giovedì 16 ottobre 2014














Repubblica 16.10.14
Il Paesaggio abbandonato senza più tutele
di Salvatore Settis

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Taddei: Voi sparirete, siete antropologicamente diversi...
il Fatto 16.10.14
“Voi sparirete, perché siete antropologicamente diversi”
Pd alla resa dei conti: l’obiettivo è la cancellazione della sinistra interna
di Wanda Marra

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il Fatto 16.10.14
Marchionne invitato?

Lopolda, il gioco di Matteo
di Wa. Ma.

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Repubblica 16.10.14
“La Chiesa rispetta le coppie omosessuali sì alle leggi sui diritti”
di Paolo Rodari

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La Stampa 16.10.14
“Diritti anche per le coppie etero”, dicono a sinistra
Scalfarotto: «Gli etero già possono sposarsi. Nei confronti degli omosessuali c’è una discriminazione pesante che va sanata»
Unioni civili, Pd e FI divisi al loro interno sul testo della legge
Nel centrodestra cresce la fronda contro le aperture
di Francesca Schianchi

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Repubblica 16.10.14
Pronto il disegno di legge del governo sui matrimoni gay sul modello tedesco
Mezzo Pd in rivolta per l’esclusione degli etero
Orfini: “Non ho capito perché si procede così”
Giachetti: “La legge non può valere solo per i gay”
Cirinnà: “Chiedo a Boschi di discuterne alla Leopolda”
di Tommaso Ciriaco

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Repubblica 16.10.14
Ivan Scalfarotto
“È omofobia culturale sostenere che si privilegiano gli omosessuali”
“Il tema delle coppie di fatto è una cosa diversa”
“È la nostra battaglia per l’uguaglianza, gli altri si sposano già”
intervista di T. Ci.

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il Fatto 16.10.14
Dritti e diritti
Oggi gay, domani unioni civili L’importante è parlare d’altro
di Elisabetta Ambrosi

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La manovra di Renzi da 36 miliardi: 15 sono di tagli
Il Sole 16.10.14
I tagli. I governatori: rischio tasse
Per la sanità in arrivo la stretta da 2 miliardi
di Roberto Turno

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Il Sole 16.10.14
Effetti da capire sui singoli enti
Patto per i Comuni alleggerito del 70%
di Gianni Trovati

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il Fatto 16.10.14
Stangata su Comuni e Regioni - già saccheggiati negli anni scorsi - per pagare Irap e 80 euro
Il premier annuncia una manovra da 36 miliardi: 15 di tagli, 3,8 – “sicuri” dice lui – dalla lotta all’evasione
Agli imprenditori: “Vi ho tolto tasse e art. 18, ora assumete, che volete di più?”
Il conto: 8 miliardi falciati agli enti locali, meno servizi e rischio nuove tasse locali
di Marco Palombi

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La Stampa 16.10.14
Renzi come ai tempi della Dc vara la manovra interclassista
Soldi per imprese e neo assunti. “Le tasse erano a un livello folle”
di Fabio Martini

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il Fatto 16.10.14
Carta vince carta perde
Oltre 11 miliardi arrivano dall’aumento del deficit: come dire che la copertura non c’è
di Stefano Feltri

