martedì 30 dicembre 2008















Corriere della Sera 30 dicembre 2009

Massimo Fagioli. Lo psicanalista vicino a Bertinotti: basta con lui e Vendola
«Sansonetti è un bimbo fermo al '68 e Liberazione è come Grand Hotel»
intervista di Lorenzo Salvia


ROMA — «Liberazione? No, no, aspetti un attimo...». Per fare spazio al ragionamento Massimo Fagioli sposta in un angolo il televisore ultrapiatto, un po' troppo grande per questa mansarda allegramente incasinata su Largo Argentina. Uno sguardo affettuoso alle foto dei nipotini sopra la scrivania, un altro meno affettuoso alla cyclette che lo fa sbuffare ogni mattina. Poi lo psicanalista che definì Freud un «imbecille» si butta con entusiasmo nella mischia: «Non ne posso più e non lo compro più. Monta un dibattito sul microfallo, parla dell'Isola dei famosi e di Luxuria. Ho anche provato a dare un'occhiata al programma: meglio l'horror, ho preferito "Non aprite quella porta" in dvd. Per queste cose una volta c'erano Bolero film e Grand Hotel». E invece Liberazione è il quotidiano di Rifondazione comunista. Un giornale di partito in guerra con il partito: forse è davvero il caso di sdraiarsi sul lettino, raccontare i sogni e cominciare dal rapporto con mamma. Breve anamnesi, allora. Il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero dice che il direttore Pietro Sansonetti deve andare via: sostiene che non è in linea con il partito e, vicino alla minoranza di Nichi Vendola (leggi Bertinotti), rema contro. Anzi, con quell'insistenza su temi fru fru a volte sembra quasi provocare. «Provocare? C'è davvero tanto ottimismo in questa ipotesi. No — dice Fagioli — Sansonetti è fermo come un bambino al '68, alla rivoluzione e alla libertà a tutti i costi. Come quelli che non camminavano perché non bisognava calpestare le formiche. Questo significa essere fuori dal mondo, questa è malattia mentale signori, e se permette io me ne intendo».
Diagnosi pesante ma nemmeno un giorno di prognosi: «Sansonetti se ne dovrebbe andare. Subito. Per il bene di Liberazione e per il bene della sinistra perché quelle frescacce fanno perdere lettori e anche elettori. Già siamo fuori dal Parlamento, se continuiamo così...». Lettino a parte, cosa c'entra Fagioli con questa storia del giornale di Rifondazione? C'entra perché Fagioli è vicino a Luca Bonaccorsi, l'editore che vorrebbe comprare il quotidiano, ed anche a Fausto Bertinotti. Tanto vicino che il comandante Fausto presentò la sua candidatura alla primarie dell'Unione proprio sotto le volte di Amore e Psiche, la libreria che il creativo professore ha personalmente disegnato e aperto vicino al Pantheon. Qualcuno ha visto la mano di Fagioli dietro la svolta non violenta dell'ex presidente della Camera.
«Non è, come dite orribilmente voi, un fagiolino» cioè una delle centinaia di persone che quattro volte alla settimana seguono le sue sedute di «psicoterapia di folla», cinque ore l'una al democratico prezzo di euro zero (salvo donazioni). «Pur rimanendo comunista — spiega Fagioli — Bertinotti ha preso atto del fallimento del comunismo. Ho grande stima per lui anche se mi ha deluso scegliendo come successore Nichi Vendola». Perché deluso? «Per carità, puoi andare a letto pure con un termosifone, sono fatti tuoi. Ma non puoi essere allo stesso tempo cattolico praticante, gay e comunista. Niente preservativo, niente aborto, niente fecondazione assistita, però comunista e gay. Una contraddizione in termini». Ecco, il sesso, comprese le accuse di una certa avversione per il mondo gay.
Da buon psicanalista l'argomento non è mai stato laterale nella vita del professore. Fin dai tempi del Diavolo in corpo, il film di Marco Bellocchio con Fagioli nel ruolo di regista del regista che fece uscire dai gangheri il produttore. Troppi esperimenti, si lamentava Leo Pescarolo, come la scena hard girata a porte chiuse, Maruschka Detmers e Federico Pitzalis calati nella parte e nessuno dietro la telecamera per non disturbare. Allora Fagioli venne accusato di aver plagiato Bellocchio. E ancora adesso, quando si parla di psicanalista guru e di setta dei fagiolini, sotto sotto è proprio questo che si intende, il plagio, la cosiddetta massimo-dipendenza.
«Fagiolino» di stretta osservanza è considerato Luca Bonaccorsi, l'editore in pectore che, per invitare Sansonetti a togliere il disturbo, lo ha paragonato al resistente Riccardo Villari. Anche Bonaccorsi è di sinistra ma poco amato a sinistra, accusato di andare in caccia di giornali quasi falliti ma con la dote del finanziamento pubblico. Come nella storia del settimanale Left, dove Fagioli ha la sua corposa rubrica. Buona parte dei giornalisti di Liberazione non vuole Bonaccorsi, oggi Vladimir Luxuria parteciperà ad un sit in di protesta. Left, Bonaccorsi, Fagioli: non è che il salvataggio trascinerà Fagioli sulle pagine del quotidiano di partito? Già che siamo sul lettino, questo vorrebbe dire portare il guru di Bertinotti sul giornale che dovrebbe guardare al dopo Bertinotti. «Non ci penso proprio, ho già tanto da fare», nega il professore. Ma nemmeno lui riesce a spiegarsi la faccenda: «Bonaccorsi è un bertinottiano. Anzi, fu proprio lui a presentarmi Fausto quando venne la prima volta da noi nel 2004 a Villa Piccolomini. E il segretario per salvare il giornale che fa, lo offre alla minoranza che ha sconfitto al congresso? Ferrero è un mistero». Non le piace? «Rispetto a Bertinotti è una figura secondaria. È retrivo, fermo alla rivoluzione russa, ma almeno con lui si può litigare. Mica come quei due». Quei due chi? «Vendola e Sansonetti, quelli la rivoluzione la sognano ancora».
il Riformista 30.12.08
Bonaccorsi, il comunista che licenza
di Peppino Caldarola
qui

