mercoledì 16 ottobre 2013
















la legge di stabilità del governo Letta Alfano Napolitano...
l’Unità 16.10.13
Sindacati critici
La Cgil: la manovra non convince, manca segnale di equità
Blocco dei contratti fino al 31 dicembre 2014
Ridotta del 10% la spesa per straordinari
Stretta sul Tfr
di M. Fr.

su spogli
Repubblica.it 16.10.13
Stabilità, Cgil e Uil pronte a scioperare
qui
Repubblica 16.10.13
Il missile
di Sebastiano Messina

L’anno prossimo non si pagherà più l’Imu e nemmeno la Tares, che doveva sostituire la Tarsu. Ci sarà una nuova tassa che non si chiamerà Taser, come la pistola che dà l’elettroshock, ma Trise. Il fatto è che la Trise, come un missile a tre stadi, contiene altre due tasse: la Tari e la Tasi. Se abitate nella vostra casa, pagate tutta la Trise, dunque sia la Tari che Tasi. Se siete un inquilino, pagate solo la Tari, ma anche una quota della Tasi. Se siete il padrone di casa, pagate la Tasi ma non la Tari. Più l’Imu, si capisce. Ma l’Imu, raddoppiata, la pagate anche se siete in affitto, su quell’appartamento dove abita vostra madre. Che però pagherà la Tari, lasciando a voi la Tasi che avete evitato sulla casa dove pagavate la Tarsu, e invece ora — scampata la Tares e aggirata la Taser — pagate solo la Tari ma non l’Imu. Adesso ripetete.

l’Unità 16.10.13
Soldi ai partiti, la democrazia fa passi indietro
Donazioni con un tetto altissimo e di fatto cumulabili, eliminata la possibilità di concedere strutture
Così la politica sarà solo per i ricchi
di Paolo Borioni

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l’Unità 16.10.13
Lampedusa, la sindaca contro il governo: «Evidentemente sono un po’ confusi»
«Funerali di Stato? Non ci sono stati neanche di paese»
di Franca Stella

su spogli
il Fatto 16.10.13
Immigrazione. Consiglio Ue diviso su regole

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l’Unità 16.10.13
Napoli, acido contro un bambino rom
Il liquido da un balcone. Il testimone: «Non è la prima volta. Ce l’avevano con loro da tempo»
di Raffaele Nespoli

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l’Unità 16.10.13
Il ministro Quagliarello ha presentato ieri in Parlamento le conclusioni dei saggi

Il ministro Quagliariello ha ribadito l’impegno per un «bipolarismo ben temperato» nel quale «a fronteggiarsi non siano due fazioni armate ma due schieramenti politici alternativi». Urgente rimane la «correzione della legge elettorale per garantire la piena funzionalità istituzionale nel caso di interruzione anticipata della legislatura». Un intervento che però non può rappresentare «una soluzione stabile ed efficace».
Napolitano: «Quella riforma della legge elettorale, quelle revisioni della seconda parte della Costituzione di cui si è già delineato il percorso attraverso il serio apporto di una Commissione altamente qualificata: e si sa che al procedere di queste riforme io ho legato il mio impegno all’atto di una non ricercata rielezione a Presidente. Impegno che porterò avanti finché sarò in grado di reggerlo e a quel fine».

il Fatto 16.10.13
Art. 138, Napolitano avverte: resto al Colle per le riforme
Quagliariello in Aula
Oggi il Senato può approvare il Ddl costituzionale
di Luca De Carolis

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il Fatto 16.10.13
La ricetta dei saggi: niente voto all’estero e presidenzialismo

PARLAMENTO I saggi vogliono rafforzarlo attraverso “la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo paritario”.
GOVERNO Sul nuovo sistema di governo, la commissione è divisa. Tre le opzioni: governo parlamentare, semipresidenzialismo alla francese e “una forma di governo che cerca di farsi carico delle esigenze sottese alle prime due soluzioni, che conduca al governo parlamentare del Primo Ministro”.
REGIONI E AUTONOMIE LOCALI I saggi chiedono di ridurre “significativamente le sovrapposizioni delle competenze” tra enti locali.
CIRCOSCRIZIONE ESTERO A detta unanime dalla commissione, va soppressa.


