giovedì 19 febbraio 2015






























il Fatto 19.2.15
Falciani: “Ior, indagini bloccate dal Vaticano”

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Corriere 19.2.15
Swissleaks, Falciani: il Vaticano fermò le indagini sullo Ior
Secondo l’ex dipendente di Hsbc che trafugò la lista dei 100 clienti della banca, la Svizzera era disposta a collaborare, ma arrivò lo stop

qui

Corriere 19.2.15
Prima pagina (sic!)
Come accogliere tutta la ricchezza della parola di Dio
Il conformismo e il chiudersi in un ghetto aprono all’ideologia
Ogni mistero deve restare tale anche dopo la sua rivelazione
di Jorge Mario “papa Francesco” Bergoglio

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Corriere 19.2.15
il diavolo probabilmente
Una mostra a Rovigo raccoglie opere di grandi pittori simbolisti
Così si espressero gli incubi dell’Europa di fronte ai cambiamenti della modernità tra Ottocento e Novecento
Alle radici dell’inquietudine moderna le città regno degli oscuri visionari
di Melisa Garzonio
su spogli  nell'immagine, dal Corsera, Satana di Franz Von Stuck
















Corriere 19.2.15
Dall’inferno agli abissi umani
Le raffinate astuzie di Satana
Tra Otto e Novecento Belzebù ha perso la sua carica simbolica e si è annidato nella psiche
di Roberta Scorranese

su spogli nell'immagine, Il bacio della Sfinge, di Franz Von Stuck

Corriere 19.2.15
L’eclissi della verità foraggia il Maligno
di Marco Ventura

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«Il più gelido e “tecnico” (Heidegger) sterminio mai messo in opera sul pianeta»
Repubblica 19.2.15
Quella legge sul negazionismo

risponde Corrado Augias
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Il disegno è di David Olère, artista francese di origine polacca, fu internato nel marzo del 1943 e assegnato al Sonderkommando di Birkenau, l'unità di prigionieri assegnata alla rimozione dei corpi dalle camere a gas e alle operazioni di cremazione.
Olère rimase ad Auschwitz fino al gennaio del 1945 quando i nazisti, ormai sconfitti, decisero di ritirarsi portando con loro tutti i prigionieri sani in una "marcia della morte" verso il campo di Mauthausen, poi verso i campi di Melk ed Ebenseee dal quale Olère riuscì finalmente a fuggire.
Olère aveva iniziato a disegnare da testimone oculare nell'ultimo periodo della sua prigionia, raffigurando scene di vita quotidiana nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.






















La Stampa 19.2.15
Madia in tv: “Io e Di Battista eravamo catechisti insieme”

il video qui
si ringrazia Marcella Matrone
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il Fatto 19.2.15
Pinocchio
L’ottimismo è il sale della vita e Renzi lo sa

“Siamo un Paese manifatturiero, secondo alla Germania, ma li riprenderemo”.
(Matteo Renzi 18/02/2015)
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il Fatto 19.2.15
Dizionario quirinalese
Mattarella in playback: lui tace, i giornali scrivono testi e musiche
di Fabrizio d’Esposito

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il Fatto 19.2.15
“A Melfi come schiavi”. Ma Renzi è “gasatissimo”
Renzi a Mirafiori con Elkann e Marchionne
di S. Can.

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il Fatto 19.2.15
Il gattopardo Poletti: “Addio Co.co.pro.”. Cambia solo nome...
di Salvatore Cannavò

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il manifesto 19.2.15
Poletti non «disbosca»: restano 45 contratti
di Massimo Franchi

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il manifesto 19.2.15
Avremo 90 F-35 senza motore e senza conoscerne il prezzo
Pinotti conferma lo shopping militare, su Twitter
di Manlio Dinucci

qui


La Stampa 19.2.15
Anticorruzione, scintille tra governo e Pd
Lumia (capogruppo in commissione Giustizia): «Il governo non escluda a priori l’eventualità di presentare subemendamenti»
di Francesco Maesano

qui

il Fatto 19.2.15
Riforme
Falso in bilancio, ancora non basta
di Bruno Tinti

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il Fatto 19.2.15
Detenuto suicida, gli agenti esultano “Uno di meno”
di Silvia D’Onghia

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La Stampa 19.2.15
La gabbia
di Massimo Gramellini

qui

Repubblica 19.2.15
L’ultima vergogna
di Michele Serra

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il Fatto 19.2.15
Scalate letterarie
Rcs libri, Mondadori fa sul serio
di Silvia Truzzi

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La Stampa 19.2.15
Stefano Mauri (GeMS)
“Per l’Italia sarebbe qualcosa di abnorme”
di M. B.

