mercoledì 19 giugno 2013














Con la partecipazione di Stefano Rodotà
L'associazione Amici della Fondazione Basso, in occasione dell'anniversario della Fondazione Basso, vi invita mercoledì 19 giugno, alle ore 18:00, all'assemblea annuale che si terrà presso la Fondazione Basso in via Dogana Vecchia 5.
Seguirà alle ore 19:00 un aperitivo.

A conclusione della giornata, l'associazione Amici della Fondazione Basso promuove una serata speciale al Teatro Valle, alle ore 21:00, con lo spettacolo "Dov'è nata la nostra Costituzione". Introduce il prof. Stefano Rodotà.
Lo spettacolo è realizzato dalla compagnia Itineraria ed è costruito intorno alla biografia e al pensiero di quattro padri costituenti (Lelio Basso, Piero Calamandrei, Giuseppe Dossetti e Teresa Noce) e premiato con targa d'argento dalla Presidenza della Repubblica.
L' ingresso è aperto ad offerta libera.Vi aspettiamo numerosi
































Armonia perfetta....
Proprio mentre si prepara l'incontro di Left di domani all'Eliseo
che ha nel titolo "Un'altra maggioranza è possibile"...
l’Unità 19.6.13
Epifani: non ci sono alternative a Letta

nelle edicole



per capire i precedenti del pezzo che segue leggi lo scontro disponibile alla data di ieri
il Fatto 19.6.13
M’hai detto un prospero
L’Unità riabilita Togliatti. E Stalin?

L’altro giorno ho avuto l’incauta idea di rispondere a tal Michele Prospero, che sull’Unità mi attribuiva un appoggio alla Lega nel 1994 (falso), un fiancheggiamento ventennale a Berlusconi (le pazze risate) e un appello sedizioso ai grillini perché marcino sull’aula sorda e grigia del Parlamento (balla sesquipedale). Il pover’uomo risponde ieri che sarei “nervoso” (toh, una persona calunniata, anziché ringraziare il calunniatore, risponde). Poi, con agile piroetta, passa alla beatificazione di Palmiro Togliatti, da me imprudentemente descritto come uomo di Stalin e complice dei gulag e dell’eliminazione di anarchici e trotskisti in Spagna. A dire del Prospero, questo sarebbe “cabarettismo da anni 50 che urta contro tutte le acquisizioni storiografiche, unanimi nel valorizzare, anche nell’esperienza spagnola, un Togliatti che opera nella tragedia come elemento di moderazione”. Ecco: il Migliore lasciò ammazzare anarchici e trotskisti, abbandonò nei gulag i compagni deviazionisti, sostenne l’accusa contro l’ex amico Bucharin, consegnò alla polizia politica i comunisti polacchi, accusò quelli tedeschi, partecipò a tutte le purghe staliniane, ma sempre moderatamente. Anzi, “proprio in quei giorni Togliatti mette a punto l’obiettivo di ‘una democrazia di tipo nuovo’ che tanta strada farà al suo rientro in Italia”. Infatti, al rientro in Italia, magnificò le dittature dell’Est (“nei paesi dell’Est, nonostante limiti ed errori, si compie un vero processo di libertà, mentre in Italia esiste una dittatura di classe della grande borghesia monopolistica”) e ancora nei primi anni 60 dichiarò che “nell’Est si realizzano quelle che un tempo furono le virtù evangeliche dell’amore”. Una democrazia di tipo nuovo. Un po’ totalitaria. Ma moderatamente. Qualcuno fermi Prospero, possibilmente prima che riabiliti anche Stalin. Moderatamente. (m.trav.)












Corriere 19.6.13
Fassina e l'asse con Brunetta:
«Sì, sul fronte Iva è nei fatti»
«I giovani turchi? Quella corrente non è mai esistita»
di Fabrizio Roncone

qui

Corriere 19.6.13
I nuovi ricchi, in Italia ci sono 8.000 paperoni in più
di C. D. C.

