domenica 2 marzo 2014

 


Prosegue ancora il dibattito che trae spunto da "Destra e sinistra", il libro di Norberto Bobbio
Gli interventi precedenti sono disponibili fra i "citati" qui sopra
l’Unità 2.3.14
L’uguaglianza è innovazione
di Silvano Adriani

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Il Sole Domenica 2.3.14
Norberto Bobbio (1909-2004)
Una bussola per la sinistra
di Massimo Salvadori

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La Stampa 2.3.14
Rodotà: “Renzi è senza futuro. Sì all’alleanza Civati-Tsipras”
Il professore: “Alcuni ex 5 Stelle potrebbero avvicinarsi alla sinistra”
intervista di Andrea Malaguti

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l’Unità 2.3.14
Pressing sul premier. Gentile non può restare
Il caso del sottogretario del Ncd scuote anche il Pd: «Serve un passo indietro»
di Claudia Fusani

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Corriere 2.3.14
Quei nomi inopportuni e i posti lottizzati
di Marco Demarco

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il Fatto 2.3.14
Il direttore censurato
“Qui vince ancora l’impunità”
di Lucio Musolino

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il Fatto 2.3.14
Gentile, un uomo da cacciare
I direttori delle principali testate non hanno dubbi
L’esecutivo non può tollerare un sottosegretario come lui
È un’offesa alla libert di stampa
di Marco Lillo

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La Stampa 2.3.14
Felice Casson, senatore Pd
«Anche il vice Costa è incompatibile con la nostra linea»
di A. Pit.

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Corriere 2.3.14
Barracciu: io indagata? Il mio partito è garantista «Il codice etico del Pd non esclude che in questi casi ci si possa candidare Io ho esperienza e titoli adeguati»
intervista di Daria Gorodisky

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Corriere 2.3.14
Firenze

Niente posto nell’esecutivo, le mosse di Giani
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il Fatto 2.3.14
Tasi-Chiesa L’esenzione falsa e quella vera

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il Fatto 2.3.14
Classe dirigente
Gli incompetenti al governo ministero per ministero
di Marco Palombi e Carlo Tecce

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il Fatto 2.3.14
B. va all’incasso: “Cambia la giustizia”
Il Caimano, ottenuto un premier amico, attacca i giudici
Il legale: rivedere il processo Mediaset
di Antonella Mascali

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il Fatto 2.3.14
Il “lampadina”
Chi è Luca Lotti, evangelista renziano
di Marco Palombi

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il Fatto 2.3.14
Lecca Renzi
Silvio Renzi, l’eroe di Segrate

MATTEO RENZI è solo incidentalmente il segretario del Pd. In realtà, almeno a leggere la stampa arcoriana, è il Doppelgänger di Silvio Berlusconi piazzato sagacemente a capo del partito avversario per marcare nel nome del Cavaliere anche il prossimo ventennio. Il settimanale d’informazione di punta della Mondadori, vale a dire Chi di Antonio Signorini, ormai procede diritto verso la beatificazione. Non era bastata “l’intervista esclusiva” a Giovanni Sassolini, ex parroco del giovanissimo Matteo, che garantiva a verbale che il neo premier “già da piccolo aveva la stoffa del leader”. No, questa settimana Chi piazza in prima pagina due foto gemelle di Renzi e Berlusconi col titolo immaginifico “mai così vicini”. Seguono laudi medievali all’interno. Non di solo Signorini vive Silvio Renzi. Pure il buon Alessandro Sallusti ha voluto dire la sua definendolo “il nostro Gorbaciov” sul Giornale di famiglia. A Panorama invece, dove sono indipendenti, hanno fatto una copertina su Renzi tipo “Pierino il fichissimo”. Una critica? Per carità, scrive il direttore Giorgio Mulè: “Un monito”. Mai così vicini.

il Fatto 2.3.14
Aereoporto di Firenze
Carrai, il factotum di Renzi fa affari con il faccendiere
L’acquirente, da anni legato alla destra italiana, è sotto processo per il crac di Volare e cercò di forzare Bernabè a cedere Telecom Argentina
di Giorgio Meletti

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il Fatto 2.3.14
L’ex sindaco Massimo Cacciari
“Renzi il demagogo si è fatto un governo al suo servizio”
intervista di Silvia Truzzi