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Repubblica 19.2.15
L’Editore della Nazione
Mondadori vuole Rizzoli sarà il gigante del libro
di Stefano Bartezzaghi

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Repubblica 19.2.15
Mondadori vuole Rizzoli ecco il colosso dei libri
Rivoluzione nell’editoria il gruppo di Segrate offre 120 milioni per la Rcs Libri
di Simonetta Fiori

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Corriere 19.2.15
Davigo e la responsabilità dei giudici: «È incostituzionale»
L’ex pm di Mani pulite: la legge servirà a liberarsi di magistrati scomodi. Riunione d’urgenza dell’Anm
di Gio. Bia.

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La Stampa 19.2.15
“Mafia Capitale, quel mondo di mezzo che rivela lo stato di un Paese “
Uno spirito pubblico intriso di corruzione e crimine
di Nando Dalla Chiesa

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Corriere 19.2.15
Difficile rispondere alla domanda «dove?»
Chiedetegli di trovare la Crimea, Tripoli o l’Eritrea su un planisfero fisico
di Beppe Severgnini

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IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA:
CLICCA SULL'IMMAGINE PER RENDERLA LEGGIBILE


 















La Stampa 19.2.15
Scoppia il caso nel Pd
Stato di Palestina, il voto alla Camera slitta
Una mozione di Sel-Psi chiede il riconoscimento. Il Pd verso il sì. Contrarie Fi e Lega

qui
il commento di Antonella Rampino qui
il Fatto 19.2.15
Il bluff del giorno
Il Pd stupisce tutti: “Riconosciamo la Palestina”. Ma non subito, dopo...
di Paola Zanca

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il manifesto 19.2.15
Ebrei: «Senza paura, insieme agli italiani»
Le comunità. Da Milano e Roma, da Trieste a Livorno, la risposta all’appello di Netanyahu
Il riconoscimento italiano allo stato palestinese?
«Ancora una volta si vuole credere che gli ebrei siano in qualche modo responsabili di ciò che avviene nel mondo»
di Eleonora Martini

qui

il manifesto 19.2.15
Intervista a Ilan Baruch, ex negoziatore israeliano: «L'Italia dica sì per far ripartire il negoziato»
di Chiara Cruciati

qui
Corriere 19.2.15
Mozione pro Palestina. Israele critica il Pd
di D. Mart.

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Repubblica 19.2.15
Laura Puppato, senatrice Pd
“Paralizzati dalla Shoah ma ora basta tergiversare su un popolo che soffre”
intervista di Giovanna Casadio

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Corriere  19.2.15
Israele scopre gli eccessi dell’edonista Netanyahu
di Davide Frattini

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Repubblica 19.2.15
Petrolio e veti incrociati bloccano le grandi potenze solo gli sceicchi possono sciogliere i nodi della crisi
di Vittorio Zucconi

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Repubblica 19.2.15
È indispensabile la coesione tra le forze politiche per evitare i vecchi errori
Il pericolo inerzia dell’occidente mentre Roma cerca una mission
Fino a che punto il Paese intende giocare un ruolo diretto nella crisi?
A parole siamo pronti a un contributo determinante, nei fatti meno
di Stefano Folli

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Repubblica 19.2.15
Olivier Roy
Ma non accostate Islam e fascismo sono delinquenti senza ideologie
di Anais Ginori

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Corriere 19.2.15
Occidente ridotto alle Crociate
Una storia che non si chiude
di Roberto Tottoli

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il Fatto 19.2.15
I Caschi Blu restano a casa la Libia preferisce le armi
Al Consiglio di sicurezza dell’Onu i Paesi Arabi chiedono la fine dell’embargo 2011
di Giampiero Gramaglia

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Corriere 19.2.15
L’America preme sulla Grecia: «Intesa o conseguenze dure»
Il segretario del Tesoro Usa chiama il ministro delle Finanze ellenico Varoufakis
Juncker: «Rispettare gli obblighi finanziari»

qui
il Fatto 19.2.15
Obama scarica la Grecia. Ora Tsipras è rimasto solo
Il Segretario al Tesoro Usa avverte: “Senza accordo saranno guai”
di Stefano Feltri

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il Sole 19.2.15
Il bazooka di Draghi e la debolezza dei greci
di Alessandro Plateroti

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il Fatto 19.2.15
Le idee
Nella testa di Yanis Varoufakis, “marxista irregolare” al potere

