domenica 7 luglio 2013











il Fatto 7.7.13
Il suicidio assistito del giudice D’Amico: “Ma papà stava bene”
Parla Francesca, figlia dell’ex Pg calabrese
“Andava aiutato a vivere, non a morire”
di Sandra Amurri

Sul tema i Radicali stanno raccogliendo le firme per una Proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia. Il testo della Proposta di legge è disponibile qui
“Eutanasia Legale" è una campagna promossa dall'Associazione Luca Coscioni che ha portato a una proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Cassazione insieme a: Radicali italiani, UAAR, Exit Italia e Amici di Eleonora:  qui




L’operazione silenziamento tentata ieri non è riuscita - per merito di Stampa e Fatto (cfr. “Segnalazioni” di ieri, 6 giugno, con tutti i dettagli del caso) e della stampa internazionale - e così La Repubblica oggi si trova costretta ad uscire sul tema. E cominciano dunque teatrini e scaricabarili.
Intanto il Corriere e - ancor più vergognosamente! - l’Unità mantengono il più totale e pertinace silenzio sull’affaire.
Se il responsabile della ripugnante deportazione è Alfano, si dovrebbe dimettere immediatamente  i primi a pretenderlo dovrebbero essere Bonino, responsabile degli Esteri e Letta come presidente del Consiglio. E se non accadesse, in teoria, dovrbbero essere loro a costringerlo, o a dimettersi a loro volta.
Immaginate che accadrà?
Un commento che appare su La Repubblica on line: “La solita sceneggiata per far credere agli elettori che Pd e Pdl sono diversi, ma poi guarda caso si fa sempre quello che vuole Berlusconi”.

Repubblica 7.7.13
Un dissidente kazako spacca il governo
Moglie e figlia estradate a forza dall’Italia. Bonino: “Figura miserabile”. Letta richiama Alfano
di Vincenzo Nigro

qui
«Il Financial Times ha dedicato una pagina alla “deportazione” di Alma Shalabayeva. Sul quotidiano anche la foto di Silvio Berlusconi con Nazarbayev»
Repubblica 7.7.13
Il documento
“Le armi, gli insulti, la cella i miei tre giorni da incubo con la paura di essere uccisa”
Il diario di Alma: “Io, interrogata per 15 ore”
di Cinzia Sasso












Financial Times Europe 6.7.13
Deportation of Kazach mother and child shakes Italy
by Guy Dinmore, Giulia Segreti and Isabel Gorst
qui







il Fatto 7.7.13
Il Parlamento esautorato
Rodotà: “Sugli F-35 Napolitano sbaglia, l’asse Colle-governo espropria le Camere”
“Il potere legislativo da oltre cinque anni è un guscio vuoto al servizio dell’esecutivo. Quirinale e Consiglio di difesa non hanno potere di imporre alcun veto”  
intervista di Beatrice Borromeo