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il Fatto 2.3.14
Un governo senza politica è come quel treno in bilico
di Furio Colombo

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Repubblica 2.3.14
Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia
di Eugenio Scalfari

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Il Sole 2.3.14
Renzi tra Berlusconi e Alfano
Patti ambigui verso il 2015
di Stefano Folli

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Corriere 2.3.14
Il leader, la partita con Ncd e l’opzione voto nel 2015
Il lodo sulla legge elettorale
di Maria Teresa Meli

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il Fatto 2.3.14
Cari malpancisti, scendete dal treno Pd
di Luisella Costamagna

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La Stampa 2.3.14
Cinque stelle l’illusione iperdemocratica
di Luca Ricolfi

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Il «compagno» Matteo Renzi, contornato da socialisti, saluta i suoi «predecessori» Pier Luigi Bersani, Piero Fassino e Massimo D’Alema. Lui, che viene dai Popolari e dalla Margherita, sta sul palco. Loro, che vengono dal vecchio partito comunista, poi Pds e Ds e infine Pd, lo guardano dalla platea, con un sorriso un po’ scettico, un po’ malinconico.
Il segretario italiano esordisce parlando di un «giorno speciale» e citando «my friend» Bersani e gli altri «predecessori». Sfodera qualche parola di inglese, poi vira sul francese («ici à Rome tout est commencé») e infine torna all’italiano. Qualche citazione del nonno («che ha combattuto sul confine francese e in Grecia») e della madre («che si mise a piangere quando venne giù il muro di Berlino»)
 (A. Trocino, sul Corsera di oggi)
l’Unità 2.3.14
Il Pse accoglie il Pd, Schulz: «Insieme per cambiare l’Ue»
«Matteo Renzi ha definito un piano di riforme coraggioso per ridare speranza e futuro all’Italia»
di Umberto De Giovannangeli

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l’Unità 2.3.14
Tre obiettivi per cambiare
di Gianni Cuperlo

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Corriere 2.3.14
Gabriel: la sfida di Matteo è riportare in Italia gli investimenti
Il vice cancelliere: è sulla strada giusta su burocrazia e semplificazione
di Paolo Valentino

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il Fatto 2.3.14
Renzi, socialista improbabile E il vecchio Pd va alla riscossa
Schulz omaggia il premier: “Ce la sta mettendo tutta”
di Wanda Marra

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l’Unità 2.3.14
La sfida decisiva ai populismi
di Claudio Sardo

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l’Unità 2.3.14
Cara Giannini, sulla scuola dissento
di Luca Canali

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Repubblica 2.3.14
Quei soldi pubblici alle scuole private
di Nadia Urbinati

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Repubblica 2.3.14
Università, beffa per gli aspiranti prof “Troppo specializzati, vi bocciamo”
Decine di esclusi eccellenti in rivolta: “ Favoriti i parenti dei baroni”
di Giovanni Valentino

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Corriere 2.3.14
Natura e fine vita, quando la Chiesa si scopre più avanti delle leggi laiche
di Armando Torno

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il Fatto 2.3.14
Lite capitale
E Marino rischia il trattamento-Letta
di Elisabetta Ambrosi

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La Stampa 2.3.14
Roma simbolo di un’Italia malata
di Lorenzo Mondo

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La Stampa 2.3.14
Il Senato spinge Putin al blitz
Kiev: dichiarazione di guerra
Il leader russo ottiene l’autorizzazione dal Parlamento per “l’invio di truppe” Kiev protesta ma le milizie della Crimea esultano: “Si torna alla nostra patria”
di Domenico Quirico

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Repubblica 2.3.14
Kiev, tra le tende di Majdan la piazza della Rivoluzione confusa dai tamburi di guerra
Voci di una missione della Tymoshenko a Mosca per trattare
di Bernardo Valli

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l’Unità 2.3.14
Lo storico Massimo Salvadori:

«Memoria, appartenenza etnica, interessi geopolitici un mix pericoloso con implicazioni che vanno ben oltre la Crimea»
«Dietro la crisi, il sogno di un grande Stato nazionale»
intervista di Umberto De Giovannangeli

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il Fatto 2.3.14
Effetto Urss
di Giampiero Gramaglia