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Corriere 19.2.15
Nel negoziato di Atene entra anche (per gioco) il dilemma del prigioniero
di Danilo Taino

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IL DIAGRAMMA DEL DILEMMA DEL PRIGIONIERO, QUI A SINISTRA IN PICCOLO, È DISPONIBILE IN FORMATO LEGGIBILE QUI
il manifesto 19.2.15
Grecia, la proroga vuol dire sì all’austerità
Eurocrack. La Troika, come Shylock del Mercante di Venezia, insiste nel pretendere la sua libbra di carne in pagamento del debito
Tsipras è disposto a pagare una libbra della sua carne solo a condizione di non dover includervi anche il proprio sangue
di Domenico Mario Nuti

qui

il manifesto 19.2.15
L’appello degli intellettuali europei: sulla Grecia l’Ue cambi rotta
Costas Douzinas, Jacqueline Rose, Giorgio Agamben, Slavoj Zizek, Lynne Segal, Gayatri Spivak, Etienne Balibar, Judith Butler, Jean-Luc Nancy, Chantal Mouffe, David Harvey, Eric Fassin, Joanna Bourke, Immanuel Wallerstein, Wendy Brown, Sandro Mezzadra, Marina Warner, Drucilla Cornell

qui


La Stampa 19.2.15
Da Atene a Budapest, la rete di Putin
Dopo le offerte di aiuto alla Grecia, l’intesa e la piena sintonia con l’ungherese Orban
Il capo del Cremlino trova sponde nella Ue e mette in difficoltà i fautori delle sanzioni
di Tonia Mastrobuoni

qui











Corriere 19.2.15
Giovane uccisa. Le donne turche sfidano Erdogan
Manifestazioni da giorni in tutte le città
di Alessandra Muglia

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Corriere 19.2.15
La Turchia nella Nato. Il peso della storia
risponde Sergio Romano

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Repubblica 19.2.15
Se l’elefante supera il dragone
L’economia mondiale scopre nell’India la sua nuova locomotiva: nel 2016 il ritmo di crescita del Pil sarà superiore a quello cinese
Un sorpasso storico che segna anche un cambiamento nello scacchiere internazionale
di Federico Rampini

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Repubblica 19.2.15
Ma Pechino rallenta per puntare sui consumi
di Giampaolo Visetti

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Repubblica 19.2.15
La democrazia in recessione
di Thomas L. Friedman

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Corriere 19.2.15
Iwo Jima, l’isola insanguinata
70 anni fa l’ecatombe nel Pacifico
Durante la Seconda Guerra Mondiale lo sbarco americano sulla striscia di terra controllata dai giapponesi: fu la battaglia più sanguinosa
di Paolo Rastelli

qui
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Repubblica 19.2.15
Basilica di Assisi
I lavori condotti sui capolavori trecenteschi rischiano di alterare gravemente i colori dell’originale
Allarme Giotto “Quel restauro è una minaccia per gli affreschi”
di Tomaso Montanari

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Repubblica 19.2.15
Dna decifrata
La sinfonia della vita così è la mappa dell’attività dei geni
Pubblicate su Nature le ricerche su 127 tessuti del corpo umano. Aiuteranno a curare il cancro e l’Alzheimer
di Elena Dusi

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Repubblica 19.2.15
La via per scoprire l’origine delle malattie
di Marco Cattaneo

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mercoledì 18 febbraio 2015

Repubblica 18.2.15
La religione incompresa
La cultura moderna, la nostra cultura illuministica, è nata e si è radicata per domare il potere del fenomeno religioso
Ma la convinzione di averne ridotto la forza le si è ritorta contro
di Nadia Urbinati

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il manifesto 18.2.15
La longevità dei pontefici
«Il papato e altre invenzioni. Frammenti di cronaca dal Medioevo a papa Francesco» di Agostino Paravicini Bagliani: cronaca di un'istituzione che si avvia a completare il secondo millennio di vita, fra solitudini, dimissioni e nuova popolarità

di Marina Montesano

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Celebrazioni per la ricorrenza dei Patti Lateranensi a palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata Italiana presso la Santa Sede a Roma.
La Stampa 18.2.15
Falso in bilancio
Forza Italia si impunta
Tempi più lunghi
di Francesco Maesano

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il Fatto 18.2.15
Accordicchi e ostruzionismo: anti-corruzione nel pantano
Forza Italia di traverso, poi con il Pd boccia il raddoippio della prescrizione
di Antonella Mascali