Sempre più ricchi, nonostante la crisi. La platea dei milionari del mondo si allarga a 12 milioni (+9,2%) di persone, almeno secondo il «World Wealth Report 2013» della società di consulenza Capgemini e della Royal Bank of Canada (Rbc). Dopo il calo dell’1,6% registrato nel 2011, aumentano i super ricchi con patrimoni da investire che superano un milione di dollari e che raggiungono un totale di 46.200 miliardi di dollari. Il Nord America l’area geografica con la più alta concentrazione di paperoni, che recupera il primo posto dopo averlo ceduto, l’anno precedente, al Far East: 3,73 milioni (e una ricchezza di 12.700 miliardi di dollari), contro i 3,68 milioni dell’area Asia Pacifico (ricchezza di 12.000 miliardi). E nella classifica anche l’Italia fa la sua parte. Nonostante i dati sulle dichiarazioni Irpef parlano di appena 28 mila persone che dichiarano più di 300 mila euro di reddito, esistono in Italia, secondo il rapporto Capgemini, ben 176 mila paperoni (in crescita di 7.500 unità, +4,5%) che hanno liquidità da investire per oltre un milione di dollari. Il tutto per un patrimonio stimato in 336 miliardi di dollari. Tanto che l’Italia si piazza al decimo posto per numero di milionari ospitati, di cui circa 2.000 vengono considerati super ricchi (con un patrimonio di oltre 30 milioni di dollari). «Si tratta di soldi pronti ad essere investiti — precisano dalla società di consulenza — quindi escludendo la prima casa, beni di altri tipo come le opere d’arte e tutto ciò che non può essere messo a capitale in tempi rapidi». Ma tant’è.

Corriere 19.6.13
Bersani va all'attacco di Renzi «Segretario scelto dagli iscritti»
L'ex leader: io non sconfitto, dopo il voto cercai Grillo
di Tommaso Labate


Corriere 19.6.13
Lodi (e sgambetti) Ora il rottamatore teme «fregature» «Epifani è geloso»
di Maria Teresa Meli


Repubblica 19.6.13
D’Alema: nel Pd ormai c’è solo il caos
Bersani: non farò cadere Letta. Lite sul web tra renziani e fan dell’ex segretario
di Goffredo De Marchis






l’Unità 19.6.13
Camusso avverte il governo: no a cambiali in bianco
Da Terni a Fabriano lavoratori in lotta per difendere produzione e lavoro
Il governo «cambi marcia» e «sbatta il pugno sul tavolo con la Ue per difendere le acciaierie»
La città umbra si è fermata 13 giorni dopo le manganellate ad operai e sindaco alla stazione
Ventimila in piazza
di Massimo Franchi


 
















l’Unità 19.6.13
Giuseppe Civati
«Doveva partire dopo le dimissioni di Bersani, con le regole che già ci sono. Renzi? Non ho capito che Pd vuole. Grillo paga il prezzo dei suoi errori»
«Sul congresso del Pd si è già perso troppo tempo»
intervista di A. C.






























l’Unità 19.6.13
M5S, altra espulsione
Fiasco del Grillo-pride
Sotto tiro è Paola Pinna, deputata «dissidente» che ha votato in difesa della senatrice Gambaro
Contro la «cittadina» commenti pesanti su Facebook e disprezzo dei colleghi alla Camera
Il leader vuole restare con i «talebani»
Grillo attacca il Pd Civati: «Lucignolo, fa scouting di 5 stelle»
di C.Fus.

il Fatto 19.6.13
Dopo la Gambaro c’è la Pinna
I duri: “Espelliamoli tutti”
di Paola Zanca


il Fatto 19.6.13
Le Monde incalza: “Le purghe sono ormai un’abitudine”

“LE PURGHE stanno diventando un’abitudine”. A scriverlo è il quotidiano francese Le Monde che, in un articolo intitolato “Tribunale dei Grillinauti” dedicato all’espulsione della senatrice Adele Gambaro, punta il dito sul Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo e contesta i metodi di decisione ed espulsione dei dissidenti . “Questi ‘Guardiani della Rivoluzione’ in salsa italiana - dice il quotidiano - decideranno probabilmente di cacciarla per punire il crimine di lesa maestà. Un colpo di clic sarà sufficiente”, sostenendo che la decisione dell’esplulsione della dissidente spetterà ai “ grillonauti più intransigenti”. Per Le Monde il Movimento Cinque Stelle ha una spaccatura: è diviso tra “la devozione al capo e la tentazione di allontanarsene per stringere nuove alleanze con i partiti di sinistra”.

