domenica 7 giugno 2015

SULLA STAMPA DI DOMENICA 7




Corriere 7.6.15
Associazioni, vendoliani ed ex 5 Stelle Il «non partito» di Landini si organizza
Coalizione sociale al via con sigle e gadget di sinistra. Il leader Fiom: decideremo cosa fare
di Andrea Garibaldi
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Repubblica 7.6.15
La nuova Cosa di sinistra Landini: “Non mi faccio ingabbiare in un partito”
Il leader Fiom all’assemblea di Coalizione sociale “Raccoglieremo chi è contro questo premier”
di Alberto Custodero
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il Fatto 7.6.15
Landini non sta fermo:
ora la Coalizione cerca sede
Pienone per il leader Fiom che fa politica ma che non farù un partito
di Salvatore Cannavò
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Corriere 7.6.15
Perché Landini copia i format della Leopolda (minuti inclusi)
di Monica Guerzoni
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il manifesto 7.6.15
Landini è gia coalizzato
Sinistra. In un migliaio raccolgono la sfida del segretario della Fiom. Per riconquistare i diritti cancellati si parte dal basso. Lanciando campagne su reddito di dignità, beni, saperi e spazi comuni. Nel giorno del battesimo della Coalizione sociale il suo ideatore decide di ascoltare e prendere appunti. Parlerà oggi tirando le fila del lungo dibattito
di Massimo Franchi
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Askanews 7.6.15
Civati a Landini: promuoviamo mobilitazione referendaria insieme
Roma "Riusciamo a promuovere dai nostri diversi punti di vista una mobilitazione referendaria che tocchi alcuni temi nevralgici della politica attuale e restituisca sovranità alle cittadine e ai cittadini?". Lo chiede dal suo blog Pippo Civati, ex deputati Pd oggi nel gruppo Misto.
"Si tratta - aggiunge - della stessa domanda che sto rivolgendo, in questi giorni, agli altri soggetti più dichiaratamente politici. Sarebbe straordinario discuterne e far maturare nel Paese sentimenti e ragioni diversi da quelli che offre attualmente la politica. La domanda c'è: c'è quella sociale e c'è quella politica. Pensiamoci".



Repubblica 7.6.15
“Non ha più i numeri per fare le riforme” minoranza all’attacco
La sinistra accoglie le aperture di Renzi su scuola e Senato. Speranza: “Ora Matteo sta capendo”
di Goffredo De Marchis
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il manifesto 7.6.15
Renzi, una sconfitta su tutti i fronti
Regionali. La batosta elettorale dice che le scelte di destra non vengono premiate dagli elettori di destra. Il progetto renziano è crollato, ma il premier capirà la lezione?
di Piero Bevilacqua
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Repubblica 7.6.15
L’amaca
di Michele Serra
TUTTI a dire che “bisogna spazzare via il marcio” (come scrive il quotidiano della Cei). Ottima idea. Ma se il famoso “marcio” non fosse più asportabile, nel senso che è un marcio strutturale, non l’eccezione ma la regola, non la devianza ma il costume che uniforma? Non credo che i tanti soci del mercato nero capitolino ritenessero di essere dei criminali. Qualcuno sì, certamente i boss, i Carminati e i Buzzi. Ma gli altri? Quanti di loro pensavano semplicemente di partecipare a un business informale, esteso a tanta parte della politica romana, quanti erano convinti di arrotondare lo stipendio, da padri di famiglia, facendo un po’ di nero come tanti italiani negli anni della crisi? Ciò che davvero è stato “spazzato via”, in appena un paio di decenni, sono le differenze ideologiche, le identità culturali, le appartenenze di partito prima avvertite come ricchezza di cui vantarsi e adesso come un impiccio di cui sgravarsi. Sinistra e destra nello stesso sacco, fascisti che fondano la banda (nelle migliori tradizioni della storia criminale romana) e “compagni” che chiedono di partecipare, come si spiega una promiscuità così stretta se non con il fatto che la carriera personale e le tasche da riempire sono la sola vera linea-guida che traccia il percorso, se non di tutti, di moltissimi? Se è questo il marcio — questo non poter essere più niente al di fuori di se stessi e dei propri porci comodi — come ci si può illudere di “spazzarlo via”? È l’orribile motto plebeo, “so’ tutti uguali e tutti ladri”, che rischia l’autorevole convalida delle cosiddette classi dirigenti. Metà paese non va più a votare anche per questo.
La Stampa 7.6.15
La partita truccata del capitalismo
di Mario Deaglio
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Corriere 7.6.15
Di che cosa parliamo quando parliamo di ricchi
di Danilo Taino
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Corriere 7.6.15
La difesa fragile del sindaco
di Antonio Macaluso
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nella foto: Ignazio Marino e Carlo Bruzzi
La Stampa 7.6.15
Anche con la giunta Marino le coop hanno preso 6 milioni
Gli appalti venivano prorogati senza bandi di gara
di Fra. Gri.
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Repubblica 7.6.15
Scioglimento, il destino di Roma in 700 pagine
Tra una settimana al prefetto il dossier degli ispettori che da mesi setacciano gli atti. Il Comune rischia di essere commissariato per più di un anno. Gabrielli: “C’è un quadro lesivo della credibilità delle istituzioni”. Ma Sabella ribatte: “Già voltata pagina”.
di Giovanna Vitale
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AdnKronos 7.6.15
Scuola: Left e L'Asino d'oro, idee per reagire al ddl Renzi-Giannini
Tra le proposte anche un referendum abrogativo
di Giovanni Senatore