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La Stampa 18.2.15
Lavoro: ok le tutele crescenti ma la maggioranza si spacca
L’agenzia unica ispettiva riaccende lo scontro
di Roberto Giovannini

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il manifesto 18.2.15
Caos totale sui contratti
La maggioranza si spacca (Ncd vota contro) sul parere sul "tutele crescenti"
Oggi incontro Poletti-sindacati
La Cgil lancia la mobilitazione per un nuovo Statuto
Nessuna certezza sui decreti attuativi
La promessa di Renzi di cancellare i cocopro slitta al 2016?
Camusso pronta a lanciare legge di iniziativa popolare
di Massimo Franchi

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Corriere 18.2.15
La Buona scuola? Frutti acerbi per tutti (precari inclusi)
Una riforma a metà non salva la scuola
di Gianna Fregonara

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il Fatto 18.2.15
Tutti in fila da Mattarella. Ma lui ha la bocca cucita
di Luca De Carolis

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Corriere 18.2.15
L’ultima tegola sui conti Etruria. Emerge una perdita di 400 milioni
La perdita, per ora «congelata», emerge dal preconsuntivo 2014
di Mario Gerevini

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La Stampa 18.2.15
Campania, quarto rinvio
De Luca non si ritira e il Pd vola verso primarie-suicidio
di Jacopo Iacoboni

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il Fatto 18.2.15
Grillo. Il blog precipita nella classifica dei big

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Affari Italiani 18.2.15
L'Epinay italiana per contrastare l'annullamento del socialismo
 

L'appuntamento è per il 29 marzo: assemblea costituente del socialismo italiano, convocata per riunificare l’universo delle associazioni socialiste, interne ed esterne al Psi di Nencini. Tsipras e Podemos dimostrano che non c'è solo la terza via di Blair, Veltroni e Renzi
di Carlo Patrignani

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Corriere 18.2.15
Scrittori, attori e politici «Presero soldi in nero dal Grinzane»
Torino, l’appello all’ex patron del premio. Chiamparino e Bresso chiamati in causa Augias: «Io vorace e indecente? Sono sconvolto, si sta vendicando» Placido: «Ha detto solo fesserie»
di Luca Mastrantonio

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La Stampa 18.2.15
Se il Rosario si recita in azienda
Parte da Torino l’iniziativa di “Impresa Orante”: dire il rosario nei luoghi di lavoro per combattere la crisi e riscoprire il valore educativo della preghiera
di Mauro Pianta

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il Fatto 18.2.15
Ultimatum, Perché Atene sta già per capitolare
di Stefano Feltri

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La Stampa 18.2.15
Che cosa succede ad Atene se l’accordo non si trova?
I soldi bastano solo per un mese: poi il rischio è la bancarotta
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il manifesto 18.2.15
Tsipras cerca una via di uscita
di Antonio Sciotto
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il manifesto 18.2.15
Ilan Pappé: «Se si risolve la questione palestinese, il Medio Oriente cambierà faccia»
Intervista allo storico israeliano
«L'Isis pesca adepti tra i marginalizzati dell'Occidente. Non è una questione religiosa, ma socio-economica. E Tel Aviv lo sfrutta per avere supporto dall'Europa»
di Chiara Cruciati

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La Stampa 18.2.15
Tra le musulmane di Danimarca: “Nessuna pietà per chi uccide in nome del Profeta”
La rabbia delle donne: “Qui abbiamo welfare, asili, efficienza: perché colpire chi ci offre rifugio?”
di Francesca Paci

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La Stampa 18.2.15
Il sogno Usa: libero web in libero Stato
La legge sulla sostanziale libertà della rete divide il Congresso. In ballo c’è la possibilità di privilegiare solo i servizi e i contenuti preferiti dagli operatori internet
di Nicola D’Angelo

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La Stampa 18.2.15
Turchia: 800mila tweet in poche ore, la rivolta delle donne corre sui social
A pochi giorni dal brutale assassinio di Özgecan Aslan, pugnalata e bruciata dopo un tentativo di stupro, è partito l’hashtag #sendeanlat (“spiegalo anche tu”): dalle star dello show biz alle donne comuni si moltiplicano nella rete le testimonianze di violenze subite
di Marta Ottaviani
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Repubblica 18.2.15
Nel carteggio tra il filosofo e lo storico la genesi di una visione rivoluzionaria della Resistenza
Quando Bobbio scrisse a Pavone “Ma in Italia fu guerra civile?”
di Norberto Bobbio e Claudio Pavone

