domenica 27 settembre 2015

SULLA STAMPA DI DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015

Il Fatto 27.9.15
Alfano sull’Unità, il lettore esulta
Quale gioia hanno vissuto ieri i lettori de l’Unità. Il popolo della sinistra rimasto fedele al quotidiano fondato da Gramsci ha esultato quando a pagina 7 ha trovato una pregevole intervista al ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Democristiano in gioventù, come il premier e segretario Renzi, peraltro, poi berlusconiano di ferro fino alla scissione da Forza Italia per mantenere la poltrona al governo già con Letta e mai mollata neppure con Renzi. Rassicura: “Mai nel Pd, puntiamo a rafforzare i moderati”. E, già qui, un sospiro di sollievo. Ma la vera gioia per i lettori dell’Unità quando la collega chiede al ministro di Renato Schifani, della possibilità che l’ex presidente del Senato ritorni a casa da Berlusconi. Alfano è certo: “Conosco da tanto tempo Schifani: ha spalle larghe e non fa marcia indietro tanto facilmente. Altra cosa è non rinnegare il proprio passato”. Immaginiamo l’esultanza, i brindisi, l’incontenibile felicità del lettore alla notizia che Schifani continuerà a sostenere il governo del Partito democratico. Ma cosa farà, con chi starà Ncd alle amministrative della prossima primavera? Alfano non si sbilancia, un po’ con gli uni, un po’ con gli altri, per non scontentare nessuno: “Valuteremo zona per zona, è chiaro che Torino non è Napoli e Milano non è Bologna”. Non fa una piega.
Il Fatto 26.9.15
Hashtag, Unità e filo diretto
Nllo staff della comunicazione di Matteo Renzi, lo considerano ancora oggi l’esperimento finora più riuscito: #matteorisponde, recitava l’hashtag del botta e risposta via Twitter tra il presidente del Consiglio e i cittadini. L’hanno replicato più volte, anche se da un po’ di tempo il premier sembra prediligere strumenti meno bi-direzionali come i video sul Jobs Act e sulla Buona scuola. Il filo diretto, in compenso, Renzi lo ha aperto sulla rinata Unità, dove ogni sabato il segretario del Pd risponde alle sollecitazioni dei lettori (qualche volta pure un filino bruscamente).



Corriere 27.9.15
Renzi, la sinistra moderna e l’anomalia italiana
di Paolo Franchi
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Il Fatto 27.9.15
Serve un comitato di salute pubblica guidato da Rodotà
risponde Antonio Padellaro
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Corriere 27.9.15
Debora Serracchiani
«C’è un accordo nel Pd Quelle regole sull’elezione sono efficaci, resteranno»
Serracchiani: è opportuno anche il voto di FI ed ex M5S
intervista di Monica Guerzoni
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Corriere 27.9.15
Nuova richiesta della minoranza
Norme transitorie nel mirino
di Mariolina Iossa
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Il Fatto 27.9.15
Paul Ginsborg
“Dissenso zero, vedo troppi servi volenterosi”
Lo storico che animò i Girotondi e il “sonno” dell’opinione pubblica italiana
“Carriere appese a Renzi. Perciò stanno tutti zitti”
intervista di Mario Portanuova
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il manifesto 27.9.15
Sedotti dall’arroganza di Renzi
Le ultime villanie del premier dicono qualcosa di nuovo su noi tutti: che ci stiamo assuefacendo a una volgarità e una violenza che dovrebbero destare allarme e forse scandalizzare
di Alberto Burgio
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Il Fatto 27.9.15
Renzi, l’allievo che ha superato il maestro
Se Berlusconi avesse fatto quello che sta facendo l’attuale premier sarebbe successo il finimondo
Ora invece applaudono tutti
di Luisella Costamagna
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Il Fatto 27.9.15
Le lievi imprecisioni sulla Sanità di Renzi
di Ma. Pa.
In questo davvero si somigliano. Renzi e Berlusconi, s’intende. Ogni tanto si danno ragione sparando numeri a casaccio: nessuno li contraddice e, chi lo facesse, farebbe la figura del pedante.
