martedì 10 luglio 2007

Richiesta di rettifica
9.7.07
In merito all’articolo apparso oggi su
il Giornale, abbiamo inviato al direttore della testata e al giornalista firmatario dell’articolo la seguente rettifica, che vi inoltriamo

il CdA

A Maurizio Belpietro
e p.c. Giancarlo Perna

Egr. Direttore,
in relazione a quanto riportato in data odierna nell’articolo a firma di Claudio Perna, si fa presente che la Libreria "Amore e Psiche" non è di proprietà di Massimo Fagioli, bensì è nata nel 1991 per l’iniziativa di un gruppo di persone, costituitosi nella s.r.l. "l’Elefantino"; gruppo che ne detiene tuttora la gestione e di cui non fa parte Massimo Fagioli. Dovendo procedere ai lavori di ristrutturazione, i progettisti , nell’ambito di una comune ricerca sulle immagini architettoniche, si sono a quel tempo rivolti a Massimo Fagioli che ha ideato,senza percepire alcun compenso, l’immagine architettonica che, fin dall’inizio, ha caratterizzato il successo della libreria. Negli anni tale spazio è stato riconosciuto come luogo di incontri e di ricerca culturale di prim’ordine, come documentato sul sito http://www.amorepsiche.it/. È proprio nel quadro di tale attività che la Libreria "Amore e Psiche" ha prodotto la registrazione di alcuni dibattiti, tra cui quelli a cui si fa riferimento nell’articolo, precisando che non ha mai finanziato alcuna attività a carattere politico.


L’elefantino srl


Libreria Amore e Psiche
via s. caterina da siena 61, Roma
info: 06 6783908
libreria@amorepsiche.it
www.amorepsiche.iti nostri orari: lunedi 15-20
dal martedi alla domenica 10-20




AGI Martedì 10 Luglio 2007 15:43

DEPRESSIONE: RIGGIO, SCANDALOSO NEGARE MALATTIA E DARE PROZAC
(AGI) - Roma, 10 lug. - Quel che trovo scandaloso e' negare la malattia mentale ridotta a semplice problemino, a disturbo che non dice niente e di conseguenza dare psicofarmaci a iosa. Cosi' lo psichiatra esperto di 'esordi psicotici' Francesco Riggio commenta l'inchiesta de 'Il Giornale' sulla 'generazione prozac' relativa a bimbi e adolescenti che assumono precocemente antidepressivi contro il 'male oscuro', la depressione, che per l'Oms nel 2020 sara' la prima di certo la seconda malattia. "Ogni indagine statistica puo' esser utile - spiega Riggio che nel centro romano di 'esordi psicotici' ha a che fare con giovani e adolescenti alla prima crisi - per capire la diffusione di un fenomeno: ma nella mia esperienza diretta con la malattia mentale lo scontro che quotidianamente sono costretto a fare e' con una cultura che nega pervicacemente l'esistenza della malattia mentale e di conseguenza riduce tutto alla somministrazione del farmaco che oltre a provocare suicidi, spegne definitivamente ogni possibile ricerca di una via d'uscita". Che vuol dire, Lei non ricorre ai farmaci? "Si' li uso ma per stemperare una sintomatologia che impedirebbe il rapporto e comunque ritengo fondamentale far diagnosi per procedere quindi all'intervento psicoterapico individuale e di gruppo, dove inzio un confronto diretto con il paziente, con i suoi pensieri coscienti e soprattutto non coscienti perche' e' li' che si annida la malattia mentale". Dunque Lei si affida alla psicoterapia? "Esatto, perche' la malattia mentale non e' organica, non e' cervello rotto, ma e' pensiero alterato che, incide sull'umore, porta alla depressione che e' il sintomo appunto di quel pensiero alterato che nessun farmaco puo' trasformare diversamente dalla psicoterapia". In Italia un bimbo su cento 100 e ben 30 mila ragazzi tra 5 e 16 anni prendono psicofarmaci, le stime parlano di 700 mila ed in Europa i suicidi sono aumentati del 400% negli ultimi 50 anni: la sua opinione? "C'e' una correlazione tra farmaco antidepressivo e suicidio - risponde lo psichiatra - ampiamente dimostrata: non si puo' trattare un sintomo depressivo dovuto a un pensiero alterato con il farmaco perche' porta il paziente ad agire quel pensiero alterato". Insomma, il lavoro psicoterapico mira a trasformare il pensiero alterato? "Mira a far ritrovare al paziente, attraverso l'interpretazione della pulsione d'annullamento, il rapporto con realta' umana che si e' compromesso nel primo anno di vita: e' grazie alla teoria della nascita di Massimo Fagioli, patrimonio condiviso da tanti altri colleghi, che si possono - conclude Riggio - affrontare e risolvere situazioni gravi e disperate, come accaduto nell'Analisi Collettiva". (AGI) Pat AGI Globale Cronaca cod. R012387 2787 car.
il lancio è stato pubblicato in rete qui









