lunedì 17 novembre 2003

la Cina alla radio

La Stampa 17.11.03
Renata Pisu sul terzo canale alla guida di «La stirpe del drago»
storia e segreti di una nazione misteriosa
Immersi nelle acque della Cina


«CHI ha paura della Cina?». Se lo chiedono in molti, sui giornali e alla tivù; mercoledì prossimo andrà in onda sulla terza rete una puntata di «cominciamo bene» che tenterà di dare una risposta a questa domanda. Ma siamo sicuri di conoscere bene la Cina o meglio di avere informazioni sufficienti per formulare un giudizio sensato? A questo proposito giunge quanto mai tempestivo «La stirpe del drago» un ciclo di conversazioni di Renata Pisu in onda su Radio 3 Rai il sabato e la domenica dalle 10.50 alle 11.50, per la regia di Caterina Olivetti. La grande sinologa (in Italia gli studiosi della civiltà cinese sono tutte donne) non fa pesare i decenni di studio e la sua esperienza sul campo, ma offre amichevolmente all'ascoltatore i mezzi per farsi un'idea della Cina. Per esempio parlando dell'importanza dei fiumi per i cinesi, soprattutto lo Yangtze Kiang, sul quale si sta costruendo la diga delle Tre Gole, alta 185 metri e lunga due chilometri, che creerà un lago lungo 600 chilometri; l'acqua salendo di 139 metri sommergerà 4500 villaggi, seppellendo per sempre un paesaggio illustrato dai pittori e cantato dai poeti, compreso Mao Tse-Tung che, quando voleva ribadire il suo potere, faceva una nuotatina nel fiume, costringendo migliaia di seguaci a fare altrettanto.
Fin dall'antichità per far funzionare il controllo dei «benefici d'acque» sono state necessarie grandi opere idrauliche che solo un regime dispotico e centralizzato poteva realizzare. Parlando della filosofia e della religione in Cina, Renata Pisu offre una spiegazione plausibile della difficoltà di imporre un freno all'espansione demografica; per i cinesi «il culto degli antenati ha un'importanza enorme. Il dovere di un cinese è quello di fare figli. Ogni uomo incarna i suoi antenati e i suoi discendenti». La puntata era cominciata con un'esortazione: «Per capire la Cina eterna bisogna immergersi nel Tao». Una parola, però Renata Pisu ci prova ottenendo il risultato di incuriosire l'ascoltare e fargli venire voglia di provarci.
Ci sono capitoli della recente storia cinese che sgomentano, come l'annessione del Tibet, un territorio grande come l'Europa Occidentale e la sua violenta trasformazione in una provincia della Repubblica Popolare. O la frenesia di modernizzazione che coinvolge solo la fascia della popolazione che vive sulle coste ma che fa danni irrimediabili. «La Grande Muraglia rischia di franare sotto il peso delle orde di turisti, non solo stranieri poiché anche i cinesi cominciano a muoversi». Ci sono immagini che sintetizzano un momento storico, come quella che descrive Renata Pisu: un uomo col costume del primo imperatore che vendeva ai turisti T-shirt con il disegno della Grande Muraglia. Quanto manca all'arrivo dei primi turisti cinesi alla Cappella Sistina?