Evviva, evviva: Matteo Renzi sfascia l’austerità, taglia le tasse di 18 miliardi, regala soldi alle imprese, infila la liquidazione in busta paga ai dipendenti, conferma gli 80 euro, favorisce le assunzioni, c’è perfino qualcosa per le partita Iva. Tutti felici e tutti grati al premier e al Pd: un utile consenso, casomai arrivassero presto le elezioni.
Qualche obiezione però dovrebbe essere lecita. Primo: le coperture sono, come sempre, all’italiana. Oltre 11 miliardi arrivano dall’aumento del deficit: come dire che la copertura non c’è. Ma visto che ormai siamo tutti keynesiani, chiudiamo un occhio. Però ci sono i tagli: non ai tanto odiati “sprechi”, visto che il commissario alla revisione Carlo Cottarelli è stato licenziato e il suo lavoro sepolto negli archivi. No, si taglia (poco) sui ministeri e (molto, 6,2 miliardi) su Regioni ed enti locali: solo chi è in malafede può sostenere che ci sia ancora grasso da asportare. Dopo quattro anni in cui lo Stato centrale ha sottratto oltre 40 miliardi a Regioni e Comuni, ogni ulteriore stretta ridurrà i servizi, visto che le tasse non si possono più alzare senza rivolte di piazza (anche se il ministro Padoan è favorevole a un aggravio delle imposte locali). L’austerità è ottusa, non c’è dubbio. E va ridiscussa perché non sta funzionando. Ma ancora una volta l’Italia viola i suoi impegni, oggi su debito e domani sul deficit, e non per finanziare investimenti che creino la base della crescita dei prossimi anni, ma per una versione rinforzata della deludente “operazione 80 euro”. Legittimo, ma il crollo delle Borse di ieri sulle voci di elezioni anticipate e di rigetto del rigore in Grecia dimostra quanto fragile è la tregua concessa dallo spread.
Spendere in deficit e sbertucciare Bruxelles è facile. La parte difficile è affrontare le sanzioni europee – ormai certe – e l’eventuale furia dei mercati. Oltre a quella dei cittadini, se dovessero scoprire che i regali della politica sono prestiti con tasso di interesse da usura.

Corriere 16.10.14
Ciò che i numeri non dicono
Il taglio della spesa scaricato per 7 miliardi su Regioni, Comuni e Province rischia di tramutarsi nell’ennesimo aumento delle imposte locali
di Enrico Marro

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La Stampa 16.10.14
Sulla spesa il fronte più difficile
Gli altri Paesi dell’area euro diffidano di noi
di Stefano Lepri

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Corriere 16.10.14
Una strategia controversa che non prevede passi indietro
di Massimo Franco

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Repubblica 16.10.14
Fassina
“Troppi tagli al sociale, non è di sinistra”
intervista di Giovanna Casadio

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il Fatto 16.10.14
L’Istat conferma: l’Italia in recessione
di Dino Martirano

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Corriere 16.10.14
Sinistra, raccolta firme anti-austerità

Lanciata a Roma la raccolta firme per l’abrogazione del pareggio di bilancio in Costituzione. Presenti diversi esponenti della sinistra, da Vendola a Civati

Repubblica 16.10.14
Autoriciclaggio, l’ira dei pm “Stanno svuotando il reato così la legge non serve”
La difesa di governo e maggioranza: “Non la stiamo alleggerendo”
Oggi il via libera della Camera. Gli emendamenti dell’Ncd
di Liana Milella

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Corriere 16.10.14
Il dissenso «responsabile» del senatore Tocci
Un anacronismo che smaschera le anomalie della politica
di Paolo Franchi

Non sarà l’uomo che morde il cane. Ma un «uomo di partito» che vota la fiducia su un provvedimento (il Jobs act) dopo averlo stroncato nel suo intervento e, subito dopo, si dimette dal Senato perché considera quel provvedimento e quella fiducia in contrasto con il mandato ricevuto dagli elettori, è comunque una notizia. Sul web in questi giorni se ne è parlato parecchio. Sui giornali e in tv poco o nulla. Al più si è almanaccato, probabilmente a sproposito, su cosa farà il senatore in questione, Walter Tocci (che nel frattempo ha «salvato» il governo anche sul Def), quando l’Aula ne respingerà le dimissioni. Peccato. Perché una contraddizione c’è, e non riguarda solo né soprattutto Tocci. Che per motivare il suo voto si è richiamato a quella che andava nota, nel Novecento, come disciplina di partito. Nel Pci del centralismo democratico («Manifesto» docet) era ferrea. Ma, in forme diverse, valeva per tutti. Compresi i socialisti: quando, nel ‘63, votarono contro il primo centro-sinistra, i parlamentari che poi dettero vita al Psiup sapevano bene che se ne stavano andando. Compresa anche la Dc dei franchi tiratori. Prima che un vincolo, la disciplina era la garanzia di un’unità per la quale valeva la regola del chi rompe paga. I partiti c’erano, eccome. Anche troppo. Ma adesso, come si fa a disciplinare qualcosa che resta vivo nella memoria (non solo quella di Tocci), ma non esiste più? E perché a invocare misure disciplinari verso i dissidenti, scimmiottando il lessico comunista, sono i colonnelli di Matteo Renzi, fautori del partito leggero, anzi, «liquido», del leader, e comunque dell’archiviazione del modello novecentesco? E perché non si discute dei pesi e dei contrappesi necessari a bilanciare il potere (crescente, straripante) dell’esecutivo e la libertà del parlamentare? Venissimo a sape’ che so’ misteri, avrebbe forse chiosato Gioachino Belli. Misteri che il gesto politicamente e intellettualmente onesto di Tocci certo non svela, ma quanto meno segnala. Di questi tempi, è già molto. 
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il Fatto 16.10.14
Parlamento troppo ribelle e manovra: verso le urne?
Il voto sul Def al Senato è finito sul filo di lana
Una maggioranza così bassa è un campanello di allarme
Stessa musica per il decreto stadi
di Fabrizio d’Esposito