Questo compito spetta in questo momento a chi scrive, ma visto che riguarda la spesa sanitaria, forse le lievi imprecisioni del presidente del Consiglio saranno meno tollerate: ma perché i medici scioperano? S’è sorpreso Renzi al Tg5: “Guardiamo i numeri: 106 miliardi nel 2013, 109 miliardi nel 2014, +3%, 110 miliardi nel 2015 e 111 miliardi l’anno prossimo. Di soldi nella sanitàne abbiamo messi di più”. Poi, si sa, la gente non è mai contenta, il destino cinico e baro, etc... Problema: i numeri sono falsi. Per appurarlo basta leggere il bilancio dello Stato firmato da Renzi e da Padoan: i miliardi erano 110 nel 2013 e 111 l’anno dopo e tanti saranno pure nel 2015. La spesa sanitaria italiana già inferiore alla media Ocse è diminuita con Monti e ora è ferma (cioè si abbassa, tenendo conto dell’aumento dei prezzi). Di più: il governo quella spesa la vuole tenere bloccata pure nel 2016, rimangiandosi l’aumento promesso a luglio alle Regioni per costringerle ad accettare 2,5 miliardi di tagli (quelli che, ora, i medici scoprono essere tagli ai servizi). Tant’è, ma tanto quello se ne frega.

Il Fatto 27.9.15
Boschi, altro che tacchi, lei fa il Capo
di Sal. Can.
Quando si parla di Maria Elena Boschi mediamente si pensa a tacchi a spillo, scarpe leopardate e forme sinuose. Ma i luoghi comuni, e un po’ sessisti, di tanta stampa italiana, non aiutano a cogliere l’essenziale: Boschi punta davvero in alto. Te ne accorgi quando scopri, per l’ennesima volta, che ad annunciare al mondo che la Leopolda “si farà anche quest’anno, a novembre” è la sua dichiarazione alle agenzie. Ma soprattutto se si legge nelle pieghe del resoconto che il Corriere della Sera ha dedicato alla convention francescana di Assisi. Presenti Boschi, Susanna Camusso, Stefania Giannini e Roberta Pinotti con l’unico uomo invitato, il cardinal Gianfranco Ravasi. Il quale, guardando i pantaloni delle altre, scherza: “Sono l’unico con la gonna”. Risate. E tutti a guardare la mise di Maria Elena. Che però, a mezza voce, si rivolge a Camusso e le pro-
pone: “Se vuoi ci possiamo incontrare per parlare della legge di Stabilità”. Ecco, la giovane ministra, iper-fotografata, dal volto gentile e sorridente e tutto quello che volete, in realtà studia e lavora come se fosse il “capo”. Convoca la convention della corrente, parla direttamente con i sindacati, li alletta “era ora”, risponde Camusso e un po’ alla volta costruisce un futuro. Il suo.
La Stampa 27.9.15
L’ultimo atto della fuga da Fi
Ora a lasciare sono i peones
Da inizio legislatura persi 40 senatori e più di 30 deputati
di Mattia Feltri
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Il Sole 27.9.15
In fuga da Fi tra riforme e Finanziaria
di Lina Palmerini
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Repubblica 27.9.15
L’ex braccio destro del Cavaliere
“Aiuto il premier a costruire il Partito della Nazione. A Silvio dico: la politica è leadership, tu l’hai persa”. Gioco di ricompense con le poltrone di sottogoverno
La tela del ragno di Verdini “Io sono un taxi che porta da Berlusconi a Matteo Così al potere altri 10 anni”
intervista di Tommaso Ciriaco
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Repubblica 27.9.15
Lo svuotamento di Forza Italia
di Piero Ignazi
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Corriere 27.9.15
Le carte sugli affari di Tiziano Renzi
In settimana la scelta del gip
di Erika Dellacasa
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Il Fatto 26.9.15
Nelle carte dei pm di Genova
“Hanno mollato l’azienda per non inguaiare Matteo”
Il padre Tiziano cercava “di allontanare la ditta di famiglia dal loro cognome, considerata l’intrapresa carriera politica del figlio”
Quel Tfr intascato da Renzi
di Ferruccio Sansa e Davide Vecchi
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Repubblica 27.9.15
Cantone:le leggi vanno rispettate
«Una volta che le leggi le facciamo non ci dobbiamo meravigliare quando qualcuno le applica». Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, interviene sulla sospensione del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che per 3 mesi non potrà firmare nomine. «L’iter è ancora in corso», si difende il presidente, scivolato sulla nomina (poi revocata) di Giovanni Agresti a commissario dell’Ipab di Gaeta. «Non c’è ombra di fatti corruttivi, ma di un mancato rispetto di meccanismi formali», segnala Cantone. «Se ci fosse una sospensione per aver revocato una nomina fatta sulla base di un’autocertificazione falsa ci troveremmo di fronte a una profonda illogicità», aggiunge Zingaretti. Intanto Mario Oliverio, governatore della Calabria, destinatario del medesimo provvedimento, sta valutando l’impugnazione.