il Fatto 19.6.13
E la deputata parlò dei “talebani” M5s
“NEL MOVIMENTO ci dividiamo in due categorie. E tra di noi ci chiamiamo così: talebani e dissidenti”. Lo rivela Paola Pinna, deputata del M5s, al programma di La 7 Piazzapulita. Di fronte alle telecamere, l’onorevole grillina si spiega senza imbarazzo, con assoluta naturalezza: “Perché non lo sapevate già? Credevo fosse noto. I talebani sono i duri e puri, i fedelissimi, gli integralisti. Poi, per fortuna, ci sono anche i dissidenti, come me”. La Pinna, dopo l’intervista, è diventata la maggiore indiziata a seguire Adele Gambaro ed essere allontanata dal gruppo parlamentare grillino. “Adele è stata espulsa per quale motivo - ha detto la Pinna - Per aver contestato il modo di Grillo di usare le parole? E io devo subire una critica solamente per aver sollevato un dibattito? Se venisse richiesta la mia espulsione sarebbe un segnale preoccupante e controproducente per il Movimento. A quel punto chi si fiderebbe più ad entrare?”.

il Fatto 19.6.13
Il blog strapazza il nemico “esterno”
di Fd’E

l’Unità 19.6.13
Le strane armate di Grillo e Cavaliere
Debutta l’improbabile «Esercito di Silvio»
Le convergenze parallele del comico e del Cavaliere
di Sara Ventroni

l’Unità 19.6.13
Un plebiscito virtuale travestito da processo
Il solo caso in cui la pubblica accusa è pure “parte lesa”, legislatore e consulente tecnico
di Michele Di Salvo

La Stampa 19.6.13
Il Movimento. le tensioni interne
Currò “Basta, non ne possiamo più di questa logica fascista”
“Io voglio lavorare qui con il Movimento 5 Stelle per il bene di chi ci ha eletto”
di Andrea Malaguti
qui

Corriere 19.6.13
Ormai la frattura nei Cinquestelle è ufficiale
La rivolta dei 42: «A forza di cacciarci ne resterà solo uno»
Ecco chi sono i nuovi oppositori
di Emanuele Buzzi
qui

















Corriere 19.6.13
Il Verbo del Capo che trasforma il Movimento in una setta
di Aldo Grasso

Corriere 19.6.13
Una deriva rissosa figlia di un leader senza più strategia
di Massimo Franco


Repubblica 19.6.13

Civati: quante falsità, parlano solo di loro stessi
“Scouting? Io li volevo al governo ma ormai sono il partito degli epurati”
intervista di T. Ci.


Repubblica 19.6.13
Il Big Bang dei Cinque stelle
di Piero Ignazi


Repubblica 19.6.13
L’amaca
di Michele Serra

Il “processo” alla traditrice Gambaro è stato, per il Movimento Cinquestelle, una tale catastrofe mediatica, politica, culturale e (non da ultimo) umana, che si stenta a credere sia davvero avvenuto: in quella forma e con quelle parole. Rispetto alla “vecchia politica” è mancata l’ipocrisia, ma perfino questo apparente pregio diventa un difetto se si considera che, levato quel velo pietoso, rimangono soprattutto rudezza e animosità.
Non bastasse questo desolante bilancio è arrivato poi il suggello, oramai conclamatamente ridicolo, dell’affidamento “alla Rete” del giudizio finale. Credo che anche la casalinga di Voghera (e il cittadino di Rieti, e la cittadina di Enna) abbia da tempo capito che non è “la Rete” a decidere alcunché (e come potrebbe? si tratta di un paio di miliardi di anime digitanti...); è una ristretta tribù, ben selezionata e ben difesa, che si muove attorno a Grillo e Casaleggio e si è autonominata “Rete” per antonomasia, come se io decidessi di essere il Gran Visir di Bangalore. È un gran peccato, tutto questo. Dà voce ai cinici e ai conservatori, convinti che in politica il “nuovo” possa essere addirittura peggiore del vecchio.
Repubblica 19.6.13
La crisi che (per ora) non sfocia in rivolta
di Guido Carandini