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il Fatto 16.10.14
Conflitto di interessi, la legge fa schifo persino al suo autore
Da oggi in aula il testo del berlusconiano Sisto
160 emendamenti di Pd e Forza Italia lo stravolgono
E nessuno è pronto a scommettere che arriverà al voto finale
di Paola Zanca

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Formiche.net 15.10.14
L’Unità: cercasi editore disperatamente
di Carlo Patrignani

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Corriere 16.10.14
Il saggio, la farfalla e gli altri: tutti i sogni della Cina. Incubi inclusi
Sette giorni di eventi a Napoli nel nome di Confucio, fra letture e spettacoli
Con la tentazione di toccare i temi vietati
di Marco Del Corona

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Corriere 16.10.14
Londra apre alla Palestina pensando al voto islamico
di Luigi Ippolito

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LEGGI I MATERIALI SU QUESTO TEMA PUBBLICATI ALLA DATA DI IERI
QUI DI SEGUITO
Repubblica 16.10.14
“L’America diede i gas a Saddam Ora sono nelle mani dei jihadisti dell’Is”
Il New York Times: soldati feriti dall’arsenale L’Italia tra i produttori delle armi chimiche
di Alberto Flores d’Arcais

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Corriere 16.10.14
Arin, dall’università alle trincee
«Noi, ragazze curde contro l’Isis»
La battaglia di Kobane nel racconto della 19enne: «La mia famiglia mi sostiene»
di Lorenzo Cremonesi

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Repubblica 16.10.14
L’ultimo segreto di Alessandro Magno
Viaggio alla scoperta dei misteri di un miracolo archeologico, tra fascinose cariatidi, sfingi acefale e mosaici mai visti
Gli studiosi si dividono, giornali e tv si scatenano, i turisti si accalcano, la domanda è una sola: davvero questo mausoleo del IV secolo era la tomba del grande macedone?
di Pietro Del Re

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Repubblica 16.10.14
La suggestione di Amphipolis la terra dei sepolcri dei re
di Paolo Matthiae

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Repubblica 16.10.14
Il Met si allarga per far posto a Picasso e Léger
Il museo di New York ospiterà la maxi-collezione dell’erede Lauder Al via i lavori per la nuova ala
di Federico Rampini

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Repubblica 16.10.14
L’universo parla con i numeri
Nella vita quotidiana incrociamo di continuo la matematica, quasi sempre senza accorgercene
Una mostra inaugura oggi a Roma per aprirci gli occhi
di Vera Schiavazzi

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Repubblica 16.10.14
Olfatto
Cuore, pelle e polmoni tutto il corpo sente gli odori
Non solo nel naso: i sensori chimici si trovano in diversi organi
Con un ruolo centrale per le funzioni fisiologiche
di Alex Stone

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Beni Culturali 15.10.14
Raddoppia il Parco archeologico della Via Latina
500 metri di percorsi didattici e nuova illuminazione per i sepolcri ipogei

