sabato 3 dicembre 2016

SULLA STAMPA DI SABATO 3 DICEMBRE















Sveva Casati Modignani:
E Renzi? «Più che un problema politico sono convinta che quel giovane uomo abbia dentro di sé una grande questione di ordine psicologico se non psichiatrico. Questa sete di affermare il proprio Io fino a fargli perdere la continenza, questo sviluppo tumultuoso di fanfaronate: la Buona scuola, il Jobs act. Ma cos’è? Ma che è?»
L'APERTURA DEL FOGLIO DI VENERDI:









Corriere 3.12.16
Renzi: «Tanto centrodestra sta con noi»
Il premier: «Con loro cambieremo il Paese»
di Maria Teresa Meli
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Corriere 3.12.16
Referendum, il finale di Renzi «Con noi tanto centrodestra»
A Firenze il comizio che chiude la campagna elettorale: «Possiamo portare a casa una spettacolare rimonta». E poi chiarisce: «Con il Sì non si andrà a elezioni anticipate»
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La Stampa 3.12.16
A Firenze l’affondo finale: “La rimonta è a un passo”
“Spero di vincere al  novantesimo”
Il premier conclude  la lunga cavalcata elettorale e per la prima volta evoca il possibile successo: ªSono gasatissimoº
di Fabio Martini
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il manifesto 3.12.16
Qualcuno era comunista sulla Carta
Perché gran parte del ceto politico e intellettuale di provenienza comunista è schierata con il Sì?
di Michele Prospero
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segnaliamo il seguente articolo per completezza dell'informazione, senza assumerci NESSUNA responsabilità sulla affidabilità di alcune affermazioni in esso contenute:
MicroMega 3.12.16
Davide contro Golia: impegniamoci per il NO fino all’ultimo istante
di Paolo Flores d’Arcais
I sondaggi “clandestini”, non a caso travestiti da corse dei cavalli, dicono che vincerà il Sì, benché di un soffio. Grazie al diluvio di milioni rovesciato in questi ultimi giorni su tutti i social network e su tutte le applicazioni per smartphone e tablet, e grazia al voto all’estero, ovviamente, per le ragioni ben note.
La sproporzione di risorse in una competizione politica in Italia non è mai stata così ciclopica, così indecente. Non solo tutti i settori di establishment (stra-maggioritari) ormai con Renzi, ma anche quelli legati al vecchio regime di Berlusconi. Il quale, non a caso, sussurra di votare No, mentre le sue televisioni rovesciano tutta la loro potenza di fuoco manipolatorio per il Sì.
Il cittadino ancora affezionato ai valori di giustizia e libertà che hanno nutrito la nascita della Costituzione repubblicana deve dunque combattere a mani nude contro il diluvio conformista di danaro e media per il Sì.
Usiamole, queste nostre mani, questi nostri cuori, questa nostra ragionevolezza di cittadini che non si piegano, usiamo la nostra passione civile fino all’ultimo istante utile, fino alle 22,59 di domenica, per convincere al No contro la controriforma della nuova Casta, che vuole trasformare la deriva oligarchica in norma fondamentale, e ridurre ogni residuo di sovranità alla morta gora della servitù volontaria.
Ognuno di noi ha accesso ai social network, ha un indirizzario mail, e i telefoni di amici e conoscenti, e occasioni di incontro. Utilizziamo ogni momento libero per far circolare le ragioni sacrosante del No, per combattere le menzogne (e ancor peggio, le mezze verità) con cui la macchina del Sì e dell’obbedienza sta per distruggere la Costituzione. È una lotta impari, obietterà qualcuno, è Davide contro Golia. Appunto.
Non dimentichiamoci mai che finché c’è lotta c’è speranza, ma che la controrifor-ma di Renzi vuole proprio rendere impossibile ogni lotta futura.
il manifesto 3.12.16
In chiusura di campagna referendaria, Renzi certifica che la sua arma segreta è il voto degli italiani all’estero
di Massimo Villone
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La Stampa 3.12.16
Mille sacchi di voti dall’estero
Un’affluenza su cui già si specula
Hanno votato in tantissimi i nostri connazionali all’estero, quasi un milione e seicentomila. Il 40%: un boom di votanti che ha fatto insospettire i nemici di Renzi
L’hangar dove può cambiar tutto
A Castelnuovo di Porto arrivano schede che saranno vagliate da 6 mila scrutatori in 1500 seggi
di Amedeo La Mattina
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Il Fatto 3.12.16
Già è iniziata la tarantella sui votanti fuori d’Italia
Velina di Palazzo Chigi: affluenza record al 40%
D’Alema: “Allora è un imbroglio”
di Marco Palombi
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Repubblica 3.12.16
L’alta affluenza all’estero scatena la lite
Vigilare bene
di G. C.
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il manifesto 3.12.16
Voto all’estero tra sospetti di brogli e strane affluenze
di Leo Lancari
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Il Fatto 3.12.16
Il fronte del No lancia la sfida: “Renzi, dicci quanto hai speso”
Il vicepresidente del comitato Grandi aveva detto: “Rendano pubblici i finanziamenti prima del voto”
Davide contro Golia.Gli anti-riforma hanno raccolto 301 mila euro: la stima delle spese del Sì è di 10 milioni di euro
di Luca De Carolis
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il manifesto 3.12.16
I 60 milioni annunciati per i centri antiviolenza sono fondi già esistenti
di Titti Carrano
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La Stampa 3.12.16
Salerno
Novemila euro alla Arcuri per accendere le luci di Natale
Scatta la protesta: “Indecente”
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La Stampa 3.12.16
Bersani e i suoi temono di fare la fine di Bertinotti
“Il governo non cadrà”
di Carlo Bertini
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Il Fatto 3.12.16
Bersani: “Altro che Senato: cambi se molli Marchionne”
L’ex segretario Pd La rottamazione “a braccetto” col potere e senza mai rompere “le noci dure”: “Io avevo le banche fuori dalla porta a protestare”
di Gianluca Roselli
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Repubblica 3.2.16
D’Alema: «Se il Mezzogiorno va a votare è certa la vittoria del No. Se Renzi si dimette, il capo dello Stato non avrà difficoltà a sostituirlo»
Il risiko finale della sinistra Pd: riaprire i giochi o la scissione
Le due fronde. Una partita nella partita si gioca domani nelle urne
I ribelli dem sfidano il premier e il mondo berlusconiano si smarca dal No del Cavaliere
di Giovanna Casadio
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Corriere 3.12.16
Referendum, gli artisti che voteranno No
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La Stampa 3.12.16
Rodotà già grida vittoria: “Abbiamo salvato la Carta”
di Andrea Carugati
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Il Fatto 3.2.16
“Io, tradita dal mio partito che cerca il Sì col ricatto”
“I partiti di oggi sono macchine di potere e clientela”
di Sabrina Ferilli
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Il Fatto 3.2.16
“È una pistola puntata contro la democrazia”
di Tomaso Montanari
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Il Fatto 3.2.16
“È una trasformazione di riformatori incapaci”
di Erri De Luca
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Il Fatto 3.2.16
Non è un quesito ma pubblicità ingannevole
di Carlo Freccero
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Corriere 3.12.16
Il rapporto del Censis
I millennial più poveri dei loro nonni
Un calo del 26,5% del reddito dei giovani italiani di oggi rispetto ai loro coetanei di 25 anni fa. Mentre il reddito di chi ha più di 65 anni è aumentato del 24,3%
di Alessandra Arachi
qui<
Corriere 3.12.16
Il rapporto del Censis
Se il potere è più populista dei cittadini
di Dario Di Vico
qui

