alema: «Ingenerose le critiche al governo»
di Vladimiro Frulletti

su spogli

Repubblica 7.5.14
D’Alema: Susanna riconosca i meriti dell’esecutivo
D’Alema: “Un’idiozia l’idea delle due sinistre”
intervista di Roberto Mania

su spogli

Repubblica 7.5.14
Il gigante Cgil ha i piedi d’argilla “Ma ora la sinistra esiste solo qui”
Viaggio nella crisi del maggiore sindacato italiano, tra malumori e speranze
Susanna Camusso: “Renzi teorizza che non c’è più differenza con la destra Non è vero: dimentica la giustizia sociale”
di Roberto Mania

su spogli

l’Unità 7.5.14
Il primo scontro è sul direttivo
I tempi di presentazione delle liste e la riduzione del numero degli eletti nell’organismo suscitano tensioni tra maggioranza e minoranze
di M. F.

su spogli

La Stampa 7.5.14
Landini allo scontro con Camusso: gestione autoritaria della Cgil
Il capo della Fiom prepara una lista e un documento alternativo
di Roberto Giovannini

su spogli
Repubblica 7.5.14
Senato, primo sì ma Renzi deve minacciare la crisi
Il governo viene prima battuto poi passa il testo di maggioranza Renzi
Via libera al documento dell’esecutivo anche con i voti di Forza Italia
Ma c’è il sì pure all’odg Calderoli col voto del popolare Mauro
di Silvio Buzzanca

su spogli
il Fatto 7.5.14
Riforme, via libera al testo base di Renzi
Ma al governo servono i voti determinanti di Berlusconi
Cortocircuito in commissione: passa l'odg di Calderoli che prevede il Senato elettivo

qui

il Fatto 7.5.14
Riforma del Senato
Sfiorata la rottura poi ci pensa B.
Il ministro Boschi minaccia le dimissioni (poi smentite)
Passa l’ordine del giorno Calderoli, in extremis
Il governo ottiene il voto favorevole in commissione sul testo base
di Wanda Marra

su spogli

l’Unità 7.5.14
Dall’articolo di Bianca Di Giovanni:

Di segno opposto un comunicato di altri senatori Pd: Lucrezia Ricchiuti, Donatella Albano, Felice Casson, Corradino Mineo, Sergio Lo Giudice e Walter Tocci. Nel decreto lavoro «si ripete così, ancora una volta, lo stesso errore che hanno compiuto per anni i governi di centro-destra scrivono i «dissidenti » nell’idea che abolire le tutele giuridiche previste a difesa dei lavoratori accresca la competitività delle imprese sul mercato. In questo modo si snatura la proposta originaria del Jobs act. Con la disoccupazione che supera il 12% e quella giovanile che è addirittura doppia, non si può aver paura della flessibilità, ma, se non bastasse l'esperienza degli ultimi anni nel nostro Paese, ci sono Spagna e Grecia a dimostrarci che l’apertura generalizzata al lavoro precario e senza vincoli conduce a percentuali insopportabili di disoccupazione che non accennano a diminuire. Noi vogliamo stare in Europa e non farci confinare in un Europa di serie B».

Repubblica 7.5.14
Il premier avverte Pd e alleati:
“Basta giochi o mi dimetto”
di Francesco Bei e Giovanna Casadio

su spogli

Corriere 7.4.15
Le riforme vetrina stanno mostrando un governo che sbanda
Segnali contraddittori da Palazzo Chigi sui rischi di una crisi
di Massimo Franco

qui

Corriere 7.5.14
La resistenza di Renzi e le telefonate con l’ex Cavaliere
di Francesco Verderami

su spogli

La Stampa 6.5.14
“Matteo, attento a fare un referendum sul governo”
Bersani: no al presidenzialismo, da noi può favorire il populismo
di Carlo Bertini

su spogli

Corriere 7.5.14
Un libro di David Allegranti
Vita di Matteo «The Boy»: popstar politica (modello Blair)
di Luca Mastrantonio

su spogli
Corriere 7.5.14
Grandi evasori, Renzi che farà?
Il video editoriale di Milena Gabanelli della puntata di Report di lunedì 5 maggio
di Milena Gabanelli