il Fatto 16.10.13
Così i Saggi costituenti pilotavano i concorsi
La “rete criminale” dei professoroni
di Antonio Massari

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hanno paura della forza della piazza del 12 ottobre
l’Unità 16.10.13
Modifiche funzionali per salvare la Costituzione
di Marco Olivetti

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Corriere 16.10.13
La bandiera della Costituzione e il ruolo di Togliatti
Macaluso: la nostra Carta fu essenzialmente opera dei «socialcomunisti» e della Dc
di Emanuele Macaluso

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il Fatto 16.10.13
Dopo il 12 ottobre
Cgil, il seminario di riparazione

Nel suo intervento in piazza del Popolo, sabato scorso, concludendo la manifestazione in difesa della Costituzione, Stefano Rodotà aveva parlato di “imbarazzanti diserzioni”. Si riferiva a quelle associazioni che, naturalmente, avrebbero dovuto essere in piazza e che invece, nei giorni precedenti, avevano annunciato la propria assenza. Rodotà non ha fatto nomi, ma l’Anpi e la Cgil, oltre al Pd, sono state le prime indiziate. Ora, la confederazione di Susanna Camusso, replica con un convegno, che si terrà oggi nella sala dei Frentani a Roma, dal titolo “Semplificare per rafforzare”. Per “La via maestra” ci saranno Rodotà, Sandra Bonsanti e Alessandro Pace. Poi, la parola soprattutto a dirigenti sindacali e a politici come Vasco Errani e Ignazio Marino e a Franco Bassanini. Conclude Susanna Camusso. Lì si capirà, se è un seminario di riparazione.
Corriere 16.10.13
Ingroia: decidano gli elettori sullo scempio dell’articolo 138
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il Fatto 16.10.13
Il giurista Stefano Rodotà
Meno garanzie, più poteri personali

Strada pericolosa
intervista di Silvia Truzzi
Le riforme costituzionali procedono spedite, anzi speditissime. Guai a chi – come i moltissimi cittadini che hanno partecipato alla manifestazione di sabato organizzata da Via maestra – invita alla riflessione. Tra i promotori c’è il professor Stefano Rodotà: “Mentre sabato pomeriggio Sky ha fatto una diretta della manifestazione, la tv pubblica quasi non ne ha dato notizia. Con Piazza del Popolo strapiena! Le prassi di pessima informazione non sono mutate, nonostante il cambio dei vertici Rai. È un fatto vergognoso, ma non ci lasceremo scoraggiare”.
Professore come si spiega la fretta sulla riforma della Carta?
Se si fosse seguita la procedura prevista dall’articolo 138 oggi le tre riforme che il presidente del Consiglio insistentemente richiama – e cioè diminuzione del numero dei parlamentari, fine del bicameralismo perfetto, riforma del titolo V già pessimamente riformato – sarebbero avviate verso l’approvazione. Ma su queste tre ipotesi c’è un tale consenso sociale che l’approvazione per via ordinaria avrebbe avuto tempi molto celeri! Il tema vero è il cambiamento della forma di governo: la discussione su questo deve essere fatta, non è questione che possa essere affidata ad accelerazioni o su cui lo spirito critico debba essere messo a tacere. Il dubbio è che sfruttando il consenso su tre riforme si voglia agganciare anche la quarta, sulla quale non c’è consenso e la discussione è ancora aperta.
Perché è critico sul semipresidenzialismo o su una forma di premierato forte, le due ipotesi che vanno per la maggiore?
Avremmo un accentramento dei poteri e un’ulteriore, formalizzata, personalizzazione del potere a fianco di un deperimento di garanzie e contrappesi: una strada molto pericolosa. Tutto questo viene giustificato con l’efficienza, argomento importante, ma che non può essere l’unico. Il richiamo ai sistemi di Francia e Usa poi è improprio. Negli Usa il presidente è “prigioniero” del congresso, per dire quanto sono forti i contrappesi degli altri poteri. E in Francia c’è la possibilità di maggioranze diverse tra quella che elegge il presidente e quella che elegge l’assemblea nazionale. Non è solo un problema di riscrittura delle regole. Il guaio vero è la debolezza della politica, interamente scaricata sulla Costituzione, inquinata e utilizzata impropriamente.
Il presidente Napolitano ieri ha detto: “Al procedere delle riforme istituzionali io ho legato il mio impegno all’atto di una non ricercata rielezione a presidente”.
L’atteggiamento del Colle rientra nelle dinamiche istituzionali. Ma questo non può, non deve, escludere una discussione sia sulla procedura che sul merito. Letta ha più volte affermato che chi si oppone è d’impedimento alle riforme, ma quest'accusa è una falsificazione della realtà: noi non vogliamo ritardare le riforme, vorremmo semplicemente che tutto si svolgesse nell’ambito del perimetro costituzionale, insistendo sulla necessità di dare una voce ai cittadini.
Loro dicono che alla fine del processo di riforma si avrà il referendum.
Attenzione: abbiamo un brutto precedente, la modifica dell’articolo 81 sul pareggio di bilancio. Allora non si volle prestare attenzione a quelli che dicevano “evitate di approvarla con i due terzi in modo che i cittadini possano esprimersi”. Ora si toccano la regola delle regole – la procedura di riforma – e la forma di governo: deve essere consentito chiedere un referendum. Aggiungo: chi oggi si occupa con tanta premura di riforme dovrebbe tener conto che 16 milioni di italiani, nel 2006, si espressero contro una previsione di riforma costituzionale che conteneva molti punti oggi in discussione.