Repubblica 3.12.16
Il rapporto Censis e quel muro fra le generazioni
di Guido Crainz
qui

il manifesto 3.12.16
Il millennial è finito al tappeto
Rapporto Censis. Mai redditi così bassi per gli under 25, che riescono a trovare solo «lavoretti»: è il post-terziario. Dilagano i voucher, mentre le famiglie dell'ultima generazione guadagnano poco più della metà di quelle più anziane
di Roberto Ciccarelli
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il manifesto 3.12.16
Sanità sempre più costosa: 11 milioni rinunciano alle cure
Rapporto Censis. Liste d'attesa infinite e strutture obsolete allontanano i cittadini più deboli dagli ospedali, mentre tornano a crescere le spese per l'assistenza privata. E intanto i medici più giovani emigrano all'estero: secondo l'Anaao in mille fanno le valigie ogni anno
di Roberto Ciccarelli
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La Stampa 3.12.16
Il Consiglio di Stato sospende la riforma delle Banche Popolari
Alla Consulta la norma di Bankitalia che consente di imporre un tetto al diritto di recesso
di Gianluca Paolucci Francesco Spini
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Il Fatto 3.12.16
Il Consiglio di Stato silura la riforma sulle Popolari
Banche, bocciata un’altra legge scritta coi piedi dai costituenti
di Carlo Di Foggia
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Corriere 3.12.16
Le carte coperte (e i sospetti che crescono)
La partita difficile della legge elettorale per evitare uno stallo come nel 2013
Le incognite del dopo referendum: peserà anche il giudizio della Consulta sull’Italicum
di Francesco Verderami
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Corriere 3.12.16
Shalabayeva Tutti i buchi nella versione dei prefetti
di Fiorenza Sarzanini
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Repubblica 3.12.16
Nell’inchiesta di Perugia spunta un sms al ministro dell’Interno dopo il blitz degli agenti a casa Ablyazov
Caso Shalabayeva ecco le nuove carte che accusano Alfano e i vertici della polizia
di Carlo Bonini Fabio Tonacci
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Il Fatto 3.12.16