il Fatto 7.7.13
Casson propone di consultare la base del Pd sui caccia


il Fatto 7.7.13
F35, basta la sigla per zittire il dibattito
di Paolo Ojetti

Il cacciabombardiere Lockheed F35 è un aeroplano. Atterra verticalmente (come i vetusti Harrier britannici) e, quindi, possiamo accorciare le portaerei, risparmiando un botto di euro. Anche se la marca, Lockheed, ricorda un famoso scandalo del 1976, abbiamo comprato un po’ di F35 spendendo – al netto di eventuali tangenti – 15 miliardi di euro. Ormai, se ci tirassimo indietro, le penali sarebbero mostruose. E poi c’è stato un diktat del Quirinale: quando il Consiglio Supremo di Difesa decide di fare la spesa nessuno può mettergli i bastoni fra le ali. Avviso tipico delle democrazie avanzate e cristalline. Non si sa bene se questi velivoli serviranno a qualcosa (Riconquista della Corsica e Gibuti? Lotta alla mafia?), ma una cosa è chiarissima: con quei soldi si potevano azzerare quattro anni di Imu prima casa. Il tema è talmente sensibile, che tutti i telegiornali e le reti Rai hanno deciso di affrontare di petto la questione. C’è stato un magnifico dibattito fra costituzionalisti: ma Napolitano può esautorare il controllo parlamentare? Valerio Onida ha sostenuto che i problemi sono due: il presidenzialismo fa schifo e Berlusconi deve ritirarsi in campagna. Cesare Mirabelli, essendo un “saggio” nominato da Napolitano , saggiamente ha proposto l’istituzione di una commissione di sub-saggi per studiare la faccenda. Gustavo Zagrebelsky ha avanzato il garbato avviso che la Costituzione manca di un 139 bis: “I militari e il Quirinale fanno come gli pare. I misteri d’Italia restano misteri.
LE TRATTATIVE Stato-Mafia sono ammesse, se a fin di bene”. Ma l’articolo ancora non c’è quindi – ha concluso il giurista – stiamo pazziando di brutto. Altri hanno preferito un talk show fra storici: Mack Smith, Villari, Cardini, Galasso. Dai tempi di Assurbanipal e dei Chin – hanno detto all’unisono – le spese di guerra sono sempre state sottoposte, in varie forme, all’approvazione popolare. Chi non l’ha fatto, di solito ha perso la testa, come Carlo I Stuart; o il regno, come Giovanni senza Terra. Gli inglesi, per non aver giustificato tasse e spese, persero l’America e gli americani. C’è stato anche un dibattito fra militari, soffocato dal ministro Mario Mauro che, fra gli applausi dei generali, ha ripetuto senza sosta: “Si vis pacem, para bellum”. Postscriptum. Abbiamo scherzato. Nessun Tg ha rischiato critiche o approfondimenti. Quando parla il Quirinale, il resto tace. Che le nomine Rai dipendano già da Napolitano e dallo Stato Maggiore?









l’Unità 7.7.13
Barca da Civati: basta con i vizi del passato
Al Politicamp, nato per lanciare la candidatura del deputato Pd, anche Zampa, Ranieri e Tocci
di Stefano Morselli

il Fatto 7.7.13
Pd, a giorni la data del congresso. Civati, via dal governo











Repubblica 7.7.13
La febbre dei circoli per Matteo “A Palazzo Chigi con o senza il Pd”
Da Torino ad Agrigento boom di comitati: non possiamo fallire
di Massimo Vanni
















il Fatto 7.7.13
Ultima chiamata per i ministri: redditi on line entro luglio
Oggi l’unico in regola è Enzo Moavero
di Marco Palombi

il Fatto 7.7.13
Sopravvivenza
Letta Style, la sottile arte del governo provvisorio
Ogni parola del premier è calibrata sulla reazione di Brunetta, ogni problema riniato all’autunno
di Stefano Feltri






Repubblica 7.7.13
Sposetti: lasciamo le cose come stanno, sul tema il governo è demagogico e populista, cavalca gli istinti più bassi
“Senza soldi ai partiti la democrazia è morta”
“Letta vuole abolire i partiti, ma così si rischia di non avere più una democrazia rappresentativa”
intervista di Goffredo De Marchis


 







l’Unità 7.7.13
Anche i migranti sono l’Europa
Il meeting internazionale antirazzista
di Gianluca Mengozzi


 








l’Unità 7.7.13
Ignazio Marino:  «Dopo i Fori, il lavoro Roma pronta alla sfida»
«Per l’occupazione si può fare molto, affronteremo il tema domani assieme alla giunta regionale
Il Pd? Più delle regole servono idee»
intervista di Jolanda Bufalini











il Fatto 7.7.13
Un giorno al Colosseo la Via Crucis dei turisti che arricchisce i privati
Barriere architettoniche, bagni maleodoranti, cantieri aperti e poche indicazioni
trasformano la visita a uno dei monumenti più belli del mondo in un supplizio
Ecco chi ci guadagna e cosa c’è dietro la malagestione dell’area archeologica di Roma
di Marco Filoni