il manifesto 30.12.08
Liberazione, sit-in di protesta contro Bonaccorsi
L'ipotesi che sia Luca Bonaccorsi a rilevare Liberazione non piace a lavoratori e lettori del quotidiano del Prc, che oggi terranno un sit-in di protesta davanti alla sede del giornale
nelle edicole e domani su ilmanifesto.it

Agi.it 29.12.08
Editoria: Vladimir Luxuria, domani sit-in a Liberazione
qui

Liberazione 30.12.08
Cara Lea, il Prc non ha volontà di dominio su "Liberazione"
di Roberta Fantozzi
su liberazione.it p 17

Liberazione 30.12.08
Andrea Rivera: «Mi candido a dirigere Liberazione poi riassumo Sansonetti come vice»
intervista di Boris Sollazzo
su liberazione.it p 13

Liberazione 30.12.08
Una proposta per uscire dalla crisi di Liberazione e salvare le sue idee
Insisto: un comitato di garanti
di Piero Sansonetti
su liberazione.it p 1 e 6

Liberazione lettere 30.12.08

Un editore, ma che non sia Bonaccorsi
di Enrico Sciuto
su liberazione.it p 16

il Riformista 30.12.08
De profundis. Rifondazione comunista è morta
di Ritanna Armeni
qui

il Riformista 30.12.08
Il perbenismo pedagogico di Repubblica
di Andrea Romano
qui

Corriere della Sera 30.12.08
Retroscena. E la De Gregorio accentua la linea dura e si scaglia contro «l'Italia dei favori»
«Scissione» all'Unità, Padellaro pensa a un nuovo progetto. L'ipotesi: un giornale antiberlusconiano di 12 pagine
di Fabrizio Roncone
qui

