ricevuto da Piergiuseppe Cancellieri
Gazzetta del Mezzogiorno mercoledi 2 giugno 2004
«Metamorph», rassegna internazionale di Architettura a Pechino e a Shangai
La Biennale di Venezia sbarca in Cina
di Marco Neri
Parte da «Metamorph», la mostra internazionale di Architettura, il nuovo corso della Biennale di Venezia, che per la prima volta porterà anche all'estero alcuni padiglioni della rassegna diretta da Kurt Forster. E, come ai tempi di Marco Polo, approderà in Cina, a Pechino e a Shangai, quale ambasciatore della cultura italiana ed europea. Presentata ieri alla stampa dal presidente della Biennale, Davide Croff e dal ministro dei Beni-attività culturali, la manifestazione si svolgerà all'Arsenale e ai Giardini della Biennale dal 12 settembre al 7 novembre e affronterà il tema dei cambiamenti che sono in atto nell'architettura contemporanea sia nel campo della teoria e della pratica progettuale sia nell'uso delle nuove tecnologie costruttive. In mostra, sotto la supervisione di Forster, tra i massimi studiosi del settore, ci saranno i lavori di 170 studi di architettura, più di 200 progetti, oltre 150 fotografie, numerosi video, installazioni speciali per raccontare le tendenze contemporanee, «i segni – ha detto Forster – che suggeriscono l'avvento di una nuova epoca e che si trovano sparsi dappertutto». Il cambiamento è dunque il protagonista di questa nona edizione della Biennale architettura, istituita, ha ricordato Croff, nel 1980 da Paolo Portoghesi e divenuta nel corso degli anni appuntamento immancabile della cultura internazionale. Cambiamento non solo in quanto tema prescelto, ma anche per la sostanza dal momento che «Metamorph» segna l'esordio del passaggio della Biennale «da Società di Cultura in Fondazione, segno evidente di voler improntare un soggetto fondamentale del settore culturale anche a criteri gestionali di efficienza, modernità e di economicità». Un rinnovamento che, ha aggiunto Urbani, consente alla Biennale di consolidare «la propria autonomia e il patrimonio, per mirare a potenziare anche le varie iniziative settoriali, dal cinema alla musica, dal teatro alle arti visive». Nel progetto di rilancio delle attività e del ruolo internazionale che la Biennale di Venezia ha sempre giocato nel panorama culturale mondiale, ha detto Croff, c'è l'interesse a sostenere ancor di più «la politica di promozione della cultura italiana all'estero, che la Farnesina e il ministero dei Beni e attività culturali perseguono con priorità». Dunque non più solo la Biennale quale «cannocchiale culturale che scruta e si allarga sul mondo», ma prevedendo anche «l'uscita da Venezia per il raggiungimento di mondi lontani». Primo approdo, la Cina, dove, a Pechino e Shangai, saranno allestiti alcuni dei padiglioni più significativi della mostra internazionale di architettura. Molte le altre novità dell'esposizione, ha detto Croff, sottolineando che saranno temporaneamente ampliati anche gli spazi grazie ad una struttura galleggiante sul bacino dell'Arsenale, in cui verranno presentati «i progetti di rinascita di alcune delle principali città del mondo che, come Venezia, sono cresciute sul mare, per realizzare quella che si annuncia una nuova architettura d'acqua» (mentre, grazie alla partnership con l'Anas sono stati riqualificati una parte dei percorsi destinati al pubblico). Inoltre, ha proseguito, l'architettura sarà presente alla 61. Mostra del Cinema mostrando i progetti selezionati per la costruzione del nuovo palazzo del cinema del Lido di Venezia, di cui è già stato avviato il concorso. «Metamorph» sarà sostanzialmente articolata in due ambienti diversi. Nelle Corderie dell'Arsenale saranno presentate le opere che hanno trasformato il panorama dell'architettura negli anni settanta, dagli automatismi terrestri di Peter Eisenman agli edifici di Frank O. Gary al collage costruttivista di James Stirling. Si proseguirà con «Transformations», la trasformazione di edifici esistenti e quindi con «Topography», la nuova topografia lasciando spazio anche a «Surfaces», «Atmosphere» e agli «Hyper-Project». Il Padiglione Italia ospiterà invece alcune installazioni e una serie di quaranta «Concert Hall», edifici dalle superfici piegate e incurvate,megastrutture di grande impatto che annunciano il futuro.
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