venerdì 23 settembre 2005

AL PALALOTTOMATICA: il 24 SETTEMBRE

Comunicato Stampa
ricevuto da Simona Maggiorelli

Primarie
Bertinotti sabato al Palalottomatica di Roma

Un meeting per rafforzare la candidatura di Fausto Bertinotti alle Primarie dell’Unione del 16 ottobre. Un appuntamento per far conoscere ancora meglio il profilo programmatico del candidato Bertinotti. Si svolgerà sabato 24 settembre al Palalottomatica di Roma, con inizio alle 15,30, e vedrà tra gli ospiti, tra gli altri, il presidente della Linkespartei Lothar Bisky, Haidi Giuliani, Piero Sansonetti. La kermesse sarà aperta dalla Municipale Balcanica, cui faranno seguito alcuni “voglio” letti da alcune tra le decine di migliaia di persone che hanno inviato messaggi al sito www.faustobertinotti.it, quindi il video “Altra velocità” di Alessandro Piva. L’intervento di Fausto Bertinotti è previsto per le 17,30. Successivamente, la serata andrà avanti con una grande festa musicale che vedrà l’esibizione di Max Gazzè, Bandabardò e la dance hall con il direttore artistico Mtv Luca De Gennaro.
Dopo il suo intervento, Fausto Bertinotti è a disposizione di stampa e fotografi per eventuali interviste.
Giornalisti e fotografi sono pregati di ritirare l’accredito nella sala stampa appositamente allestita.


Roma 21 settembre 2005

Ufficio Stampa Prc

DOMANI
Palalottomatica. Ingrao per la candidatura di Bertinotti


Un meeting per rafforzare la candidatura di Fausto Bertinotti alle Primarie dell'Unione del 16 ottobre. Un appuntamento per far conoscere ancora meglio il profilo programmatico del candidato Bertinotti. Si svolgerà sabato 24 settembre al Palalottomatica di Roma, con inizio alle 15,30, e vedrà ospiti, tra gli altri, Pietro Ingrao.

Liberazione, 23 settembre 2005


preti pedofili:
il papa imputato negli Usa per aver ostacolato il corso della giustizia, è poi sfuggito ai giudici

