martedì 1 giugno 2010

ULTIM'ORA:
Sale la tensione tra l'Onu e Israele
Nato: "Subito liberi i pacifisti"
. Condanna Onu
Erdogan: punire Israele
Dopo 13 ore di riunione, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato il blitz compiuto ieri da Israele contro la flottiglia filo-palestinese al largo di Gaza, che ha causato almeno nove morti. Il documento accoglie la richiesta del fronte arabo per un'indagine "indipendente e trasparente" e chiede "il rilascio immediato delle navi e dei civili". Anche la Nato chiede l'immediata liberazione dei pacifisti.
da La Stampa Corriere e Repubblica on line
È stata tra le fondatrici di «Peace Now» e del Meretz (la sinistra laica e pacifista israliana), più volte ministra nei governi Rabin e Peres
l’Unità 1.6.10
Intervista a Shulamit Aloni
«È un crimine
israeliani ribelliamoci»
La fondatrice di Peace Now: «Il mio Paese sta mostrando il suo volto peggiore. L’assalto sanguinoso è una macchia che resterà nel tempo. Così ci condanniamo a una brutta fine»
di U.D.G.
«Ciò che è avvenuto può definirsi con una sola parola: massacro. Da israeliana mi ribello contro questo atto sanguinario che non può avere alcuna giustificazione. Ciò che è avvenuto è il frutto di una campagna di demonizzazione orchestrata da chi oggi governa Israele. Chi ha dato l’ordine di fermare con ogni mezzo le navi della pace dirette a Gaza ha armato la mano dei nostri soldati. Per questo andrebbe perseguito dalla Giustizia internazionale». A sostenerlo è Shulamit Aloni, fondatrice di «Peace Now», figura storica del movimento per la pace israeliano, più volte ministra nei governi guidati da Yitzhak Rabin e Shimon Peres. «Quelle navi – sottolinea Aloni – non trasportavano armi ma aiuti umanitari per una popolazione, quella di Gaza, sottoposta da anni ad una punizione collettiva contraria alle norme del diritto internazionale e di quello umanitario. Con questo massacro, il mio Paese, quello per cui ho combattuto, ha mostrato di sé il volto peggiore: il volto dell’arroganza, dell’uso spropositato della forza. È una macchia che resterà nel tempo. E per cancellarla non sarà sufficiente la condanna internazionale. Occorre che dall’interno della società israeliana si levino immediatamente le voci di protesta. Occorre una rivolta morale contro chi sta attentando non solo alla pace in Medio Oriente, ma sta minando le basi stesse della nostra democrazia. Perché un Paese che giustifica massacri come questo, è un Paese che condanna se stesso a una brutta fine».
Il vice ministro degli Esteri israeliano, Dany Ayalon, e successivamente il ministro della Difesa, Ehud Barak, e in ultimo il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno affermato che lo scopo degli organizzatori della flottiglia non era di portare aiuti umanitari a Gaza ma di attuare una «deliberata provocazione» ai danni di Israele. «Sono parole di una gravità inaudita, di chi prova a difendere l’indifendibile. E comportandosi in questo modo non fa che alimentare la rabbia e l’indignazione nel mondo per il massacro che è stato perpetrato. Niente può giustificare l’aver trasformato il ponte di una nave in un campo di battaglia. Chi ha deciso quello spiegamento di forze, chi ha orchestrato una campagna di demonizzazione contro quei pacifisti, voleva impartire una “lezione”. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: quel sangue versato è una macchia indelebile, una pagina terribile nella storia del mio Paese».
Insisto: le autorità israeliano hanno ha spiegato che sulla nave abbordata sono state trovate due pistole... «E per due pistole si consuma un massacro? Qui siamo di fronte a qualcosa di ben più grave di un eccesso di difesa. Siamo di fronte a un crimine. E le responsabilità sono di coloro che hanno impartito l’ordine di fermare con ogni mezzo quelle navi. E ogni mezzo è stato usato. La flotta è stata peraltro intercettata e attaccata in acque internazionali. E’ come se si fosse voluto riaffermare che Israele è al di sopra della legalità internazionale, con una indiscutibile e indiscussa libertà di manovra. Ma chi pensa di godere di una impunità assoluta è un pericolo per tutti».
In Turchia è esplosa la rabbia contro Israele... «Non solo in Turchia. Questo massacro alimenterà l’odio verso Israele, rafforzando i gruppi integralisti e indebolendo quanti nel mondo arabo e tra i palestinesi continuano a credere nel dialogo e a battersi per una pace giusta, tra pari. Ma i falchi che oggi governano Israele stanno facendo di tutto per chiudere ogni spiraglio di dialogo. Il massacro di oggi (ieri, ndr) va in questa direzione».
I riflettori sono tornati ad accendersi su Gaza. Israele giustifica il blocco della Striscia come difesa da Hamas...
«Il blocco non ha indebolito Hamas, come non l’hanno indebolita le uccisioni di molti dei suoi leader. Il blocco ha accresciuto la sofferenza della popolazione della Striscia, trasformando Gaza in una enorme prigione a cielo aperto. Chi assalta le navi, chi opprime un altro popolo, chi persegue la colonizzazione dei Territori palestinesi occupati, coltiva l’illusione che la sicurezza d’Israele possa reggersi sulla forza delle armi. Ma questa è una illusione che sta producendo disastri e altri ne provocherà ancora se il mondo non farà sentire la sua voce di protesta. A cui deve unirsi l’Israele che non accetta di essere complice di questo crimine. È il momento di ribellarsi. Se non ora, quando?».
Oltre che nei Territori palestinesi la rabbia sta infiammando anche la comunità araba israeliana... «Stiamo parlando di un milione di israeliani, che quel razzista di Lieberman (il ministro degli Esteri israeliano, ndr) considera feccia, che se fosse per lui trasferirebbe forzatamente nei Territori. Costoro hanno in mano il futuro d’Israele e della pace...C’è da esserne terrorizzati».