Dal 17 ottobre il Parco archeologico della via Latina raddoppia. Sulla nuova superficie offerta al pubblico, quasi 2 ettari, i visitatori potranno ripercorrere un lungo tratto della via Latina, che per oltre cento metri conserva la pavimentazione integrale che aveva in età romana
IL VIDEO QUI
si ringrazia Annamaria Ugolotti
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«Per Reale  la filosofia greca non è stata altro che una lunga preparazione - voluta e guidata “ab aeterno” da dio (sic!!!) - al pensiero cristiano...»
La Stampa 16.10.14
Addio a Giovanni Reale, grande interprete di Platone

Con Antiseri scrisse «Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi»
qui
REPRINT
Corriere della Sera 12.8.10
Comunisti e nazisti l'hanno considerato un maestro
Platone è totalitario, va corretto
Popper ha ragione: filosofi e politici non possiedono la verità
di Dario Antiseri
qui
«Da buon cattolico egli difese le ragioni della vita. (...) Amava Platone da platonico, quale riteneva di essere (...) Negli ultimi anni, si interessò alla filosofia di Martin Heidegger. C’è bisogno di idee forti, altro che pensiero debole, aveva sostenuto, vedendo crescere l’interesse attorno alla figura di questo controverso pensatore. Contrariamente a quello che in genere si pensa, e cioè che Heidegger sia un antimetafisico, Reale sostenne che egli sia stato uno dei più grandi metafisici della storia del pensiero occidentale. Anche sulla religiosità Reale intuì il profondo coinvolgimento di Heidegger».
Repubblica 16.10.14
Lo storico che insegnò la filosofia dei classici a intere generazioni è morto ieri all’età di 83 anni
Giovanni Reale una vita nel segno di Platone
di Antonio Gnoli

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Il Giornale 16.10.14
Reale, il filosofo che trovò nei greci le vere radici dell'Occidente
La sua genialità fu trarre un pensiero autonomo e originale dall'esame filologico
Il suo insegnamento è in netta apposizione al nichilismo e allo scientismo di oggi
di Stefano Zecchi

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Il Giornale 16.10.14
Antiseri: "Io e Reale eravamo diversi. Dallo scontro nascevano le idee"
Sul loro manuale hanno studiato centinaia di migliaia di studenti

qui

REPRINT
Giovanni Reale
, storico della filosofia noto cattolico fondamentalista e integralista, ovviamente di obbedienza platonica,ha studiato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove si è laureato con il sacerdote don Francesco Olgiati (1886-1962, che fu insignito da Pio XI del titolo di Cameriere Segreto e da Pio XII di Protonotario Apostolico e che assieme a "padre" Agostino Gemelli - noto fascista, antisemita, anticomunista -, fu uno dei fondatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore).
Giovanni Reale ha insegnato all’Università di Parma, all'Università Cattolica del Sacro Cuore e infine dal 2005 all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano la “creatura” di don Luigi Maria Verzé (il noto sacerdote - morto nel 2011 - pregiudicato e plurinquisito per “gestione mafiosa”, colluso con Pio Pompa del Sismi, ammiratore di Gheddafi, molto legato a Silvio Berlusconi e a Nichi Vendola, Rettore della medesima istituzione) e dove ha insegnato anche Massimo Cacciari. Anche dell'apologia di Don Verzè Reale si occupa nell'articolo segnalato qui sopra.
Nel 2006 Giovanni Reale attaccò Gabriele Giannantoni accusandolo di ossequio all’ideologia e all'«egemonia culturale marxista», per la quale in quel periodo gli intellettuali di area comunista avrebbero dominato la scena in campo editoriale (cfr.qui). Luciano Canfora, in risposta alle accuse del Reale, ne ha sostenuto la natura «pubblicitaria» e l'«inconsistenza» del ragionamento. Nella polemica - contro Reale - è intervenuto anche Mario Vegetti.

NELL'IMMAGINE IN ALTO: PLATONE, IL CAPOFILA DI TUTTI COSTORO, COME DI NAZISMO E STALINISMO, POI IL "NOSTRO", GIOVANNI REALE, LA CONTEMPORANEA "REINCARNAZIONE" ITALIANA DI PLATONE PAR EXCELLENCE, E INFINE PADRE AGOSTINO GEMELLI, SUO AMATO MAESTRO E MENTORE, PERALTRO COERENTEMENTE FASCISTA E ANTISEMITA, QUI CON PIO XII.