lunedì 24 agosto 2009

VENERDI 21 AGOSTO A ROMA - ISOLA TIBERINA, È STATO PROIETTATO
Vincere
Sala Fellini, Ora: 21:30
Regia: Marco Bellocchio (Italia, Francia 2008, 128')
Erano presenti il regista Marco Bellocchio, gli attori Filippo Timi, Pierluigi Bellocchio e la montatrice del film Francesca Calvelli
leggi qui e qui
segnalazione di Walter De Mauro

Nel corso dell’ottava puntata di
STRACULT SHOW andata in onda il 10 agosto su RAI DUE sono state trasmesse, tra altre, una intervista a MARCO BELLOCCHIO e altre a GIOVANNA MEZZOGIORNO e a FILIPPO TIMI. Le tre interviste sono comprese nei primi 15’ della trasmissione (che dura complessivamente 1 ora e 35’
La registrazione è disponibile qui

segnalazione di Angelo

Cinema: premiato Marco Bellocchio
Il film 'Vincere' si aggiudica l'Efebo d'Oro 2009

(ANSA) - PALERMO, 29 LUG - Il regista Marco Bellocchio con il film 'Vincere' ha vinto la XXXI edizione del premio internazionale Efebo d'Oro cinema narrativa. La manifestazione si svolgera' ad Agrigento dal 28 settembre al 3 ottobre. La cerimonia conclusiva avra' luogo sabato 3 ottobre al museo archeologico.

REPUBBLICA di sabato 22 ha pubblicato una intervista a Marco Bellocchio. Sarà disponibile su "segnalazioni" alla riapertura, martedì 25 agosto

BUONE VACANZE!
"SEGNALAZIONI" HA SOSPESO LE PROPRIE PUBBLICAZIONI ORDINARIE PER LA ANNUALE PAUSA ESTIVA
E CON ESSE LA SUA CONSUETA RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA.
RIPRENDERÀ L'ABITUALE ATTIVITÀ MARTEDI 25 AGOSTO

CON UNA SELEZIONE DI ARTICOLI USCITI NEL FRATTEMPO
.

Repubblica 3.8.09
Addio a Jervis
Lo psicoanalista e studioso è morto ieri, aveva settantasei anni
Negò il mito della devianza
L'antimaestro
Le sue critiche all'antipsichiatria e alle ideologie sessantottine sulla malattia mentale
Ha saputo studiare le complessità della scienza dell'anima senza dogmatismi
di Antonio Gnoli

qui

Repubblica 3.8.09
L'incontro scontro con Basaglia
di Massimo Ammaniti
qui
altri articoli su Giovanni Jervis saranno pubblicati alla ripresa

Panorama n. 29 pagg 50 e 51
Massimo Fagioli, da medico dei pazzi a medico dei sani
di Pierangelo Buttafuoco
due pagine qui
L'articolo completa e conclude un dossier di 8 pagine complessive sulla crisi della sinistra
Le sei pagine precedenti sono disponibili qui di seguito: 1, 2, 3, 4, 5, 6.



















Le riflessioni di Massimo Fagioli sugli autori de "Il paese degli smeraldi", qui di seguito:

















Repubblica.it, L'espresso on line, La une des journaux 8.7.09
Roma, 17:19
PSICHIATRIA: FAGIOLI, MIE RIFLESSIONI SU AUTORI PAESE SMERALDI
Usa termini pacati, "intendo proporre le seguenti riflessioni", lo psichiatra Massimo Fagioli ma al tempo stesso perentori a proposito di "quella cosa sporca" che è il libro "Il paese degli smeraldi" curato da Luigi Antonello Armando e Albertina Seta. E soprattutto della lettera comparsa sul 'Corriere della Sera' il 5 luglio 2009 (pag 33, pie' di pagina, rubrica "Interventi e Repliche"), nella quale Luigi Antonello Armando e Albertina Seta affermano "che la loro formazione non è affatto riducibile alla frequentazione dei seminari di analisi collettiva" e nella quale la dottoressa Seta dichiara di "non avere mai fatto parte di alcuna organizzazione terroristica e di essere stata totalmente prosciolta da ogni accusa già nella fase istruttoria, nell'ambito dell'inchiesta fiorentina del 1981 su Prima Linea". Ebbene, ecco le riflessioni formulate dallo psichiatra. "Per quanto riguarda le precisazioni della dottoressa Seta, posso affermare con certezza che non corrispondono al vero, poiché fu rinviata a giudizio (e non prosciolta in istruttoria) con le imputazioni di favoreggiamento personale e di partecipazione ad associazione sovversiva. Per questi reati, con sentenza 24.4.1983 della Corte di Assise di Firenze, fu dichiarata non punibile (e non quindi assolta) ai sensi dell'art.1 l.304/82, che riguarda - precisa Fagioli - la cosiddetta 'dissociazione'". Antonello Armando poi, "non è un collega, perché non è né medico, né psichiatra, né psicologo. Si deduce quindi che non ha nessuna conoscenza della psicopatologia e nessuna formazione per poter curare la malattia della mente - osserva Fagioli - non ha pertanto la competenza necessaria per criticare uno psichiatra qualificatissimo che fa ricerca e cura. Non smentisce la realtà della cura, dice soltanto "che non è riducibile" e non riconducibile; pertanto significa che non è limitata all'Analisi collettiva, ma c'è stata". Poi, "pubblica menzogne, calunnie, diffamazioni, per dire che la prassi terapeutica non è valida e che la teoria sul pensiero umano senza coscienza che sta a monte delle sedute di psicoterapia di gruppo, non è valida. Evidentemente sono i rari casi in cui non è riuscita. Si potrebbe consigliare - conclude Fagioli - un'analisi individuale freudiana sul lettino".
pubblicato l'8.7.09 alle ore 17.50. Aggiornato alle 18
Sul sito LA UNE DES JOURNAUX la notizia appare qui, segnalazione di Dicta Cavanna