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La Stampa 18.2.15
La nuova Italia nata dalla guerra civile
La triplice vittoria della Resistenza in un inedito del ’65 Che, nella parte finale, evoca il tabù poi infranto da Pavone
di Norbero Bobbio

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La Stampa 18.2.15
Il filosofo e lo storico, il coraggio
di chiamare le cose col loro nome
di Maurizio Assalto

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La Stampa 18.2.15
Una lettera conferma che Hemingway voleva donare la casa a Cuba
Lo svela un biglietto della moglie Mary. Si pensava che la Finca Vigía fosse stata espropriata
di Mario Baudino

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Corriere 18.2.15
Treccani, l’antenna della cultura che trasmette e riceve da 90 anni
di Alberto Melloni

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Corriere 18.2.15
Una donna con troppi misteri. Intrighi di guerra a Berlino
Il regista tedesco Petzold affronta il passato nazista con un dramma noir
di Paolo Mereghetti

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Corriere 18.2.15
La conferma Il Maggio fiorentino costretto a cancellare il suo corpo di ballo

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martedì 17 febbraio 2015

OGGI RICORRE IL 415° ANNIVERSARIO
DELLA MORTE SUL ROGO DI CAMPO DEI FIORI
DI GIORDANO BRUNO
PER MANO DEI BOIA DALLA CHIESA CATTOLICA.
NON GLI È MAI STATA RESA GIUSTIZIA DAI POTERI
MA DALLA MEMORIA E DALL'AMORE DEI POPOLI
nell'immagine la copertina dell'Illustrazione Italiana che dà notizia
dell'erezione della statua in suo onore nel 1889

Repubblica 17.2.15
Le responsabilità della filosofia
risponde Corrado Augias

Caro Augias, si vorrebbe che i grandi filosofi fossero anche uomini di grande livello, non sempre è così, dell’adesione al nazismo di Heidegger si sapeva, e tuttavia, passando per la fenomenologia di Husserl a cui Essere e tempo è dedicato, e agli sviluppi successivi dell’Esistenzialismo di cui Heidegger è un fabbricatore, non si può non prendere ciò che di nuovo e di spessore ci sia nella sua filosofia. Anche Furtwangler è stato nazista, ma resta un grande direttore d’orchestra. Forse bisogna separare, in alcuni (o molti?) casi, l’uomo dall’opera, Andrea Emo, grande metafisico, poco conosciuto è stato fascista, e tuttavia leggere (grazie a Cacciari) i suoi quaderni di metafisica, è necessario, per chi ami la filosofia, che se non aiuta a vivere a volte è sicuramente una consolazione (vedi Boezio). Gli uomini sono complessi, figuriamoci i filosofi, questo certo non giustifica certe scelte ma dobbiamo essere giusti, qualcuno lo ha detto che Heidegger è stato un grande filosofo e un piccolissimo uomo, quindi lasciamo perdere l’uomo…
Gianfranco Coci

Il signor Coci si riferisce alla recente scoperta di un quaderno nero del filosofo Heidegger da cui si ricava che egli era al corrente delle atrocità commesse nei campi di sterminio ma non per questo cambiò idea. La domanda se bisogna ancora una volta separare l’uomo dalla sua opera è più che legittima. Ho chiesto un parere alla studiosa Donatella Di Cesare, autrice del recente saggio Heidegger e gli ebrei (Bollati Boringhieri). Mi ha cortesemente inviato la risposta che trascrivo: “Il pensiero più elevato si è prestato all’orrore più abissale? L’antisemitismo metafisico, emerso nei Quaderni neri, muta profondamente la visione che abbiamo di Heidegger. E ora viene meno anche il suo silenzio sullo sterminio. Sarebbe comodo continuare a leggerlo, facendo finta di nulla, oppure gettare alle ortiche la sua opera. Il nazismo non è stato una ‘follia’, ma un progetto di rimodellamento biopolitico del pianeta. Gli ebrei non avrebbero più dovuto avere posto nel mondo. Heidegger non è isolato; proviene da una lunga tradizione di odio verso il popolo ebraico. Se Kant auspica una ‘eutanasia dell’ebraismo’, se Hegel esclude gli ebrei dalla storia della salvezza, non ci deve sorprendere che Heidegger definisca la Shoah l’autoannientamento degli ebrei. Certo, ben diverse sono le responsabilità che si assume così negli anni Trenta e Quaranta. Prendere alla lettera le metafore dei filosofi è stato il lavoro dei boia. Ma l’accusa metafisica di tanti filosofi che hanno condannato gli ebrei al non-essere, al nulla, ha avuto esiti devastanti. Credo che sia venuto il momento — con Heidegger e oltre Heidegger — di interrogarsi sulle responsabilità della filosofia verso lo sterminio”.

