mercoledì 12 ottobre 2005

"Repubblica" pubblica e non commenta...

ricevuto da Teresa Coltellese

Repubblica
Da domani all'Ateneo pontificio Regina Apostolorum. Il corso è aperto anche ai laici e alle suore ma solo i sarcedoti potranno esercitare. Coinvolti gli psichiatri
"Il demonio è una cosa seria"
All'università si studia esorcismo
di Massimiliano Papasso

Che abbia o no le corna, il mantello rosso e la forca infuocata, poco importa. Quel che è certo è che per il Vaticano il diavolo esiste e va allontanato. Ma niente più caccia alle streghe: solo esorcisti doc, magari preparati in un'aula universitaria, capaci di riconoscere il demonio in tutte le sue molteplici forme.
Partirà domani la seconda edizione del corso su "Esorcismo e preghiere di liberazione" organizzato dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma e riservato ai sacerdoti e agli studenti di teologia che si preparano al sacerdozio. Ma sarà aperto anche ai laici e alle suore, solo i sacerdoti - però - potranno esercitare.

Cinque mesi di lezioni e seminari, dove psichiatri, teologi e naturalmente esorcisti, cercheranno di analizzare un fenomeno che in Italia negli ultimi anni sta riscuotendo sempre più interesse. Lo dimostra il successo della prima edizione del corso, tentutosi nello scorso febbraio, che ha visto la partecipazione di 127 persone arrivate da tutto il mondo (Brasile e Africa compresi) per conoscere i segreti e i punti deboli del diavolo tentatore.

"Il nostro obiettivo non è solo quello di formare degli esorcisti - spiega don Gabriele Nanni, uno degli esorcisti che saliranno in cattedra nel corso delle lezioni - quanto piuttosto riuscire a dare ai nostri studenti una conoscenza interdisciplinare del fenomeno, che passi trasversalmente dalla teologia alla psicologia". Anche perché chi pensa che l'esoricista nella sua pratica quotidiana si trovi spesso davanti a scene da grande schermo, con donne possedute che attorcigliano il collo o che lievitano nell'aria, si sbaglia di grosso. Il diavolo è soprattutto un cacciatore di anime.

"Manifestazioni demoniache così come si vedono al cinema o in tv - prosegue don Nanni - sono eventi straordinari che non avvengono di frequente. I nostri preti, invece, nelle loro parrocchie sono impegnati quotidianamente in una lotta con il diavolo che è molto più sottile, perché lui cerca di corrompere soprattutto le anime di chi già vive nel peccato, condannandoli così alla dannazione eterna".

Ecco perché l'obiettivo lezioni che si terranno nelle aule del "Regina Apostolorum" (ma che potranno essere seguite anche in videoconferenze a Bologna, Milano, Perugia e Caserta) sarà soprattutto quello di fornire strumenti ai preti italiani per riconoscere i fenomeni demoniaci e segnalarli a chi ha le conoscenze adatte per combatterli.
"La nascita di un corso di laurea in esorcismo - ricorda don Gabriele Nanni - nonostante iniziative come queste, è ancora molto lontano nel tempo. Questo è un 'mestiere' che si impara sul campo, al fianco di chi ha già esperienze di questo tipo. Come ha anche sottolineato Papa Bendetto XVI, il lavoro dell'esorcista deve essere sostenuto da tutta la comunità cattolica. Anche se l'esorcismo è da tempo una dottrina della Chiesa, c'era qualcuno all'interno di essa che non ci vedeva di buon occhio. Oggi invece tutti hanno capito che un esorcista, prima di tutto, è un sacerdote