IL TESTO ORIGINALE INTEGRALE:
A proposito di quella cosa sporca che è il libro “Il paese degli smeraldi”, e della lettera comparsa sul Corriere della Sera il 5 luglio 2009 - pag 33, piè di pagina, rubrica "Interventi e Repliche", che riproduciamo qui di seguito per comodità dei nostri lettori -, riceviamo alcune riflessioni.

Corriere della Sera Lettere pag 33 5.7.09
piè di pagina: “Interventi e repliche”
Le dichiarazioni di Massimo Fagioli


In merito al contenuto dell’articolo comparso sul Corriere del 2 luglio, dal titolo: «'Pazienti in fuga da Fagioli'. Lo psicoanalista: a Liberazione paleo-comunisti», i curatori di «Il paese degli smeraldi» (edizioni Mimesis, Milano) precisano, contrariamente a quanto dichiarato dal collega dottor Massimo Fagioli, che la loro formazione non è affatto riducibile alla frequentazione dei suoi seminari di analisi collettiva. Inoltre, la dottoressa Albertina Seta, in merito alla affermazione dello stesso collega: «È venuta da me dopo essere uscita dal carcere come brigatista rossa», dichiara di non avere mai fatto parte di alcuna organizzazione terroristica, e di essere stata totalmente prosciolta da ogni accusa di questo genere già nella fase istruttoria, nell’ambito dell'inchiesta fiorentina del 1981 su Prima Linea, come risulta dagli atti processuali.
Luigi Antonello Armando Albertina Seta, Roma

«Ho letto le precisazioni inviate dalla dottoressa Seta al Corriere della Sera e posso affermare con certezza, per diretta conoscenza, che tali precisazioni non corrispondono al vero.
In realtà la dottoressa Seta, nell'ambito dell'indagine fiorentina su Prima Linea, fu rinviata a giudizio (e non quindi prosciolta in istruttoria come dalla stessa dichiarato) con le imputazioni di favoreggiamento personale e di partecipazione ad associazione sovversiva. Per detti reati, con sentenza 24.4.1983 della Corte di Assise di Firenze, fu dichiarata non punibile (e non quindi assolta) ai sensi dell'art.1 L.304/82 secondo il quale: "Non sono punibili coloro che, dopo aver commesso, per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale, uno o più fra i reati previsti dagli artt. 270, 270 bis. 304, 305 e 306 del codice penale (...) prima della sentenza definitiva di condanna concernente i medesimi reati. (...) recedono dall'accordo, si ritirano dall'associazione o dalla banda (...)" (c.d. dissociazione).
Sembra superfluo sottolineare che per poter godere dei benefici concessi a chi si ritira da un'associazione, si deve prima ammettere di averne fatto parte».

«Antonello Armando non è un collega, perché non è né medico, né psichiatra, né psicologo. Si deduce quindi che non ha nessuna conoscenza della psicopatologia e nessuna formazione per poter curare la malattia della mente; non ha pertanto la competenza necessaria per criticare uno psichiatra qualificatissimo che fa ricerca e cura. Non smentisce la realtà della cura, dice soltanto “che non è riducibile” e non riconducibile; pertanto significa che non è limitata all’Analisi collettiva, ma c’è stata.
Poi pubblica menzogne, calunnie, diffamazioni, per dire che la prassi terapeutica non è valida e che la teoria sul pensiero umano senza coscienza che sta a monte delle sedute di psicoterapia di gruppo, non è valida.
Evidentemente sono i rari casi in cui non è riuscita.
Si potrebbe consigliare un’analisi individuale freudiana sul lettino».
pubblicato l'8.7.09 alle ore 12.50