il Fatto 16.10.13
Intercettazioni e giornali. C’è il bavaglino della privacy
L’Autorità, presieduta da Antonello Soro (Pd) e dalla moglie di Vespa, di soppiatto ha ordinato alle Procure disposizioni che sanno di censura
di Gianni Barbacetto

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l’Unità 16.10.13
Con il decreto femminicidio è stato rotto un tabù
di Fabrizia Giuliani
 

Deputata Pd
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il Fatto 16.10.13
Redditi M5S, uno su due li nasconde
di Paola Zanca

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Corriere 16.10.13
Pd, via alla corsa Ed è già scontro sulla legge elettorale
I renziani temono «accelerazioni»
di Ernesto Menicucci
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Repubblica 16.10.13
La replica: così si blocca la riforma
Cuperlo: “Epifani convochi i 4 candidati al congresso, serve una linea unica”
Ma sulla legge elettorale è alta tensione nel Pd
I renziani: “Doppio turno senza trattare col Pdl”
di Annalisa Cuzzocrea

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Repubblica 16.10.13
E nel partito esplode la guerra dei dossier
Scambi di accuse tra renziani e bersaniani su sprechi e inchieste
di G. C.

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l’Unità 16.10.13
Priebke, la rivolta di Albano Laziale
Funerali sospesi
Proteste contro i funerali dell’ex capitano Ss
Il feretro accolto con calci e pugni e al grido di «assassini»
Scontri tra agenti e manifestanti In serata il blitz di gruppi di estrema destra
di Jolanda Bufalini

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l’Unità 16.10.13
Il prefetto Pecoraro nella bufera
«Un grave errore»
di Marco Bucciantini

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l’Unità 16.10.13
La «regia» occulta di Boccacci dietro il rito lefebvriano
Il fondatore di Movimento Politico e Militia vive ad Albano e ieri era in prima fila
di Massimo Solani

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il Fatto 16.10.13
Albano tra rabbia, fede e ultrà
Lefebvriani e “Militia” inscenano gli “onori al capitano”
La piazza canta “Bella ciao”
di Tommaso Rodano e Nello Trocchia

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il Fatto 16.10.13
I 5 giorni che sconvolsero la memoria di Roma
Da venerdì la salma del boia delle Ardeatine imbarazza l’Italia
Una bara in giro per la città e funerali blindati
Mistero sulla sepoltura
di Enrico Fierro