Si ringrazia Blume Gra e Pina Mercuri
il Garantista 17.2.15
La lettera di Marcuse al suo professore
Maestro Heidegger lei resta un nazista
E impossibile vedere in lei un filosofo, dal momento che filosofia e nazismo non sono conciliabili
di Herbert Marcuse 28 agosto 1947

il Garantista 17.2.15
La risposta di Heidegger
Signor Marcuse, chi dopo il 1933 non era in Germania non può giudicare
di Martin Heidegger
20 gennaio 1948

il Garantista 17.2.15
La contro-replica di Marcuse
No, cosa fosse il nazismo si capiva da prima del ’33
di Herbert Marcuse
23 maggio 1948
TUTTI I TESTI DI QUESTO CARTEGGIO, RIPRESO OGGI SUL "GARANTISTA", ERANO IN REALTÀ GIÀ STATI PUBBLICATI INTEGRALMENTE SU "CAFFÈ EUROPA - RESET" FIN DAL 1999, E IN QUELLA VERSIONE DISPONIBILI SU QUESTA PAGINA
si ringrazia Pierpaolo Iacopini
Wuz s. d.
Heidegger e gli ebrei: quando nella filosofia più alta c’è l’ombra nera dello sterminio
di Martina Gambarotta

qui








L'ARTICOLO DI EMMANUEL FAYE APPARSO SU LE MONDE IL 30 GENNAIO 2015
Le Monde 30.1.15
Lo sterminio nazista non è una filosofia
Emmanuel Faye non ha voluto partecipare al convegno Heidegger. Spiega il perché

È ADESSO DISPONIBILE ANCHE IN TRADUZIONE ITALIANA, SU QUESTA PAGINA
Si ringrazia Corinne Lebrun





il Fatto 17.2.15
In Vaticano, barba e capelli ai clochard sotto il colonnato
 
su spogli 
Corriere 17.2.15
I clochard dai barbieri del Papa: «Lui non si dimentica di noi»
di Paolo Conti

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il Fatto 17.2.15
Il giurista Paolo Maddalena
“Riforme sballate, lo Statuto albertino era meglio”
intervista di Salvatore Cannavò

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il Fatto 17.2.15
Degenerazioni
Svolta autoritaria anzi impunitaria
di Roberta De Monticelli

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L'Isis: «Siamo a sud di Roma»
una vignetta di Makkox, dalla trasmissione di Gazebo di ieri sera














il Fatto 17.2.15
Armiamoci e partite
di Antonio Padellaro

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le due vignette che riprendiamo qui a sinistra appaiono oggi su Repubblica e il Fatto
La Stampa 17.2.15
L’illusione che non ci riguardi
di Mario Calabresi

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Repubblica 17.2.15
La rivincita di Al Sisi. Ora il mondo si affida al nuovo raìs d’Egitto per battere il terrore
Affievolite le “Primavere”, il terrorismo ha preso vigore. E per sconfiggere il Califfato sono proprio i regimi arabi gli alleati indispensabili dell’Occidente
di Bernardo Valli

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Repubblica 17.2.15
Ma attaccare oggi è un regalo al Califfo
Un’operazione militare a Tripoli porterebbe a nuovi disordini e alimenterebbe soltanto la propaganda contro l’Occidente
di Lucio Caracciolo

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Repubblica 17.2.15
Dalla diplomazia all’attacco militare così l’Occidente può fermare il Califfato
di Vincenzo Nigro

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Repubblica 17.2.15
Il sentiero stretto di Renzi in cerca di una strategia per la Libia
L’”isteria” lamentata dal premier è tipica di una classe politica che affronta una guerra come l’Italicum
di Stefano Folli

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La Stampa 17.2.15
“Entrare in guerra è facile ma si rischia il pantano”
Il generale Mini: 5 mila uomini? Ne servirebbero 50 mila
intervista di Francesco Grignetti

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Corriere 17.2.15
Servono 60 mila soldati
di Paolo Rastelli

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La Stampa 17.2.15
La scelta guerrafondaia non pagava
di Marcello Sorgi


Corriere 17.2.15
La maschera del nemico
di Sergio Romano

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Il Sole 17.2.15
Tutti i rischi di autogol di un’azione militare
di Gianandrea Gaiani