Corriere 7.7.13
Decreto sui rifiuti bocciato dal Tar
Roma: vicina l'emergenza

qui
il Fatto 7.7.13
Lo scrittore Carlo Lucarelli
Vorrei continuare ma i soldi ci sono sul serio?
intervista di Mariagrazia Gerina


 









La Stampa 7.7.13
I dati ufficiali del Mibac
Beni culturali, Italia al tracollo
Anche il ministero è moroso: bollette non pagate per 40 milioni

qui
La Stampa 7.7.13
Cultura, i numeri del disastro
di Mattia Feltri


l’Unità 7.7.13
Sul destino del Paese pesa l’incognita del potere dei militari
L’esercito controlla oltre il 30% dell’economia e fruisce di un sistema di welfare che garantisce forti condizioni di privilegio
di Umberto De Giovannangeli

l’Unità 7.7.13
La carta El Baradei per fermare la guerra
Gli islamisti sono decisi a mantenere la mobilitazione «fino al ritorno
di Mohamed Morsi»
Il presidente ad interim Mansour: «Abbiamo bisogno di una riconciliazione nazionale»
di U.D.G.


La Stampa 7.7.13
Il Nobel, leader riluttante che aveva previsto il caos
Due anni fa diceva: gli islamici falliranno. Ora i Tamarod si fidano solo di lui
di Francesca Paci


il Fatto 7.7.13
La rabbia degli islamici
Egitto resistenza a oltranza dei sostenitori di Morsi. Il Nobel el Baradei nominato premier ad interim
di Francesca Cicardi


il Fatto 7.7.13
La cacciata dal potere. L’occasione sprecata dei Fratelli musulmani ripudiati
Minoranza rumorosa
In realtà nelle elezioni democratiche poco più del 10% ha votato per il partito islamico, poi incapace di mantenere i favori popolari
di Marco Alloni


Repubblica 7.7.13
Macerie di una nazione
di Thomas L. Friedman

l’Unità 7.7.13
Obama senza bussola di fronte all’onda cinese
Il rapporto tra i due grandi del mondo diventa sempre più complicato e resta un’incognita
La Volvo, i vigneti francesi e gli istituti culturali: così Xi Jinping conferma la via dell’espansione
Dall’economia alla cultura Pechino rafforza la sua influenza nel mondo
Dall’Iran all’Egitto gli Usa rischiano di perdere la spinta di superpotenza
di Gianni Sofri

Repubblica 7.7.13
Il Datagate e il paradosso di Obama
di Nadia Urbinati















Repubblica 7.7.13
Le risposte che i due Papi non danno
di Eugenio Scalfari

qui
per l'elaborazione dell'immagine di Scalfari si ringrazia Luigi Scialanca e ScuolAnticoli.com
Il testo integrale dell'enciclica Lumen Fidei è disponibile qui
 