Corriere 27.9.15
L’ambigua ricerca delle élite
di Ernesto Galli della Loggia
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Corriere 27.9.15
Sul futuro del Paese pessimisti in calo
Ora sono uno su tre
di Nando Pagnoncelli
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Corriere 27.9.15
Bonino e Pannella riappaiono insieme Ma resta il gelo
MILANO Prove tecniche di disgelo tra Marco Pannella e Emma Bonino dopo le «bacchettate» inferte all’ex ministro da Pannella a luglio. Ieri a Milano al XII congresso dell’associazione Luca Coscioni i due storici leader radicali (nella foto insieme, con Bonino seduta di spalle) si sono sfiorati. All’ingresso di Bonino in sala, Pannella ha applaudito e si è lasciato scappare un «finalmente». «Avevo solo chiesto e auspicato che Emma partecipasse ai lavori», chiarisce. «La sua presenza è necessaria a noi e forse anche a lei», prosegue. Tra
i due, però, c’è ancora distanza. «Fare pace? Io non ho fatto nessuna guerra», dice l’ex segretario. «Pannella ha fatto tutto da solo, se vuole spiegazioni si rivolga a lui — commenta Bonino su un possibile riavvicinamento —. Sono radicale iscritta e sono stata anche al consiglio generale dell’associazione Luca Coscioni a Orvieto».








 Corriere 27.9.15
Renzi
Più militari all’estero
di Massimo Gaggi e Marco Galluzzo
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Il Sole 27.9.15
Renzi: Italia leader nel peacekeeping
Roma pronta ad aumentare le missioni di pace e il ruolo nella cooperazione
Il premier, in vista del discorso all’Onu, avvia una tre giorni fitta di incontri a New York tra cui Clinton e Soros
di Gerardo Pelosi
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Repubblica 27.9.15
Il papa e Obama parlano al mondo, ascoltiamoli
Operano in settori diversi ma le finalità sono affini. Purtroppo non avranno molto tempo a disposizione
Francesco vuole una Chiesa missionaria che non deve essere deturpata dall’amore per il potere
In Italia la personalità politica più importante è Matteo Renzi
di Eugenio Scalfari
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Repubblica 27.9.15
L’amaca
di Michele Serra
La celebre battuta attribuita a Stalin — “quante divisioni ha il Papa?” — potrebbe essere ripresa e modificata, oggi, in “quanti deputati ha il Papa?”. Volendo dire che il fenomenale radicalismo politico di Bergoglio è favorito, e non poco, dalla dimensione soprattutto filosoficospirituale entro la quale agisce e parla. Il Papa, beato lui, non legifera; né si presenta alle elezioni, nelle quali, in qualunque Paese occidentale, lo slogan “terra, casa e lavoro per tutti” rischierebbe percentuali da sinistra radicale: ovvero non altissime. Il primo papa di nome Francesco può agevolmente indicare princìpi aurei, prospettive di palingenesi sociale, morale e ambientale senza doverli poi passare al vaglio, molto stretto, della grettezza umana e del calcolo di partito.