«Nessuna spiegazione può giustificare o mascherare il crimine commesso da Israele e nessun pretesto può motivare l'idiozia del suo governo e del suo esercito»

Repubblica 1.6.10
La condanna della marionetta
di David Grossman

su spogli













l’Unità 1.6.10
Verso la catastrofe
di Moni Ovadia
su spogli

Corriere della Sera 1.6.10
Amos Oz: «Grave errore di stupidità
Ora il governo tolga l’assedio a Gaza»
di F. Bat.

qui

«If Israelis don't want to stand accused of being Nazis they should simply stop acting like Nazis» Norman G. Finkelstein, storico e politologo statunitense, figlio di sopravvissuti ebrei del ghetto di Varsavia e poi del campo di sterminio di Auschwitz
Una scheda qui, segnalazione di Dicta Cavanna











Il Giornale di Berlusconi di oggi
segnalazione di Francesco




ROMA
La Comunità palestinese invita tutti a manifestare oggi pomeriggio alle ore 17.00 davanti all’ambasciata israeliana


(Via Ulisse Aldovrandi, zona Parioli, vicino al bioparco)

Per richiedere l’immediato rilascio degli attivisti internazionali e italiani sequestrati sulle navi nel Mar Mediterraneo e per protestare contro l’atto di pirateria israeliano che ha provocato dieci morti e moltissimi feriti.

Appuntamento oggi martedi 1 giugno alle ore 17.00 all’ambasciata israeliana

Tutte le reti di solidarietà con il popolo palestinese saranno in piazza

















l’Unità 1.6.10

«Qua ci giochiamo la libertà»: al Quirino la rivolta degli scrittori
Nel teatro romano decolla bene l’iniziativa degli editori: da Scarpa a Camilleri, da Rosetta Loy a Nadia Urbinati Rodotà: «Le persone tornano a essere opinione pubblica»
di Luca Dal Frà
su spogli

l’Unità 1.6.10

Fermiamoli. Intervista a Nadia Urbinati
«Disobbedienza civile per garantire il rispetto della Costituzione»
La studiosa: questa protesta significa rischiare, assumersi responsabilità e colpa È un atto politico ma è anche una scelta basata sul coraggio dei singoli
di Jolanda Bufalini
su spogli

Repubblica 1.6.10
Scrittori anti-bavaglio. Laterza: impossibile fare libri d´inchiesta
Camilleri: rischio fascismo siamo pronti a disubbidire
di Alberto D’Argenio
su spogli
Repubblica 1.6.10
Il carattere è scritto nella chimica ecco gli ormoni della personalità
L'antropologa Helen Fisher divide l'umanità in pionieri, fondatori, diplomatici e scopritori. Un oroscopo biochimico che si forma nel grembo materno
di Andrea Tarquini
su spogli

Le Scienze Edizione italiana di Scientific American 27.5.10
Scoperto dal Nobel Mario Capecchi
Un legame diretto fra disturbi psichiatrici e sistema immunitario
Per la prima volta è stato dimostrato un legame diretto di causa-effetto fra sistema immunitario e disturbi mentali
qui







Osservata la prima metamorfosi di un neutrino
un lancio Ansa segnalato da Francesco qui
e un video segnalato da Rosalba Zubcich qui

Il Mattino 1.6.10

Fisica, la metamorfosi del neutrino
di Valentina Arcovio
qui










Monsignor Vincenzo Franco, vescovo Emerito di Otranto
, sulla condizione delle donne nel nostro paese: «Purtroppo i tempi sono radicalmente cambiati e direi in peggio, con donne spesso ribelli nel nome di un femminismo esagerato, che pretende di cambiare il corso della natura e della storia. Non lo dico io, ma San Paolo: la donna sia sottomessa al marito che rimane pur sempre il capo della famiglia non per capriccio, ma per rispetto di un ordine costituito. Queste cose, che non ho inventato io, ma sono nella scrittura, andrebbero ribadite con maggior fermezza, ma oggi spesso si sorvola per quieto vivere.»
leggi qui, segnalazione di Francesco

«se li conosci li eviti»:
una intervista a Vanity Fair
Agi.it 1.6.10
Vendola: Io e Bossi siamo eguali e contrari, parliamo al popolo ma con risposte contrarie
qui

Clandesino.web 1.6.10
Regionali: Per Sgw Vendola è il più gradito del centrosinistra anche fra i cattolici
qui

l'intervista in cui il catto-comunista pugliese difende la pedofilia è disponibile qui
Bobbio Film Festival dal 24 luglio al 7 agosto con la direzione artistica di Marco Bellocchio
qui, segnalazione di Francesco