aprileonline.info
Benedetto XVI, tutto quello che l'Italia non dice
Vaticano. La procedura giudiziaria contro Ratzinger è stata stralciata. Il Pontefice, accusato di aver coperto abusi sessuali di membri del clero, gode di immunità come Capo di Stato
di Paolo Giorgi
(ma... chi ha visto com'è il suo segretario particolare bavarese?)
Ci sono due notizie molto gravi che la stampa italiana, persa dietro alle mille polemiche sui Pacs, le coppie gay e quant’altro, ha quasi totalmente ignorato. La prima, che papa Benedetto XVI è stato imputato da un tribunale del Texas per aver coperto, da prefetto per la Dottrina della fede, membri del clero responsabili di abusi sessuali su minori. La seconda, che la sua posizione processuale è stata stralciata su richiesta del governo americano, in quanto Capo di Stato. La storia dietro queste due notizie è drammatica, e ha inizio a metà degli anni ’90: a Houston, Texas, tre ragazzini denunciano di essere stati violentati da un seminarista colombiano assegnato alla chiesa San Francesco di Sales. Il suo nome è Juan Carlos Patino Arango, e insegnava loro, con tragica ironia, orientamento psicopedagogico. All’inizio di quest’anno il relativo processo è entrato nel vivo, con un clamoroso colpo di scena. L’avvocato delle giovani vittime, Daniel Shea (ex seminarista a sua volta) presenta alla Corte distrettuale di Harris County un documento esplosivo, scoperto e pubblicato già nel 2003 dal quotidiano americano Worcester Telegram&Gazette. Si tratta di una lettera “strettamente confidenziale” inviata nel maggio 2001 da Ratzinger a tutti i vescovi cattolici, nella quale si affermava che la Chiesa non intendeva rendere pubbliche le proprie indagini sui preti pedofili per oltre 10 anni dal momento in cui le vittime avessero raggiunto l’età adulta. Essa prevedeva inoltre che i resoconti delle ‘indagini preliminari’ su ogni singolo caso di abuso dovevano essere inviati all’ufficio di cui Ratzinger era a capo. Il quale si riservava l’opzione di riferirne a speciali tribunali privati, al cui interno le cariche di giudice, pubblico ministero, notaio e rappresentante legale venivano ricoperte esclusivamente da ecclesiastici. “Situazioni di questo tipo sono coperte dal segreto pontificio”, concludeva la lettera del futuro papa. L’infrazione del segreto in qualsiasi momento del periodo dei dieci anni di giurisdizione della Chiesa veniva intesa come una grave azione, perseguibile anche attraverso la scomunica. In pratica, il classico principio dei panni sporchi che vanno lavati in famiglia. Con buona pace delle vittime degli abusi, che sono migliaia in tutto il mondo, e che hanno diritto a un regolare processo dello Stato. È evidente che questo documento, come ha dichiarato Shea in tribunale, “è un’ostruzione al normale corso della giustizia”. Una tesi confermata involontariamente anche dal cardinal Bertone, cofirmatario della lettera ratzingeriana, che ammise: “Secondo il mio punto di vista, la richiesta secondo cui un vescovo debba essere obbligato a denunciare agli organi di polizia gli atti di pedofilia commessi da un prete è completamente infondata”. Più chiaro di così… L’ordine è di impedire ai legittimi organi investigativi di far luce: “Se si impone di mantenere il riserbo prima per diciotto anni poi per altri dieci – sottolinea Shea - i responsabili la faranno franca”. Per questo gli avvocati hanno chiesto l’imputazione di Ratzinger per ostacolo al normale corso della giustizia. Si imputa all’ex prefetto, inoltre, di aver deliberatamente allungato i tempi di “secretazione” delle indagini, per guadagnare vantaggio sui termini di prescrizione in vigore negli States. Non a caso lo stesso processo di Houston è civile e non penale, proprio perché in svolgimento oltre dieci anni dopo i fatti. Ora, la cosa più grave è che il Vaticano non intende contestare queste accuse. Un portavoce della Santa Sede si è limitato a dire “non commentiamo documenti non pubblici”, mentre l’unica strategia di difesa è stata la richiesta ufficiale di immunità diplomatica per Benedetto XVI, appunto in quanto capo non della Chiesa ma del minuscolo stato Vaticano. Nessun accenno anche all’ipotesi di un minimo risarcimento morale, che potrebbe essere il ritiro di queste scandalose disposizioni che di fatto hanno salvato oltre 4.000 sacerdoti solo in America da una condanna penale. Ma il punto è che tutta la politica di Ratzinger al Sant’Uffizio è stata improntata alla copertura del fenomeno. Basti ricordare lo scandaloso insabbiamento del caso di padre Maciel, fondatore degli ultrareazionari ‘Legionari di Cristo’, accusato da ben otto ex discepoli di abusi sessuali. Nel 1998 il dossier sulla scrivania di Ratzinger fu praticamente sepolto, e al vescovo messicano Talavera Ramirez, che chiedeva conto di questo comportamento, il prefetto rispose (lo ha detto lo stesso Ramirez) che “si tratta di materia molto delicata, dato che padre Maciel ha fatto molto per la Chiesa e in più è molto amico del papa”. Meno clemenza il Sant’Uffizio ha dimostrato nel caso di don Franco Barbero, sacerdote piemontese animatore di una comunità di base, favorevole al matrimonio dei preti e persino alle unioni gay. Per lui, naturalmente, la cacciata da Santa Madre Chiesa è stata immediata e inappellabile, senza neanche un’audizione dell’”imputato”. (...)