Detto questo, e dunque ammesso che un capo spirituale, quando parla di politica, può prendersi anche qualche lusso, resta da constatare l’impressionante forbice che separa un discorso come quello di Bergoglio all’Onu dalla ordinaria prassi della sinistra occidentale, terrorizzata da qualunque seria critica strutturale alla società di mercato. E dunque, forse, una volta stabilito che il Papa non ha divisioni né deputati, sarebbe anche il caso di chiedersi: quante parole giuste ha la sinistra? Quanta energia residua? Quanta speranza?

Il Fatto 27.9.15
Lo stato del mondo secondo Francesco
di Furio Colombo
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Il Sole 27.9.15
Le parole di Francesco tra profezia e diplomazia
di Bruno Forte
Arcivescovo di Chieti–Vasto
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Repubblica 27.9.15
“La famiglia è in pericolo” il manifesto per il sinodo dei cardinali conservatori
Da Ruini a Caffarra, undici prelati di peso rispondono alle aperture di Bergoglio: “No alla comunione ai divorziati e alle nozze gay. Fermiamo questa fase di disfacimento”
di Paolo Rodari
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Il Fatto 26.9.15
L’Avana
Il Vaticano ha messo alle strette i Castro: un ruolo alla chiesa o sarà crisi
Cuba, nazionalcattolicesimo trionferà
di Diego Lopez
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Il Fatto 27.9.15
Inchiesta sui cattolici
Imparare la sottomissione nelle caserme dei seminari
I più giovani, quelli entrati nell’era Ratzinger sono i più conservatori, ossessionati dalla liturgia
di Marco Marzano
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Il Sole 27.9.15
Diplomazia globale
Il nuovo mondo e la pace kantiana
di Guido Rossi
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Il Sole 27.9.15
Migranti, la vera alternativa
Etica dei principi o etica della responsabilità?
di Luca Ricolfi
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Il Sole 27.9.15
Migranti, l’integrazione crea risorse
È l’istruzione a fare la differenza quando si tratta di trarre benefici, e non problemi, dall’immigrazione
di Fabrizio Galimberti
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Il Sole 27.9.15
L’esempio di Metropoliz
Negli spazi urbani si gioca la vera partita dell’accoglienza
di Claudia Galimberti
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La Stampa 27.9.15
I nazionalismi e le responsabilità dell’Unione europea
di Emanuele Felice
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Corriere 27.9.15
Catalogna
Gli indipendentisti oggi puntano alla maggioranza assoluta alle regionali per proclamare l’addio alla Spagna
«Come Joan Miró, non ci fidiamo più»
di Francesco Battistini
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Corriere 27.9.15
Il “ministro” Albinyana
«Non è solo il fisco Si tratta di scegliere la nostra storia»
di Sara Gandolfi
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Repubblica 27.9.15
Javier Cercas
“I secessionisti vogliono nascondere corruzione e tagli brutali al welfare”
La campagna dei nazionalisti dice lo scrittore alla vigilia del voto in Catalogna che il presidente Mas ha trasformato in un referendum sull’indipendenza è fatta di falsità e populismo. Ma se avranno la maggioranza, il paese rischia di andare via dall’Europa
di Alessandro Oppes
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si ringrazia Pietro Sabatelli 









il manifesto 26.9.15
Gerusalemme
Quattro anni di carcere per gli adolescenti palestinesi che lanciano pietre
Niente spazio alla politica, il gabinetto di sicurezza israeliano presieduto dal premier Netanyahu ha deciso misure durissime contro coloro che scagliano pietre e molotov. Restano impuniti invece gli assassini di Ali, Saad e Riham Dawabsha, arsi vivi nel rogo di Kfar Douma
di Michele Giorgio
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il manifesto 27.9.15
Giornalista italiano picchiato e ferito da soldati israeliani
Intervista. Andrea Bernardi, 32 anni, videoreporter italiano dell'agenzia francese Afp, è stato aggredito, senza alcuna ragione, da alcuni soldati israeliani mentre era nel villaggio di Beit Furik (Cisgiordania)
di Michele Giorgio
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Repubblica 27.9.15
Azar Nafisi
“Teheran ha paura e sta cambiando Ma l’Occidente adesso deve aiutarci”
La scrittrice esule negli Usa commenta la svolta di Rouhani: “Ma sui diritti umani deve fare di più”
Non è stato lo scià a darci dei diritti e gli ayatollah a toglierceli, le donne se li sono sempre conquistati
Per le democrazie gli stati totalitari dovrebbero essere degli specchi per imparare a prevenire i pericoli
L’indifferenza è il male peggiore.