qui

Repubblica 7.5.14
F35, duello Pd-governo i deputati all’attacco “Va dimezzata la spesa”
Tensioni nel gruppo, poi la richiesta di moratoria
di Tommaso Ciriaco

su spogli
il Fatto 7.5.14
F-35, i Dem spaccati si contano sui tagli
Oggi la commissione difesa della Camera si esprime sul testo del deputato Pd Scanu che prevede il dimezzamento
Contrari il Quirinale e gli Stati Uniti
di Daniele Martini

su spogli
il Fatto 7.5.14
La Camera s’appresta a votare  le conclusioni di un’indagine conoscitiva sul Ssn
“Sulla Sanità non si può tagliare”
di Marco Palombi

su spogli

il Fatto 7.5.14
Le slide di Marchionne è il renzismo di Fiat
13 maxi annunci. Il Lingotto ne ha presentati ben 8 in 9 anni
Ma di nuove vetture e investimenti se ne sono visti pochi
di Salvatore Cannavò

su spogli

l’Unità 7.5.14
Europee
Tsipras: «Il plauso di Merkel agli 80 euro di Renzi»

su spogli

l’Unità 7.5.14
Eutanasia, subito un’indagine conoscitiva
di Maria Antonietta Farina Coscioni

su spogli

La Stampa 7.5.14
Università, assunzioni sospette
Inchiesta sui “baroni” , da Bari lo scandalo si allarga a tutt’Italia
Chiuso il filone pugliese, sono 38 i docenti indagati
di Flavia Amabile

qui
Corriere 7.5.14
Copia all’esame per diventare professore universitario
Protagonista Dario Tomasello, figlio di un ex rettore: «Accusa infamante»
Avrebbe assemblato i brani tratti da tre libri di un critico letterario
di Andrea Galli

qui
Corriere 7.5.14
La nuova emigrazione? Sparita una città come Palermo
di Sergio Rizzo

su spogli

La Stampa 7.5.14
Galilea, in migliaia per il Nakba Day
Si sono dati appuntamento presso le rovine del villaggio di Lubya per manifestare contro le celebrazioni dell’anniversario della nascita di Israele
di Maurizio Molinari

qui

SCHEDA SU NAKBA

l’Unità 7.5.14
Ahmad Jarba
Il leader del cartello dell’opposizione: «Una provocazione chiamare alle urne
il Paese che lui stesso ha ridotto in macerie»
«Assad candidato in Siria, è solo una tragica farsa»
intervista di Umberto De Giovannangeli

su spogli

il Fatto 7.5.14
Assalti all’arma bianca. In Cina terrorismo fa-da-te
Ennesimo attacco a una stazione ferroviaria
Il regime accusa l’etnia musulmana degli uiguri della regione orientale dello Xinjiang
di Cecilia Attanasio Ghezzi

su spogli
Repubblica 7.5.14
Cina, arrestati i “ragazzi di Tiananmen”
di Giampaolo Visetti

su spogli

La Stampa 7.5.14
Gli studenti cinesi abbandonano gli Usa
Secondo i dati del Council of Graduate Schools diminuisce il numero di iscrizioni
di Paolo Mastrolilli

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La Stampa 7.5.14
Adriatico Cinese
Una società di Pechino ha investito nel porto del Pireo , un’altra ha inaugurato una linea ferroviaria che porta containers nell’Europa centrale.
Ii grandi porti di Trieste, Capodistria e Fiume rischiano di venire soffocati dal gigante asiatico
di Giuseppe Zaccaria

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Corriere 5.7.14
Svizzera verso l’addio al segreto bancario
Via al patto sullo scambio di dati con l’Ocse. E l’Europa vara la Tobin Tax
di Ivo Caizzi

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Corriere 7.5.14
Domenica 11 maggio
Mauthausen, cerimonia per le vittime. Mancherà il Gonfalone di Roma
Aveva sempre partecipato. Denuncia dell’Associazione dei deportati (Aned)
La replica del Comune: «contenimento delle spese».Sarà invece presente la Regione
di Paolo Brogi

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l’Unità 7.5.14
Il dialogo tra Foa e Indro
Il rapporto di stima e rispetto tra il giornalista e l’intellettuale
Un estratto dal nuovo libro di Paolo Di Paolo che esce oggi ed è dedicato alla rilettura del personaggio Montanelli nel suo complesso
di Paolo Di Paolo