Apcom 30.12.08 14.30 circa
Prc/ Liberazione in vendita, Luxuria: no a editore 'omofobo'
Sit in dei redattori contro ipotesi acquisto da Bonaccorsi
Roma, 30 dic. (Apcom) - Liberazione potrebbe finire nelle mani dell'editore di 'Left' Luca Bonaccorsi, ma i redattori protestano con un sit-in e raccolgono la solidarietà dei rappresentanti dell'associazionismo omosessuale, in testa l'ex deputata transgender del Prc Vladimir Luxuria, recente vincitrice dell'Isola dei Famosi. Il motivo sta nelle critiche che l'aspirante acquirente del quotidiano di Rifondazione ha rivolto di recente al giornale, accusato di dare troppo rilievo alle questioni del sesso e alle battaglie degli omosessuali. Bonaccorsi è considerato molto vicino allo psichiatra Massimo Fagioli, sdoganato a sinistra, a suo tempo, da Fausto Bwertinotti. Lo psichiatra oggi sul Corriere della Sera interviene a rafforzare le critiche di Bonaccorsi e attacca a testa bassa l'attuale direttore di Liberazione Piero Sansonetti.
La vicenda è solo una delle ricadute della spaccatura fra il segretario del partito-editore, Paolo Ferrero, e l'area ex bertinottiana che fa capo oggi a Nichi Vendola. E così il Comitato di redazione e l'assemblea dei giornalisti sottolineano in un comunicato pubblicato sul giornale il timore di rimanere "prigionieri di logiche non proprie di un corretto rapporto sindacale" mentre "infuriano le polemiche fra le diverse posizioni politiche e tutta la vicenda sembra incentrarsi e ridursi alla campagna pro o contro l'attuale direttore".
Sta di fratto che la pietra dello scandalo oggi è Fagioli, e non a caso tra i cartelli esibiti al sit-in all'ingresso della sede del giornale e della direzione del partito ce n'è uno molto eloquente che recita: "Rifondazione ha bisogno di uno psicanalista, Liberazione no". Il presidente dell'Arcigay Aurelio Mancuso, presente al sit-in, si dice preoccupato dell'ipotesi che il quotidiano del Prc "venga venduto a qualcuno che ritiene che i gay siano malati. E' grave- aggiunge - che l'omofobia sia oggi un problema anche dentro la sinistra". Posizione ispirata alle tesi di Fagioli ma non espressa apertamente, per quanto se ne sa, finora dal possibile editore di Liberazione. Anche Luxuria denuncia i rischi di "omofobia e teme di dover "chiedere ad Avvenimenti o al Giornale opsitalità per parlare delle tematiche dei diritti civili", e avverte: "Noi vogliamo farlo su un giornale di sinistra, la libertà sessuale è strettamente legata al tema dell'uguaglianza". E Franco Grillini, che dell'Arcigay è stato storico leader, avverte che "i 'fagiolini' (seguaci di Fagioli, ndr) sono una specie di setta che non ha nulla a che vedere con la sinistra".
Secondo il direttore Sansonetti, infine, "vendere Liberazione a un gruppo che non può dare garanzie né sul piano economico né su quello culturale è una follia, un suicidio che spero sia evitato".

Il Giornale 30.12.08
A Luxuria non piace lo psicanalista

Vladimir Luxuria dall’Isola alla piazza. Per difendere Liberazione, il «suo» giornale, stamattina ci sarà un sit-in davanti alla sede del quotidiano. «Non basta la crisi economica. Alla vigilia di Natale è spuntato per l’organo di Rifondazione comunista, diretto da Piero Sansonetti, anche lo spauracchio di un compratore-choc: Luca Bonaccorsi, discepolo dello psicanalista Massimo Fagioli ed editore. Così la testata che più si è battuta per dare spazio alle culture femministe» - oggi si chiamano «gaylesbotransgender» - e in generale dei movimenti, «sarebbe consegnata a un gruppo di idee opposte». In prima fila nella protesta in viale del Policlinico 131, davanti alla sede del giornale, proprio Vladimir Luxuria. La stessa finita nell’occhio del ciclone per essere stata messa in prima pagina con la sua vittoria al reality.