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Il Sole 17.2.15
Le voci stonate di Roma, la gara con Parigi
di Gerardo Pelosi

su spogli 

Repubblica 17.2.15
La situazione in Libia pone il Paese di fronte alla scelta più difficile. Dal ricordo di Caporetto alle missioni in Kosovo e Iraq l’eterno dilemma tra armi e neutralità
Interventismo
Quando l’Italia sceglie se andare alla guerra
di Filippo Ceccarelli

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il manifesto 17.2.15
Angelo Del Boca: «Il governo è irresponsabile»
Parla lo storico del colonialismo sul ruolo dell’Italia nella crisi libica. «L’affermazione del ministro Gentiloni, "Siamo pronti a combattere" e la dimenticanza sulle nostre colpe nel disastro libico, mostrano il vuoto della diplomazia. Va coinvolto subito Romano Prodi»
Intervista di Tommaso Di Francesco

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il Fatto 17.2.15
“A sud di Roma”
Il Califfo dirimpettaio non sa che la Sicilia è già islamica
di Pietrangelo Buttafuoco

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Corriere 17.2.15
Il primo test di Mattarella con le opposizioni

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Corriere 17.2.15
Lo scenario internazionale, un’occasione per ricucire
di Massimo Franco

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il Fatto 17.2.15
Brindisi col buco
Matteo, la Boschi e la birra con Buzzi

Chissà se Salvatore Buzzi, l’uomo delle cooperative rosse che lavorava per Massimo Carminati, ha assaggiato la birra Flea alla cena di autofinanziamento del Pd lo scorso 7 novembre. Buzzi versò 10 mila euro per accomodarsi a uno dei tavoli renziani e tra le bevande trovò le 800 bottiglie di birra prodotta a Gualdo Tadino dal 34enne Matteo Minelli, imprenditore in buoni rapporti non solo con il premier ma anche con la famiglia Boschi e la banca guidata dal papà del ministro: la popolare dell'Etruria. Capita infatti che il giovane umbro abbia ricevuto dei finanziamenti dall'istituto di credito commissariato da Banca d'Italia, dopo aver preso parte all'operazione Palazzo della Fonte. Un'operazione che ha contribuito a creare il buco di circa 3 miliardi della popolare. Se l'avesse saputo, magari Buzzi (e i suoi soci) avrebbe potuto dare una mano. 
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il Fatto 17.2.15
Eur Spa adesso vende anche i musei
Dopo il Campidoglio, a Roma si fa cassa liquidando gli immobili
E pure l’Archivio di Stato
di Valeria Pacelli

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Repubblica 17.2.15
Eur, in vendita i musei e l’Archivio di Stato
Borghini: “Non cederemo il Colosseo quadrato. Con quei soldi finiremo la nuvola di Fuksas”
di Francesco Erbani

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il Fatto 17.2.15
Partita a poker
La linea dura di Varoufakis: “Noi non stiamo bluffando”
di Yanis Varoufakis

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La Stampa 17.2.15
Ma i peggiori nemici di Tsipras sono Irlanda, Spagna e Portogallo
I Paesi “salvati” dalla Troika: stiamo perdendo la pazienza
di M. Zat.

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Repubblica 17.2.15
L’amaca
di Michele Serra

BIBI Netanyahu ci ricorda che l’ottusità è, nella storia umana, un fattore purtroppo notevole. Come ha spiegato benissimo, e con condivisibile animosità, Gad Lerner su questo giornale, invitare gli ebrei europei ad abbandonare i loro paesi per trovare rifugio in Israele equivale a concedere all’antisemitismo e al terrorismo una patente di invincibilità: come se la sola cosa da fare fosse scappare a gambe levate. E come se le comunità nazionali delle quali quegli ebrei, a milioni, fanno parte a pieno titolo da molte generazioni fossero così imbelli e impreparate da non essere in grado di proteggere i propri cittadini.
Di peggio c’è solo da aggiungere che il pensiero di Nethanyau racchiude, alla massima potenza, la perniciosa idea che ognuno di noi sia ciò che è solo in conseguenza della religione e/o dell’etnia; mentre essere francesi o inglesi o italiani o danesi o europei è uno status che, anche formalmente, non deriva in alcun modo da religione o etnia. Qualcuno spieghi a Bibi che gli ebrei francesi e gli ebrei danesi sono francesi ebrei e danesi ebrei: e non è la stessa cosa. Il patto sociale, nelle democrazie moderne, non è tra correligionari, è tra concittadini. Un mondo organizzato alla maniera di Netanyahu prevede tutti gli ebrei in Israele, tutti gli islamici in Arabia e tutti i cristiani a Roma? E gli atei? Tutti a Las Vegas?
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Repubblica 17.2.15
Le due Russie in conflitto
di Timothy Garton Ash