La scuola, quella che Piero Calamandrei considerava il quarto potere costituzionale, per docenti, parlamentari, giuristi, studenti riuniti nella sede di Left e di L'asino d'oro, deve reagire al Ddl Renzi-Giannini con idee, analisi e proposte per un'istruzione pubblica e laica. Ne va dell'identità della sinistra, spiega Ilaria Bonaccorsi, direttore del settimanale promotore dell'incontro sabato pomeriggio insieme a L'asino d'oro edizioni.
Tra le proposte l'idea di un referendum abrogativo, di cui ha parlato Domenico Gallo (Giuristi democratici). Ma anche una serie di punti fondamentali per salvare l'istruzione pubblica. E cioè più risorse, formazione, autovalutazione, diritto allo studio, scuola intesa come centro di ricerca.
“Soltanto difendendo la libertà di ricerca e di insegnamento in una scuola pubblica e laica, è possibile una nuova idea di antropologia”, afferma Elisabetta Amalfitano, insegnante precaria di storia e filosofia da 11 anni. “All'università con la legge Gelmini, hanno già fatto quello che nella scuola si intende fare con questo decreto”, osserva Federico Masini, già prorettore dell'Università di Roma La Sapienza. “L'uguaglianza è stata sostituita dalla competitività, a tutti i livelli. Più università e più scuola sono l'unica garanzia per lo sviluppo sociale -aggiunge - Il sospetto è che si voglia ancora una volta marginalizzare il pubblico, a favore del privato. Il problema è la presenza sconvolgente della Chiesa Cattolica in questo Paese. Bisogna cambiare l’antropologia fondamentale, l’idea di essere umano che sta dietro questo decreto, per il quale l’uomo deve lavorare, deve produrre e non può avere una propria realizzazione personale. Un’idea diversa degli esseri umani e una maggiore laicità, probabilmente, farebbero molto bene all'università e alla scuola italiane”.
Assunzioni, retribuzioni, orari: vogliono estendere il Jobs act alla scuola e ridurci tutti a precari: l'accusa è trasversale. Ilaria Iapadre, studentessa (Uds), annuncia che in centinaia di scuole sono stati esposti “quadri” che bocciano inesorabilmente Renzi e Giannini. “Renderemo il decreto inapplicabile già da settembre”, aggiunge. La senatrice Maria Mussini (ex M5stelle, ora Gruppo Misto) denuncia “la profonda ipocrisia che questo decreto contiene”. “La realtà che vi si nasconde - spiega la sua collega di Sel, Alessia Petraglia - è che da oggi al 2020 è previsto il taglio di altri 10 miliardi di Euro”.
Ma è dagli studenti più piccoli, in un video realizzato da Left in una quinta elementare di Roma, e mostrato in apertura dell'incontro, che arriva la visione più limpida di come stanno realmente le cose. “La scuola? E' un'opportunità, un impegno, ma deve essere divertente”, dice una bimba. “La maestra più brava? Quella che ti fa imparare divertendoti”, incalza un altro bambino. E poi: “Cosa vorrei chiedere a Renzi? Più ore di storia”. E ancora: “Una mensa 'seria'”. “La ristrutturazione dei muri perché stanno crollando”. “Più ore di italiano”. “Più libri di poesia...”.
“E' una scuola con idee alte quella che cerchiamo - chiosa Donatella Coccoli, giornalista di left, moderatrice dell'incontro – è questa la migliore risposta, una scuola laica, pubblica, che consenta l'accesso all'istruzione anche a chi parte svantaggiato”.