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Corriere 7.5.14
La passione secondo Berlinguer
Per Napolitano fu l’uomo che offrì se stesso alla causa dell’Italia

Pubblichiamo un estratto dell’intervista di Walter Veltroni al presidente Giorgio Napolitano, intitolata «Una vocazione chiamata politica» (realizzata il 12 settembre 2013), contenuta nel libro a cura di Veltroni «Quando c’era Berlinguer», edito da Rizzoli da oggi in libreria
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l’Unità 7.5.14
Il walzer di Walzer e la lotta di classe
di Bruno Gravagnuolo

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Repubblica 7.5.14
Michael Walzer “Non bisogna mai rinunciare alla verità”
intervista di Giulio Azzolini

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 SCHEDA SU WALZER
il Fatto 7.5.14
Piketty riscrive l’economia: i ricchi vinceranno sempre
Con il suo libro sul “Capitale nel XXI secolo”, l’economista francese è diventato un fenomeno planetario perché rivela i segreti della disuguaglianza
di Stefano Feltri

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Repubblica 7.5.14
La sottile linea rossa tra la pace e la giustizia
In Irlanda il caso Gerry Adams riporta l’attenzione sulla difficoltà degli Stati di fare i conti con un passato di guerre civili e terrorismo
di Benedetta Tobagi

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Repubblica 7.5.14
La sedia vuota e il mondo nuovo
NON si sono sempre amati leader sindacali e dirigenti della sinistra storica. L’idillio tra Berlinguer e Lama è stato più un’eccezione che la regola. Basti pensare allo scontro furibondo tra D’Alema, allora segretario del Pds, e Cofferati, leader indiscusso della Cgil, in pieno congresso di partito nel 1997
di Piero Ignazi

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Repubblica 7.5.14
Il grande boom dell’occulto un italiano su 5 va dall’indovino
di Natalia Aspesi

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La Stampa tuttoScienze 7.5.14
Gli scienziati al potere: quando al Senato trionfò la Belle Époque
Tra Otto e Novecento un record mai più eguagliato
Il più grande trust di cervelli che guidò l’Italia alla modernità
di Paolo Mazzarello

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La Stampa TuttoScienze 7.5.14
“I sogni di Leonardo nella terza età”
Tra Pico della Mirandola e Francesco I: le scoperte sulle grandiose ossessioni dell’artista-scienziato
di Gabriele Beccaria

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La Stampa 7.5.14
Sos bimbi tecnologici: ritardi nel linguaggio

Una ricerca del Cohen Children’s medical center di New York lancia l’allarme: i bimbi ’tecnologici’ mostrano ritardi nello sviluppo del linguaggio.Secondo la ricerca presentata al congresso pediatrico di Vancouver, i bambini venuti a contatto con touchscreen e app prima degli 11 mesi non solo non hanno alcuna attitudine particolare, come invece sostengono i loro genitori. Ma anzi evidenziavano dei ritardi nello sviluppo del linguaggio. Un dato preoccupante rafforzato dalle segnalazioni delle associazioni di insegnanti del Regno Unito, secondo le quali i bimbi che alla materna sanno far scorrere uno schermo, non sanno però usare le costruzioni e hanno difficoltà nelle relazioni con i compagni e gli insegnanti.Le linee guida dell’associazione dei pediatri statunitensi consigliano di non far usare i dispositivi elettronici fino ai due anni, e poi di concederli al massimo per un’ora al giorno.
UN VIDEO QUI

Corriere 6.5.14
Il risultato delle più recenti scoperte
I Neandertal, né più stupidi né più primitivi di noi
La prova dell’inferiorità cognitiva dei Neandertal non c’è. L’incrocio con i nostri antenati probabilmente produsse discendenti maschi poco fertili
di Massimo Spampani

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il Fatto 7.5.14
Lo scansaeventi: guida semiseria per sopravvivere al Salone del Libro
di Elisabetta Ambrosi

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Repubblica 7.5.14
Il 4 luglio “Il principe di Homburg” inaugura il festival teatrale più famoso d’Oltralpe
Barberio Corsetti apre Avignone con un grande Kleist
di Anna Bandettini

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con la collaborazione di Susanne Portmann