articoli del 23.9.05

sinistra
il manifesto 23.9.05
BERTINOTTI
«Dobbiamo agire subito»
L'opposizione deve allargare il conflitto nel paese
di Carla Casalini

evoluzione e cervello
il manifesto 23.9.05
Cosa ci dice il cervello sui segreti della natura umana?
La scoperta del genetista di Chicago è una prova del fatto che l'essere umano civilizzato non ha perso la sua animalità. La tesi contraria, che trova ancora largo consenso, si fonda su un dualismo che va superato: perché siamo, piuttosto, sistemi «ibridi» il cui portato culturale è incarnato nella virtualità biologica
Alcune note a partire dalla scoperta di Lahn, pubblicata su Science, che dimostra come il cervello si sia evoluto anche dopo la comparsa di Homo sapiens. A conferma del fatto che la crescita culturale non sostituisce quella naturale, poiché non è indipendente dalla biologia degli umani. Detto altrimenti: non siamo angeli disincarnati
di Francesco Ferretti

creazionismo
il manifesto 23.9.05
C'è chi parla ancora di creazionismo

crimini cattolici
Gazzetta del Sud 23.9.05
I tribunali dell'Inquisizione
Un museo storico della pena e della tortura nel castello di Brolo
Ingegnosi strumenti di dolore e morte
di Salvatore Di Fazio

il futuro della scienza
il manifesto 22.9.05
Quando gli scienziati promettono miracoli
«La necessità di convincere i finanziatori ha un peso enorme».
Parla il genetista Kenneth Weiss che interviene oggi alla «Prima conferenza mondiale sul futuro della scienza».
di Luca Tomassini


articoli del 21/22.9.05

crimini cattolici
Liberazione 22.9.05
Gotovina, Chiesa e Tpi. Meglio tardi che mai
I cattivi non erano solo serbi. La lista dei criminali è ancora lunga. E il Vaticano svolse un ruolo fondamentale per il nazionalismo croato
di Giancarlo Lannutti

sinistra
Il Tempo 21.9.05

Fausto e Romano, l’idillio è già finito
Il segretario del Prc rimarca le differenze che lo distinguono dal leader del centrosinistra

sinistra
Il Tempo 21.9.05

Soglia al 50%, Prodi rivede le sue stime
Il Professore spera di superare la metà dei voti alle primarie. Prima dell’estate puntava al 70%
Il vincitore designato ondeggia e cala nei consensi. Cresce invece Bertinotti che punta al 25%, tra il 2 e il 5% gli altri candidati
di Silvia Santarelli

sinistra
AGI Roma, 22 settembre 2005 - 11:10

SINISCALCO: BERTINOTTI, SOLA SOLUZIONE LE DIMISSIONI DEL GOVERNO

cattolici: se li conosci li eviti
La Stampa 22.9.05
LA LEGITTIMAZIONE RELIGIOSA UNA SUGGESTIONE PERSINO PER GLI ATEI DICHIARATI
E tra i politici spuntano cattolici di tutti i colori

storie dell'ateismo
La Stampa 22.9.05
RIBELLI SANGUINARI E ROMANTICI: UN SAGGIO SIMPATIZZANTE
I pirati del Settecento
marxisti senza saperlo
di Andrea Scanzi

linguaggi
il manifesto 22.9.05
Molte lingue per dire l'Europa
Tre convegni - a Firenze, a Cluj in Transilvania, e a Venezia - si interrogano sulle strategie per alimentare una composita identità linguistica. Centrale è il contributo della letteratura, non solo in quanto costruttrice critica di miti, ma perché è da sempre il luogo privilegiato di rappresentazione dei limiti interni a ogni pretesa di dominio delle grandi narrazioni, che vorrebbero spiegare tutto
di REMO CESERANI

BergamoScienza
Corriere della Sera 22.9.05
L’OPINIONE Bisogna lottare contro i «diavoli della mente»
di GIOVANNI CAPRARA

Repubblica Bologna 22.9.05
LA CITTÀ DEI SAPERI
Dal 29 in S. Lucia convegno di tre giorni con dialoghi-spettacolo e lezioni magistrali
Quando antichisti e scienziati incrociano Platone e Ippocrate
ILARIA VENTURI

il manifesto 22.9.05
Aborto, la pillola che non va giù
Il ministro della Salute, Francesco Storace, blocca la sperimentazione della RU486.
I medici: «Andremo avanti lo stesso»
di IAIA VANTAGGIATO