venerdì 18 settembre 2015

SULLA STAMPA DI VENERDI 18 SETTEMBRE 2015
L'ARTICOLO DI JAN ASSMANN SULLE ORIGINI DEL MONOTEISMO È DISPONIBILE QUI DI SEGUITO












OGGI: 
Venerdì 18 settembre, alla Casa della cultura di Villa De Sanctis, a partire dalle 18:30: “Una scuola per pensare”, Assemblea annuale dei soci e dei sostenitori della Associazione “La scuola che verrà”. L’invito è disponibile qui

DOMANI:
Globalist 17.9.15
Arte e psichiatria tra le note, nel verde di Roma
Ultimo week-end della quarta edizione di Per Appiam. Nel Parco dell'Appia antica, tre concerti e un convegno sul rapporto tra pensiero umano ed espressioni artistiche.
di Giulio Rellini Lerz
qui
La Cartella stampa del Convegno è disponibile qui e qui
L'EVENTO SARÀ RIPRESO DA MAWIVIDEO
SIAMO IN ATTESA CHE CI VENGA CONFERMATA LA POSSIBILITÀ
CHE LO STREAMING IN DIRETTA POSSA ESSERE DISPONIBILE QUI SU "SEGNALAZIONI"


MANIFESTO PER IL DIRITTO ALLE SCELTE IN CAMPO RIPRODUTTIVO
La neo-nata AMICA (Associazione Medici Italiani Contraccezione e
Aborto), di cui Anna Pompili è socia fondatrice, ha organizzato per il 28 settembre, giornata internazionale per la depenalizzazione dell'aborto, un convegno che si terrà a Roma nell'auletta dei gruppi parlamentari, sul diritto di scelta nel campo della salute riproduttiva.
Il programma è disponibile qui. Chi volesse partecipare dovrà comunicare il  proprio nominativo al seguente indirizzo: mailtoamica17@gmail.com.




"La Nascita Rubata", le origini del pensiero violento sulla donna e sul bambino.
Liguori Editore, Napoli, Luglio 2015.
A cura di Ludovica Costantino. Coautrici Fulvia Cigala Fulgosi e Fina Rumore.
La nascita rubata è un accurata ricostruzione storica, filosofica e psichiatrica che fa luce sul pensiero violento che ha da sempre investito donna e bambino e che nasce dall'idea di una natura umana originariamente malata.
Viene proposta la possibilità della cura basata sulla Teoria della nascita, che parla di una uguaglianza originaria degli esseri umani e una importante ricerca sull'origine del linguaggio.
A partire dalla prima immagine della nascita, il primo anno di vita del bambino è caratterizzato da un pensiero per immagini fantasioso e creativo, che poi ritroviamo, di notte, nei nostri sogni.
Disponibile in vendita anche on-line al sito www.liguori.it . Sconti sul prezzo dell'opera sono ottenibili acquistando più copie insieme

House, un film di Amos Gitai (1982 - 1h38') trasmesso da Rai 3 sabato 5 settembre 2015, è disponibile qui

Il video Flashmob Nürnberg 2014 - Philharmonie Nürnberg - Beethoven, Ode an die Freude è disponibile qui  

MONOTEISMO
SU "LA STAMPA" DI GIOVEDI 17 SETTEMBRE:
La Stampa 17.9.15
Da Akhenaton a Mosè
Non avrai altro dio
Il faraone eretico e il profeta biblico sono gli inventori del monoteismo Ma il primo lo fondava su un principio cosmologico, l’altro sulla Legge
di Jan Assmann
qui
su Jan Assmann una scheda qui 
Alcuni stralci da quest'articolo:
«Mosè e il suo messaggio monoteista furono influenzati dalla rivoluzione monoteista di Akhenaton?»
 «Akhenaton è una figura della storia, la cui esistenza è provata inequivocabilmente da centinaia di dati archeologici» 
«Mosè, al contrario, è una figura della tradizione, della cui esistenza storica non si sono mai potute trovare tracce archeologiche, tanto che si dubita del fatto che sia storicamente esistito […] probabilmente non è mai vissuto».
«Che cosa ha indotto Akhenaton a cancellare le varie divinità e fondare una religione radicalmente nuova? Dietro a questo progetto sta, con tutta probabilità, una scoperta cosmologica, e cioè la scoperta che il Sole non produce soltanto luce e calore, per via del suo splendere, bensì anche il tempo, per mezzo del suo muoversi in cielo, e che inoltre l’intera realtà può essere spiegata basandosi sulla luce, che rende tutte le cose visibili, e sul tempo, in cui tutte le cose si sviluppano, di modo che le altre divinità non servono più: non contribuiscono in nulla alla realtà.
«
[…] Invero, si trattava esattamente del contrario.
Il dio di Akhenaton non si dà pena per il buono e il cattivo, il povero e il ricco, il giusto e l’ingiusto. Lui è il Sole, che splende per tutti. Qui sta la differenza fondamentale tra il monoteismo di Akhenaton e quello biblico, legato al nome di Mosè. Se proprio si vuol tendere un paragone tra il monoteismo di Akhenaton e quello di Mosè, lo si può cogliere nell’energia della soppressione e dell’annientamento. Le affinità spariscono appena ci si volga al contenuto positivo delle due religioni. L’una è fondata sul Sole, l’altra sulla Legge.





cfr dello stesso autore:
Jan Assmann, Non avrai altro Dio. Il monoteismo e il linguaggio della violenza
Editore Il Mulino (Voci) 2007
(con gli altri libri dello stesso autore, disponibile qui e qui)
Dalla presentazione del libro: «La storia recente del mondo è caratterizzata da una dimensione di violenza tanto più inaudita e imprevedibile in quanto commessa nel nome di dio e delle scritture. In questa temperie, Jan Assmann si chiede se esista una violenza intrinseca del discorso religioso monoteista. Sulla scorta di una rilettura di alcuni brani dell'Antico Testamento, l'autore può ritrovare la radice storica di tale violenza soprattutto nel carattere esclusivo dell'unico dio e nell'immagine consolidata di una divinità irata e punitiva...».


« [...] una pulsione di annullamento nei riguardi della totalità dell’altro. L’uomo così accecato si riempie di odio e ucciderebbe [...] se non si realizzasse [...] un rapporto religioso con l’oggetto parziale circondato dal nulla che paralizza l’uomo [...] è il rapporto con dio, ovvero con l’alone nero che circonda l’oggetto parziale»
da Teoria della nascita e castrazione umana” di Massimo Fagioli, 1974

«staccare il pensiero dal corpo rassicura chi guarda perché così l’essere umano simile a se stesso può essere conosciuto perché determinato; ma il pensiero così staccato dal corpo diventa fatto strano... Togliere il pensiero all’organismo umano significa creare un non materiale senza organismo umano ... ciò che è proprio al pensiero religioso ovvero l’impossibilità di conoscenza viene fatto realtà e valore assoluto della specie umana»
da “La ragione che genera mostri genererà qualcosa di nuovo quando renderà libero ciò che non è se stessa” di Massimo Fagioli, 1999
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