Corriere della Sera 24.6.04
«Giovani e sballo, medicine usate come droga»
Cresce l' abuso di psicofarmaci, oltre 100 morti in incidenti. Campagna contro gli stupefacenti ispirata al film di Tarantino
di Paolo Foschini
MILANO - Siamo lì ormai da anni e la tendenza è confermata sempre più: i più giovani lo fanno soprattutto alla ricerca dello sballo, gli adulti perché stressati dall’ansia di prestazione, efficienza, produttività, successo, insomma il mercato di ecstasy non sembra conosce crisi e quello di cocaina tira più che mai anche sui luoghi di lavoro.
La novità che si profila come sempre più allarmante invece è un’altra: ed è il consumo in crescita costante, specie fra i giovani ma non solo, di tutte quelle cose come sonniferi, antidepressivi, stimolanti, amfetaminici o al contrario tranquillanti, insomma tutto il repertorio di pastiglie che il parlar comune non definisce propriamente «droghe» ma che in caso di abuso possono diventare un pericolo assai simile.
Pericolo di cui - e questo è il punto - spesso manca un’esatta percezione. Sono queste alcune tra le conclusioni della ricerca annuale presentata ieri dal Comune a sostegno dalla sua campagna 2004 antidroga: che culminerà sabato, giornata mondiale della lotta agli stupefacenti, con una festa gratuita alla discoteca «Shocking» accompagnata da un manifesto destinato a tappezzare Milano e ispirato al Quentin Tarantino più recente. Anziché «Kill Bill» la scritta recita «Kill Drug», seguono droghe cancellate con un tratto di penna come nella locandina del film.
«Questa campagna rivolta ai ragazzi - spiega l’assessore ai Servizi sociali, Tiziana Maiolo - non vuole essere né paternalistica né terroristica. Vogliamo fare solo informazione, e quindi prevenzione, andando a cercare i giovani là dove sono». Cioè in discoteca, ma anche in una serie di iniziative e incontri organizzati in città al fino al 27 giugno, e naturalmente su Internet: dove il primo luglio sarà inaugurato il portale www.progettodipendenze.it, nato da una collaborazione fra il Comune e i privati, con un elenco di tutte le strutture accreditate per la disintossicazione e un forum per contattare esperti.
L’indagine di quest’anno, su un campione di duemila ragazzi tra 18 e 24 anni, mostra appunto che se i ragazzi conoscono i rischi della cocaina non si può dire altrettanto per gli psicofarmaci in genere: 28 su cento li hanno usati almeno una volta, e oltre la metà di questi 28 li riprova. Complesso il problema della mortalità. L’anno scorso i morti da overdose in senso stretto, a Milano, sono stati 18: ma gli incidenti mortali provocati da abuso di stupefacenti sono stati 126, e ad essi si potrebbero anche aggiungere i 122 suicidi compiuti con sonniferi e affini.
Il problema, conclude l’assessore Maiolo, è la percezione sempre più «normale» dell’uso delle sostanze: sempre più diffuse anche nei luoghi di lavoro. Ed è per raggiungere questo «target», fatto di manager e gente di spettacolo ma anche di funzionari di banca, impiegati e così via, che il Comune ha programmato per il prossimo settembre una serie di incontri e seminari direttamente negli uffici: diverse banche sono già state contattate e hanno risposto di sì.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»