martedì 21 febbraio 2006

una segnalazione di Nereo Benussi e di Marco Pizzarelli:

ci sono due lettere da leggere su "Liberazione" oggi nelle edicole

ed eccone i testi, inviati da Pier:

Stupro
Vogliono cacciarci indietro
Cara “Liberazione”, appena ho saputo della sentenza della Cassazione sullo stupro di una quattordicenne meno grave se ha già avuto rapporti sono stata colta da un moto di repulsione e da un brivido gelido lungo la schiena. La figura della donna con il passare degli anni si sta modificando lentamente, molto lentamente. E faticosamente. Grazie alle battaglie vinte dalla perseveranza delle donne nel volere a tutti i costi riconosciuta la loro identità (e ancora c’è molto da fare). E grazie a molti uomini intelligenti che le hanno aiutate non vedendo in questo una perdita della loro identità, acquisendo maggior “saggezza” dal confronto fra le due. Con questa sentenza si torna indietro di decenni, fino a quando la donna, da molti, era considerata solo un contenitore di sperma. Ragazzi, io sono cresciuta con mia nonna, e più volte da ragazzina mi sono sentita dire: «Se l’uomo ha voglia, la donna ci deve stare». Vorrei che tutti gli uomini e le donne che leggono questa lettera ci pensino un po’ su, e mi rivolgo soprattutto a chi vuole che le cose cambino. Donne, non educate le vostre figlie ad essere brave donne di casa remissive, educatele ad essere intelligenti e consapevoli delle infinite possibilità che si stagliano all’orizzonte…

Serena via e-mail

“Legittima difesa”
Se il ladro ha gà rubato…
Caro direttore, quando tra cinque sei anni arriverà in Cassazione la causa del giovane tabaccaio di Eboli che ha ucciso a fucilate il suo coetaneo ladro di palme, ci ricorderemo di chiedere ai giudici le attenuanti del caso? Sicuramente il morto aveva già rubato, in precedenza, fiori di campo e arance al mercato…

Paolo Izzo via e-mail