Guai a chi tocca la cortina! Arretrato rispetto ai tempi non lontani della Guerra fredda, il cordone di protezione intorno alla Madre Russia non è più di ferro, ma resta un confine d’influenza per Mosca invalicabile: Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Georgia. E che la Russia faccia sul serio, quando qualcuno non rispetta le convenzioni della geopolitica, lo dimostra la guerra di Georgia del 2008: i territori russofoni sottratti a Tblisi con le armi, non le sono stati restituiti. Ora, la decisione di Putin di chiedere alla Duma l’autorizzazione all’invio di truppe in Crimea sorprende chi dimentica che, nel 2002, il presidente George W. Bush si fece autorizzare dal Congresso Usa l’attacco all’Iraq; e che, soltanto sei mesi fa Obama voleva sollecitare al Congresso il via libera per l’intervento in Siria (e lì fu la Russia a fornirgli una via d’uscita).
Il fatto che Washington e Mosca abbiano, nel loro dna di superpotenze, l’uso della forza non lo giustifica di certo. Ma l’accento non va ora posto sulla sorpresa, che non può esserci, né sull’indignazione, che è ipocrita, ma piuttosto sugli strumenti per evitare un conflitto in Europa: di morire per Kiev, non ha voglia nessuno; ma morire a Kiev si può e s’è appena visto. Il mantra dell’integrità territoriale dell’Ucraina, cui per ora s’attengono Ue e Usa, Nato e Onu, non è assoluto. Il totem della scelta europea dell’Ucraina è un falso idolo. Che la Crimea decida con chi vuole stare, Kiev o Mosca o per conto suo. Senza tornare alle tragedie della ex Jugoslavia, dove il diritto all’autodeterminazione valeva per tutti, meno che per i serbi fuori dai confini della Serbia.

Il Sole 2.3.14
Se lo «zar» si avvicina al punto di non ritorno
di Ugo  Tramballi

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Corriere 2.3.14
La Frontiera della Storia
Quella Penisola sul Mar Nero ventre molle dell’Impero Russo
Caterina la Grande, Stalin, Eltsin: tutti hanno difeso la Crimea
di Sergio Romano

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Corriere 2.3.14
le Tre Chiese di Kiev, la frattura politica che mette le Religioni l’una contro l’altra
di Luigi Accattoli

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Repubblica 2.3.14
“Schiave del sesso, niente scuse” lo schiaffo del Giappone di Abe
Scontro con Seul e Pechino sulle prigioniere sfruttate in guerra
di Giampaolo Visetti

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La Stampa 2.3.14
Cina, assalto alla stazione
27 uccisi a colpi di coltello
L’ombra del terrorismo islamico: la tecnica è quella usata di solito dagli uiguri
di Ilaria Maria Sala

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La Stampa 2.3.14
“Due popoli, due Stati? Un’illusione. Israele deve restare in Cisgiordania”
Il ministro “falco” Bennett: “Gli accordi di Oslo hanno portato solo terrorismo”
di Maurizio Molinari

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Nel 1965, complici gli Usa di J.F.Kennedy, furono sterminati in Indonesia da 500mila a un milione di comunisti
Corriere 2.3.14
La revisione storica parte da YouTube
«The Act of Killing» e il caso indonesiano
di Dino Messina

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La Stampa 2.3.14
Ottimo e abbondante: il futuro non si addice a Cassandra
Contro i profeti di sventura, Peter Diamandis spiega perché l’avvenire è migliore di quanto pensiamo. Un libro da leggere, soprattutto in Italia
di Gianni Riotta

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La Stampa 2.3.14
“Biermann, Christa Wolf e gli altri non capivano ma si adeguavano”
L’accusa del poeta Uwe Kolbe, che nel suo primo romanzo racconta gli anni della Ddr: erano gli intellettuali a legittimare Honecker
di Tonia Mastrobuono

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La Stampa 2.3.14
65.000 dollari per il Mein Kampf con dedica di Hitler

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Repubblica 2.3.14
Dora Maar nonostante Picasso
La donna che pianse per il suo Minotauro
Il loro fu l’incontro tra un sadico e una masochista
Lui era un satiro, un poligamo totale che faceva soffrire tutti quelli che gli stavano attorno e le sue muse in particolare
di Dario Pappalardo