Repubblica 10.7.07

Il settimanale uscito nonostante lo sciopero distribuisce in allegato il periodico del leader del Prc
Left, i giornalisti criticano Bertinotti
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Repubblica 10.7.07
Il ministro della Solidarietà Ferrero: non accettiamo imposizioni
"Il programma vale più dei diktat dell'Europa"
di Luca Iezzi
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Repubblica 10.7.07
Se la sinistra riparte dall'eguaglianza
di Aldo Schiavone
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Repubblica 10.7.07
L'inconscio svelato
Intervista a Mauro Mancia sul rapporto tra neuroscienze e psicoanalisi
di Luciana Sica
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il Riformista 10.7.07
Comunisti. Un'amichevole gara ad attrarre nomi della cultura
Oliviero sfida Fausto sul terreno dell'intellighenzia
di Ettore Colombo
qui (segnalazione di Nuccio Russo)





La Stampa 10.7.07
Inediti. Stalin a Togliatti: non attaccare i cattolici
Gli appunti raccolti dal leader del Pci in un incontro col dittatore al Cremlino nel ’49 sulla solita questione: "Si può forzare la situazione in Italia?". E la solita risposta: "Impossibile"
di Mirella Serri

qui (segnalazione di Nuccio Russo)

l'Unità 10.7.07

Anniversari. Il bilancio di un «bicentenario» blando e al silenziatore, tra qualche polemica, disattenzione dei mass-media e alcuni buoni libri di storia
Parlare male di Garibaldi? No, meglio parlarne poco. Era troppo anticlericale
di Bruno Gravagnuolo
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Aprile on line 9.7.07
Ma di che parla Scalfari?
di Franco Bianco
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Aprile on line 9.7.07
Al di là dell'oltrismo
di Domenico Jervolino
qui

La Rinascita 9.7.07
«Fregare gli operai non è di sinistra»
Il Messaggero intervista il segretario dei Comunisti italiani
qui

Apcom 9.7.07
Bertinotti: Scalfari? Io liberale, lui è diventato totalitario
Pensioni, operai e impiegati sono diversi, non è ideologia
Fregene (Roma), 9 lug. (Apcom) - Il presidente della Camera Fausto Bertinotti non si sottrae a una polemica a distanza con il fondatore di 'Repubblica', Eugenio Scalfari, che ha polemizzato pesantemente con lui nel suo consueto editoriale domenica sul quotidiano romano. "Io invecchiando sono diventato un po' liberale - dice il presidente della Camera - almeno nel metodo, accetto l'esistenza di opinioni diverse; altri che hanno iniziato come liberali come il fondatore di 'Repubblica' sono diventati totalitari...". Secondo Bertinotti la polemica che lo oppone a Scalfari va spiegata in questi termini: "Siccome a suo giudizio l'Italia è un paese di caste, portatrici di interessi corporativi contrari all'interesse nazionale, la domanda è: chi determina l'interesse nazionale? Secondo lui è la logica del mercato, in realtà concretamente è Scalfari stesso...". Nel merito, Bertinotti nega di essere portatore di un pregiudizio ideologico sulle pensioni: "Se io fossi legato all'ideologia direi che non si può aumentare l'età pensionabile per nessuno, e chiederei, sulla base di un'idea di classe, un provvedimento uguale per tutti. Invece io dico differenziamo, impiegati e operai sono diversi per retribuzione. Possono essere diversi anche sulla pensione. Scalfari deve confrontarsi con questo, non può dire 'lo dice Almunia o lo dice Scalfari'".