 






il Fatto 19.6.13
Rotelli si ritira, il Corsera passa di mano. Ma a chi?
Il re dellecliniche (primo azionista) ha detto no all’aumento del capitale
Mistero su chi comprerà le quote
di Gaia Scacciavillani


 




il Fatto 19.6.13
Il ministro Idem si fa una palestra al posto della casa
Ici non pagata per tre anni, irregolarità edilizie per una palestra per il fitness censita come abitazione e ristrutturazioni senza autorizzazione
Dovrà fornire qualche spiegazione
di Martina Castigliani



















l’Unità 19.6.13
Sbarchi, naufragi, tragedie: ritornano i barconi del dolore
di Flore Murard-Yovanovitch

Corriere 19.6.13
Il rapporto dell'alto commissariato delle Nazioni Unite
Quei 45 mln di persone che hanno perso tutto
Il 2012, anno-record di rifugiati e sfollati
Senza casa per via di guerre, persecuzioni e carestie. Cifre drammaticamente in crescita. Aiuti solo dai paesi poveri

qui

Repubblica 19.6.13
Unhcr, il rapporto 2013 sui rifugiati: nessuna invasione dell'Italia
Nel 2012 le richieste di asilo nel nostro Paese sono state 17.352, la metà rispetto al 2011. Per numero di profughi ospitati siamo al sesto posto in Europa, ben lontani da Germania e Francia. In tutto il mondo l'anno scorso oltre 45 milioni di persone costrette a migrare
di Giampaolo Cadalanu

qui














l’Unità 19.6.13
Firenze trema, lo scandalo escort si allarga
di Maria Vittoria Giannotti

il Fatto 19.6.13
“Politici, giornalisti, funzionari, tutti in fila da noi escort”
Parlano le ragazze del "giro” di Firenze
di Davide Vecchi


Repubblica 19.6.13
L’ex assessore sulla escort “Ignoravo il suo lavoro”











Corriere 19.6.13
Colpevoli in tribunale ma nessuno li cerca
Quei criminali nazisti finiti nel dimenticatoio
di Virginia Piccolillo


Corriere 19.6.13
Il delitto d'onore diventi aggravante
Trent’anni fa si scarcerava subito un uomo colpevole di uxoricidio
di Gian Antonio Stella


 













La Grecia tradita
Repubblica 19.6.13
La macchia sull’Europa
di Barbara Spinelli


 







Repubblica 19.6.13
La protesta dell’Uomo in piedi ecco l’ultima sfida a Erdogan
Per sei ore il coreografo Erdem Gündüz è rimasto a piazza Taksim senza parlare
Lo sguardo rivolto al ritratto di Ataturk
La polizia di Istanbul lo ha portato via ma il suo gesto è diventato un simbolo della rivolta turca
E migliaia lo hanno imitato
di Marco Ansaldo

Repubblica 19.6.13
Come alberi nella piazza perché il mondo giudichi
di Deniz Ozdogan

Lunedì sera un Uomo si è fermato a guardare. Verso le 18, un Uomo, Erdem Gündüz, si è messo in piedi, immobile, in mezzo a piazza Taksim, con lo sguardo rivolto al Centro Culturale Atatürk, ora chiuso, su cui sono appese le due enormi bandiere turche e il ritratto di Atatürk. È rimasto fermo così quasi per sette ore. La notizia è esplosa nella rete. Sono arrivati altri uomini e altre donne in piazza. Poi la gente in ogni dove, da Smirne a Londra, ha cominciato a “fermarsi”. Nel Palazzo di Giustizia ad Ankara gli avvocati, i deputati nel Parlamento… Perché ieri sera un Uomo si è fermato a guardare.
L’Uomo dopo tutti questi tempi di urla, canti, slogan, spari e morti, dopo tutto quello che in questi giorni è stato detto, ha taciuto. È rimasto fermo e zitto. Fermo e zitto come un albero, dritto e paziente, che cresce, che guarda, che respira e fa respirare. Fermo e zitto come un seme, che dentro di sé ha già tutto, che è figlio di questi giorni ed è speranza per domani. E nel suo silenzio e nella sua immobilità, l’Uomo ha ricordato. L’Uomo si è fatto poesia e ha costretto lo spettatore a giudicare da solo.
