Il pane e le rose 29.12.08
Quale futuro per Liberazione
di Claudia Cernigoi
qui

l’Unità on line 30.12.08 ore 19.30
Sit-in davanti a Liberazione: «No alla cessione a Bonaccorsi»
qui

Apcom 30.12.08 14.30 circa
Prc/ Liberazione in vendita, Luxuria: no a editore 'omofobo'
Sit in dei redattori contro ipotesi acquisto da Bonaccorsi

clandestinoweb.com 30.12.08

Luxuria contro la vendita di Liberazione: “Sansonetti non è Fede”. L’intervista
di Giovanni Zambito
qui

AL TG1 DELLE 13.30
CITATO MASSIMO FAGIOLI
IN UN SERVIZIO SU LIBERAZIONE
L'EDIZIONE È DISPONIBILE SU VIDEOSEGNALAZIONI
UN SERVIZIO ANALOGO È ANDATO IN ONDA ANCHE SUL TG3 E SUL TG1 DI QUESTA SERA

SU RADIO 24, dopo le 19
si è svolto un dibattito tre Bonaccorsi e Luxuria

IL PODACAST SARÀ DISPONIBILE IN SEGUITO SUL SITO DELL'EMITTENTE
O ALTRIMENTI SARÀPUBBLICATO DA "SEGNALAZIONI"



Repubblica 30.12.08
Un sondaggio online conta i fan del dittatore è lui il terzo personaggio più amato del Paese
Il "Piccolo padre" scalda ancora il cuore del popolo russo
L’uomo che creò i gulag superato solo da Nevski e dal ministro zarista Stolypin
di Pietro Del Re
qui

il Riformista 30.12.08
Il partigiano, il boia nazista e la mediocrità della barbarie
di Andrea Romano
qui

Corriere della Sera 30.12.08
Novecento. Un saggio sulla «Difesa della razza» e sulle discussioni che la rivista suscitò nella cultura del regime
E il fascismo arruolò Dante e Leopardi per colpire gli ebrei
di Antonio Carioti
qui

Corriere della Sera 30.12.08
Ideologie. Teorie pseudoscientifiche, populismo, fondamentalismo religioso, xenofobia
Tutti i pregiudizi che alimentano l'antisemitismo
di A. Car.
qui

Corriere della Sera Roma 30.12.08
L'eroe e il Tevere
In un libro di Daniel Pick, storico e psicoanalista, l'ossessione di Garibaldi: «salvare» Roma dal fiume
di Pietro Lanzara
qui

il Riformista 30.12.08
Voci da Gerusalemme. Le proteste nelle Università, il timore di ritrovarsi sul campo di battaglia
«Siamo stufi, al fronte non ci andiamo»
di Anna Momigliano
qui

Il Messaggero 30.12.08
Pomodoro. La perfezione è una sfera
Le sue celebri sculture “segnano” le piazze del mondo
L’artista, 82 anni, si racconta. E confessa: «Sono un eterno insoddisfatto»
di Raffaello Uboldi
qui

Repubblica 30.12.08
La guerra dei poeti
Se Penna assalta Montale
Recuperate alcune annotazioni inedite. Un saggio di Roberto Deidier
di Francesco Erbani
qui

La Stampa TuttoScienze
Sorpresa, la psicoterapia funziona
di Anna Oliveiro Ferraris
qui

una lettera di Fabio Della Pergola a "segnalazioni" a proposito della corrispondenza con Anna Simone - che si può leggere qui di seguito alla data di ieri -, qui

questa mattina su La7 Piero Sansonetti ha partecipato alla rassegna stampa di Omnibus intervenendo sulla vicenda di Liberazione
segnalazione di Lorena Cipriani