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Repubblica 17.2.15
La nuova religione di Giordano Bruno
Il suo pensiero è nel punto di giuntura tra il sapere rinascimentale e la modernità
In un volume parole e concetti del filosofo di cui ricorre oggi l’anniversario del rogo
di Roberto Esposito

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Corriere 17.2.15
L’immagine di Togliatti dalle lodi alle critiche
risponde Sergio Romano

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Corriere 17.2.15
Minoranze laiche sconfitte con onore

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nell'immagine Ada Gobetti, partigiana
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Corriere 17.2.15
Ebrei a Destra, un labirinto
Nessi impensabili a livello ideologico ci fu chi ipotizzò un patto con Hitler
di Paolo Mieli

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Corriere 17.2.15
Quei personaggi che lottarono per il risveglio del loro popolo

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La Stampa 17.2.15
Quando tutti gli europei avevano lo stesso vocabolario
La ricerca: 4500 anni fa la culla delle lingue tra Russia e Ucraina
di Fabio Di Todaro

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La Stampa 17.2.15
Ora il 90% degli idiomi è a rischio estinzione
L’Unesco: mobilitazione il 21 febbraio
di Stefano Rizzato

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Repubblica 17.2.15
Quirinale a porte aperte
Il Palazzo non è solo una scenografia di specchi reali e metaforici
È anche il contenitore di una sterminata raccolta di opere d’arte
di Tomaso Montanari

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Repubblica 17.2.15
Medico finto paraplegico. E milionario
di Erica Di Blasi

Torino. Una caduta sul lavoro nel 2012. E da lì aveva iniziato a chiedere risarcimenti per l’invalidità. Problemi alla vista, alla schiena e a un braccio. Alle visite ci andava in carrozzina. Salvo poi correre per la strada, scaricare pesanti sacchi di cemento e occuparsi dei lavori di ristrutturazione della sua villetta in collina. I carabinieri del Nas di Torino, coordinati dal maggiore Michele Tamponi, hanno arrestato un medico di origine iraniana, Hamid Raza Danaie, 56 anni, anestesista all’ospedale Molinette di Torino. Aveva chiesto risarcimenti per oltre un milione di euro: 450mila li aveva già incassati. Una parte, 100mila euro, li aveva girati all’uomo che spingeva la carrozzella durante le visite. Le manette sono arrivate su ordine del pm Antonio Rinaudo, mentre il finto invalido si trovava nel reparto di psichiatria di un altro ospedale. Ricoverato dopo un tentativo, probabilmente simulato, di suicidio: aveva ingerito dei barbiturici ma, essendo un anestesista, conosceva la dose che avrebbe potuto essere letale.
L’indagine è partita grazie alla segnalazione di un medico legale. Il finto invalido aveva infatti chiesto all’ospedale dove lavorava un risarcimento pari a 750mila euro. Qualcosa però è andato storto. «Ci costituiremo parte civile – annuncia Andreana Bossola, direttore amministrativo delle Molinette - Abbiamo anche segnalato alla procura le sue continue assenze. In sette anni di servizio, dal 2005 fino al giorno dell’incidente, è mancato al lavoro per più di 800 giorni».

segnalato da Alberto Lattanzi
 
Repubblica 17.2.15
Umanità perduta per Nicole
di Guglielmo Pepe

La medicina è fallibile. Però la malasanità non è mai innocente. Ed è quasi sempre figlia di molti padri. Come dimostra la tristissima vicenda di Catania, costata la vita ad una neonata, Nicole, colpita da insufficienza respiratoria poco dopo il parto. Le indagini giudiziarie e quelle amministrative della Regione e del ministero della Salute (al centro di un penoso scaricabarile), chiariranno cause e colpevoli. I genitori della piccola hanno diritto di sapere, visto che la giustizia non risarcirà mai il loro dolore. Però le responsabilità individuali, collettive, delle strutture (anche private, spesso inadeguate per le emergenze), dei tagli che colpiscono personale, posti letto e interi reparti, non spiegano tutto: tra medici e infermieri si sta diffondendo la perdita di senso del loro lavoro. Un primario catanese ha detto che per Nicole il posto letto «bisognava inventarselo ». Parole di umanità, e di responsabilità, che sono mancate.
segnalato da Alberto Lattanzi