Repubblica 19.6.13
Usa e Taliban, prove di dialogo
Come in Vietnam quarant’anni fa una ritirata travestita da vittoria
Dopo 2.400 morti americani, il Nemico diventa interlocutore
di Vittorio Zucconi

il Fatto 19.6.13
Big Brother Usa
Occhi senza frontiere Obama e le vite degli altri
di Furio Colombo


































Corriere 19.6.13
Il Brasile in rivolta contro i Mondiali 400 mila in piazza
La scintilla è stata il caro trasporti
di Rocco Cotroneo

Proteste in Brasile, Blatter gelido
"Calcio viene prima dei vostri problemi" (sic!)
da Repubblica di oggi









Corriere 19.6.13
La croce sull'euro slovacco bocciata dalla Commissione
No a simboli religiosi sulla moneta europea
di Maria Serena Natale


 





l’Unità 19.6.13
L’Italia in bianco e nero. La storia in un click
Un seminario sull’uso delle immagini nel giornalismo: l’archivio de «l’Unità»
A Sesto San Giovanni un convegno che parte dalla gigantesca raccolta di immagini di questo giornale
Una parte di quel tesoro è conservata dall’Isec che ha messo in rete già 12mila contributi
Tra i nostri fotografi Dondero, Lucas, Carruba, Pais
di Paolo Calcagno


 


l’Unità 19.6.13
L’arte tedesca fa discutere
Le accuse: la mostra riconduce tutto al passato nazista
La stampa segnala la mancanza di riferimenti a movimenti artistici come il Bauhaus e il Der Blaue Reiter
L’iniziativa è stata organizzata per celebrare i 50 anni del Trattato dell’Eliseo sull’amicizia franco-tedesca
di Anna Tito


 
















La Stampa 19.6.13
Con i soldi non si può comprare tutto
La tesi controcorrente di un filosofo-economista di Harvard: l’economia non può essere la chiave per risolvere ogni situazione
di Tonia Mastrobuoni


 












Corriere 19.6.13
Radici cristiane dell’Europa. Erasmo e la Chiesa romana
risponde Sergio Romano


il Fatto 19.6.13
I film che non vedremo mai
Dalla Sacher a Medusa, la distribuzione è ai minimi
E a farne le spese è il cinema di qualità
di Federico Pontiggia








La Stampa TuttoScienze 19.6.13
“Dall’ansia alle abbuffate: ecco i disturbi del millennio”
Va in pezzi la vecchia concezione della ”follia” sostituita da un nuova visione dei disturbi mentali
Esce il manuale di psichiatria,  al confine tra cervello e relazioni interpersonali
di Francesco Rigatelli

qui segnalazione di Nuccio Russo
m

 














La Stampa TuttoScienze 19.6.13
Si chiama MechToy e i suoi sensori svelano i disturbi neurologici dei bebè
Il progetto di medici e studiosi di robotica: “Trasformeremo diagnosi e terapie”
di Simona Regina


Corriere 19.6.13 
«Trapianto di cervello tra due anni»
Impossibile, fantascientifico e anche vietato dalla legge: medici, filosofi e istituzioni giudicano così la prospettiva di un trapianto di testa, annunciato da Sergio Canavero, neurochirurgo di Torino secondo il quale entro due anni sarebbe possibile realizzare l'intervento. Si tratta di un progetto pubblicato sulla rivista Surgical Neurology International e battezzato Heaven-Gemini, nome che indica la possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato, col moncone nel collo del soggetto ricevente. Viene in mente la fanta-medicina del Frankenstein letterario e filmico. Al di là dei limiti etici, comunque, in Italia è vietato per legge trapiantare cervello e organi genitali.

L’Huffington Post 17.6.13
Socialisti europei lanciano sfida a liberisti: sinistra italiana dove sei?
di Carlo Patrignani

qui