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l’Unità 16.10.13
La provocazione e la ribellione
di Vittorio Emiliani

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l’Unità 16.10.13
La Legge
Accordo in Senato: sì al reato di negazionismo
Gli unici a votare contro sono stati Carlo Giovanardi (Pdl) e Enrico Buemi (Psi)

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La Stampa 16.10.13
Il nazista dove lo metto?
di Massimo Gramellini

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Repubblica 16.10.13
Seppellire Priebke ma ricordando tutto
di Barbara Spinelli

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l’Unità 16.10.13
16 ottobre 1943. La cicatrice di Roma
Il rastrellamento di 1024 ebrei 70 anni fa. Dai lager ritornarono solo in sedici
La memoria di quanto accadde è rimasta viva, palpitante e drammatica grazie alle storie di chi è sopravvissuto pedina inconsapevole della Storia nella sua epicità e nel suo complesso
Oggi, nel secolo di «passioni corte», tutto questo forse non sarebbe possibile
di Tobia Zevi

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l’Unità 16.10.13
Sopravvissuto all’inferno
Alberto Mieli aveva solo 17 anni nel 1943
«Spero, prego che nessuno veda quello che abbiamo visto noi nei lager nazisti Eravamo trattati come numeri, fatti a pezzi per gioco. Ci costrinsero a dormire sui corpi dei morti»
di Stefania Miccolis

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l’Unità 16.10.13
Riccardo e Lisetta. Storia di due fratelli
Pubblichiamo alcuni stralci dal libro «Io ci sarò» di Lia Levi, che spiega ai più piccoli le leggi razziali e la Resistenza
di Lia Levi

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Corriere 16.10.13
Compirebbe settant’anni oggi
La vita mai iniziata del bimbo senza nome
di Gian Antonio Stella

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l’Unità 16.10.13
Tutte le iniziative. Oggi la diretta su RadiTre

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Corriere 16.10.13
«Io, iraniana in esilio ora posso tornare a casa»
L’artista Shirin Neshat: ottimista, dopo 40 anni
intervista di Viviana Mazza

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La Stampa 16.10.13
A Ginevra Teheran e Usa tornano a parlarsi
Ma Gerusalemme: «Noi non ci fidiamo». Netanyahu contro i negoziati
Iran, Israele avverte “Pronti a colpire”
di Francesca Paci

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Repubblica 16.10.13
Soldi dalla Bmw, la Merkel nella bufera
“Alla Cdu 690mila euro subito dopo il no all’accordo sui gas di scarico”
di Andrea Tarquini

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Repubblica 16.10.13
Cambiano i palinsesti dei media cinesi: stop ai programmi patriottici, via libera agli show comici

La “terapia dello humour” non risparmia neppure i cartoni animati. Ma non piace agli internauti
Pechino e il buonumore di Stato “Compagni, ridere è glorioso”
di Giampaolo Visetti


 















Repubblica 16.10.13
Apocalisse a Damasco
Il giudizio universale secondo Maometto
Per il mondo islamico la Siria è la terra da dove Gesù partirà per sconfiggere l’Anticristo
Nella tragedia della guerra in corso un retroscena teologico unisce musulmani e cristiani
di Pietrangelo Buttafuoco

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l’Unità 16.10.13
Valle Occupato. Et voilà, la prima stagione
Da Perrotta a Delbono gli occupanti presentano il loro cartellone, fino a giugno. Ma quale soluzione per la sala?
di Francesca De Sanctis

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l’Unità 16.10.13
Il decreto della discordia
Alzata di scudi dei teatri su «Valore cultura»
Il ministro Bray corre ai ripari dopo le proteste in tutta Italia Sabato un primo incontro a Milano con Pisapia e Maroni per Scala e Piccolo
di Luca Del Fra

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Italians s.d.
Mamma, l’ora di religione non mi va, non la fa nessuno…
di Beppe Severgnini

qui segnalazione di Daniele De Perto