sabato 18 giugno 2005

con questa legge
chi distinguerà i gruppi "religiosi" dagli "pseudoreligiosi", forse Ruini?

Il Messaggero - 17.6.05
Un disegno di legge
Sette religiose, il Senato vuole ripristinare il reato di plagio

ROMA - L'aula del Senato inizia l'esame del ddl che prevede il ripristino nel nostro Codice del reato di plagio e subito l'orizzonte si allarga a uno dei temi più drammatici, in sede sociale e anche giuridica, quello delle sette "pseudoreligiose" e dei relativi “lavaggi del cervello” di tanti giovani che incappano nelle maglie di questi gruppi sempre più presenti nella nostra società. Tanto da spingere il relatore del provvedimento, Guido Ziccone (Fi), a parlarne immediatamente in aula. «Nel corso di questi ultimi mesi - ha detto infatti - sono pervenuti decine di messaggi di associazioni e centinaia, se non migliaia, di altri messaggi di persone e famiglie che, incappate in questa situazione, invocano un rapido esame da parte del Senato. Spero che il Senato voglia approvare questo ddl prevedendo anche quelle eventuali modifiche che possano ulteriormente sconfiggere il pericolo di possibili vagli di illegittimità costituzionale». Il provvedimento ha preso il via in aula. Il tema rilevante ha destato l'interesse dei senatori. Quello che ha attirato di più l'attenzione è proprio la norma “anti-lavaggio del cervello” da parte di sette o gruppi pseudoreligiosi. Infatti, se il fatto è commesso nell'ambito di un gruppo che promuove attività che abbiano per scopo o per effetto di creare o sfruttare la dipendenza psicologica o fisica delle persone che vi partecipano, le pene già previste sono aumentate di un terzo. Critiche sono venute in aula dal Verde Giampaolo Zancan e da Massimo Brutti, senatore dei Ds.