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Repubblica 2.3.14
Le schiave e i padroni
di Natalia Aspesi

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l’Unità 2.3.14
In principio fu il bit
Un libro sulla nascita della filosofia digitale

Il nuovo pensiero è ambizioso: passare da una visione cosmica fondata sulla materia a una visione cosmica fondata sull’informazione
Che cos’è allora la natura?
di Pietro Greco

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Repubblica 2.3.14
Centomila anni indietro alla scoperta di noi stessi
di Francesca Bolino

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il Fatto 2.3.14
La Superstoria, c’è vita anche in Viale Mazzini
di Carlo Tecce

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Repubblica 2.3.14
Quei misteriosi riti del sud Italia che resistono al tempo
di Cristiano De Majo

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Repubblica 2.3.14
Il torbido Kokoschka riletto da Camilleri
di Leonetta Bentivoglio

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Repubblica 2.3.14
Quel bene di tutti chiamato paesaggio
di Francesco Erbani

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Corriere La Lettura 2.3.14
C’è uno zio all’origine dell’umanità
L’organizzazione della parentela è un passaggio cruciale dell’evoluzione
Le ricerche su cacciatori e raccoglitori individuano alle radici della nostra specie tre ««rivoluzioni familiari»
di Adriano Favole

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Corriere La Lettura 2.3.14
Gli imam alla prova delle religioni del mondo
Un’università marocchina forma le guide spirituali dell’islam, portandole a confrontarsi con interpretazioni diverse e con società secolarizzate. Diventeranno «ambasciatori della fede»
di Marco Ventura

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Corriere La Lettura 2.3.14
Putin smonta l’Accademia delle Scienze
Ma non i professori, che gridano: libertà addio
di Nuccio Ordine

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Corriere La Lettura 2.3.14
Eric Hobsbawm, I ribelli, Einaudi 1966
La parabola del Buon Passatore
di Dino Messina

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Corriere La Lettura 2.3.14
Ei fu, anche un manager
Napoleone univa alla progettazione la rapidità d’azione Conosceva e motivava le persone, valorizzava la cultura
di Ernesto Ferrero

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Corriere La Lettura 2.3.14
Elba, il nido borghese dell’Aquila imperiale prima dell’ultimo volo
di Vittorio Criscuolo

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Il Sole Domenica 2.3.14
La giustizia faccia il balzo
L'equità sociale riproposta come «internazionalismo liberale»: la povertà assoluta degli stranieri deve preoccuparci quanto l'ingiustizia interna agli Stati
di Sebastiano Maffettone

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Il Sole 2.3.14
Ippocrate e la medicina
Il veleno nelle uova di serpente
di Luca Pani

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Il Sole Domenica 2.3.14
Nuovi manuali di filosofia /1
Innamoratevi del sapere
Che cosa significa conoscere, credere, vivere, esistere? È la displiplina che pone questioni che implicano il pensare: «E il pensare filosofico è ciò che distingue gli uomini dagli animali»
di Umberto Eco

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Il Sole 2.3.14
Nuovi manuali di filosofia / 2
Il pensiero è nelle domande
di Stefano Rodotà

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Il Sole 2.3.14
La favola delle api ha 300 anni
Un alveare ancora scontento
di Nicla Vassallo

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Il Sole Domenica 2.3.14
Credere e sperimentare
Gesù ha concesso a Tommaso di toccare la sua verità fisica
In anteprima il libro dialogo tra Ravasi e il filosofo Luc Ferry
di Gianfranco Ravasi

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Il Sole 2.3.14
Questioni etiche
Il concepimento secondo natura
di Lucetta Scaraffia

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Il Sole Domenica 2.3.14
Contro gli insulti sessisti
Donne liberal per sempre
Va recuperata la tradizione di John Stuart Mill che difende la libertà di espressione di ogni essere umano e la parità sessuale tra uomini e donne
di Nicla Vassallo

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Il Sole Domenica 2.3.14
Antiche cortigiane
Più sagge di Socrate
di Anna Li Vigni

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Il Sole 2.3.14
L'architrave di famiglia
Paul Ginsborg esamina la vita familiare in cinque Paesi nei primi 50 anni del XX secolo raccontando l'evoluzione della società e le riforme giuridiche che si sono susseguite
di Donald Sassoon

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