Sull’aereo della Shalabayeva “Abbiamo l’ok del prefetto”
Nell’inchiesta una poliziotta racconta come andò con i kazaki passati per il Viminale
di Antonio Massari
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Corriere 3.12.16
La necessità di mettersi alle spalle una lunga rissa
di Massimo Franco
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Repubblica 3.12.16
Il vero esame di maturità
Il pericolo è che le tensioni di questi mesi non vengano superate e accantonate
di Stefano Folli
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MONDO

Corriere 3.12.16
Tendenza mondiale
Il dramma della sinistra, perché si deve rifondarla
Dalla Francia agli Stati Uniti, la perdita di terreno è complessiva, il vento della storia soffia a destra. Ovviamente ogni Paese rappresenta un caso a sé
di Aldo Cazzullo
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La Stampa 3.12.16
Nell’Austria di Hofer lo spettro dell’estrema destra
Domani il nuovo ballottaggio per il presidente È testa a testa tra populisti e i verdi di Van der Bellen
di Alessandro Alviani
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Repubblica 3.12.16
Hofer è il candidato dell’ultradestra alle presidenziali di domani: ammorbidisce i toni ma una sua vittoria fa ancora paura
“Dico basta al governo di Bruxelles ma la mia Austria resterà nella Ue”
intervista di Tonia Mastrobuoni
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Corriere 3.12.16
Shoah
Ritrovata la targa «Arbeit Macht Frei» rubata a Dachau: era in Norvegia
Per avere informazioni era stata offerta una ricompensa da 10 mila dollari. Una telefonata anonima ha segnalato la presenza del cancello a Bergen. In corso le ultime verifiche
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La Stampa 3.12.16
E Donald sceglie il “Cane matto” per guidare il Pentagono
L’ex marine James Mattis teorico della linea dura con l’Iran
È la rivincita dei generali messi da parte da Obama
di Paolo Mastrolilli
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Corriere 3.12.16
Tensioni internazionali
Ok del Senato Usa alla proroga delle sanzioni. L’Iran: «Violato l’accordo sul nucleare»
La legge passa ora al presidente americano. Il monito di Teheran
E al Pentagono con Trump arriverà il falco Mattis, contrario all’intesa
di Maria Serena Natale
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Repubblica 3.12.16
Usa. Appello a Obama
I Rosenberg “Nostra madre va scagionata”
di Alberto Flores D’Arcais
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La Stampa 3.12.16
La battaglia delle ferrovie per la nuova Via della Seta
Cina, Russia e Iran si sfidano per il controllo del mercato in Oriente
di Giordano Stabile
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CULTURA
Il Fatto 3.12.16
La prima luce di Neruda, una lezione sull’arte sempre nemica del potere
di Paolo Isotta
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La Stampa 3.12.16
Nicola Lagioia
“Al Salone di Torino verranno anche gli autori degli editori assenti”
Il direttore svela i suoi piani per l’edizione del 2017
intervista di Emanuela Minucci
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il manifesto 3.12.16
Uno storico smaliziato
Novecento. Il libro di Claudio Pavone «Aria di Russia. Diario di un viaggio in Urss», per Laterza. Uno sguardo critico sull’Unione Sovietica nei primi anni Sessanta e una lucida
di Alessandro Santagata
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il manifesto 3.12.16
La rimembranza delle occasioni perdute
Saggi. «Malinconia di sinistra» del filosofo e storico Enzo Traverso per Feltrinelli. l 1848, la Comune di Parigi, la Rivoluzione russa del 1905. Tre eventi visti non come fine di una prospettiva di liberazione, ma tappe di un processo in divenire. È con il crollo del Muro che cala il sipario su un secolo iniziato con l’auspicio della rivoluzione sociale. Con la fine del socialismo reale il centro della scena è occupato da opzioni politiche di sinistra nostalgiche del passato
di Marco Bascetta
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il manifesto 3.12.16
Strappare il velo della Maya
Ultraoltre. Posato sulla invisibile essenza di tutti i fenomeni della realtà ha il potere di ricoprire la vera natura delle cose
di Raffaele K. Salinari
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Corriere 3.12.16
Il culto di Petrarca (per se stesso)
Annotava tutto, registrava, chiosava. Senza distinguere tra vita e letteratura
di Marco Santagata
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Corriere 3.12.16
Storia del «Tombolo», la pineta toscana che 70 anni fa fu «luogo di perdizione»
Nell’area tra Pisa e Livorno c’erano i depositi dell’esercito statunitense, stabilitosi nella città labronica dal 19 luglio 1944 al 31 dicembre 1947. Migliaia di donne arrivano qui per prostituirsi, soprattutto dal Sud Italia. La zona divenne un «luogo di perdizione», cui vennero dedicati anche film. Un nuovo saggio pubblicato da «Passato e presente» riscopre la sua storia, riportando alla luce il tema delle violenze sessuali commesse dalle truppe di liberazione
di Dino Messina
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