il Fatto 6.7.13
Un corpo a corpo con la filosofia
L’ex pontefice spara contro “L’idiota”
di Marco Filoni
UN CORPO A CORPO con la filosofia. L’enciclica papale Lumen fidei contiene molte citazioni: Sant’Agostino, ovviamente, e poi Rousseau, Dante, Newman, Ludwig Wittgenstein (che però scriveva: “Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”), persino colui che più forte di altri esclamò che “Dio è morto”, cioè Friedrich Nietzsche. Ma Nietzsche aveva torto, esclama il pontefice. E non era il solo. Anche Fëdor Dostoevskij sbagliava, perché al protagonista dell’Idiota faceva dire di fronte a un dipinto del Cristo morto: “Quel quadro potrebbe anche far perdere la fede a qualcuno”. No, per carità, i papi, la mano è quella di Ratzinger, non sono d’accordo: “Gli effetti distruttivi della morte sul corpo di Cristo” non fanno perdere la fede, anzi, “la prova massima dell’affidabilità dell’amore di Cristo si trova nella sua morte per l’uomo”. Giusto, però Dostoevskij in una lettera del 1854 scriveva anche: “Quali terribili sofferenze mi è costata – e mi costa tuttora – questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti ad essa contrari! (...) Non solo, ma arrivo a dire che se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità”. Fine Ottocento, lo scrittore russo vedeva arrivare una “grandiosa scienza nuova” e con essa un uomo nuovo. “E mi rincresce malgrado tutto per Dio”, chiosava laconico.
dall’Introduzione all’enciclica:
«Il giovane Nietzsche invitava la sorella Elisabeth a rischiare, percorrendo « nuove vie..., nell’incertezza del procedere autonomo». E aggiungeva: « A questo punto si separano le vie dell’umanità: se vuoi raggiungere la pace dell’anima e la felicità, abbi pur fede, ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga». Il credere si opporrebbe al cercare. A partire da qui, Nietzsche svilupperà la sua critica al cristianesimo per aver sminuito la portata dell’esistenza umana, togliendo alla vita novità e avventura. La fede sarebbe allora come un’illusione di luce che impedisce il nostro cammino di uomini liberi verso il domani».

dal primo capitolo dell’enciclica:
«Rousseau si lamentava di non poter vedere Dio personalmente: "Quanti uomini tra Dio e me!"; "È così semplice e naturale che Dio sia andato da Mosè per parlare a Jean-Jacques Rousseau?"».

dal secondo capitolo dell’enciclica:
«È noto il modo in cui il filosofo Ludwig Wittgenstein ha spiegato la connessione tra la fede e la certezza. Credere sarebbe simile, secondo lui, all’esperienza dell’innamoramento, concepita come qualcosa di soggettivo, improponibile come verità valida per tutti».

dal terzo capitolo dell’enciclica:
«Dante, nella Divina Commedia, dopo aver confessato la sua fede davanti a san Pietro, la descrive come una “favilla, / che si dilata in fiamma poi vivace / e come stella in cielo in me scintilla”».

ancora dal primo capitolo dell’enciclica:
«Dostoevskij, nella sua opera L’Idiota, fa dire al protagonista, il principe Myskin, alla vista del dipinto di Cristo morto nel sepolcro, opera di Hans Holbein il Giovane: «Quel quadro potrebbe an- che far perdere la fede a qualcuno». Il dipinto rappresenta infatti, in modo molto crudo, gli effetti distruttivi della morte sul corpo di Cristo».


 





Corriere La Lettura 7.7.13
La rivolta delle classi emergenti
Brasile e Cina, Turchia e Russia
La rabbia di giovani e ceto medio contro autoritarismi e corruzione
di Franco Venturini

Corriere La Lettura 7.7.13
«Ma le piazze spesso non sono la voce genuina della società»
di Antonio Carioti





















Corriere La Lettura 7.7.13
L'atomo è visibile
Così conquisteremo il nanomondo
di Massimo Inguscio


Corriere La Lettura 7.7.13
«Confine raggiunto» E Voyager oltrepassa il sistema solare
di Stefano Gattei

Corriere La Lettura 7.7.13
Cento miliardi di galassie Un'altra vita è possibile
Scoperte scientifiche e il sogno di «Avatar» La lunga ricerca di pianeti simili al nostro
di Sandro Modeo

Corriere 7.7.13
Nasce «La filosofia futura», rivista laboratorio
Il presidente - in senso lato - è Emanuele Severino
di Aemando Torno


Repubblica 7.7.13
Eroi ed antieroi del mondo globale
di Marc Augé

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Repubblica 7.7.13
Cuore di Conrad
L’avventura di uno scrittore tra le parole in tempesta
di Enrico Franceschini


 












Repubblica 7.7.13
Il “Sogno” di Rousseau il Doganiere
ultimo, grandioso fuoco d’artificio
di Melania Mazzucco


L’Huffington Post 7.7.13
Pd: Epifani il leader per far parte del Partito socialista europeo
di Carlo Patrignani

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