Oggi le persone non leggono e dal conformismo nasce la violenza
di Vanna Vannuccini
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il manifesto 26.9.15
Alla Columbia University, studenti letteralmente alla fame
Affresco americano: le rette da 60mila dollari condannano gli studenti a pagare a vita i loro debiti. E a non mangiare. In uno degli atenei più ricchi del globo una startup distribuisce buoni pasto per gli indigenti. La carità ai tempi della "sharing economy"
di Paolo Mossetti
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La Stampa 27.9.15
Tra politica ed economia
il capitalismo è una fisarmonica
Pubblicato per la prima volta in Italia il saggio di Jean Baechler sulle origini del libero mercato nello spazio unificato della cultura europea
di Giovanni Orsina
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Corriere La Lettura 27.9.15
Il filosofo contro Darwin
Thomas Nagel è un brillante pensatore che si dedica a demolire quattro secoli di ricerca scientifica. Ma non se la cava molto bene
Se una teoria non riesce a spiegare tutto allora non spiega nulla:il vincitore del Premio Balzan parte da qui per affrontare l’evoluzionismo. E tuttavia a questo contrappone soltanto una visione teleologica e una simptia (anche se non condivisione) per i sostenitori del “Disegno intelligente”
di Edoardo Boncinelli
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Repubblica 27.9.15
In difesa della storia anche a costo della vita
“Oro dentro” racconta l’impegno di Fabio Maniscalco, archeologo morto a causa di un tumore provocato dall’uranio impoverito durante le missioni nei Balcani
di Tomaso Montanari
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Il Sole Domenica 27.9.15
Le pulsioni di Wilson
La richiesta di un parere sul carattere del presidente americano fu l’occasione per dimostrare la validità della ricerca psicoanalitica. E paragonarsi a Newton...
di Sigmund Freud
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Il Sole Domenica 27.9.15
Freud. Inediti sul cristianesimo
Ora sul lettino c’è anche Gesù
di Alessandro Pagnini
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Il Sole 27.9.15
Nella mente degli antichi greci
Alla ricerca della «psyche»
Dalla dimensione psichica degli eroi omerici all’anima immortale di Platone. Una originale indagine di Anthony Long
di Martino Menghi
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Il Sole Domenica 27.9.15
Passioni spinoziane
di Ar. M.
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Il Sole 27.9.15
La guerra civile
Così cambiò l’America
Bruce Levine ripercorre attraverso diari, lettere e documenti il conflitto che mise fine allo schiavismo e costò oltre 600mila vittime
di Valerio Castronovo
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Il Sole Domenica 27.9.15
Josephine Wieck Schumann (1819-1896)
«Il mio Eros per il piano»
Compositrice, amante passionale dell’autore tedesco e forse di Brahms, madre e musa. Le lettere ne rivelano genio e ironia
di Quirino Principe
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Il Sole Domenica 27.9.15
T. S. Eliot (1888-1965)
La guerra desolata
La «Waste Land» può essere considerata lo spartiacque tra i detrattori della «bellezza dei conflitti» e gli «indifferenti»
di Renzo S. Crivelli
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Il Sole 27.9.15
Miller senza Bibbia
Nella biblioteca dello scrittore mancava il testo biblico. Eppure egli espresse la volontà di leggere la «Summa» di Tommaso d’Aquino
di Gianfranco Ravasi s. j.
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Il Sole 27.9.15
Astronomia
Esplosione di pianeti extrasolari
Il 6 ottobre 1995 anche l’ultimo brandello di antropocentrismo è stato distrutto dall’annuncio della scoperta di un pianeta in orbita intorno alla stella 51 della costellazione del cavallo alato (Pegaso). Di colpo il sistema solare non era più unico
di Patrizia Caraveo
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Repubblica 27.9.15
Varoufakis questa sera ospite di Fabio Fazio
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