Repubblica 7.6.15
Le possibili modifiche
Scuola, nuove regole sui premi ai docenti e basta classi pollaio
di Corrado Zunino
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La Stampa 7.6.15
Presidi, assunzioni e paritarie
Le modifiche su cui tratta l’esecutivo
Ma il premier avverte: “C’è solo una settimana e non cederemo a chi cala veti dall’alto”
di Roberto Giovannini
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Repubblica 7.6.15
Senza l'Europa federata saremmo una pedina sulla scacchiera
di Eugenio Scalfari
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Repubblica 7.6.15
La Consulta e la legge 40
di Giuseppe Maria Berruti
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La Stampa 7.6.15
Sbarchi, adesso è emergenza vera
Migliaia di profughi soccorsi in mare
In arrivo nei porti italiani su navi militari tedesche e irlandesi, da gennaio già 50 mila salvati
di Guido Ruotolo
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La Stampa 7.6.15
Tra gli ex insediamenti nella Striscia di Gaza “liberata” dagli israeliani
A 10 anni dal ritiro alcune colonie sono ormai macerie Hamas ne ha valorizzato altre: qui costruiamo il nostro Stato
di Maurizio Molinari
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Corriere La Lettura 7.6.15
Metà dei geni dell’uomo sono gli stessi del lievito: merito di antenati comuni
di Edoardo Boncinelli
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Corriere La Lettura 7.6.15
L’eugenetica non è più quella di una volta
Ora riguarda parti di Dna, non l’individuo
di Fabio Deotto
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Corriere La Lettura 7.6.15
Asor Rosa
Addio popolo ora tocca alla massa (e alle classifiche)
di Pierluigi Battista
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Corriere La Lettura 7.6.15
Ucraina 1932-33, un castigo intenzionale
di Dino Messina
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Repubblica 7.6.15
La biografia.
In “Il defunto odiava i pettegolezzi” Serena Vitale ricostruisce tra testimonianze e versi l’esistenza del grande poeta russo
Vita e morte di Majakovskij senza gossip
Si parte da quel 14 aprile 1930 quando viene ucciso da un colpo di pistola al cuore. Omicidio o suicidio non importa: fu immolato al potere staliniano
di Valerio Magrelli
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La Stampa 7.6.15
Il Congresso di Vienna
La pace batte la libertà
A duecento anni dall’atto finale con cui le potenze vittoriose cercarono di ripristinare l’ordine distrutto da Napoleone gli storici sfumano il giudizio negativo sulla restaurazione
di Gianni Riotta
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Il Sole Domenica 7.6.15
Italo Calvino (1923-1985)
Non basta essere nel giusto
Una lezione morale che non riguarda la leggerezza, ma l’impegno di affrontare il male che ci circonda
di Carlo Ossola
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Il Sole Domenica 7.6.15
Ontologia massonica
L’arpa del Gran Maestro
I dialoghi di Lessing e Herder mettono in luce l’armonia scaturita dall’unione tra illuminismo e neoplatonismo
di Silvia Ronchey
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«La madre deve tentare di tenere insieme la cura particolareggiata per il figlio con il dono della sua assenza»
Repubblica.it 7.6.15
Recalcati e le madri: "Le loro mani ci salvano dal vuoto, il loro sorriso ci apre al mondo"
Lo psicanalista protagonista dell'assolo di RepIdee a Genova sulla figura della madre tra sfaccettature, contraddizioni, sensazioni e paure. "La maternità è un'esperienza complessa, fisica ed emotiva. Ma solo nella madre possiamo trovare la salvezza dal senso di vuoto"
di Piera Matteucci
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si ringrazia Matteo Fago
l'immagine compare su il Fatto di domenica 7 giugno
FAHRENHEIT del 03/06/2015 - Massimo Recalcati, Le mani della madre, Feltrinelli
Massimo Recalcati Le mani della madre, Feltrinelli
la registrazione del podcast qui
Il Sole Domenica 7.6.15
Tomismo analitico
I diversi sensi dell’essere
di Mario De Caro
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Il Sole Domenica 7.6.15
Duemila anni di cristianesimo
Una storia nella Storia
Un’imponente opera in quattro volumi mostra la straordinaria ricchezza culturale del «Logos che si è fatto carne»
di Gianfranco Ravasi s.j.
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Repubblica 7.6.15
Il vero umanesimo religioso è portare Dio qui sulla terra
di Vito Mancuso
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«Approvato il nuovo statuto, che stabilisce che per divenire soci bisogna sottoporsi a un’analisi didattica della durata minima di un anno con uno psicoanalista esperto e presentare un elaborato scritto»
La Stampa 7.5.15
La Società psicoanalitica italiana compie 90 anni
L’occasione sarà celebrata in un convegno che si terrà a Teramo il 31 ottobre prossimo. Oggi conta oltre novecento soci negli undici centri presenti su tutto il territorio italiano
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si ringrazia Francesco Maiorano